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Autore: MissBethCriss    12/02/2014    1 recensioni
Sfida scritta per la community 1frase di livejournal. Obiettivo: scrivere 50 frasi su altrettanti temi attorno ad una determinata coppia.
#16 – Istante
All'interno della vita innumerevoli sono le cose che perderai, dalla giovinezza alle cose materiali, ma prima di tutto Sebastian perdeva di vista quegli attimi che gli spianavano la via che portava al cuore di Blaine e mai si sarebbe perdonato per ciò.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Glee.
Coppia: Blaine Anderson/Sebastian Smythe
Set: epsilon.
 
Fifty little things about us.
 
 
#01 – Gelosia
Blaine non sopportava le avance da parte di tutta la popolazione maschile, specialmente quella dello Scandals, verso Sebastian, lui era suo soltanto, perciò più di una furono le volte in cui lasciarono il locale senza aver bevuto nemmeno una goccia di alcool.

#02 – Lenzuola
Quanto Sebastian doveva andare a dei convegni in giro per l'America lasciava da solo Blaine per giorni, perciò il moretto, in queste occasioni, si era preso l’abitudine di dormire nella parte del letto del francese, si avvolgeva nelle sue lenzuola, dove il suo odore era talmente forte da permettergli di immaginarselo al suo fianco.

#03 – Caffè
L’unico dolce ricordo che custodiva Sebastian delle infinite notte passate a studiare per gli esami imminenti era il sapore di caffè mischiato a quello pungente della cannella dei loro baci.

#04 – Interrogatorio
Il gel per Blaine era sacro e quando spariva sapeva bene chi doveva andare a cercare e proprio per questo andò dritto verso la camera di quel farabutto di Smythe, credendo fermamente che non se ne sarebbe andato fino a quando non avesse confessato, ma erano più le volte che finiva nel suo letto che ritornava trionfante col tubo del gel in mano in camera sua.

#05 – Melodia
Blaine amava suonare, ma quando i suoi amici gli chiedevano di suonare e lui in quel momento si trovava fra le braccia del suo Sebastian, col viso poggiato sul suo petto il pianoforte perdeva il suo fascino e allora Sebastian, per invogliarlo, gli sussurrava all'orecchio: "sing me a song you are the piano man, you're always in mood for a melody and you got my feelings alright”; e Blaine si alzava pigro, vittima della voce alla quale non sapeva dire no, lasciandosi alle spalle l'unico ritmo che avrebbe passato una vita ad ascoltare: il battito del cuore dell'amato.

#06 – Lavoro
Era quando il carico di documenti da analizzare per il nuovo processo, che colpiva a mo' di tsunami Sebastian, che gli faceva desiderava che le giornate fossero formate da 32 ore, perché no, vivere per settimane senza il corpo caldo del marito al suo fianco era una violenza.

#07 - Denti              
Sebastian era quello orgoglioso, quello che mai aveva paura, ma quando si avvicinava il giorno del controllo dal dentista veniva tormentato dagli incubi e Blaine si trovava a stringerlo, ogni notte, fra le sue braccia promettendogli che gli avrebbe stretto la mano per tutto il tempo e che sì, ci teneva alla sua testa e mai ne avrebbe fatto parola con anima viva.

#08 – Libro
"Entrare nel cuore di un lettore è semplice: gli devi regalare un libro," gli diceva sempre la sua mamie e Sebastian dal bacio che gli diede Blaine, così passionale e riconoscente, la mattina successiva  a colazione – dopo aver realizzato che la copia del "Viaggio al centro della terra", custodito come il più prezioso dei tesori da Sebastian, era diventata sua – capì che sua nonna non aveva mai avuto così ragione come in quel caso.

#09 – Chiave
Blaine era un fanatico del Signor Degli Anelli e con l'imminente uscita di "The Hobbit - the desolation of Smaug" era diventato logorroico, non faceva altro che parlare di ciò e raggiunse il culmine, a detta di Sebastian, quando passandogli il malloppo delle sue chiavi gli disse: una chiave per istruire, una chiave per entrare e una chiave per iniziare un'avventura e mai più tornare.

#10 – Sguardo
È strano di come uno sguardo possa cambiare una vita, prima si è solo dei sconosciuti come tanti altri e poi si realizza che chi sta di fronte è la tua anima gemella e ciò successe a Sebastian Smythe quando, sulle note di Uptonw Girl, vide per la prima volta Blaine Anderson, la leggenda della Dalton.

#11 - Biancheria
"Blaine!" lo chiamò Sebastian per attira la sua attenzione e pregustando di già l'espressione indignata di Blaine e sogghignando continuò "guarda queste mutande qua, c'hanno il farfallino, se le vuoi te le prendo,” e la spallata da un Blaine imbarazzato non tardò a venire accompagnata da qualche imprecazione così come quel “ti amo anch'io, killer" sussurrato nelle sue labbra da Sebastian.

#12 – Massaggio
Chiedete a Blaine quale sia il rimedio per vincere le tensioni che si accavalcano fastidiose lungo tutto il tuo corpo e vi risponderà che sono le mani del suo Sebastian.

#13 – Sete
“Blaine sto per morire e ho sete, acqua, ti prego,” mugugnò Sebastian fra uno starnuto e un altro sotto lo sguardo divertito del ragazzo ricciolino che ribatté: “hai solo l’influenza amore, l’acqua te la vado a prendere, ma sappi che dovresti smettertela di comportarti come bambino e prendere quella maledetta medicina che sennò sei un uomo morto veramente.”

#14 – Regalo
Sebastian non era il tipo che faceva i regali, non aveva mai trovato una persona che valesse il suo tempo, ma tutto cambiò quando un certo Blaine entrò a far parte della sua vita.

#15 – Fotografia
“Non capirò mai il perché, ogniqualvolta che mi trovo a suonare, tu smetti di fare quello che stai facendo e inizi a fotografarmi,” disse Blaine senza spostare i suoi occhi dallo spartito, Sebastian lo guardò e gli andò vicino per poi lasciargli un bacio sul collo, sussurrandogli all’orecchio: “perché diventi ancora più bello quando suoni e le cose belle vanno fotografate, vanno bloccate in quel attimo di perfetta armonia.”

#16 – Istante
All'interno della vita innumerevoli sono le cose che perderai, dalla giovinezza alle cose materiali, ma prima di tutto Sebastian perdeva di vista quegli attimi che gli spianavano la via che portava al cuore di Blaine e mai si sarebbe perdonato per ciò.

#17 – Cane
“Noi non compreremo un cane, non abbiamo spazio. Puzzano e la signora del secondo piano ci manderà a casa la polizia per disturbo alla quiete condominiale perché abbaierà troppo,” diceva Sebastian da settimane, ma Blaine quando si metteva in testa una cosa rare erano le volte che abbandonava ciò che era intenzionato a fare, perciò ribatté: “il nostro piccolo Nox qui starà benone, si ha già il nome, lo spazio che abbiamo a disposizione è più che sufficiente perché è un meticcio che più di tanto non crescerà. Puzzi pure te dopo che hai fatto jogging ma non lo vedo come motivo valido per abbandonarti e in questi anni abbiamo fatto parecchio rumore e non ho mai visto alcun poliziotto fuori dalla porta. Ergo stai zitto e vestiti che Nox ci sta aspettando.”

#18 – Rossetto
Sebastian sapeva che l'avere una bambina comportava una futura invasione di trucchi nel loro bagno, ma mai si sarebbe immaginato che la sua Emily si sarebbe fatta prestare da sua sorella i suoi trucchi alla tenera età di sette anni per poi usare l'altro suo papà come cavia, come era certo che mai sarebbe stato pronto alla visione di un Blaine Anderson con del rossetto rosso sulle labbra e quintali sopra quintali di trucco sul viso, perciò dopo averlo visto in quello stato, andò subito a nascondere Andrew, almeno lui doveva salvarlo.

#19 – Orologio
Quel giorno nell'autobus, nel posto accanto a quello di Blaine, si mise a sedere un ragazzo che il moretto mai aveva visto e che lo incuriosì subito, ma non sapeva cosa dirgli perciò decise che avrebbe nascosto il suo orologio dentro la sua borsa solo per chiedergli l'ora, sperando di poter poi iniziare così una conversazione e Sebastian, che aveva notato tutto, gli sorrise sornione e stette al suo gioco e da quel giorno in poi non si separarono più.

#20 – Computer
Sebastian odiava che proprio nel momento in cui era nel bel mezzo di una guerra contro il suo computer, scontro nato dal semplice fatto che non faceva quello che voleva lui, passava Blaine che glielo toglieva dalle mani, si metteva a sedere sopra le sua ginocchia e in una manciata di secondi gli risolveva tutti i suoi problemi, senza fatica alcuna.

#21 – Salato
Blaine, per quanto ci provasse, nella cucina era negato e non c’erano ricette, se pur eseguite alla perfezione, che gli impedivano di non portare a tavola piatti estremamente salati e per quanta fatica ci impiegasse Sebastian a mangiarle ogni volta, con la bocca piena e con un sorriso dolce gli diceva: “è il piatto più buono di sempre”.

#22 – Pelle
"Dovrebbero rendere illegali le giacche in pelle se poi vengono indossate da te," disse Sebastian, alternando una parola ad un bacio sul collo, Blaine aveva le sue mani intrecciate ai suoi capelli e li stringeva forte a secondo dell'intensità del bacio, per entrambi quei baci non bastavano più, si guardarono negli occhi e Blaine capì dove volesse andare Sebastian: "primo piano, lo stanzino dei bidelli si trova alla destra dell'aula degli insegnati, ma dobbiamo fare presto fra un'ora devo andare in scena."

#23 – Dolce
"Prepara una torta ai frutti di bosco a Sebastian, devi sapere che li odia, e se la mangerà vedremo chi avrà ragione e chi torto," gli disse Nick il giorno prima e da come Sebastian cercava in tutti i modo di non far vedere a Blaine il disgusto che provava mentre aveva quei frutti in bocca, gli fece capire che sì, Nick aveva ragione: lo Smythe si stava innamorando.

#24 – Maglia
Dopo quella sera che Sebastian dormì per la prima volta in camera sua, all’oscuro dei suoi genitori, non c’era giorno in cui Blaine non indossava la sua maglietta, che per via della fretta il suo ragazzo aveva dimenticato da lui, amava sentire l’odore di Sebastian mischiato al suo.

#25 - Gelo             
Sebastian si stava iniziando a preoccupare e più volte chiese a Blaine se volesse tornare dentro, mettersi vicino al camino e riscaldarsi, ma il ricciolino gli diceva sempre che stava bene e lui non gli credeva mai, allora sì alzò e andò a prendere una coperta e l'avvolse su di loro, Blaine appoggiò la testa sulla sua spalla e stretti in quell'abbraccio caldo si godettero lo spettacolo del sole che lentamente si andava a nascondere dentro al mare.

#26 – Pallone
"Blaine!," urlò Sebastian facendo uscire di scatto la testa dalla macchina quando sentì uno strano rumore provenire dall’interno della casa, "se hai rotto il vaso delle rose e il pallone si è bucato io non te lo ricompro, sappilo!"

#27 – Alba
C’erano giorni in cui il passato di Blaine tornava a galla e lo faceva alzare con cuore che batteva a mille e rapido cercava la mano di Sebastian accovacciandosi fianco a lui, Sebastian si svegliava subito e lo stringeva immediatamente a sé, Blaine gli chiedeva sempre di non abbandonarlo mai e per questo che Sebastian quelle notti alla fine non ritornava mai a dormire perché passava tutto il tempo, fino all’alba a controllarlo, impedendo a quel passato di fargli ancora un’altra volta del male. 

#28 – Oscurità
Blaine Anderson era un bambino di otto anni ed era convito che un mostro mostruoso abitava dentro al suo armadio e Sebastian Smythe, invece, sapeva che i mostri non esistevano, ma il suo amico-per-sempre aveva tanto paura di loro perciò gli diede la sua stellina magica scaccia-mostri per proteggerlo e da quel giorno in poi Blaine non ebbe più paura.

#29 – Lacrime
Blaine guardava sogghignando Sebastian, che stava cercando in tutti i modi per non fargli vedere che stava piangendo, fallendo miseramente perché era tutto fuorché silenzioso, perciò il moretto passò un braccio intorno alle sue spalle e lo strinse a sé sussurrandogli: "tranquillo è normale piangere per l'inizio di Up, non c'è bisogno che ti nascondi, tranquillo Bas."

#30 – Tatuaggio
A lavoro terminato Sebastian tolse finalmente la benda dal viso di Blaine e solo quando il ragazzo si fu riabituato alla luce dello studio iniziò a spiegargliene il significato: “Quando mi hai detto che volevi un tatuaggio, che rappresentasse un po’ di me e di te, ho subito pensato ad un’ancora perché è quello che sei per me, un punto fermo che mi è sempre mancato in questi vent’anni – nella voce tangibile era l’emozione e la paura di aver fatto un passo troppo lungo per loro – e ho scritto quelle tre parole di otto lettere perché ogni volta che voglio dirtelo mi si chiude la gola, non riesco mai a farle uscire dalla mia bocca e ci tenevo a farti sapere che ecco io-io ti amo.”

#31 – Occhiali
Ogni volta che Blaine si annoiava, per passare il tempo, andava da Sebastian e molte erano le volte in cui lo trovava col naso in mezzo ad un nuovo libro e in queste situazioni si gettava a peso morto su di lui e allora Sebastian, scocciato, gli sbatteva il suo amato tomo sulla testa ridendo, per poi metterci il segnalibro, Blaine si rotolava sopra il suo corpo e gli prendeva gli occhiali per metterseli sopra al suo naso, se li teneva fino a quando il francese non invertisse le posizioni e lo baciasse.

#32 – Latte
“E no mio caro, questa volta non mi priverò del gusto di dirtelo: io te l’avevo detto!”, disse Blaine entrando nell’aula del coro dei Warblers con una tazza di latte fumante col miele  in mano, poi continuò: “Eh sì, io ti avevo detto di rientrare che c’era la neve e te, da buon cretino che sei, indossavi solo la camicia, ma te niente perché tanto "hai il fisico" – disse imitando la sua voce – e guarda dove ti ha portato il fisico! Con un mal di gola allucinante a pochi giorni dallo spettacolo natalizio, complimenti oh possente re degli imbecilli!”

#33 – Taglio
Per Blaine non c'era avvenimento peggiore del vedersi arrivare il proprio ragazzo privo dei capelli tanto amati e da quel giorno in poi iniziò ad odiare l'estate.

#34 – Anniversario
Blaine aveva preparato tutto nei minimi dettagli la serata per il loro anniversario, la cena era pronta e le candele illuminavano tenuemente la stanza, ma di Sebastian ancora nessuna traccia, purtroppoera rimasto bloccato in ufficio e quando tornò a casa trovò Blaine rannicchiato sul divano addormentato, il francesino si stese al suo fianco e passarono quella sera dormendo fra le braccia dell'altro.

#35 - Quadro          
Sebastian si era dato alla pittura e quando mostrò il suo capolavoro a Blaine quest'ultimo non sapeva come dire, con dei termini dolci, che questa particolare tecnica artistica non era il suo forte, ma quando gli chiese se lo volesse appiccare sul muro del suo studio non seppe dirgli di no.

#36 – Ripetere
Quando Blaine ripeteva per l’interrogazione del giorno successivo Sebastian era convinto che poteva bellamente andarsene in giro nudo e tanto il suo ragazzo non si sarebbe accorto minimamente di lui.

#37 – Sfumature
Il verde aveva tante sfumature: verde cacciatore, verde marino, verde primavera, verde pino, verde arlecchino e tanti altri; ma nessuno di questi si avvicinava minimamente al verde degli occhi di Sebastian, avevano un verde proprio, verde Sebastian.

#38 – Significati
Quando Sebastian entrò dentro la camera di Blaine, per la prima volta, la cosa che gli saltò subito all’occhio fu una scritta, nera ed elegante, dipinta sul muro a mano libera, in una lingua che non conosceva e recitava “hayaan itong maging”  – lascia che accada  – era un invito, in filippino, da parte della madre di Blaine, per ricordargli che se una cosa deve accadere accadrà e basta, "com’è successo con l’innamorarmi di te”; aggiuse poi lo Smythe sussurrando.

#39 – Ossessione
"Basta, basta non ti posso più sentire! Ne ho fin sopra i capelli di quel folle che va avanti e indietro nel tempo! Eh basta!", scoppiò un giorno Sebastian, dopo l'ennesima conversazione rotante intorno a Doctor Who, e continuò imperterrito a sfogarsi sotto lo sguardo offeso di Blaine, "sai che ti dico sono contento che adesso muore!", e allora Blaine, furibondo, ribatté: "si rigenera, cretino, si rigenera! Ma non vedrò più il mio Dottore preferito e ciò è doloroso! Non dirlo mai più brutto stronzo, sai che certa gente ha ucciso per molto meno?"

#40 – Sabbia
Tutta la popolazione mondiale odiava la sabbia nelle scarpe, la ritenevano fastidiosa, eccetto per Blaine che per lui era la prova che gli incontri al chiaro di luna con Sebastian non erano frutto di una mera illusione, era una realtà tangibile quanto il corpo caldo dell’amato sotto la sua mano.

#41 - Aereo              
"No," disse sorpresa una voce fianco a lui, "Sebastian Smythe, non ci posso credere" e questo sentendosi chiamare girò la testa di scatto e lo riconobbe immediatamente, ma la felicità che portava quell’incontro si affievolì quando una testina bionda spuntò dalla destra del corpo dell'uomo, il sorriso di Blaine vacillò e la ferita sul cuore che portava il nome del ragazzo da lui tanto amato si riaprì e iniziò a fargli male – come quando si lasciarono, tanto da fargli mancare il fiato – e con la vocina cristallina dei bambini gli chiese: "papà ma chi è questo?"

#42 - Viaggio                
"Anderson datti una mossa o faremo tardi e perderemo il treno, Melody ci aspetta e sai com'è quella donna," gli disse correndo verso la stazione Sebastian e quando vide che non lo seguiva più si girò e vide che stava cercando qualcosa dentro alla borsa, Sebastian incominciava già a pregustare il collo del moretto sotto le sue mani e quando tirò fuori trionfante i biglietti, sapeva che Blaine aveva appena scampato a morte certa.

#43 – Bosco
“Killer, ricordami un po’ il motivo per cui ho accettato di fare il capo delle Giovani Marmotte della prole Sterling-Duval,” gli disse Sebastian guardando Matthew e Robert annoiato, Blaine gli prese la mano e gli sussurrò nell’orecchio: “perché avrei indossato quei pantaloncini corti che mi avrebbero fasciato per bene il sedere  e hai detto che avresti fatto di tutto pur di vedermi con quei pantaloncini per sette giorni di fila”; Sebastian annuì e ritornò dalle belve maledicendo quei pantaloncini.

#44 – Bracciale
Blaine si sentiva stupido, sapeva che quando il regista gli diceva qualcosa lui la doveva seguirla all’istante, ma non poteva togliersi il bracciale che gli regalò il suo ragazzo senza romperlo, quando ne parlò a Sebastian questo rise teneramente per poi prendergli le mani e fu lui stesso a levarglielo dicendogli: “Non si è mai visto un Antipholus con indosso questi bracciali e tu sarai un Antipholus perfetto con o senza il mio bracciale su quel palco, vuoi rovinare tutto con un particolare così piccolo? Ti amo e non mi offendo se lo togli,” gli disse per poi baciargli il polso.

#45 – Sesso
Sebastian rivolse uno sguardo omicida a Blaine che non se la smetteva di parlare di operazioni, delle peggiori ferite e di tutte quelle cose da medico che ti facevano schifo solo al sentirne il nome e gli disse: “dimmi un altro particolare alla Grey’s Anatomy e giuro che mi rifiuto di fare sesso con te per i prossimi mesi e sai che non scherzo su queste cose, intesi?”

#46 – Polvere
Quando Blaine si fissava con una canzone era finita, la situazione degenerava sempre in uno stadio di stupidità cronica portandolo, addirittura, a chiamare Sebastian nel cuore della notte solo per cantargli la sua nuova ossessione: "I could put a little stardust in your eye-"; ma il francesino non gli diede tempo di finire il ritornello perché lo bloccò urlargli contro: "idiota sono le tre e mezza di notte, se non hai sogno conta le pecore anziché venire a rompere da me. E fidati, non vuoi sapere dove ti ficcherei quella maledettissima polvere di stelle!"

#47 – Penna
"Sebastian, - disse Blaine alzando gli occhi dal libro di matematica per puntarli in quelli occhi di Sebastian - piantala di far cadere la penna "accidentalmente" che non mi abbasso più per riprenderla."

#48 – Lingua
Quando Blaine chiese a Sebastian di insegnargli il francese non si aspettava di studiare la lingua del francesino da molto vicino, ma più si sforzava a trovare delle argomentazioni per farlo smettere e meno ne aveva.

#49 – Note
Era da un po' di tempo che Blaine tappezzava la loro casa di piccoli post-it dai colori più variopinti e per Sebastian non ci fu giorno più imbarazzante di quando trovò, all'interno delle pratiche del nuovo caso, un post-it rosa a forma di barchetta su scritto: “ti amo come Rapunzel amava Flynn”.

#50 – Manette
Gli amici di Sebastian e Blaine erano stufi delle loro litigate perciò per farli chiare un giorno li invitarono nella stanza di Jeff e quando meno se lo aspettarono li presero per i polsi e li ammanettarono, mal che andava - diceva Nick - si sarebbero uccisi a vicenda e se Blaine ne usciva vittorioso Elliot non si sarebbe lamentato.
 

Beth’s Corner.
Buona sera! È da un po’ che ho scritto questa sfida, forse chi usa il LiveJournal la già letta, però ci tenevo a pubblicarla anche qui, spero che non vi dispiace. Per chi non conoscesse di cosa sto parlando, in sintesi, ho scritto per la sfida della community 1frase di livejournal, con l’obiettivo di: scrivere 50 frasi su altrettanti temi attorno ad una determinata coppia. Un modo carino per dire: vi faremo buttar giù tutte le divinità dell’antica Grecia e compagnia bella nella stesura di queste frasi, ma ve lo faremo fare facendovi divertire! Una precisazione: Antipholus è il nome di uno dei protagonisti di una commedia di Shakespeare, "The Comedy of Errors". Mi scuso per alcune frasi perché sono incredibilmente lunghe, ne prendo atto, ma non sono riuscita ad esser più sintetica. Spero che vi siano piaciute lo stesso e, malgrado i vari scleri, mi son divertita a farle perciò vi consiglio di provare, non ve ne pentirete! A breve arriverà anche un bannerino, non so bene quando, ma oggi avevo voglia di pubblicare qualcosa ed eccomi qui!
Prima che vi lascio, qual è stata la vostra preferita?
Alla prossima!
Love always,
Beth :)
 
Ps: DFTBA.
   
 
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