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Autore: Ice Star    10/02/2014    2 recensioni
Non poteva crederci.
Non poteva essere vero.
Non poteva essere quel mostro.
O forse lo aveva sempre saputo?
Aveva sempre saputo che in lui c'era un lato nascosto ma era sempre riuscito ad evitarlo,a sopprimerlo nella sua anima, a nasconderlo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Star, Tsubaki | Coppie: Black*Star/Tsubaki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buio.

Da ogni parte volgesse lo sguardo c'era solo il buio.

Riusciva a vedere solo il suo corpo, a percepire il suo respiro.

Ma poi sentì una voce lugubre e baritonale

-Non puoi sfuggirmi, non ci riuscirai-

-Sfuggirti?! Ma che cavolo dici, un Dio come me non fugge mai davanti al nemico!Mostra il tuo volto,brutto codardo!!-

La voce misteriosa cominciò a ridere piano, sadicamente per poi esplodere in una risata senza freni.

Nonostante il volume alto della voce Black Star non riuscì ad individuarne la provenienza, sembrava essere prima alla sua destra, poi a sinistra, poi in alto, poi alle sue spalle...

Continuava a girare la testa da una parte all'altra senza ottenere risultati, se non i polmoni privi di aria e i muscoli indolenziti.

-E' inutile che mi cerchi, non mi troverai mai AHAHAHA!!!!-

-NON MI ARRENDO FACILMENTE, FATTI VEDERE LURIDO BASTARDO!!!-

-Non serve che mi cerchi, io sono proprio qui-

Dopo queste parole di fronte a Black Star comparve uno specchi abbastanza grande da riflettere la sua intera figura che però era sospeso nel vuoto,come il suo corpo.

-Cosa dovrei farci con uno specchio? Non ho bisogno di guardarmi per sapere che sono DIVINO!!-

-Lo sai che non si può sfuggire al passato? Lo sai che presto diventerai come il resto del tuo clan, vero?-

Black Star volse lo sguardo allo specchio e vide la sua immagine sorridergli sadicamente iconoscendo in lui la voce di prima.

Il corpo era il suo ed anche gli abiti riflessi erano i suoi ma il viso, no non poteva essere lui.

Gli occhi erano completamente rossi,la bocca storta in un ghigno completamente folle e la stella sul suo braccio era completamente nera, sembrava quasi brillare di luce propria.

-Chi sei tu?!Questi giochetti non funzionano con me, mostra il tuo vero volto!!-

-Ma è questo il mio volto.Io vivo dentro di te,io sono il lato nascosto ed oscuro del tuo cuore...io sono te AHAHAH!! Sei sconvolto vero?-

-I-Io..n-non è possibile, io non sono così, stai mentendo!!IO NON SONO COSI'!!!-

-Non ti sto mentendo e tu lo sai bene,tu sai che questa è la verità-

Black Star abbassò lo sguardo,digrignò i denti e strinse i pugni così forte da far impallidire le nocche.

Non poteva crederci.

Non poteva essere vero.

Non poteva essere quel mostro.

O forse lo aveva sempre saputo?

Aveva sempre saputo che in lui c'era un lato nascosto ma era sempre riuscito ad evitarlo,a sopprimerlo nella sua anima, a nasconderlo.

Rialzò lo sguardo ma lo specchi era scomparso, così gridò al nulla

-Hai ragione, ma solo in parte. Tu sei nella mia anima, ma sei solo una parte di me, una parte che non farò mai uscire!-

Davanti ai suoi occhi comparve un vetro, una grande finestra da cui poteva vedere la piazza di fronte alla Shibusen.

Però qualcosa non andava, la scuola era deserta , uno degli spuntoni della facciata era distrutto e Kidd non lo stava riparando, anzi ora che guardava meglio riusciva a vedere qualcosa per terra.

La finestra zummò permettendogli di riconoscere i volti dei suoi compagni ormai privi di vita.

Per terra vi erano Kidd ricoperto di sangue e accanto a lui le sorelle Tompson che si stringevano tra loro come per difendersi.

Poco più lontano vi era il corpo di Soul, disteso in un atto di difesa sopra quello di Maka.

Appeso ad uno spuntone della facciata vi era qualcosa, forse il corpo di qualcuno ma Black Star non fece in tempo a riconoscerlo che accanto a lui vide la sua immagine di prima, non più riflessa nello specchio.

-Ti piace quello che hai fatto?-

-Che stai dicendo?Come posso aver fatto questo?!-

-Hai semplicemente perso il controllo ed hai seguito il tuo istinto più oscuro-

-N-Non è vero.N-Non ,non posso aver fatto questo ad i miei amici, non a loro-

-Come “non a loro”? Ma se hai ucciso anche l'unica persona che tu abbia mai amato.E non hai neanche potuto dirglielo, che peccato.-

-Cosa? Ma di chi parli?-

-Come? Ti sei già dimenticato della piccola,dolce e delicata camelia?La tua buki?-

-NO!NON POSSO AVERLA UCCISA!! NON POSSO AVER UCCISO LA RAGAZZA CHE AMO, NON LEI!!!!-

-E invece si, guarda..-

La finestra inquadrò l'oggetto appeso che prima aveva attirato la sua attenzione.

Con orrore vide il corpo martoriato di Tsubaki appeso per i polsi che dondolava senza vita.

Aveva la bocca semiaperta,i capelli neri le ricadevano sparsi sul viso risaltando il suo pallore e i suoi occhi bianchi, ormai senza vita.

-N-Non s-sono stato io! Non le ho fatto questo!-

-Si invece, guarda le tue mani, arrenditi all'evidenza-

Black Star volse lo sguardo ai palmi delle sue mani scoprendoli ricoperti di sangue, cos' come i suoi vestiti.

Peccato che lui non fosse ferito.

Il suo riflesso scomparve assieme alla finestra lasciandolo di nuovo nel buio.

-Non puoi sfuggire a te stesso, questa è la tua natura non dimenticarlo hahahahahaha!!!-

-N-No, non è vero,lei non può essere morta.Tsubaki,lei è..è NOOOOOO!!!!!-

 

 

-NOOOOOO!!!!!-

La voce di Black Star giunse forte e chiara alle orecchie di Tsubaki che si alzò velocemente dal suo futon e corse nella camera del suo maestro.

Aperta la porta lo vide addormentato nel suo futon completamente sudato, con le guance ricoperte di lacrime e i denti digrignati.

Si chinò su di lui,mise una mano sulla sua spalla e lo scosse piano chiamandolo dolcemente.

Black Star scattò a sedere all'improvvisocon gli occhi spalancati e colmi di paura facendo perdere l'equilibrioa Tsubaki che finì seduta di fronte a lui, ache lei spaventata.

-Black Star, cosa è successo?Ti ho sentito urlare e sono corsa a vedere.Stai bene?-

Tsubaki notò lo sguardo spaventato e il respiro irregolare del suo maestro,così gli gettò istintivamente le braccia al collo premendo la sua testa contro la propria spalla.

Restarono così finché il respiro del ragazzo non tornò regolare e Tsubaki gli rifece la domanda di prima di cui ascolto silenziosa la risposta.

-I-Io ho fatto un incubo, era orribile..sembrava così reale c-credevo davvero di aver-

-Shh, ora è tutto a posto, io sono qui. Se vuoi puoi raccontarmi quello che è successo nel tuo sogno, sono qui per ascoltarti se vuoi-

Incoraggiato dal dolce sorriso e dalle lievi carezze della sua buki Balck Star le raccontò tutto il sogno omettendo però la disperata dichiarazione nei suoi confronti.

-Poi ero coperto di sangue, ho gridato e mi sono svegliato di fronte a te-

-E' stato un sogno terribile, ma era solo un'incubo ora è passato e..-

-NO! Non era un'incubo, era reale! Quella che ho sentito era la mia voce e quello che dicevo non era che la verità Tsubaki...io sono un mostro!-

-NON SEI UN MOSTRO!NON E' VERO!!-

Black Star fissò stupito la sua buki azzittendosi subito.

Tsubaki aveva chiuso forte le palpebre ed aveva gridato per non sentire più quel mare di sciocchezze.

-Tu non sei un mostro-aprì gli occhi posandoli sul viso stupito del ragazzo, addolcendo la voce e poggiando una candida mano sulla sua guancia,asciugandola dalle lacrime.

-Quello che hai detto non è affatto vero e quello che hai visto era solo un incubo,niente di più.Tu non puoi fare quelle cose, tu sei un Dio ed un Dio non fa del male alle persone a cui vuole bene.

Black Star, tu non sei capace di cose simili, tu non sei cattivo...io lo so-

Tsubaki gli sorrise dolcemente osservando il volto stupito e le lacrime scendere dagli occhi smeraldini del suo maestro che le bagnarono le dita.

Black Star era rimasto spiazzato da tali parole seppur semplici e dal chiaro significato.

Non credeva che qualcuno potesse davvero credere in lui.

Non credeva che delle parole potessero togliergli un tale peso dal cuore.

Non credeva che Tsubaki pensasse tutto ciò di lui.

Non credeva a ciò che stava davvero per fare.

L'azzurro mise una mano dietro la nuca di Tsubaki attirandola a sé e facendo combaciare le loro labbra,come due tessere di un puzzle.

Era un bacio.

Un puro,casto e semplice bacio.

Un bacio che non durò più cdi qualche istante.

Un bacio che trasmetteva parole ed emozioni mai dette.

Un bacio che univa due persone completamente diverse ma innamorate.

Un bacio che dimostrava semplice e puro amore.

I due si staccarono lentamente tenendo le fronti unite.

Il primo a spezzare il silenzio fu Black Star, pronunciando parole degne di un ver Dio

-Sai sono davvero uno stupido.Quelle cose erano solo delle cazzate, quello che hai detto tu è la verità Tsubaki.Io non potrei mai fare del male ad i miei amici, ancor meno all'unica persona che io abbia mai amato perché io...io ti amo Tsubaki e non mi importa di ciò che dirai perché non cambierà ciò che sento per te-

Con le lacrime agli occhi Tsubaki abbracciò il suo maestro parlandogli con voce rotta dal pianto

-Anche io..anche io ti amo Black Star.Ti ho sempre amato e non credevo che anche tu..oh Black Star, sono così felice-

I due si scambiarono altri baci, sempre più accesi finché non si ritrovarono nudi ad amarsi sotto i timidi raggi della luna che ghignava.

Ora Black Star ne era sicuro.

Ciò che aveva sognato sarebbe potuta essere la verità ma non gli importava.

Se Tsubaki gli fosse rimasta per sempre vicino, avrebbe potuto affrontare e superare ogni cosa,persino il mostro nascosto nella sua anima.

Perchè l'amore ci da il coraggio di affrontare le nostre paure.

Perchè l'amore non è altro che la luce che illumina il lato oscuro del nostro cuore.

Perchè l'amore uccide il mostro nascosto nella nostra anima.

 

  
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