È solo influenza!
 
Vacanze di Natale.
Due adolescenti che convivevano.
Due adolescenti fidanzati.
Un mix esplosivo, se non fosse stato per l'influenza, o meglio, per Kurt Hummel influenzato.
In quei momenti veniva fuori tutto il suo lato da regina del dramma.
-Blaine!- appunto. Era Kurt, che lo chiamava isterico dalla stanza da letto.
Sbuffando Blaine abbandonò il suo tentativo di preparare la colazione e si diresse verso la loro camera.
-Sì?- chiese affacciandosi. Kurt era seduto al centro del letto con gli occhi spalancati. Palesemente sconvolto. -Kurt? Kurt, che succede?-
-Oh santo Alexander Mc Queen! Blaine, non lo senti? Ho preso l'influenza! Oh, tutta la mia carriera verrà rovinata, mi cacceranno dalla NYADA. I miei sogni sono infranti per sempre.- Blaine per poco non gli scoppiò a ridere in faccia, così prese un respiro profondo e si andò a sedere accanto al fidanzato.
-Dai, Kurt, non fare così! Tutti prendono l'influenza, non è nulla di grave.-
Kurt lo guardò truce. -Parla per te, Anderson, tu sei ancora giovane e non capisci la gravità del problema.-
Sì, Blaine faceva davvero fatica a non iniziare a ridere, soprattutto per l'espressione terribilmente seria dell'altro. -Già, è sicuro così. Allora... Che ne dici se ti metti sotto le coperte e ti porto qualcosa di caldo? Un tè?- Kurt non se lo fece ripetere due volte, Blaine sorse il dubbio che il più grande se ne stesse approfittando.
Ne ebbe la conferma poco tempo dopo. In quindici minuti Kurt lo aveva chiamato almeno venti volte, e per le cose più stupide!
-Blaine! Blaine!- Gemendo frustrato il riccio si trascinò fino alla camera.
-Cosa c'è, tesoro?-
-Sento freddo.- disse il più grande, guardandolo con gli occhi lucidi e supplicanti, un grande attore senza dubbio.
-Non è che ti sta salendo la febbre?- chissà perché gli reggeva il gioco.
-Oh no, per favore! Come potrei sopravvivere?-
 -Come tutte le persone normali, tesoro.-
-Sento freddo, Blaine. Mi daresti una coperta?- ripeté Kurt.
Blaine sbuffò alzandosi dal letto e dirigendosi verso l'armadio. -Kurt, perché hai messo le coperte così in alto?- anche se più di una domanda sembrava un'esclamazione.
Dal letto arrivò una risata. -Non sono le coperte a essere messe in alto, sei tu a essere basso.-
Blaine si voltò verso il suo fidanzato con un'espressione offesa e le braccia incrociate. -Allora la coperta te la prendi da solo.-
-Ma io sono malato!-
-Hai l'influenza, Kurt, non è nulla di grave.-
-Invece sì! Mi fa male anche la gola.- Quello potrebbe essere anche il risultato della notte scorsa.
-È l'influenza.-
Kurt sbuffò girandosi su un fianco. -È meglio che tu non hai fatto il medico, fidati di me.- Circa trenta secondi dopo Kurt già dormiva.
Quando Kurt si svegliò nell'aria c’era un odore delizioso, con un che di caramellato. Decise di non alzarsi, Blaine sarebbe venuto a controllare, poteva fare finta di essere scocciato quanto voleva, ma lo sapevano tutti che in realtà si preoccupava per Kurt e questo a Kurt non dispiaceva per niente.
Poco dopo sull’uscio della camera comparve Blaine, con i pantaloni di tuta grigi (che fasciavano perfettamente il suo sedere),  una maglietta nera (che evidenziava il fisico) e un piccolo vassoio con un piattino con dei biscotti al cioccolato. Occhi che splendevano e uno sbaffo di cacao al lato della bocca.
E gli ormoni di Kurt si fecero sentire tutti in un colpo solo.
-Ti ho fatto i biscotti.- e quel sorriso non aiutava affatto, perché, no, Blaine mica si rendeva conto che quando sorrideva era così dannatamente sexy.
Kurt un po’ di contegno!
-Grazie.- gli sorrise. –Siediti qui, ho voglia di coccole.-
E Blaine non se lo fece ripetere due volte a distendersi accanto al suo fidanzato e mangiare biscotti con lui.
-Voglio baciarti.- un sussurro direttamente all’orecchio di Blaine che sussultò.
-E perché non lo fai?- era normale che già sorridesse così maliziosamente? Gli ormoni di Kurt pensavano di no.
-Perché potresti ammalarti anche tu.- non che le azioni e le parole fossero coerenti , visto che stava baciando il collo del fidanzato che lo prese per i fianchi e se lo portò di sopra.
-Non mi interessa, in realtà.-
E finalmente Kurt lasciò che i suoi poveri ormoni adolescenziali facessero il loro dovere. –Be’ in questo caso…-
 

Tre giorni dopo Blaine si ritrovò con l’influenza e senza la forza di alzarsi dal letto, ma Kurt che gli faceva da infermiere personale.
-Io te lo avevo detto, Blaine.-
-Ne è valsa la pena, però, ammettilo.-
Un bacio sulla guancia. –Assolutamente sì, futuro signor Anderson-Hummel.-
Blaine ridacchiò. –Ti amo, Kurt.-
Kurt sorrise. –Anche io.- 



Angolo autrice
Bene, se siete arrivati qui... grazie!
Non ho molto da dire in realtà.
Ho vista un'immagine e questa storia mi è venuta in mente, ho solo dovuto scriverla, poi l'ho fatta leggere ad Andrea e lei mi ha costretto (<3) a pubblicare.
Quindi... mi direste cosa ne pensate? Sono praticamente terrorizzata di aver rovinato i miei personaggi preferiti D: !