La notte era il momento che preferivo, così stabile, silenziosa, immobile, e la luce soffusa rendeva ogni cosa magica, come il suo viso, pensai.
< Aang sei ancora sveglio? > Dissi.
< Si >
Mi stesi vicino a lui, con i miei piedi potevo vedere ogni cosa, sentire ogni vibrazione, e avere il controllo mi tranquillizzava.
< Secondo te tutto questo finirà ? > Chiesi.
I suoi occhi mi scrutavano, la sua pelle era candida, come quella di un bambino, eppure il suo sguardo sembrava aver vissuto ogni cosa.
< Non finirà mai, tutto questo è solo l’inizio > Rispose Aang sorridendo malinconico.
< Cosa ci riserva il futuro? >
Lui guardò katara, conoscevo quegli occhi, così profondi e pieni di speranza, conoscevo quello sguardo, era innamorato.
< La felicità>
Sentii una morsa al cuore.
Avrei voluto anch’io qualcuno che mi guardasse in quel modo, sapevo chi.
Zuko.
< Ho notato una cosa > Disse all’improvviso Aang.
Lo guardai.
< Ti piace Zuko > Disse tutto d’un fiato.
Sentii il sangue ribollire, e salire fino alla nuca.
Diventai rossa.
< Si > Dissi sottovoce.
Sembrava divertito, sorrideva.
< Non preoccuparti, il tuo segreto è al sicuro con me >
Lo sapevo.
< Buonanotte Aang >
< Notte Toph >
Mi girai e guardai Zuko, i suoi occhi serrati, la sua cicatrice.
Sospirai, e inghiottii questo sentimento, così profondo e così segreto.