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Autore: lye    16/06/2008    1 recensioni
" Vi era uno strano profumo in quella stanza.
Un profumo che non aveva mai sentito, un profumo appena avvertito.
Profumo di fiori.
Lei non profumava di fiori. "
{ Sequel di Tocco di Dita }
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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{

{ . Odor di Fiori



Fu rapido, un unico istante, e la porta si aprì.

Vi era uno strano profumo in quella stanza.
Un profumo che non aveva mai sentito, un profumo appena avvertito.
Profumo di fiori.
Lei non profumava di fiori.
Annusò l’aria, piano, senza far rumore.
Non poteva interrompere quel silenzio.
Fu allora che se ne accorse, fu allora che notò il tremendo fastidio.
La luce.

Lei seguiva la notte.

Era gelsomino.
Ricordava ora: lei amava il gelsomino.
Qualcuno le aveva detto che significava affetto o timidezza.
Era stato un tipo timido, forse?

Nella memoria più nulla rimane.

Cercò di mettere a fuoco la figura.
Non erano più abituati gli occhi, non era più abituata a nulla.
Poi ancora luce, ancora e ancora, tutto così luminoso da finire con l’accecarla.
Con lentezza – troppa lentezza – portò una mano a coprire il proprio volto.

Mano molto piccola la sua, dita sottili e un po’ atrofizzate.
A lungo era stata nella stessa posizione, tanto a lungo da perdere il conto del tempo.

Nessun Tic Tac a scandire i secondi per lei.

Sentì dei passi sicuri dirigersi verso il suo stesso letto.
Passi di donna quasi.. familiari.
Una fessura si aprì tra le sue dita mentre con – esasperante – lentezza le schiudeva.
Figura gracile ma determinata ai suoi occhi.
Il suo profumo era già ovunque nella stanza, i piccoli passi risuonavano.
Tutto annunciava la sua presenza.
Bionda e pallida.

Così inaspettata familiarità all’improvviso.

Occhi verdi, grandi e di certo bellissimi.
Una luce, una speranza, che pochi possedevano.
Un qualcosa che tutti vorrebbero spegnere.
Un qualcosa così puro che ti vorrebbe voglia di sporcarlo.
Un qualcosa di così bello che appassisce da sé.

La sua strada dell’autodistruzione.

Era così un tempo?
Tale era la sua presenza?
Non ricordava, non ricordava nulla.
Camminava a pochi passi da sé ma ancora non riusciva a riconoscersi.
Fragile e rannicchiata – nuda – su un letto a confronto con una ragazza fiera e sicura di sé.
Non aveva quello sguardo sognante lei.
Non aveva quell’espressione gelida lei.
Non era così umana seppur distante.
Per un unico istante riuscì a fissarla negli occhi.

Unico incontro di sguardi.

Tutto e nulla.
Poi il buio.
Era di nuovo sola in quella stanza.
Si rannicchiò nuovamente su sé stessa, nuovamente poggiò il capo sulle proprie braccia.
Il solito – fastidioso – raggio di sole entrava dalle tende lievemente socchiuse.
Nessun odore di gelsomino nell’aria.
Nessun rumore di passi.
Quella porta – stramaledetta porta – ancora chiusa.
Aveva incontrato il suo passato.
Ora era il presente.
La cercava il futuro.

Forse.

Non poteva ancora andare avanti.
Doveva aspettare.
Un attesa straziante, un attesa nell’oblio.
Non sentiva niente, non provava niente.
Annusò un secondo l’aria attorno a sé.
Cercava un profumo.
Gelsomino, forse.
Lo aveva di nuovo dimenticato.

Solo una bambola rotta.













Angolo dell’autrice:
Salve a tutti, questa volta una noticina sulla storia è dovuta. Mia seconda storia in questa categoria e al tempo stesso sequel di “Tocco di dita”. Scritta di getto come la precedente presenta come protagonista la stessa ragazza nella stessa stanza.
Un grazie a tutti coloro che hanno letto il prequel e a quelli che leggeranno senza dimenticare chronophoenix per la più che gradita recensione ^^ ( grazie mille piccola :* )
Un bacio, Ly

  
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