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Autore: beloser    13/02/2014    2 recensioni
Emily Stoon viene salvata dai fratelli Winchester ma non riesce a credere che il mostro che ha visto e che i due fratelli siano reali. Pensa che sia tutto frutto della sua immaginazione.
Ma ci penserà Dean a farle capire la verità ed ad aiutarla ad affrontare la sua vita.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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         Cogito ergo sum





Vi siete mai sentiti spaesati? Come se tutto ciò che state vivendo fosse solo un sogno, come se non riuscite a credere a ciò che i vostri occhi vedono. E’ una sensazione orrenda, hai voglia di svegliarti, di cambiare realtà, ma non riesci a farlo nonostante ci provi per ore. La gente con cui ne parli ti prende per pazza, ti assicura che tutto ciò che stai vivendo è vero. Ma tu non puoi fare a meno di non credergli,è più forte di te, credi che anche loro sono frutto della tua immaginazione, e conti i secondi aspettando di svegliarti da quel brutto sogno.
A me, Emily Stoon, ragazza piuttosto ordinaria, sta succedendo proprio adesso, anche se non è proprio corretto dire ‘adesso’.  E’  da tipo una settimana che ricevo delle telefonate da mia sorella. In questo non c’è nulla di strano o anormale, se non fosse che mia sorella è morta più di tre anni fa. All’inizio credevo che fosse tutto un brutto scherzo e attaccavo, poi ho iniziato ad ascoltare ciò che mi diceva, per cercare di capire chi fosse così cattivo da fare una cosa del genere, ma chi parlava mi diceva cose che solo mia sorella Morgan sapeva, segreti che avevo raccontato solo a le. Ho iniziato a credere di essere pazza, mi sono chiusa in casa, per tre giorni non sono uscita nemmeno per andare all’università. Poi il quarto giorno qualcuno ha bussato alla mia porta, mi sono spaventata e non ho voluto aprire, ma chi stava aldilà della porta era molto insistente, e non smetteva di bussare, così mi sono fatta forza e sono andata ad aprire. Erano due ragazzi, mi hanno guardato con uno sguardo sorpreso, anche se in realtà io dovevo essere sorpresa di trovarmi due sconosciuti alla porta. Di sfuggita ho notato il mio riflesso allo specchio vicino alla porta e ho capito perché quei due ragazzi mi guardavano con uno sguardo sorpreso misto a pena, non mi pettinavo i capelli da tre giorni così i miei ricci biondi erano un groviglio di nodi, avevo gli occhi verdi gonfi a causa delle lacrime che avevo versato, e indossavo una misera canottiera e degli shorts estivi nonostante era inverno e faceva un freddo polare. Li feci accomodare nel mio salotto e mi andai a rendere un po’ più presentabile, anche se per i miei capelli non c’era molto da fare così mi limitai a farmi una treccia disordinata. Quando li raggiunsi, loro mi spiegarono che erano dei vecchi amici di mia sorella e mi fecero delle domande su di lei, mi fu difficile rispondere e mi insospettì molto, insomma due sconosciuti mi vengono a chiedere di mia sorella morta tre anni fa proprio nel periodo in cui ricevo sue telefonate…coincidenze?!
Mi arrabbiai molto e li cacciai via, dicendogli anche di smettere di farmi quegli scherzi telefonici, erano poco divertenti, il ragazzo più alto subito mi diede ascolto, mentre quello più basso cercò di convincermi a calmarmi, dicendomi che ero in grave pericolo, così lo spinsi con la forza fuori dalla porta e gli diedi anche uno schiaffo, dicendogli di non farsi più vedere o avrei chiamato la polizia. Quei ragazzi per tutto il giorno seguente non si fecero vedere, ma le chiamate continuarono. Io, esasperata, iniziai a non rispondere più, ma mi arrivò un messaggio, in cui mia sorella mi pregava di raggiungerla al parco vicino a casa mia alle undici di quella sera. Io non risposi, così me ne arrivò un altro, ed io non risposi nemmeno a quello. E me ne arrivò un altro, ed un altro, ed un altro ancora. Così, per far smettere a quei due ragazzi di giocare, mi presentai.
Da quel momento in poi ho ricordi confusi.  Rivivo alcuni flashback in cui vedo me stessa aggredita da un essere con lunghi denti aguzzi,  rivedo i due ragazzi che avevano bussato alla mia porta lottare con quel mostro, rivedo quello alto pugnalarlo e quello basso venire vicino a me e rassicurarmi che tutto è finito.
Non so se è un sogno o una realtà.
So solo che adesso, sono stesa sul mio letto a guardare il soffitto,  e so che fuori dalla mia stanza ci sono quei due ragazzi, probabilmente vogliono tenermi sotto controllo. Decido di alzarmi e andare a controllare la situazione, tanto se è un sogno prima o poi mi sveglierò e se è la realtà…bhé non può esserlo.
Apro la porta della mia stanza ed entro nel salotto, trovo seduto il ragazzo più basso, che solo ora noto che è biondo e ha due stupendi occhi verdi. Lui mi guarda e si alza.
“Come stai?” mi chiede.
“In realtà non lo so….” mi guardo in torno un po’ imbarazzata. Non so che dire.
“I-il tuo amico?” chiedo, balbettando.
“Sam? Oh è mio fratello, non un mio amico. Comunque è andato a fare una commissione urgente, io sono rimasto qua per assicurarmi che stessi bene.” Io lo guardo, poi decido di sedermi sul divano, lui mi affianca. Rimaniamo in silenzio per un po’, vorrei porgli mille domande, ma ho paura a farlo.
“So che mi vuoi chiedere qualcosa, avanti spara.” Dice lui. Io lo guardo, mi ha dato l’opportunità di togliermi ogni dubbio, ma io continuo a stare in silenzio, bloccata. Lui ricambia lo sguardo ed io non posso fare a meno di pensare che ha gli occhi più belli che abbia mai visto.
Vedendo che io non mi decido a parlare, continua lui. “Okay, penso che stai sotto shock perciò non parli. Allora inizio a farlo io” mi sorride, sembra un sorriso sfacciato ma allo stesso tempo ha un’ombra imbarazzata. “Mi chiamo Dean Winchester, l’altro ragazzo che hai visto è mio fratello Sam. Noi…non svolgiamo un lavoro normale, diciamo che diamo la caccia a creature simili a quelle che hai visto qualche ora fa. Quello che ti ha assalito si chiama Corocotta…” sta per aggiungere altro ma lo interrompo.
“okay, questa è la conferma che tutto ciò che ho vissuto in questi giorni non è reale.”Dean mi guarda con uno sguardo stranito.
“Come scusa?”
“Oh avanti, mostri? Pensi davvero che sono così stupida da crederci? E’ chiaro che è tutto un sogno!” mi fermo a riflettere “Effettivamente sì, sono stupida. Perdo tempo a parlare con un uomo non reale e gli do spiegazioni.” E mi metto a ridere, questo è di sicuro il sogno più stupido che abbia mai fatto! Dean mi guarda sempre più stupito, noto dalla sua espressione che non sa se urlare o mettersi a ridere. Possibile che adesso mi metto anche a decifrare l’espressione di persone che non esistono?! Sono un caso perso.
“Okay, ricapitolando tu pensi che tutto ciò che hai vissuto finora è frutto della tua immaginazione. Anche io quindi non esisto?”
“Esatto. Deve essere la consapevolezza di avere una vita sociale poco attiva, ho sognato un ragazzo sexy che mi salva da un mostro e che si ferma a parlare con me solo perché nella vita reale sono spesso da sola e non incontro molta gente sexy ai tuoi livelli.” Dico annuendo. Dean si mitte a ridere, una di quelle risate che si capisce che proviene dal cuore e che ti riscalda all’interno. Cavolo, non solo lo immagino sexy, ma anche con una risata fantastica! Ho cambiato idea, non mi voglio più svegliare.
“Grazie per il complimento, piccola. Ma io sono reale.” Io alzo un sopracciglio scettica, così lui continua a parlare “Se non lo fossi, tu potresti sentire la mia pelle così nitidamente?” dicendo ciò, alza una mano ed inizia ad accarezzarmi il viso. Ha una mano caldissima, nonostante è molto grande, ha un tocco delicato. Ed io lo sento. Sento il suo tocco sicuro ma dolce, sento le sue dita accarezzarmi tutto il viso. Come è possibile?
“Lo..Lo sento solo p-perché ho bisogno di sentirlo. Solo perché mi sento sola..”Dean mi guarda così intensamente che non riesco a reggere quei suoi occhi verdi e sono costretta a distogliere lo sguardo. Lui sposta la sua mano sul mio collo, ed io sento mille brividi salirmi su per la schiena. Sto iniziando ad avere dei dubbi…e se fosse reale? Ma non posso accettarlo, perché altrimenti dovrei accettare che il mondo in cui vivo è una menzogna. Dio, stupidi brividi e stupidi dubbi! Okay, devo allontanare il pensiero delle sue dita che mi accarezzano e pensare ad altro. Come disse quel famoso filosofo? Dubito, quindi penso, penso quindi esisto…cogito ergo sum….AH basta, lui non esiste, punto.
“E se ti do la prova concreta che esisto..e allo stesso tempo non ti faccio sentire sola?” dice Dean, avvicinandosi. Io lo guardo, non riesco a dire nemmeno una parola. Poi avviene tutto in un secondo, lui mi bacia. E mi bacia così intensamente che riesco a smettere di pensare e mi concentro su quelle sue labbra perfette che mi stanno facendo visitare il paradiso. Io rispondo al bacio, che diventa sempre più passionale. Perdo la ragione, non capisco più niente, so solo che adesso mi ritrovo stesa sul mio letto svestita, con lui sopra di me. Andiamo avanti a baciarci ed ad accarezzarci per un tempo che mi sembra infinito. Il suo tocco è stupendo, mi fa sentire fragile e sicura allo stesso tempo, mi fa vivere le pene dell’inferno e la grazia del paradiso insieme. E quando finalmente ci uniamo non posso fare a meno di guardarlo in quei suoi occhi meravigliosi.
“Non ero reale,eh?!” mi sussurra con voce roca, sorridendo. Io rido. E come se è reale!









Quando mi sveglio ho un sorriso enorme sulle mie labbra, non sono mai stata così bene in vita mia. Io e Dean abbiamo passato molto tempo a parlare e a rotolarci fra le lenzuola, finché io non mi sono addormentata fra le sue braccia. Lui mi ha raccontato della sua vita ed io della mia, e lui mi fatto capire che devo essere più liberare e non chiudermi agli altri, devo essere disposta a lasciarmi andare a  fare nuove amicizie.
Quando mi giro verso l’altro lato del letto, il mio sorriso scompare. Il letto è vuoto, Dean non c’è più. Sul cuscino su cui ha ‘dormito’ trovo un biglietto con un numero ed una frase.

Se hai bisogno di qualcosa chiamami.
Scusa se non ti ho salutato ma dormivi tranquilla e non ti ho voluto disturbare. Sono dovuto scappare perché la caccia continua.
Ricordati che non sei sola.
-D

Rileggo tutto diverse volte, e il sorriso ritorna sul mio volto.
Questa esperienza è stata davvero utile per me, non smetterò mai di ringraziare i due fratelli Winchester per avermi salvato da quel mostro, ma soprattutto non smetterò mai di ringraziare Dean per avermi salvato del vero pericolo: la mia vita!
   
 
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