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Autore: Klaineinlove    12/02/2014    3 recensioni
Un timido e impacciato Blaine Anderson trova il coraggio di dare un biglietto di San Valentino al popolare Kurt Hummel
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Blaine odia San Valentino, odia vedere quei ragazzi che si scambiano cuori di cioccolato e lunghi, lunghi, baci vicino agli armadietti. Odia vedere tutte quelle scritte colorate per i corridoi, le decorazioni sistemate in alto e le voci che urlano ‘Ti amo’ anche a metri di distanza. Odia anche i gesti platonici: nella sua scuola fanno perfino a gara per il gesto più romantico dell’anno.

Blaine non odia San Valentino, gli è sempre piaciuta questa festa, la realtà è che Blaine non ha nessun Valentino. Non ha mai avuto modo di dire a qualcuno ‘Ti amo’ o di regalare dei fiori e cioccolatini; alle elementari regalò un bigliettino al suo amico e questo gli rispose: “Sei il mio migliore amico.” Ma Blaine non voleva essere un migliore amico, voleva essere il Valentino di qualcuno.

Blaine in verità sa già anche chi potrebbe essere il suo Valentino: si chiama Kurt Hummel ed è molto, molto, popolare nella scuola. Ha bei capelli, si veste in modo impeccabile e ha una risata contagiosa; quando sorride i suoi occhi si illuminano e Blaine cerca in tutti i modi di non sorridere insieme a lui perché altrimenti qualcuno lo prenderebbe per pazzo o spione.

Sì, perché Blaine non ha mai parlato con Kurt, ascolta le conversazioni con le sue amiche quando sono in classe di Spagnolo, ma lui non fa parte del suo gruppo. Lui non fa parte di nessun gruppo.

Blaine arriva accompagnato dalla madre a scuola perché hanno solo due auto ed a lei serve per andare a lavoro mentre suo padre esce di casa molto prima di loro; pranza da solo in un tavolo in disparte, che è poggiato in parte sul muro perché gli manca un piede (sostituito con un bastone) ecco perché lo trova sempre libero; non ha amici, ha provato a farseli durante il corso di informatica, ma quei ragazzi non lo includono nei loro discorsi e per quanto lui cerchi di sforzarsi a parlare con loro alla fine le chiacchiere finiscono lì in quell’aula.

Nessuno lo invita a prendere un caffè con lui e nessuno lo saluta dicendogli: “Ci vediamo domani…”

A volte Blaine si spaventa, pensa di essere invisibile. E’ possibile?

Forse è colpa dell’abbigliamento, non segue la moda e indossa sempre dei maglioncini o camice a quadroni. Sua madre gli compra i vestiti, in realtà lei lo invita a fare shopping insieme, ma Blaine scansa l’invito inventando scuse come “ho troppi compiti oggi”quando in realtà i compiti non sono mai molti, perché li finisce quasi tutti a scuola nelle ore di buca, ma non vuole andare a fare shopping con sua madre. Non è una ragazzina!

Ogni mattina Blaine si guarda allo specchio pensando “come potrebbe notarmi Kurt?”

In realtà una volta Kurt lo ha notato, è stato quando dei giocatori di football gli hanno dato una spinta facendolo cadere a terra e Kurt aveva assistito alla scena, ma poi le amiche lo avevano chiamato e Kurt era andato via.

Almeno Blaine sa di non essere invisibile agli occhi dei giocatori di football, purtroppo.

“Cosa ti turba, tesoro?” gli chiede la madre durante la cena, Blaine continua a scartare il cibo dal suo piatto e il suo capo è sempre chinato.

“Uhm…”

“Problemi a scuola?” Tenta di chiedere suo padre.

“No.”

“Problema con qualche amico?”

Blaine alza la testa solo per guardare in modo scettico sua madre come per dire “Sul serio? Sai che non ho amici”.

“Forse qualcuno che ti piace?”

E qui Blaine arrossisce, suo padre lo ha beccato, “Può darsi…” mormora infilandosi una foglia di insalata in bocca.

Sua madre sorride, “Puoi parlare con noi, lo sai. Ti serve aiuto per San Valentino? La festa si sta avvicinando.”

A quel punto Blaine smette di mangiare, prende un lungo sorso d’acqua e decide di parlare,

“C’è questo ragazzo” comincia “molto carino e volevo regalargli qualcosa per…”

“Oh tesoro che cosa dolce. Potresti invitarlo a cena o regalargli dei fiori…”

“Se hai bisogno di soldi posso anticiparti la paghetta” Si offre il padre.

“Non posso-non voglio fare cose plateali!”

“I fiori non sono plateali.” Gli fa notare la madre.

“Sì, ma io…ecco io non ho mai avuto modo di…”

“Non hai mai parlato con lui?” Lo anticipa il padre.

Blaine non può credere che sta avendo una conversazione simile con i suoi genitori, “Già…” confessa alla fine.

“Beh allora i fiori non vanno bene, devi regalargli qualcosa di carino e discreto” spiega il padre con calma.

“Forse un ciondolo?” propone la madre “Quelli a forma di cuore e che si illuminano e suonano quando li premi al centro…”

Blaine rotea gli occhi, idea terribile.

“Ascoltami” continua il padre “un bel biglietto chiaro e tondo in cui gli spieghi che lui ti piace. Così ho conquistato tua madre!”

“No” lo corregge la moglie “in realtà mi hai vomitato sulle scarpe e mi hai fatto tenerezza…”

Blaine spalanca gli occhi: non potrebbe mai vomitare sulle meravigliose, nuove e sicuramente costosissime scarpe di Kurt, preferirebbe andare al patibolo.

“Grazie dei consigli”conclude Blaine.

Il pomeriggio seguente, Blaine si reca in una cartoleria, sfoglia i vari bigliettini di auguri ma nessuno gli sembra perfetto o almeno che si avvicini all’essere carino. Forse in realtà sono belli, ma Blaine non ci sa fare con queste cose, forse dovrebbe rinunciare e lasciar perdere perché Kurt avrà molti corteggiatori e il suo bigliettino sicuramente finirà sulla pila di bigliettini dei suoi amanti.

Blaine tenta di uscire ma la commessa del negozio lo ferma

“non fare il vigliacco e cerca il biglietto…”

Blaine la fissa quasi scioccato ma poi torna indietro sullo stand dei bigliettini. Li guarda di nuovo tutti con più attenzione, si morde il labbro inferiore quando ha rinchiuso la cerchia a due bigliettini.

Sua madre gli manda un sms, gli fa notare che è in ritardo e che lo aspettano per la cena,

così Blaine si sbriga e alla fine ne prende uno in cui c’è un cane con un fiore in bocca accanto al quale c’è scritto: “Mi piaci”

E’ semplice senza troppi cuori o ti amo scritti ovunque, Blaine vuole farsi solo notare e non spaventare il meraviglioso Kurt.

Okay il giorno di San Valentino è arrivato e Blaine sta maledicendo chiunque perché si è svegliato con un grosso raffreddore e la sua voce somiglia tanto ad un uomo delle caverne con problemi alle corde vocali, non vuole nemmeno alzarsi dal letto ma invece lo fa: ha un compito in classe e un bigliettino da consegnare.

Così, dopo colazione Blaine va a scuola, fa il suo compito in classe, pranza come sempre da solo al tavolo sfortunato e quando finalmente torna al suo armadietto vede Kurt circondato da alcune amiche che chiacchierano in un angolo del corridoio.

Blaine guarda il suo bigliettino e le sue mani sono così sudate che spera di non rovinarlo, fa un respiro profondo, si volta in direzione di Kurt e cammina a passi lenti e non molto decisi finché non si ritrova davanti a lui.

Kurt sta ridendo con le amiche quando si ferma e nota questo ragazzo di fronte a lui, lo conosce, si chiama Blaine non ricorda il cognome ma frequentano lo stesso corso di Spagnolo.

Kurt lo vede sempre prendere appunti e sorridere quando durante un’interrogazione Blaine sbaglia la pronuncia, Kurt lo trova molto carino. Lo ha notato anche a pranzo e con suo dispiacere vede sempre che Blaine mangia da solo, lo ha visto anche un paio di volte mentre i ragazzi, che prima prendevano spesso lui di mira, si accanivano su Blaine facendogli provare il desiderio di intervenire, pur sapendo che facendolo peggiorerebbe solo la situazione.

Blaine nota che le amiche dietro Kurt stanno ridendo.

“C-ciao” pronuncia Blaine tirando su con il naso a causa del raffreddore, nota che una delle amiche di Kurt gli sta dicendo qualcosa nell’orecchio e Blaine non riesce a fare a meno di pensare che non sia un atteggiamento molto educato da parte sua.

“Allora Kurt” ride una ragazza con la divisa dei cheerios addosso “chi è questo?”

Kurt non risponde fissando intensamente Blaine, che allunga la mano e gli porge il bigliettino, “Questo è per te.”

Kurt allunga la mano e prende il biglietto da quelle di Blaine.

“B-Buon San Valentino” dice Blaine prima di voltarsi, riesce a sentire le risate delle ragazze farsi sempre più forti dietro di lui, ma senza voltarsi torna al suo armadietto.

Le risate pian piano vanno a diminuire e Blaine capisce che sono andate via, si volta sperando di trovare Kurt, ma in realtà lui è lontano di spalle che segue le sue amiche.

Blaine non è dispiaciuto (solo un po’... Tanto…) ci ha provato e questo è stato importante.

Il giorno seguente, Blaine arriva a scuola puntuale come sempre e sfortunatamente trova il suo armadietto aperto; vorrebbe trovarsi davanti chiunque abbia commesso questo reato per insultarlo, ma sa anche che se dovesse trovare lo scassinatore probabilmente non proferirebbe parola.

Controlla che sia tutto apposto e in effetti non manca nessuna delle sue cose, anche i pochi spiccioli lasciati all’interno sono ancora al loro posto. Blaine all’inizio non capisce, poi però nota un bigliettino rosa, di certo non suo e lo prende tra le mani.

C’è un cuore sopra con la scritta San Valentino, Blaine lo regge con le mani che tremano e con un sorriso sul volto che non riesce a trattenere, apre il bigliettino e legge la scritta (a penna):

“Mi piaci anche tu” -Kurt

 

 

Note: Sì ci anticipiamo al San Valentino! (come siamo trasgressivi!)

Questa doveva essere una OS ma io e la mia beta Artemis91 (grazie di tutto) abbiamo deciso di continuare la storia con un altro capitolo, dove assisterete all'appuntamento dei nostri piccini! 

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