Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa
alla fanfiction challengeII:
Personaggi:Goku,
Vegeta.
Prompt: ora ha un amico.
Remake di Happy birthday to you. Dedicata a:tenshifly, ka93, thebest90, che l'avevano recensita.
L’ho
scritta
sulle note di Uno in più di Max Pezzali.
Il compleanno di Goku
Goku
mise un braccio dietro la testa, facendolo affondare nella fodera
e osservò il soffitto. Socchiuse gli occhi e si
leccò le labbra.
< Buon
compleanno Goku, peccato che nessuno sappia né quando lo fai
né
quanti anni hai. In fondo sono solo numeri, non cambia molto >
pensò. Sentì i
passi di Chichi, chiuse gli occhi e finse di russare.
“Ehy,
quell’ingenuone oggi non si sta allenando?
Cos’è successo?!”
sentì gridare la voce di Yamcha dal piano di sotto.
“Sta
ancora dormendo. E’ proprio un bambinone!” rispose
Thenshinan.
“Se
non si sbriga arriverà tardi anche a quest’altra
rimpatriata a casa
di Bulma! E io voglio vedere come crescono bene i mel
…”. La frase del Genio
delle Tartarughe fu interrotto da un grido del vecchio.
“Smettila,
vecchio pervertito!” ringhiò C18.
“E
ho finito di spazzare anche in questa stanza. Quando quello
scansafatiche di mio marito si alza è sempre
tardi” borbottò Chichi. Goku sentì
i passi di lei allontanarsi, la porta aprirsi cigolando e i passi
cessare.
Riaprì gli occhi e fissò una crepa del soffitto.
“Urca,
la festa… all’ultima si sono schiuse le uova di
pterodattilo”
sussurrò. Sbuffò e si grattò la
guancia con l’indice dell’altra mano.
“Non
hanno iniziato prima del mio arrivo e poi mi hanno assediato.
Vegeta è rimasto arrabbiato con me per il loro
comportamento” bisbigliò.
Ascoltò lo squillo del telefono, le urla della moglie, i
richiami degli amici e
si sollevò le coperte, nascondendovisi al di sotto.
< Forse
è meglio se stavolta non ci vado proprio e li ignoro
>
pensò. Si
portò indice e medio alla
fronte e si concentrò sull’aura di Junior. Si
teletrasportò davanti al
namecciano, l’amico teneva gli occhi chiusi ed era sollevato
di due mani da
terra. Goku sorrise, si voltò e proseguì sul
terreno roccioso sulla punta dei
piedi. Avanzò, strinse il labbro tra i denti con gli occhi
socchiuse e avanzò.
“Dove
stai scappando mezzo nudo, idiota di una terza classe?”
domandò
Vegeta. Goku avvampò, sorrise e si voltò, il
vento gli scompigliò i capelli
neri.
“Urca,
Vegeta, cosa ci fai qui?” domandò. Il Briefs
guardò il corpo
nudo del rivale, solo il basso ventre era coperto da un paio di boxer
neri con
dei pallini bianchi.
“Da
cosa scappi, Kakaroth?” chiese ringhiando. Goku
abbassò le mani,
chinò il capo e sospirò.
“Dal
mio compleanno” borbottò e le guance si
arrossarono.
“E
tua moglie si lamenta che tu che sei cresciuto in una montagna da
solo non sapessi cosa fosse un matrimonio quando lei non sa neanche
quando fai
il compleanno? Bah, vecchia strega” si lamentò
Vegeta. Strinse più forte le
braccia sul petto muscoloso, la battle-suit nera aderiva al suo corpo
in
tensione.
“Non
offenderla! Lei è dolcissima, cucina manicaretti buonissimi
e si
sta occupando di May che altrimenti era da sola!” si
lamentò.
< E
poi è meglio quando la gente non sa alle volte, oh. Tu mi
avresti
ucciso a sapere che la tua ragazza mi si era offerta al primo incontro
e … che
io l’ho anche palpata, ma ero un bambino! >
pensò,
mordendosi l’interno della
guancia.
“Io
odio le feste, ma ne vale la pena” ringhiò il
principe dei saiyan.
Si avvicinò a Junior, si piegò e gli
bisbigliò qualcosa all’orecchio. Il
namecciano sorrise e aprì gli occhi, allungò le
gambe mettendo i piedi a terra
e si alzò in piedi. Chiuse gli occhi e spiccò il
volo, il mantello gli
oscillava dietro le spalle.
“Vieni
con me Kakaroth!” ordinò Vegeta. Goku
deglutì a vuoto un paio di
volte, vide il principe spiccare il volo e lo seguì.
Sospirò ripetutamente un
paio di volte e si mordicchiò il labbro.
“Guarda
che se volevi combattere quel posto andava bene. E poi a volare
senza una meta mi viene fame. Vegetaaa! Vegeta mi
ascolti? Perché sei
sempre arrabbiato con me? Dai! Mi rispondi! Insomma, rispondimi
… aspetta, ma
quella è casa tua. Intendevi che devo venire alla festa?
Perché, attaccherà di
nuovo Bills? Che si fa, tutte le feste di tua moglie?”
domandò a raffica.
Vegeta atterrò sul terreno erboso, avanzò a passo
marziale fino a un palchetto
e lo salì.
“O
forse ci sarà nuovamente un Tapion? Aspetta, ora che ci
penso a ogni
festa succede un guaio. Le odi per quello?”
domandò Goku. Vegeta si abbassò,
afferrò il microfono e deglutì. Guardò
Rif portarsi un bicchiere di aranciata
in bocca, Majinbu spalancò la bocca e versò una
torta di compleanno al suo
interno. Trunks appoggiò le mani sul capo di Goten, si
sollevò e si mise con i
piedi sulle spalle del migliore amico fissandolo. Il moretto sporse il
capo e
batte un paio di volte gli occhi. Pan e Bra sospirarono insieme vedendo
i
fidanzati in quella posizione. Marron piegò di lato il capo
facendo oscillare i
lunghi codini biondi e la madre appoggiata al suo fianco contro la
parete con
le braccia incrociate.
“Oggi
è il compleanno di Kakaroth. Fategli gli auguri razza di
smidollati!” ululò Vegeta. Il viso gli divenne
vermiglio e gli occhi d’ossidiana
brillarono di riflessi blu notte.
“La
sua gentilezza farà sempre schifo” si
lamentò Re Kahio.
“Buon
compleanno, scialbo deficiente. Ecco il regalo” disse atono
Junior. Allungò il braccio e indicò Crilin,
l’ometto avanzò. I baffi neri e i
capelli dello stesso colore tremarono, dimenò la coda da
saiyan. Crilin teneva
in mano una roccia infiocchettata.
“E’
la pietra che ti ho lanciato quando eravamo piccoli. Dietro ho
inciso la data del tuo compleanno, così la possiamo
ricordare tutti” mormorò.
Goku si scompigliò i capelli, negò con il capo e
scoppiò a ridere. Vegeta
annuì, si voltò e scese dal palco. Bulma si
avvicinò al marito e gli baciò la
guancia.
“Poche
smancerie” borbottò il principe dei saiyan, la
punta delle
orecchie divenne vermiglia.
“Il
vero regalo è che ora ha un vero amico”
sussurrò la donna,
pizzicandogli il braccio.