12/02/2014
4 recensioniCaro Federico,
E' passato molto tempo
e questa lettera ti farà strano.
Non vorrei mai disturbarti
ne obbligarti a ricordare noi chi eravamo.
Sono passati anni
la vita è andata avanti
e siamo diventati grandi.
Ma durante il mio trasloco
E' passato molto tempo
Non vorrei mai disturbarti
ne obbligarti a ricordare noi chi eravamo.
Sono passati anni
la vita è andata avanti
e siamo diventati grandi.
Ma durante il mio trasloco
ho trovato una maglietta con ancora il tuo profumo
in mezzo a mille foto.
E' passato molto tempo, non lo nego. Sono passati giorni, sono passate settimane, sono passati anni e forse sono passati addirittura secoli. Ma in tutto questo tempo tu sei sempre stato il mio primo pensiero quando mi sveglio al mattino, e l'ultimo quando mi addormento alla sera. Ma nemmeno durante il sonno la tua voce mi abbandona, perchè guidi e popoli i miei migliori sogni. Vivo ogni ricordo di noi due come se stesse avvenendo sotto i miei occhi, e non posso fare niente per fermarli. Ogni ricordo è una lama che taglia e ferisce nel profondo. Ma se i ricordi sono portatori di dolore, allora soffrire è proprio bello.
La mia vita in tutte queste scatole
mi sembrano ancora troppo poche
e ti confesso che nel frattempo
il mio cuore è rimasto ancora vuoto.
E non pensare male
non scriverò ti amo
ma solo che ti penso semplicemente.
E non vorrei essere come la gente
che mente continuamente
e poi se ne pente.
Adesso la solitudine non mi fa più paura. Adesso più sto sola e più sono felice. Fare del male alla gente è diventato come un passatempo, e la coscienza ha rinunciato a farmi sentire in colpa. Se io sono costretta a soffrire, perchè non devono soffrire anche gli altri? Se le persone sentono dolore, almeno sapranno che tortura è costretto a sopportare il mio cuore da tutto questo tempo.
Forse ti ricordi che hai tempi eri la mia droga. Diventai come tutte le ragazze innamorate, ingenua e felice. Pensavo che essere cattiva, forse, non era la maniera più semplice per farsi rispettare. Pensavo che grazie a te sarei riuscita a cambiare, a diventare una nuova Ludmilla. Ancora adesso, prendo in considerazione l'idea di cambiare. Forse è tutto merito tuo. Ma adesso che l'amore che provavo per te ha ceduto posto all'ossessione ... mi sembra tutto troppo inutile.
Ho detto al mio postino
ti prego stai attento.
Quello che trovi dentro
è un ricordo di un destino che ha cambiato senso nel tempo.
E spero che l'abbia capito
è un poco fragile
spero che l'abbia custodito.
E prima di spedirlo lo sigillato con un bacio
spero ti sia arrivato.
Non so perchè sto mettendo tutto questo nero su bianco. Chiunque potrebbe trovare questa lettera. E chiunque potrebbe leggere la mia debolezza interiore. Ma ormai tutti sanno quanto Ludmilla sia debole, sotto la maschera di ghiaccio freddo e impenetrabile. Solo, fanno finta di non rendersene conto. Mi reggono il gioco, in un certo senso. Sanno quanto sono patetica e mi aiutano a non dimostrarlo. Ingenua, sono io. Talmente ingenua che non sono mai stata in grado di rafforzare la mia maschera, per non essere scoperta. Ma ormai il danno è fatto. E allora che la gente mi regga il gioco. Se devo fallire fino in fondo, è meglio cominciare da subito.
Quando leggerai questa lettera, probabilmente i ricordi cominceranno ad assillarti. E' successo anche a me. Ti chiedo solo di schiacciare tutte le emozioni che ti verranno incontro mentre leggerai queste parole. Sopprimile e nascondile. Sono soltanto emozioni. Emozioni che ho sigillato personalmente con un bacio, spero ti sia arrivato.
Vedo l'inchiostro che si scioglie in una lacrima
mentre parlo di noi.
Smetto di sentirmi fragile
ma solo se tu lo vuoi.
Questa lettera non è un addio ma uno stupido ciao
per ricordarti dov'eravamo un po’ di tempo fa
quando ripetevamo a noi stessi tutto questo non cambierà.
Smettila di amarmi, Federico. E se hai già smesso di farlo, allora sono io che devo smettere di amarti. L'amore è soltanto un'arma a doppio taglio, e se non sbaglio, vuol dire che ho sofferto il triplo. E mi sembra impossibile che un essere umano possa sopportare così tanto dolore. L'amore non esiste per renderci felici, eppure corriamo comunque il rischio di innamorarci.
Arrivederci, Federico. Chissà, magari il destino è solo una linea a cerchio, quindi tutto potrebbe ritornare. Meglio di no, vero?
Tua
Ludmilla Ferro
in mezzo a mille foto.
E' passato molto tempo, non lo nego. Sono passati giorni, sono passate settimane, sono passati anni e forse sono passati addirittura secoli. Ma in tutto questo tempo tu sei sempre stato il mio primo pensiero quando mi sveglio al mattino, e l'ultimo quando mi addormento alla sera. Ma nemmeno durante il sonno la tua voce mi abbandona, perchè guidi e popoli i miei migliori sogni. Vivo ogni ricordo di noi due come se stesse avvenendo sotto i miei occhi, e non posso fare niente per fermarli. Ogni ricordo è una lama che taglia e ferisce nel profondo. Ma se i ricordi sono portatori di dolore, allora soffrire è proprio bello.
La mia vita in tutte queste scatole
mi sembrano ancora troppo poche
e ti confesso che nel frattempo
il mio cuore è rimasto ancora vuoto.
E non pensare male
non scriverò ti amo
ma solo che ti penso semplicemente.
E non vorrei essere come la gente
che mente continuamente
e poi se ne pente.
Adesso la solitudine non mi fa più paura. Adesso più sto sola e più sono felice. Fare del male alla gente è diventato come un passatempo, e la coscienza ha rinunciato a farmi sentire in colpa. Se io sono costretta a soffrire, perchè non devono soffrire anche gli altri? Se le persone sentono dolore, almeno sapranno che tortura è costretto a sopportare il mio cuore da tutto questo tempo.
Forse ti ricordi che hai tempi eri la mia droga. Diventai come tutte le ragazze innamorate, ingenua e felice. Pensavo che essere cattiva, forse, non era la maniera più semplice per farsi rispettare. Pensavo che grazie a te sarei riuscita a cambiare, a diventare una nuova Ludmilla. Ancora adesso, prendo in considerazione l'idea di cambiare. Forse è tutto merito tuo. Ma adesso che l'amore che provavo per te ha ceduto posto all'ossessione ... mi sembra tutto troppo inutile.
Ho detto al mio postino
ti prego stai attento.
Quello che trovi dentro
è un ricordo di un destino che ha cambiato senso nel tempo.
E spero che l'abbia capito
è un poco fragile
spero che l'abbia custodito.
E prima di spedirlo lo sigillato con un bacio
spero ti sia arrivato.
Non so perchè sto mettendo tutto questo nero su bianco. Chiunque potrebbe trovare questa lettera. E chiunque potrebbe leggere la mia debolezza interiore. Ma ormai tutti sanno quanto Ludmilla sia debole, sotto la maschera di ghiaccio freddo e impenetrabile. Solo, fanno finta di non rendersene conto. Mi reggono il gioco, in un certo senso. Sanno quanto sono patetica e mi aiutano a non dimostrarlo. Ingenua, sono io. Talmente ingenua che non sono mai stata in grado di rafforzare la mia maschera, per non essere scoperta. Ma ormai il danno è fatto. E allora che la gente mi regga il gioco. Se devo fallire fino in fondo, è meglio cominciare da subito.
Quando leggerai questa lettera, probabilmente i ricordi cominceranno ad assillarti. E' successo anche a me. Ti chiedo solo di schiacciare tutte le emozioni che ti verranno incontro mentre leggerai queste parole. Sopprimile e nascondile. Sono soltanto emozioni. Emozioni che ho sigillato personalmente con un bacio, spero ti sia arrivato.
Vedo l'inchiostro che si scioglie in una lacrima
mentre parlo di noi.
Smetto di sentirmi fragile
ma solo se tu lo vuoi.
Questa lettera non è un addio ma uno stupido ciao
per ricordarti dov'eravamo un po’ di tempo fa
quando ripetevamo a noi stessi tutto questo non cambierà.
Smettila di amarmi, Federico. E se hai già smesso di farlo, allora sono io che devo smettere di amarti. L'amore è soltanto un'arma a doppio taglio, e se non sbaglio, vuol dire che ho sofferto il triplo. E mi sembra impossibile che un essere umano possa sopportare così tanto dolore. L'amore non esiste per renderci felici, eppure corriamo comunque il rischio di innamorarci.
Arrivederci, Federico. Chissà, magari il destino è solo una linea a cerchio, quindi tutto potrebbe ritornare. Meglio di no, vero?
Tua
Ludmilla Ferro