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Autore: Hanyu_Furude    10/02/2014    2 recensioni
Os iusti meditabitur sapientiam,
Et lingua eius loquetur iudicium.
Beatus vir qui suffert tentationem,
Quoniam cum probatus fuerit accipiet coronam vitae.
Kyrie, ignis divine, eleison
O quam sancta, quam serena,
quam benigna, quam amoena
O castitatis lilium
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Death the Kid, Nuovo Personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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sono la vostra rabbit! ciao^^ questa volta l'angolo dell'autore lo faccio all'inizio per avvertirvi che questo capitolo è particolarmente violento perciò siete avvisati prima di leggerlo.
spero vi piaccia^^
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pov Ellen

- umpfh...-
Mi sveglio... oggi dovrò partire, mi alzo e mi metto i vestiti di ieri, poi prendo il ciondolo che mi ha regalato mio padre me lo allaccio al collo e lo apro, dentro c'è una foto, mio padre insieme a mia madre ed me ancora in fasce.
nella foto la mamma porta una lunga treccia.
penso che quando incontrerò la Diclonius capirò se è lei o no.
Faccio colazione velocemente e mi dirigo alla porta. Mi guardai le bende sulla mano... ormai non danno più tanto fastidio... ricresceranno, lo so, ma per il momento le mia dita sono sfigurate...
scossi la testa.
- non è il momento per pensare a questo!-
apro la porta porta è...
- uh kid?-
- ah sei pronta.-
- buongiorno Ellen- mi saluta liz
- buongiorno-
-ciao Ellen!-
sorrido 
- ciao Patty-
guardo lo shinigami preoccupata.
- uum... kid, da quanto tempo sei qui fuori?-
- a dire il vero stavo giusto per suonare-
- ah-
lo guardo un po intontita, mi sa che a furia di vederlo mi sono rincretinita, lui mi incuriosisce... è un personaggio abbastanza freddo eppure ieri ha pianto per me o forse...
- beh andiamo?-
- ah si!-
il ragazzo e le sue armi cominciano a camminare ed io li seguo a ruota.
mentre camminiamo mi guardo le mani...la destra, fasciata a causa della mia responsabilità e la sinistra, perfettamente sana e priva di ogni segno di tortura... che stupida. non è per me che ha pianto, ma per il semplice fatto che la temporanea assenza di tre unghie mi ha resa asimmetrica... Kid, sei il solito.
- ahahahahah- ridacchio
lui mi guarda stranito.
-Ellen, che hai?-
scuoto la testa.
- niente, non ci fare caso.-
-ah... ok-
in ogni caso, visto che solo una mano è fasciata, è meglio evitare di fargliela vedere, non vorrei farlo innervosire.
Kid ed io prendiamo il treno e ci sediamo l'uno accanto al l'altro.
- ma liz e patty?-
- sono sul altro vagone.-
- capisco....-
 no, non va bene...che tensione... sta zitto e guarda avanti... è così bello anche se è serio, solo guradarlo mi riempie il cuore di felicità... sono così confusa.
Kid mi guarda.
avvampo.
- Ellen-
- s...si?-
-tua zia è ancora da te?-
- ah, si,dice che mi controllerà per un paio di giorni...-
il ragazzo mi guarda, la sua espressione cambia... sembra che si senta colpevole...
- senti... come stanno le ferite?-
lo guardo interdetta... sembra così triste...
guardo in basso e faccio gioccherellare il pollice e l'indice.
- beh... sono ancora un pò così... non penso di poterlo mostrare agli altri-
lui abbassa lo sguardo.
- perdonami-
sorrido tristemente.
- non devi chiedermi scusa... tu non ne sapevi nulla... non sono arrabbiata-
- scusa...-
non rispondo...
lo guardo.
- per che cosa mi stai chiedendo scusa?-
lui alza lo guardo sorpreso.
-eh?-
- ti stai scusando... perché ti senti responsabile di quello che è successo... o forse perché in questo momento essendo imperfetta mi trovi disgustosa?-
vedo il ragazzo confondersi.
- ah, beh....ecco...-
sorrido tristemente.
- va tutto bene... in fondo non è colpa tua...-
- per quanto riguarda quello non trovo disgustosa te... ma quelli che ti hanno fatto questo...-
- eh?-
- immagino quanto dolore hai provato strappandoti le unghie... per questo non li perdonerò mai... non ti do colpa di quello che è successo, sono gli altri ad averti resa asimmetrica.-
- oh...-
quindi in fondo stava male per tutte è due le cose...
- è per questo che hai pianto?-
arrossisce... che carino.
- ah si riguardo quello...-
sorrido.
- non ti preoccupare, non dirò niente.-
lui mi guarda.
- grazie... sei una brava ragazza.-
lui torna a guardare davanti a sè... sorrido dolcemente... mi avvicino e gli stampo un bacio sulla guancia, il ragazzo mi guarda incredulo.
- E...Ellen?...p...perchè?-
- grazie di essermi sempre stato accanto- dissi sorridendogli dolcemente.
Kid invece di rispondermi mi guarda come se fossi un exstraterrestre.
- ah prego...-
guardo davanti a me.
- che c'è? non hai mai ricevuto un bacio da una ragazza?-
lo vedo sobbalzare.
- no... cioè...è che... non è simmetrico!-
 lo guardo sorpresa, il ragazzo arrossisce vistosamente.
deve essersi agitato talmente tanto che avrà sparato la prima cavolata che gli sarà venuta in mente.
ahahahah va bene Kid, l'hai voluto tu.
- ahaha rimediamo subito allora -
mi avicino a lui.
- ah no scusa! non...-
il ragazzo cerca di allontanarmi.
- ahahahah l'hai detto tu-
- si ma non intendevo...-
- ahahahaha vieni qui Kiduccio che ti coccolo io-
- Ellen, no dai...e poi ''Kiduccio''?-
- ahahahahah-
riesco ad stringerlo a me ed lui che rischia di soffocare tra i miei seni  si aggita per liberarsi dalla presa.
- Ellen, smettila! ti prego! stai rovinando la mia simmetria!-
oh cacchio! è vero!
-oh scusa Kid!- dico lasciando la presa.
noto che con il mio scherzo ho scombinato tutti i vestiti.
- faccio io-
senza lasciargli neanche il tempo di rispondere mi fiondo su di lui e gli metto a posto la giacca.
 alzo lo sguardo...
- oh...-
-....-
forse non avrei dovuto fare uno scerzo simile.
mi ritovai a guardarlo negli occhi. non avevo bisogno di esaminare tutto il viso per capire che i nostri volti si trovavano ad una vicinanza pericolosa, fin troppo pericolosa.
ma che succede? non controllo il mio corpo.
il petto brucia e sento caldo.
- Ellen io...- 
non ho mai visto Kid così confuso nel guardare una ragazza.
ma dopotutto anche io non sono da meno.
-... si?- rispondo in modo assente
mi muovo avicinandomi sempre di piu a lui... al suo viso. 
non riesco a controllarmi, il mio corpo non si ferma... Kid, ti prego, fermami! lo so che non mi vuoi in quel senso! 
ti imploro!
lo prego con lo sguardo, ma lui non sembra capire , mi guarda con dolcezza e con la mano mi accarezza il viso...
no! ti prego, fermati! lo so che lo fai solo per pietà!
fermati! fermami....
quella parte di me che mi impediva di rivelargli i miei sentimenti ormai è diventata impercettibile, ogni volta che penso '' così saprà dei miei sentimenti'' il mio cuore risponde '' al diavolo!''
no no no no no no nO NO! non voglio questo!!!
fermati! fermami! fermati! fermami! ferMATI! FERMAMI!...
per favore... io

Pov Kid

non so cosa mi stesse dando alla testa.
ero rimasto molto colpito di come si è preoccupata di risistemare la simmetria dei miei vestiti senza che io possa piagucolare o lamentarmi.
ma per colpa di quel gesto ci ritrovammo a guardarci negli occhi. 
quegli occhi... erano una cosa che mi piaceva guardare di lei... che amavo di lei...
quegli occhi magenta-rossi... ho notato... gli altri non riescono a guardala negli occhi per molto tempo... ho sentito che è perché ricadono molto il sangue... ma io adesso li guardo... e non mi ricordano per niente il sangue anzi, mi ricodano il colore dell'amore...a...amore?
il cuore, sento una stretta al cuore...
- Ellen io...-
- si?...- mi risponde avvicinandosi ancora di più.
la ragazza mi implorava con lo sguardo... sentii le forze abbandonarmi rendendomi prigioniero di quello sguardo.
che cosa?...il mio corpo non lo controllo più...
guardai intesamente quei occhi... mi resi conto... il motivo per cui io non riesco a fare a meno di guardarla... ormai l'ho capito... questo è amore, giusto?
adolcii lo sguardo e le acarezzai la guancia.
il suo sguardo si fece più supplichevole.
Ellen tranquilla vuoi me no? non farò niente per impedirtelo, non farò niente per impedirti di avermi...
aspettai che Ellen facesse il primo passo, non volevo farla sentire costretta, lei è più importante... ma invece di un primo passo, mentre la ragazza mi guardava suplicante dagli occhi scendevano delle lacrime. 
mi ripresi da quello stato di ''trans'' e guardai la ragazza sorpreso
- Ellen? stai bene?-
anche lei si riprese.
si coprì gli occhi.
- ade...sso mi odi?- mi chiese fra i singhiozzi.
- Eh? perchè dovrei?-
- perchè...ho...ho rovinato la tua simmetria... tu mi odi adesso...-
 capisco...lei si preoccupa spesso per gli altri...era solo questo che la preocupava.
voltai lo sguardo dall'altra parte arrossendo
- non proprio...-
-eh?-
- hai cercato di sistemarmi... quindi...non è che ti odi...-
la ragazza non rispose subito ma cessò subito di piangere.
- grazie...-
- di niente- dissi sorridendo.
la ragazza si voltò per guardare il cielo dal finestrino, ed intonò la stessa melodia che ho sentito sotto il suo terrazzo ed in infermeria.
- e la tua canzone preferita vero?-
- oh? ehehehe...si -
- come si chiama?-
- lilium -
- è davvero bella-
- tu trovi? gli altri dicono che sia deprimente.-
sorrisi.
- ma io non sono gli altri. io sono io-
la ragazza mi guardo sorpresa, poi sorrise anche lei.
- giusto...-
poco dopo arrivamo a destinazione ed uscimo dal treno, raggiunti da patty e liz.
- allora da dove iniziamo a cercare?- chiese liz
- dovremmo andare in centro città.- risposi.
- no...-
-eh?-
mi voltai verso Ellen che sembrava concertata su qualcosa.
- non e lì... lo so...-
la ragazza comincio a camminare da un'altra direzione, come se stesse seguendo il suo istinto. 
- Ellen!-
non mi rispose e continuò per la sua strada.
mi misi ad inseguirla seguito a ruota da liz e patty.
poi Ellen si fermò.
davanti a lei c'era una diclonius coi capelli corti.
Ellen guardo un ciodolo con una foto dentro poi guardò la ragazza.
- è lei?-
-...no...-
- di chi state parlando- ci chiese confusa liz.
nè io nè Ellen rispondemo
l'altra diclonius avanzò verso di noi.
- kid... ricorda stai lontano da lei oltre i cinque metri ed attacca da lì. non ti avicinare per nessuna ragione.-
- ho capito-
ancora non riesco a capire quanto un diclonius possa essere pericoloso... ma mi devo fidare.
il nostro obbietivo si fermò e ci guardò.
- ahahahaha che bello una parente... ti va di giocare? tu scappi ed io ti uccido! ahahahahaha-
Ellen si fiondò verso la nemica, che schivandola causò una spaccatura nel terreno.
un gesto impulsivo da parte sua, ma siccome non era da lei agire in maniera precipitosa, capì che il suo era soltanto un diversivo per allontanare la nemica da me.
- liz! patty!-
- si!-
le gemelle si trasformarono in armi che finirono tra le mie mani, io mi allontanai di qualche metro come mi aveva chiesto di fare Ellen ed incominciai a sparare.
- ma cosa?!...-
mi accorsi con stupore che pochi centimetri che la diclonius venisse colpita, i proiettili venivano deviati nel nulla.
Ellen venne scaraventata in aria raggiunta dall'altra diclonius che la prese e la sbatté con violenza per terra facendole sputare sangue.
- ummm... sei troppo debole... che noia! muori subito!- a sentire queste parole vidi rosso.
sparai un colpo alla nemica, deviato ancora una volta dal nulla.
- NON OSARE TOCCARLA!!!!-
la diclonius mi guardo sorridendo in modo sadico.
- uh uh guarda un po... hai un amico... non vale lo sai? due contro uno... va bene ucciderò prima il tuo amico ahahahahaha-
la ragazza si spostò e camminò verso di me.
- kid non stare a guardarla! fai qualcosa- mi rimproverò liz
cominciai a sparare ma la diclonius camminava verso di me indisturbata e i colpi venivano deviati da una forza che non vedevo, come se fosse avvolta da uno scudo invisibile.
- merda...-
si ferma lontana di qualche metro.
- muori!-
sentii un presa al collo e venni sollevato in aria impedendomi di respirare.
- kid!- mi chiamarono le mie armi. 
io ero incapace di rispondere...
* SBOOOOM*
- cof cof.... cosa?-
mi ritrovai per terra. 
guardai avanti e vidi Ellen davanti a me che osservava un muro su cui si era alzato un polverone.
- osare far del male a kid...IMPERDONABILE!!!!!!!!!!!!!-
vidi la nemica sollevarsi in aria ed allontanarsi da Ellen e da me.
sul viso di Ellen si disegnò un sorriso insano.
- eheheheh.....-
- E....Ellen?-
la ragazza mi ignorò, e sentii un urlo di dolore da parte dell'altra ragazza. 
la guardai e con orrore vidi i vettori, grazie al sangue per la prima volta vidi i vettori...degli arti estremamente lunge che facevano letteralmente a pezzi le mani salendo lungo le braccia, per poi ripetere lo stesso procedimento con le gambe... ed Ellen rideva.... faceva paura quella scena...e come se non bastasse, nella mia mente risuonò all'infinito la melodia di lilium rendendo tutto ancora di più inquietante.
-eheheeheheheehe....ti fa male vero? e dura da sopportare vero? rilassati. tutto finirà subito.-
il corpo sfigurato dell'altra diclonius esplose in un fiume di sangue morendo definitivamente... per terra c'erano solo i resti di quel che rimaneva del corpo...
guardai Ellen con gli occhi sbarrati.
- Ellen...tu....-
la ragazza mi guardò freddamente.
non l'avevo mai vista così crudele...forse infondo non la conosco così bene... quella lì non è Ellen. 
Ellen e dolce e si preoccupa sempre per gli altri! non è un mostro crudele.
- chi sei?-
non mi rispose.
- non sei Ellen... chi sei?-
la ragazza mi guardò tristemente poi sveni.
-Ellen!-
-cosa le e successo?- chiese liz ritrasformatasi in forma umana.
- non lo so...-
guardai la ragazza...le spostai delicatamente i capelli dal viso.
- andiamo...-
la caricai sulle spalle.
- eh? o...ok...-
ci dirigemmo verso la stazione e una volta preso il treno misi a sedere Ellen vicino a me...mi chiedo come stanno le sue unghie... ho sonno

                 ********************

dove sono? sembrerebbe un sotterraneo con le celle...ma non ero nel treno con Ellen?....
- dov'è Ellen?-
domanda inutile.
vidi passare Ellen che seguiva miuki. quest'ultima era vestita con un kimono tutto bianco.
- Ellen!- la chiamai ma non mi rispose e tanto meno mi guardò...
non mi vede...
segui le ragazze ed entrammo in una stanza piena di strumenti di tortura...ti prego fa che non sia quello che penso...
c'erano degli uomini anziani seduti. al centro una donna anziana...pareva essere il capo di tutto.
- RAZZA DI IDIOTA!- la rimproverò l'anziana.
- NON SAI CHE DOLORE CI HAI DATO ABBANDONANDO IL VILLAGGIO! MA FARLO PER  DUE RAGAZZINI!-
sta parlando di me e Crona?
- non hanno nessuna colpa!- ribbattè Ellen.
- IMPUDENTE! LORO NON VALGONO NEANCHE LA Metà DI QUELLO DI TE!-
Ellen si avvicina e si piazza di fronte alla vecchia.
- zitta! e poi tu che ne sai di Kid e Crona?! giudacarli solo perche sto con loro?! come siete stupidi! che stupidagine! che stupidagine!-
- STAI AL TUO POSTO!-
la ragazza e l'anziana si guardarono per pochi secondi, sembravano pronte ad uccidersi da un momento all'altro. 
Ellen abbassò lo sguardo per qualche secondo per poi rialzarlo.
- HAHAHAHAHA- 
tutti nella stanza guardarono Ellen atterriti, solo myuki era fredda.
- e vero io sono una sakurako e di conseguenza non mi posso abbassare ai livelli degli altri ma la cosa non mi interessa per niente...- 
Ellen allargò le braccia e fece un sorriso sincero.
- io voglio bene a Crona e kid! io gli voglio bene! questa è forse una cosa sbagliata?!-
- adesso basta... Ellen- disse myuki.
la bionda si avvicinò ad Ellen e si avvicino fino a toccarle le guance col viso.
- io capisco la tua determinazione, ma ormai nessuno cambierà idea, devi sottoporti al giudizio-
- no! non farlo!- urlai. 
nessuno mi sentiva.
- perché dovrei?- chiese la diclonius.
- i tuoi amici saranno usati come sacrifici-
negli occhi della rosa si diffuse l'orrore.
- perché loro...?-
- Ellen... scusati con la nonna, se accetterai di sottoporti al giudizio, rimarrà una questione tra noi-
- ma... myuki ho forse detto qualcosa di sbagliato? è così brutto quello che ho detto?-
la bionda si avvicinò ai portoni.
- se continui così, persone come i tuoi amici che non hanno commesso nessun peccato saranno coinvolti...-
-A...ASPETTA MYUKI!-
la rosa corse verso l'altra ragazza e si aggrappò a quest'ultima.
- cosa c'è Ellen?- le chiese freddamente.
Ellen pianse.
-mi...mi dispiace...-
si mise in ginocchio.
- ho sbagliato... ti prego di perdonarmi signor capo famiglia-
- allora Ellen... sai già cosa devi fare...-
Ellen si alzò e si dirisse verso un tavolo su cui era poggiato un aggeggio strano.
- cos'è quello?-
solo quando si allacciò lo strumento al braccio capì che cos'era...
sentii una paura fortissima invadermi il corpo...una paura che non pensavo avrei mai provato.
Ellen guardò tristemente la lugubre levetta poi alzo il pugno.
io corsi verso di lei.
- ELLEN, ELLEN FERMATI!-
tentai di afferrarle il braccio ma scoprii con orrore che la trapassavo come se fossi un fantasma.
la ragazza fecce partire un colpo.
partii l'unghia colorata di sangue.
la ragazza cadde in ginocchio.
- questa è per me...- disse stringendo i denti
guardai la ragazza.
- TI PREGO FERMATI! NON è NECESSARIO ARRIVARE A QUESTO PUNTO!- 
la situazione era insopportabile, non  mi sentiva ed non potevo fare niente per salvarla.
alzò nuovamente il pugno.
un'altro colpo.
seconda unghia.
la ragazza strinse i denti e chiuse gli occhi.
-.... questo è per Crona...-
guardai la sua mano in trappola di quel aggeggio infernale... dalle due dita ormai prive delle sue belle unghie scendeva il sangue... infilò la terza ed ultima unghia sopra la levetta... la mano tremava... che inutile sforzo capire se tremava di paura o di dolore...  tanto ormai anche solo a guardare com'era ridotta la sua mano sentivo dolore anche sulle mie unghie.
Ellen alzo di nuovo il pugno che anch'esso tremava.
-...kid...- sussurrò
- cosa?...-
- ... devo farlo....per lui...-
- Ellen... NO FERMATI!!!! NON VALE LA PENA!-
vidi la ragazza fissare la macchina da tortura, non ha più la forza di continuare... si fermerà, ti prego fermati.
chiuse gli occhi e sul suo viso scorrevano lacrime.
- .... mi dispiace...-
-...eh?....-
l'ultimo colpo.
l'ultima unghia.
gli uomini accanto alla vecchia si avvicinarono e liberarono Ellen che si accasciò a terra esausta.
myuki le porse delle bende, Ellen le afferrò e si bendò la mano.
- ..id...-
-...eh?...-
- Kid!-
**********************************************
apri gli occhi... Ellen mi stava scuotendo per svegliarmi.
guardai la ragazza.
- Kid siamo arriva....ti.....-
Ellen mi guardò sorpresa.
- Ellen che hai?-
mi guardò tristemente e mi abbracciò di scatto.
spalancai gli occhi.
- E.... Ellen?!-
- va tutto bene kid... ci sono io-
- ma che dici?-
lei si staccò da me.
- kid tu...- 
non continuò la frase. la guardai stranito, per poi guardare il finestrino sul quale c'era il mio riflesso...sbarrai gli occhi... io non mi sentivo triste in qualche modo eppure dal mio viso scendevano le lacrime... come ho fatto ad non accorgermene?... ho visto quello che era successo ad Ellen ma sinceramente...non sapevo cosa pensare...non ero triste... mi sentivo vuoto..
- tranquilla è solo un'irritazione-
dissi asciugandomi il viso
- stai bene?...-
sorrisi
- si tranquilla-
mi alzai.
-liz e patty?- chiesi
- sono gia andate a casa-
-capisco.... ti accompagno a casa.-
- oh?  va bene...-
accompagnai la ragazza a casa.
-allora a domani-
- si....-
 mi girai per andare a casa.
- Kid!-
-uh? guardai Ellen
- se tu avrai bisogno io ci sarò sempre! starò al tuo fianco! perciò... non essere triste!-
dopo avermi detto questo Ellen entrò frettolosamente in casa.
fissai la porta chiusa sorpreso...poi sorrisi.
- grazie...Ellen.-
  
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