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Autore: Locked    12/02/2014    4 recensioni
OS completamente demenziale, frutto di mesi di astinenza da Glee. Perché quando Glee non va dai Gleeks, io impazzisco e scrivo fanfiction.
*
Ambientata nella seconda stagione, con un - adorabile - Sebastian come guest star.
Dal testo:
"Dichiaro aperta la prima riunione dei Warbler del mese di Marzo." Wes stava sbraitando e colpendo ripetutamente il tavolo in legno di noce davanti al quale era seduto col suo amato martelletto.
Neanche a dirlo, venti paia di occhi si voltarono verso la sua direzione per una manciata di secondi, poi ognuno tornò a chiacchierare allegramente col proprio vicino.
*
"Ma vi prego, siete così ovvi!" sbottò Sebastian, allargando le braccia e sollevando le sopracciglia.
Kurt lo guardò stranito.
"Ah, è così? Devo farlo io il lavoro sporco?" continuò il ragazzo più alto.
Improvvisamente un silenzio irreale calò sopra i ragazzi in divisa, la concentrazione era totalmente rivolta a Sebastian.
"Bene. Date il benvenuto alla nuova coppia della Dalton, signori!"
*
La - possibile - reazione dei Warbler alla scoperta della storia tra Kurt e Blaine.
Tanta follia e picchi di isterismo puro. Maneggiare con cura.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Jeff Sterling, Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Warblers/Usignoli | Coppie: Blaine/Kurt, Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note che non interessano a nessuno iniziali:
Credo di essere realmente in astinenza da Glee. Insomma, tutti questi spoiler sui Klaine a New York mi hanno mandata in tilt e avevo bisogno di sclerare da qualche parte. Quindi, a voi, ci vediamo in fondo.


 
Definitely yes.

 
"Dichiaro aperta la prima riunione dei Warbler del mese di Marzo." Wes stava sbraitando e colpendo ripetutamente il tavolo in legno di noce davanti al quale era seduto col suo amato martelletto.

Neanche a dirlo, venti paia di occhi si voltarono verso la sua direzione per una manciata di secondi, poi ognuno tornò a chiacchierare allegramente col proprio vicino.

Wes sospirò frustrato, girandosi verso Thad e David, anche loro coinvolti in un'animata discussione che, ovviamente, non aveva niente a che fare con gli Usignoli.

Ma chi diavolo lo aveva eletto membro del consiglio?

"Ragazzi! Per piacere, potreste ascoltarmi?"

Niente.

Jeff era impegnato nel divincolarsi dalla presa ferrea di Nick che gli faceva il solletico e stava rischiando di mandare in frantumi un tavolinetto di cristallo, con i
suoi calci.

Flint e Trent stavano discutendo animatamente su quale tattica utilizzare nel loro nuovo videogioco e probabilmente ne avrebbero avuto ancora per molto.

Wes vagò con lo sguardo nel salone, sconsolato, cercando di trovare un appoggio da parte di qualcuno per mandare avanti l'ennesima riunione dei Warbler che si sarebbe rivelato un altro tentativo di portare la calma in quel branco di bambini dell'asilo. In quel branco di bambini dell'asilo iperattivi.

L'unico a rimanere sereno davanti a tutta quella situazione era Sebastian, placidamente appoggiato al davanzale della finestra con la schiena. A prima vista poteva sembrare annoiato,terribilmente annoiato, ma per quanto si sforzasse di nasconderlo, si vedeva quanto volesse bene a ciascuno di quei pazzi in divisa. Di tanto in tanto sbuffava e si spettinava i capelli con la mano, segno che ci avrebbe messo poco a perdere la pazienza.

Wes, disperato, fece scivolare lo sguardo di nuovo nella sala, quando un pensiero fece capolino nella sua mente.

Dove diavolo è Blaine?

Si accorse di averlo detto ad alta voce quando il chiacchiericcio nella stanza si dissolse e tutti presero  guardarsi intorno freneticamente.

Blaine non si era mai, mai perso una riunione dei Warbler. Mai. Certo, capitava che arrivasse in ritardo di tanto in tanto, ma c'erano sempre delle buone ragioni dietro. Come un professore che voleva parlargli o i suoi capelli che non volevano saperne di stare al loro posto nemmeno sotto tonnellate di gel. Ma non era mai capitato che mancasse deliberatamente a un incontro.

Tutti si guardarono incerti, e anche Sebastian parve perdere la sua patina di apatia per un attimo. Finché quell'espressione confusa non si trasformò in un ghigno.

"Beh, all'appello manca anche Hummel." disse infatti, mentre una smorfia compiaciuta si allargava sul suo volto. "Chissà che quei due non abbiano finalmente aperto gli occhi e si siano decisi a dar--"

"Okay, okay, abbiamo capito, Sebastian. Puoi smetterla con le tue battute da idiota?" lo interruppe Thad.

"Non fare tanto il santarellino con me Thadduccio. Sappiamo entrambi di cosa sei capace."

"Non chiamarmi Thadduccio." rispose questi, arrossendo furiosamente.

"Come vuoi, Thaddino." ghignò Sebastian.

Venti paia di occhi si voltarono simultaneamente verso Thad. E al diavolo chi diceva che i Warblers non fossero coordinati, per la miseria!

Thad aveva assunto un colorito a metà tra il violaceo e il rosso bordeaux e stava per aprire la bocca e ribattere quando la porta della sala riunioni si spalancò e Kurt e Blaine fecero il loro ingresso sotto gli occhi attoniti di tutti.

Sebastian si stampò sul volto un'espressione a metà tra il 've l'avevo detto' e 'lo sapevo', voltandosi verso il moretto ancora paonazzo seduto dietro la scrivania dei capi consiglio. 

"Ehi, ragazzi! Scusate il ritardo." esclamò Blaine saltellando all'interno della stanza e trascinando con sé anche il povero Kurt, che aprì il suo sorriso in una smorfia divertita.

"Si può sapere dove diavolo vi eravate cacciati voi due?" chiese Wes, rivolgendo un'occhiata gelida ai due ragazzi.

Blaine si voltò leggermente verso Kurt, quasi a chiedere una sorta di conferma con lo sguardo.

Questi annuì impercettibilmente e distese le labbra in un sorriso rilassato.

Blaine rivolse di nuovo l'attenzione al capo consiglio.

"Beh, io e Kurt avevamo ... qualcosa da chiarire, e--"

"Ma vi prego, siete così ovvi!" sbottò Sebastian, allargando le braccia e sollevando le sopracciglia.

Kurt lo guardò stranito.

"Ah, è così? Devo farlo io il lavoro sporco?" continuò il ragazzo più alto.

Improvvisamente un silenzio irreale calò sopra i ragazzi in divisa, la concentrazione era totalmente rivolta a Sebastian.

"Bene. Date il benvenuto alla nuova coppia della Dalton, signori!"

Kurt e Blaine si guardarono, spalancando la bocca. Poi però Kurt si voltò verso Sebastian e strinse gli occhi. Si girò di nuovo per guardare Blaine e sorrise dolcemente. Anche l'altro si rilassò visibilmente e rivolgendosi a nessuno in particolare aprì la bocca. "Beh--"

"Oh mio Dio! Non ci posso credere! Ditemi che non è uno scherzo perché potrei morire. Ditemelo!" sbraitò  Nick alzandosi in piedi e trascinando con sé anche Jeff, ancora ancorato a lui. 

"Vuoi dirmi che ti sei deciso a toglierti quelle fette di prosciutto dagli occhi, razza di nanetto iperattivo?!" strillò Jeff, appena ripreso dallo shock. 
Blaine aveva un'aria sconvolta. "Ragazzi, ma che vi pre--?"

"Era ora! Dio! Iniziavo a pensare che fossi davvero un idiota, Anderson!" esclamò Thad.

"Congratulazioni ragazzi!"

"Kurt, devi raccontarci tutto! Blaine ha pianto? Perché sai, lui è un tipo molto emotivo!"

"Ma quale pianto?! Io scommetto che si sono saltati addosso senza neanche dire una parola!"

"E la dichiarazione d'amore? Te l'ha fatta la dichiarazione d'amore, eh Kurt?"

Blaine e Kurt si guardarono allibiti. Jeff si era abbarbicato al braccio di Kurt e non sembrava avere intenzione di lasciarlo andare, i Warblers, presi dalla foga del momento, si erano alzati tutti in piedi e si erano accalcati attorno ai due ragazzi, che lentamente cercavano di indietreggiare per raggiungere la porta.

Solo Sebastian e Thad erano rimasti più indietro, un po' in disparte, il primo con un ghigno compiaciuto disteso sulle labbra, l'altro con un'espressione sognante stampata sul volto.

E poi c'era Wes.

Tre colpi di martello distinti e precisi fecero zittire simultaneamente tutti.

Blaine si voltò verso di lui titubante, le labbra intrappolate tra i denti e le braccia rigide sui fianchi. Wes era un fratello per lui. C'era stato subito dopo il trasferimento, quando Blaine era ancora troppo scosso per legare con qualcuno; c'era stato quando i ricordi diventavano troppo opprimenti per essere sopportati, e le lacrime sembravano l'unica soluzione plausibile. E c'era in quel momento.

"Blaine Warbler," iniziò il capo consiglio "sappi che mi ritengo ufficialmente offeso per non essere stato il primo a saperlo," continuò mentre un sorriso si apriva sulle sue labbra "e che sono incredibilmente sorpreso dal fatto che tu sia arrivato solo adesso a capire che te e piccioncino numero due siate fatti per stare insieme." Blaine trattenne a stento una risata.

"Quindi, congratulazioni." Wes si alzò e andò a stringere Blaine in un abbraccio fraterno.

"Grazie, Wes." disse il moretto contro la sua spalla.

"Mio Dio! Ma allora è definitivo! State insieme!" esclamò Jeff agitandosi scompostamente. 

"Sterling, certo che quando ti ci metti sei ancora più idiota di Anderson."

"Nick, non farmi pentire del giorno in cui ho accettato di essere il tuo ragazzo, ti prego."

"Oh, davvero? Perché l'altro giorno non sembravi poi così pentito, mh?"

"Okay, io direi che questi particolari potreste anche risparmiarceli." intervenne David, cercando di salvare il salvabile di quella che doveva essere l'ennesima riunione dei Warbler. Sempre ammesso che ci fosse, qualcosa di salvabile.

"Oh, no. Vi prego, continuate. A me interessava." si intromise Sebastian.

"Sebastian!" esclamò indignato Thad.

"Che c'è Thaddy? Sono solo curioso." 

"Ti ho detto di--"

"Di non chiamarti Thaddy, lo so. Ma sei così adorabile quando ti arrabbi."

"Vi prego, non così tanta dolcezza tutta insieme, potrebbe venirmi il diabete!"

"Oh, ma smettila Flint, lo sappiamo tutti che sotto sotto sei un romanticone."

“Ma per favore!”

Ragazzi!” esclamò Wes.

Di nuovo, il silenzio calò nella sala riunioni.

“Quindi … State insieme?” chiese di nuovo l’orientale, con una scintilla divertita negli occhi.

“Uhm … Sì?” Blaine si voltò verso Kurt, un lampo di insicurezza terribilmente adorabile attraversò il suo sguardo.

“Decisamente sì.” affermò questi, agganciando le braccia dietro al collo del suo ragazzo e sfiorandogli le labbra con le proprie.

Venti sospiri adoranti riempirono l’aria.

“Nick! Nick, guarda quanto sono teneri. Nick!” Jeff saltellò tirando per un braccio il suo ragazzo.

“Oh, Jeff, ti prego. Stai zitto.” disse questi sporgendosi per stampare un bacio veloce sulla bocca dischiusa del biondo.

“Dio! Come siete sdolcinati.” esclamò Thad. Incrociò le braccia al petto e assunse un’aria a metà tra l’irritato e il deluso.

Sebastian si voltò a guardarlo, poi sorrise dolcemente.

“Guarda che se volevi le coccole bastava chiedere.” sussurrò a un centimetro dalle labbra di Thad, per poi eliminare la distanza tra loro due. Il moretto si allontanò di scatto dopo qualche secondo, non appena si rese conto di ciò che era successo. Si trovò davanti due smeraldi scintillanti e sorridenti.

Tutti trattennero il fiato.

“Tu … Come … Cosa … Diavolo, Smythe. Mi farai impazzire, un giorno di questi.”

Sebastian sorrise compiaciuto.

"E poi saremmo noi, quelli sdolcinati?" chiese Kurt, un sopracciglio sollevato e un'aria scettica e divertita insieme impressa sul volto.

Thad arrossì nuovamente, superando la tonalità magenta per arrivare a un deciso rosso che si diffuse rapidamente sulle sue guance.

"Noi, uhm, ecco ..."

Sebastian roteò gli occhi e fissò le sue iridi verdi in quelle azzurre e profonde di Kurt. Un ghigno divertito e intenerito si aprì sulle sue labbra.

"Decisamente sì, Hummel."




Note finali che comunque non interessano a nessuno:

Buona sera! Sopravvissuti alla dose esagerata di demenzialità contenuta in questa sottospecie di fanfic? Io vi avevo avvertiti, eheh.
Allooora, ringrazio la mia dolcissima Ambros, che si sopporta tutti i miei scleri e le mie paranoie - sei un angelo, seriously!
Non ho nulla di particolare da precisare, se non che ho dovuto aggiungere anche Seb, perché stava scalpitando dentro al mio cervello per uscire fuori. E chi può dire di no a Seb? Io no. *w*
E colgo anche l'occasione per ringraziarvi per tutte le visite e le recensioni alla mia altra OS, Fairytales don't always have an happy ending, do they?, perché siete stati stupendi. E' bellissimo poter condividere sia la felicità che il dolore con voi, davvero. Grazie.
Per il resto direi che non c'è molto da dire, solo mi piacerebbe davvero tanto sapere il vostro parere, anche in una recensione o per mp. Insomma, fatemi sapere! Vi mando un abbraccio stritolante. **
   
 
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