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Autore: Kiichan_    13/02/2014    1 recensioni
Sam e Dean hanno il brutto (forse non così tanto) vizio di comportarsi come ragazzini, ogni tanto..
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quando in lontananza intravide la colorata insegna di un McDonald's, gli occhi smeraldini e fiacchi di Dean letteralmente si illuminarono. Le curve di quella ''M'' gialla tanto sinuosa ora lo attraevano come avrebbero fatto le forme di una bella donna nuda, ed avvertì un familiare gorgoglio nello stomaco non appena si figurò sulla lingua il sapore di un hamburger. Certo, quella specifica catena non offriva la selezione più vasta e non era per i palati raffinati come il suo, ma dopo ore di sofferente digiuno si sarebbe davvero accontentato della qualsiasi cosa. Rallentò la corsa della sua Impala e si immise nel grande parcheggio antistante, iniziando a frugare con estrema discrezione nella tasca del giubbotto di Sam. Perché sì, in tutto questo suo fratello semplicemente ronfava, appollaiato scomodamente sul sedile accanto al suo. Intere miglia prima aveva smesso di prestare attenzione alle proprie battutine e al proprio canticchiare insistente ed a tratti probabilmente molesto, lasciandolo solo ed annoiato con un ''ti do il cambio al prossimo rifornimento''.
E beh, il momento del rifornimento -anche se non di quello della sua Piccola- era arrivato, ma gli avrebbe concesso qualche altro minuto di sonno, l'avrebbe svegliato con un sostanzioso pranzetto. Per quanto si potesse definire 'sostanzioso pranzetto' una di quelle scialbe insalate che aveva il coraggio di ingurgitare.
Lo lasciò quindi solo in auto e si diresse verso il salone del fast food, fortunatamente quasi deserto. Qualche triste anima solitaria  divorava cheesburger nei tavoli più remoti, un paio di piccoli gruppi di giovani parlottavano e ridacchiavano.. Fu subito il suo turno. Ordinò bibite giganti e ghiacciate, panini.. parecchi panini, visto che le dimensioni di quegli affari erano talmente ridotte da rasentare il ridicolo, patatine, quella disgustosa insalata che lo costrinse ad immaginare Sammy con una codina rotonda e soffice, gli incisivi sporgenti e delle lunghe orecchie da coniglietto.. E mentre attendeva che una svogliata commessa riempisse il suo sacchetto  con le ordinazioni qualcosa di stuzzicante attirò la sua attenzione. In un angolo, accanto al bancone con le casse, troneggiava una bella -insomma, per modo di dire- statua raffigurante un simpatico pagliaccio, la mascotte ufficiale della catena. Ronald lo fissava intensamente, Dean non poté che ricambiare il suo sguardo in cui seppe cogliere qualcosa di complice.. E gli si avvicinò, cedette all'infantile tentazione di scoprire cos'era posato sopra il piccolo vassoio rosso che il clown sorreggeva con un ampio sorriso. E quando l'ebbe finalmente scoperto, inutile dire che per un attimo il suo pranzo passò in secondo piano: su quella piatta tavoletta sbeccata era  posata disordinatamente una pila di maschere, ed a quel punto anche le labbra morbide del biondo si curvarono in un sorriso sornione.
« Potrei averne una? Sa, il bambino in macchina, lui /adora/ i clown, farebbe.. Farebbe carte false per una di queste! »
Domandò il permesso di impossessarsi di uno di quegli affari di plastica all'impiegata che attendeva l'ultimo hamburger in cottura, che non trovò motivo di opporsi. La bugia inventata forse non era stata nemmeno necessaria, probabilmente quegli affari erano alla mercé di chiunque dimostrasse il coraggio di portarsene a casa uno.. Arrotolò l'elastico della maschera attorno al polso, e dopo aver agguantato il manico della busta di carta contenente il profumato cibo ed aver salutato molto cordialmente colei che l'aveva servito fece ritorno al posteggio, attraversandolo con grandi ed impazienti falcate, neanche avesse il Diavolo alle calcagna. A volte era così infantile.. Ma Sam solo la notte precedente aveva osato nascondere tutti i suoi preziosi cd, doveva pagarla, non se ne sarebbe mai andato con una sconfitta, lui era un dannatissimo guerriero!
Fortunatamente trovò il minore ancora placidamente addormentato, disturbato solo vagamente dal sole che filtrava attraverso i finestrini. Posò il cibo sui sedili posteriori, prese posto di fronte al volante ed indossò l'inquietante travestimento, storcendo la bocca in una smorfia soddisfatta dall'aspetto che intravedeva riflesso nello specchietto retrovisore. Infine si chinò verso Sam, portandosi ad un palmo dal suo viso forse appena più rilassato del solito e dando il vita alla teatrale sceneggiata. Nella propria mente rivide un impettito se stesso schiarirsi la voce, lo imitò anche nella realtà tangibile e poi..
« Sono il peggior incubo che tu abbia mai avuto, sono il più spaventoso dei tuoi incubi diventato realtà.. »
Gracchiò, sforzandosi di camuffare la propria voce per renderla quanto più sinistra e distorta possibile. Non che sperasse davvero di non farsi riconoscere, che idiozia, era solo un metodo per rendere il tutto ancora più inquietante!
E beh, funzionò. Le palpebre del minore tremarono appena, egli le strinse per un istante con aria parecchio infastidita prima di aprirle, proprio mentre Dean ripeteva per la seconda volta quella battutina rivisitata di un film abbastanza famoso. Ciò che il castano si trovò davanti non fu il suo faccione dispettoso, no, bensì l'espressione indecifrabile e plastica di un dannatissimo clown.. e sobbalzò, sobbalzò visibilmente ed un gridolino roco sfuggì alla presa delle sue labbra, che schiuse gli impedirono di ingoiare quel versetto imbarazzante. Le dita erano invece corse ad aggrapparsi alla maniglia ed al sostegno posto appena sotto il finestrino, contro il quale si era istintivamente spiaccicato nel tentativo di allontanarsi quanto più possibile da quell'essere immondo, non più padrone dei suoi stessi movimenti. Diamine, aveva a che fare ogni giorno con le più disparate e terrificanti creature e si lasciava piegare in quel modo da una sciocca attrazione per poppanti.. 
Dean però rise. Fu l'unico, ma rise di gusto e di cuore. Sollevò la maschera sua complice e rivelò la propria espressione fiera e compiaciuta, allungando una mano per posarla poco delicatamente sulla spalla del suo fratellino, in un gesto schernitore mascherato da atto consolatorio.
« Avresti dovuto vederti.. »
« Non sei divertente, Dean. »
« Sei l'unico che lo pensa, sai? Chi è il re degli scherzi divertenti, eh? Chi è il sovrano indiscusso della battaglia della vita? »
 Tuonò solenne, come se la questione possedesse davvero una certa importanza, un certo spessore.
« Ma per favore. »
Le risposte di Sam erano piccate, evidentemente indispettito da quella piccola vendetta che l'altro si era accaparrato dopo aver subito il suo dispetto della sera precedente.. Però non avrebbe potuto rinfacciarglielo, era stato esattamente lui a perpetrare quella serie di puerili scherzetti dopo che Dean aveva dato il via alla loro solita ''sfida'' riempiendogli di panna la dannata faccia mentre riposava!
Si diede un contegno allora, rassettò i capelli disordinati e si voltò dall'altra parte, con un'arietta sostenuta che non volle spiegare, ignorando le insistenze divertite del fratello più grande.
« Galleggiano tutti... »
Tuonò allora Dean con voce profonda, allungando le vocali come nei film horror di terza categoria, ricevendo in tutta risposta l'ennesima occhiatina indignata. Se ci diede un taglio fu solo per merito del proprio stomaco che reclamava attenzioni, e come se nulla fosse accaduto si allungò verso i sedili dei passeggeri per recuperare ciò che aveva acquistato, piazzandogli fra le mani innanzitutto la sua insalata.
« Tieni, rumina, bel manzo. Sammy il manzone fifone. »
E chiuse la questione con una pacca sulla coscia, alla quale seguì uno sbuffo questa volta solo falsamente esasperato del più giovane dei Winchester, che per zittirlo dopo la sua ultima battuta si prese la libertà di scartare uno dei suoi hamburger per ficcarglielo.. Letteralmente in bocca. Senza riuscire a suscitare comunque il suo malcontento. Era davvero incorreggibile..  
  
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