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Autore: thesnowlady    12/02/2014    1 recensioni
"Misi le cuffie nelle orecchie e feci partire la musica.
Si preannunciava un’altra giornata di merda.
Quando arrivai nel cortile della scuola mi attendeva la solita routine.
I “ragazzi” più fighi della scuola erano li,appostati all’ingresso della scuola come sempre,pronti a scartavetrare i maroni alle persone sfigate come me.
A capitanare quella banda di idioti vi era,strano ma vero,una ragazza.
E non intendo una ragazza senza cervello dai capelli lunghi e biondi.
No,intendo la ragazza più arrogante e insopportabile che io abbia mai conosciuto.
Capelli corti,neri,alta,esile,abbastanza androgina direi,occhi verdi e marroni.
Luka."
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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-Marlene,vuoi sbrigarti per cortesia?-
Sbuffai.
Aprì la porta del bagno e usci stizzita dalla stanza.
-Sei una palla al piede.- Dissi rivolta al ragazzo che avevo davanti,nonché mio gemello.
La porta del bagno si chiuse con forza e io decisi di andare in cucina a fare colazione prima di andare a scuola.
Mangiai silenziosamente e poi presi la tracolla pronta a dirigermi nel mio inferno personale.
-Tesoro non aspetti Leo?- chiese mia madre mentre mi accingevo a varcare la soglia di casa.
-Perché dovrei? Arriverei in ritardo e poi non andiamo manco nella stessa scuola.-
Detto questo varcai la porta e mi ritrovai fuori di casa.
Misi le cuffie nelle orecchie e feci partire la musica.
Si preannunciava un’altra giornata di merda.
Quando arrivai nel cortile della scuola mi attendeva la solita routine.
I “ragazzi” più fighi della scuola erano li,appostati all’ingresso della scuola come sempre,pronti a scartavetrare i maroni alle persone sfigate come me.
A capitanare quella banda di idioti vi era,strano ma vero,una ragazza.
E non intendo una ragazza senza cervello dai capelli lunghi e biondi.
No,intendo la ragazza più arrogante e insopportabile che io abbia mai conosciuto.
Capelli corti,neri,alta,esile,abbastanza androgina direi,occhi verdi e marroni.
Luka.
Lesbica.
Ovviamente.
Non che mi crei problemi il suo orientamento sessuale,affatto.
Si è scopata mezza scuola,mezza città,insomma,ha traviato tutte le etero che ha incontrato.
È peggio dei ragazzi.
Questa è l’unica cosa che mi innervosisce.
Passo davanti a loro,intenta a superarli il prima possibile.
Per fortuna la musica mi accompagna in questa mini crociata.
-Ehi sfigata.-
So chi ha parlato e so anche cosa ha detto.
La ignoro come sempre.
Mi sta ampiamente sul cazzo.
Mi sento bloccare il polso.
Mi volto.
-Non potrai ignorarmi all’infinito sfigata di merda.-
Nonostante la musica nelle orecchie riesco a percepire il labiale.
Tolgo la cuffia con la mano libera.
-Muori.-
Strattono il braccio ed entro come se nulla fosse nella scuola.
Quella è stata la prima volta che le ho rivolto la parola.
Le ore di lezione passarono in fretta fino ad arrivare alla ricreazione.
Non avevo amici in quella merda di scuola.
E non mi interessava averne.
Mentre raggiungevo i giardinetti mi fermai alla vetrata del portone.
Ero alta,magra,avevo un po’ troppe curve.
I capelli erano lunghi fino a metà schiena,di varie tonalità di rosso.
Avevo il nostril,e non so quanti buchi alle orecchie.
Mi truccavo poco,non aveva senso valorizzare quei due pozzi neri che avevo al posto degli occhi.
Mi vestivo come capitava.
E fumavo come una turca.
Andai nel mio solito angolino,dove non c’era nessuno.
Presi la mia amata marloboro rossa,l’accesi e inspirai con foga.
In 5 minuti ne fumai 3 circa,strano ma vero.
-Oh guarda,la sfigata.-
Mi voltai con la quarta sigaretta in bocca che chiedeva di essere accesa.
Senza dire niente mi rivoltai e accesi l’unico mio amore.
-Fumi?- Disse curiosa.
-Lasciami in pace.-
La senti avvicinarsi.
-Come ti chiami?-
Mi voltai,con la noia sul viso.
Alzai un sopracciglio.
-Da dove viene tutta questa curiosità?-
Guardai dietro,i suoi amichetti di banda ridevano come degli idioti.
-Voglio solo conoscerti.-
Sorrise.
Aveva un bellissimo sorriso.
Ma non mi incantava.
-Umh,vediamo,mi chiami sfigata dalla prima volta che mi ha visto,aggiungendo anche il tenero appellativo “di merda”,mi insulti come puoi da quasi 5 anni,e adesso vuoi conoscermi? No grazie,mi stai ampiamente sui coglioni,tu e i tuoi amichetti sghignazzanti.-
Si giro e guardò male i ragazzi dietro di lei.
-Perché sei così risentita nei miei confronti?- chiese ingenuamente.
Era una brava attrice.
Risi di cuore.
-Sei seria?-
E la sua maschera calò,il suo ghigno di strafottenza fece capolino.
-Sei più intelligente di quanto pensassi. Ma vorrei sapere,mi odi solo perché ti tratto da sfigata quale sei o anche per altri motivi,tipo perché sono Lesbica?-
Il suo era un tono sprezzante.
Alzai il sopracciglio.
-Mi stai dando dell’omofoba?.-
Si avvicino a me.
-Ti sbagli.- dissi.
Buttai la cicca sul suo petto.
-Sono lesbica quanto te.-
Detto questo la campanella suono e me ne tornai in classe.
La lasciai con lo stupore in viso.
Non potei fare a meno di ridere come un idiota nel corridoi.
 
  
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