Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: gabryweasley    13/02/2014    6 recensioni
"Peeta si era appena offerto di finire un tributo. Si avvicinava al corpo esanime di una ragazza dalle braccia troppo esili, dagli occhi troppo spaventati, dal torace troppo macchiato di rosso, dai capelli ricci e biondi.
Sono come i tuoi, aveva pensato Daniel guardando suo figlio sul monitor''
[74° Hunger Games - Daniel Mellark - Accenni Everlack]
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gale Hawthorne, Mr. Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sei protezione. Sei compassione
 
- Stiamo sprecando tempo! Vado io a finirla, poi ce ne andiamo!
- Peeta... – il sussurro flebile di Daniel rimase sospeso a mezz’aria, mentre arrivava sulla soglia della porta che univa il locale con il forno vero e proprio, richiamato lì dalla voce dei tributi con i quali si era alleato suo figlio. Gli occhi di tutti i clienti nella panetteria andavano da lui allo schermo nuovo installato all’interno del locale.
Tecnici di Capitol avevano provveduto a sistemare quel monitor dacché Peeta era partito il giorno della mietitura, perché la famiglia del tributo non perdesse nemmeno un minuto di quell’arena.
Perché potessero soffrire per lui.
Peeta si era appena offerto di finire un tributo. Si avvicinava al corpo esanime di una ragazza dalle braccia troppo esili, dagli occhi troppo spaventati, dal torace troppo macchiato di rosso, dai capelli ricci e biondi.
Sono come i tuoi, aveva pensato Daniel guardando suo figlio sul monitor.
Sentiva di essere arrivato ad un punto in cui non aveva nemmeno la certezza di poter continuare a respirare.
Aveva visto suo figlio allearsi con i tributi favoriti per proteggere Katniss, e adesso lo avrebbe visto uccidere per la prima volta per raggiungere quell’obiettivo.
Tutto era troppo, per il signor Mellark. Riconosceva di aver sbagliato a pensare che suo figlio potesse rimanere lo stesso ragazzo del distretto, nell’arena. Aveva continuato a sperarlo per troppo tempo in quei giorni. Avrebbe dovuto arrendersi prima all’idea che, per alcuni versi, avrebbe visto un altro ragazzo sugli schermi. In preda ad un’estrema smania di sopravvivenza.
Continuava a guardare, cercando di persuadersi a non farlo, ma consapevole che nella panetteria ognuno avrebbe continuato a tenere gli occhi incollati allo schermo: avrebbero visto, nel suo stesso negozio, come suo figlio perdeva sé stesso.
Invece si era accovacciato Peeta, aveva preso la mano della ragazza nella sua dopo averle scostato una ciocca di capelli dal volto e aver scoperto quegli occhi che lo fissavano terrorizzati.
- Mi dispiace. Perdonami se puoi – le stava dicendo.
Sul volto di lei era scivolata una lacrima, l’ultima. Forse causata dal terribile dolore che già provava, forse semplicemente dalla paura.
Forse, con quegli occhi già appannati, non si era nemmeno accorta che era un coltello ciò che si stava infilando nel suo collo pallido.
Peeta aveva alzato la mano di lei che ancora teneva stretta nella sua e le aveva posato un bacio leggero sulle dita, prima di andare via zoppicando, già provato fisicamente dall’arena.
Ed ecco che appena aveva deciso di arrendersi, la speranza di vedere suo figlio fino alla fine, si ripresentava prepotente come quel colpo di cannone rimbombato nel silenzio del suo negozio.
- E’ compassione. E’ come se non avesse ucciso.
Una voce giovane si era levata da un angolo della panetteria.
Daniel Mellark aveva cercato con gli occhi il ragazzo e lo aveva trovato. Gale, del giacimento.
Gale che si trovava in quel negozio certamente con gli spiccioli guadagnati al forno grazie alle sue prede. Gale che di solito guardava il bancone da lontano per non dimostrare incertezza una volta arrivato vicino. Gale, anche lui in qualche modo provato dalla mietitura di quell’anno.
- La famiglia di quella ragazza dovrebbe essere grata a suo figlio.
Si erano guardati dritti negli occhi, Daniel e Gale, mentre alcune teste nel locale annuivano silenziose alle parole del ragazzo.
Il signor Mellark notò che perfino il resto della sua famiglia aveva cambiato espressione per le sue parole rivelatorie. Erano sollevati anche loro, in qualche modo, per aver visto su quello schermo lo stesso ragazzo partito dal distretto. Grati, nonostante tutto, per non dover conservare un ricordo distorto di ciò che Peeta era.
Daniel cercò di avvicinarsi a quel ragazzo. Per fare cosa, non lo sapeva. Forse avrebbe riempito un sacchetto di pane da far portare alla sua famiglia sotto gli occhi sconvolti di sua moglie, forse gli avrebbe solo stretto una mano a ringraziamento per quelle parole. Gli avrebbe detto, guardandolo negli occhi e vedendoci gli stessi della Everdeen, che anche a lui dispiaceva per quella ragazza.
Gale invece prese l’uscita. Senza acquistare nulla, senza proferire più parola.
Daniel tornò con gli occhi sul monitor sentendosi impotente, ancora una volta. Schiacciato da sensazioni che in quei giorni premevano sul suo petto come macigni.
Una Katniss sconvolta nascosta su un albero osservava Peeta e i favoriti allontanarsi. La rabbia si faceva largo sul suo volto.
Così ti sta proteggendo, pensava Daniel. Perdonalo se puoi.
 
 
 
*************
 
 
Ma ciao!
Come avete letto (spero!) Mr Mellark del mio cuoricino mi chiedeva di tornare. E se lui chiama, io rispondo! Probabilmente non è la mia fic migliore su di lui, ma stranamente non mi fa nemmeno schifo, quindi beccatevi questa!
Per quanto riguarda la ragazza uccisa da Peeta, credo di aver letto che fosse del distretto 8 e da qualche parte ho trovato una foto della ragazza dell'8 riccia e bionda. Quindi se non è così mi scuso e vi prego di interpretare tutto come licenza poetica! (?)
Per la prima volta in una mia fic si infila Gale. E si, non lo avevo mai nemmeno nominato di striscio. Benvenuto da queste parti Gale, e non farci l’abitudine!
La mia connessione fa pena, quindi mi scuso per le risposte alle recensioni che devo ancora dare e per le storie che devo ancora recensire... Arriverò!
*sparge baci e abbracci*
Gabry
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: gabryweasley