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Autore: fra_eater    13/02/2014    13 recensioni
(dal testo)
-Gajeel sorrise intenerito dalla scena, poi ritornò a fare la faccia seria, prese la ragazza e la avvicinò a sé, stringendola con un braccio “È stupido aver paura dei tuoni!”
Levy poggiò la mano sul petto nudo del ragazzo, il battito del suo cuore le dava sicurezza e senza dire una parola si addormentò rannicchiata al suo fianco.-
questa è la prima fan fiction che scrivo su questa coppia che adoro, spero che possa piacervi
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza, Scarlet, Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia cominciava a scendere sempre più velocemente su Magnolia e Gajeel Redfox strisciava veloce e silenzioso lungo la parete esterna di Fairy Hills per trovare la finestra dell’appartamento di Juvia.
Era giunto il momento per la maga dell’acqua di ricambiare il favore. Gajeel non le aveva mai detto niente tutte le volte che lei si era introdotta in casa sua e gliel’aveva letteralmente allagata di lacrime ogni volta che il suo Gray -sama aveva rivolto la parola ad un’altra ignorandola.
E il motivo di quella visita del Dragon Slayer d’acciaio era proprio lui e quel babbeo di Salamander. Non potevano pensare a lottare come al loro solito invece di fare discorsi così idioti? Ed anche Erza che si era messa in mezzo! Poteva farsi i cazzi propri quella fanatica delle armature!  Faceva tanto la dura, si comportava da matura come se niente potesse scalfirla e invece si animava come una pervertita qualunque!
Doveva essere arrivato. Non ricordava se fosse la terza o la quarta stanza ma non li importava.
Provo a forzare la finestra e, per sua fortuna, la trovò accostata. Gajeel fece leva sulle braccia possenti ed entrò dentro.
Ruzzolò sul pavimento. La stanza odorava di pulito e la luce spenta gli impedì di vedere il mobilio. Il suo stivale colpì qualcosa, si abbassò a prenderlo e con le dita tastò diverse pagine fruscianti: un libro.
Un terribile presentimento gli percosse la schiena. Si inginocchiò sul pavimento e cominciò a tastare intorno a sé. Libri.
 Ovunque le sue mani si posassero in quell’oscurità sentiva solo le copertine di vari tomi e l’odore di inchiostro cominciò a farsi strada nelle sue narici. Riconosceva quell’odore.
Quella non era sicuramente la stanza di Juvia. Era la stanza di Levy.
La luce si accese all’improvviso e Gajeel andò a nascondersi d’istinto dietro alla prima libreria che trovò.
La suddetta Levy Mc Garden entrò ignara della presenza del Dragon Slayer con solo un asciugamano che copriva l’esile corpicino. Era appena tornata da un lungo bagno caldo e non vedeva l’ora di andare a mettersi sotto le coperte. Aveva visto i nuvoloni grigi che si avvicinavano e temeva molto che stesse per arrivare un forte temporale. Odiava i tuoni, la facevano tremare come una bambina.
Si avvicinò al letto per potersi mettere l’intimo di pizzo verde che aveva posato precedentemente, stava per togliersi l’asciugamano quando sentì:“Ferma!”.
 Levy strinse forte il telo intorno a sé, si voltò e vide un uomo nascosto dall’ombra della sua libreria.
Gajeel si fece avanti per farsi vedere bene alla luce, si sforzava di rimanere serio e di non sembrare turbato dalla vista della ragazza praticamente nuda d’avanti a sé.
“Gajeel” Levy arrossì violentemente quando riconobbe il ragazzo “Che ci fai qui?”
“Ecco” cominciò lui, visibilmente a disagio “ho sbagliato e …”
Toc Toc qualcuno bussò alla porta, Levy e Gajeel si scambiarono un’occhiata, se qualcun’altra del dormitorio l’avrebbe trovato lì sarebbe stato un problema enorme anche per lei; le regole di Erza sugli uomini erano ferree.
“Chi è?” chiese la Solid Scripter continuando a tenere lo sguardo fisso sul mago che si era introdotto nella sua stanza.
“Sono Erza” rispose la persona fuori dalla porta “Mi apri?”
Sentendo il nome della maga più temuta di Fairy Tail, Gajeel ritornò a nascondersi dietro alla libreria. Levy strinse forte il telo intorno a sé ed andò ad aprire.
“Dimmi Erza”. La maga dai lunghi capelli scarlatti come il suo nome sorrise all’amica “Mi potresti prestare un romanzo?”
Levy smise di trattenere il fiato e si diresse subito a prendere un romanzo dalla copertina rosa da una delle sue librerie.
“E il mio tipo?” chiese la ragazza prendendolo in mano “Certo”rispose l’altra.
Erza sorrise “Ho proprio bisogno di rilassarmi” disse “Questa sarà una notte lunga!”
“Come mai?” chiese Levy, curiosa.
Erza passò una mano tra i lunghi capelli “E tutta colpa di quegli idioti”
Levy la guardò interrogativa con i suoi grandi e profondi occhi castani, “Natsu, Gray e Gajeel” sospirò la rossa.
Il Dragon Slayer, sempre ben nascosto, rabbrividì al pensiero che la donna stesse per raccontare al gamberetto cosa fosse successo, ma non poteva far nulla senza rischiare di essere ridotto in poltiglia per essersi introdotto in Fairy Hills.
“Stavano litigando come al loro solito, sai, scazzotate e roba varia. Poi quei pervertiti di Macao e Wakaba hanno cominciato a parlare di sesso” fece una pausa per vedere la reazione della ragazza, quando vide di essere riuscita a farla arrossire continuò “Hanno cominciato a istigarli, facendoli domande molto intime su fin dove si fossero spinti con una donna”
Gajeel si sentì avvampare e ringraziò tutti gli spiriti e tutti i draghi che nessuno lo stesse vedendo in quel momento.
“Ovviamente quei tre hanno cominciato a vantarsi di performance strabiliante, sghignazzando nel raccontare aneddoti in cui mettevano in evidenza le loro doti di amatori” continuò la maga con semplicità “Si vedeva lontano un miglio che mentivano” aggiunse “è bastata una semplice domanda per mandargli nel pallone”
Una semplice domanda? Gajeel sollevò un sopracciglio fatto di piercing ricordando la semplice domanda che aveva fatto loro Erza “Perché non mi fate vedere come si fa?” aveva detto sorridendo maliziosa guadagnandosi un’occhiata scettica dalla barista Mirajane, erano le uniche due donne rimaste in gilda in quel momento.
“E poi” continuò lei rivolgendosi alla ragazza dai capelli azzurri  “quando uno non è più vergine glielo si legge in faccia e fidati se ti dico che quei tre lo sono”poi si mise a scrutare la piccola Levy come a voler vedere se anche in lei glielo si leggesse in faccia.
“Stanotte mi toccherà stare sveglia” aggiunse sfogliando distrattamente le pagine del libro che aveva preso in prestito
“Non capisco il motivo” disse semplicemente la ragazza mentre le gote le tornavano normali; Erza si portò la mano sulla fronte, stupefatta dalla semplicità e dal candore della piccola maga
“Quei tre” disse “cercheranno sicuramente di rimediare al più presto a questa mancanza, quindi ho mandato Mira a casa di Lucy con Lisanna, le difenderà da Natsu; io rimarrò per Juvia, se Gray cerca una donna sa che sarà lei a dirgli di sì. Per quanto riguarda Gajeel …” lanciò un’occhiata alla ragazza “Speriamo che il temporale gli tenga lontani” e, come a voler dare ragione alla maga, un forte fulmine squarciò il cielo con un gran tumulto facendo sussultare Levy.
“Vai a metterti qualcosa sopra” le disse materna Erza “Buonanotte Levy”
“Buonanotte Erza” rispose lei chiudendo la porta e poggiando un orecchio per essere sicura che la ragazza fosse effettivamente lontana prima di rivolgersi all’intruso.
“Mi dici che fai qui?”. Gajeel si alzò stiracchiandosi “Quella serpe” borbottò “Non ha detto tutta la verità”
“Che ci fai qui?” ripeté la ragazza,incrociando le braccia sul piatto petto.
“Ho sbagliato stanza” disse lui  “cercavo la stanza di Juvia” ammise.
Levy sussultò, non capì neanche lei il motivo di quel gesto che non sfuggì al mago “Vestiti gamberetto” disse lui “Non sei quello che si definisce un bello spettacolo”
Levy gonfiò le guancie indispettita, afferrò i vestiti che aveva poggiato sul letto e si diresse in bagno per vestirsi lasciando solo il Dragon Slayer a guardarsi intorno.
 
Stupido Gajeel! Pensò mentre si vestiva infuriata! Cercava Juvia, non lei! Probabilmente non l’aveva neanche presa in considerazione.  Ma che andava a pensare? Lui non avrebbe mai provato niente per lei. Doveva farsene una ragione.
Si guardò allo specchio con addosso la camicia da notte bianca che le arrivava a metà coscia.
Era piccola, piatta e non aveva nulla di quello che rendeva attraenti le sue amiche.
Non aveva i lucenti capelli biondi di Lucy, non aveva il sorriso dolce e le forme sinuose di Mirajane, non era forte e al tempo stesso sensuale come Erza, non aveva il seno prosperoso come tutte loro.
Era piccola, ecco cos’era. Piccola e insicura. Non era mai stata con un ragazzo. Forse anche sul suo viso si leggeva che non lo aveva mai fatto.
Mentre guardava il suo volto nello specchio le lacrime cominciarono a fare capolino sui suoi grandi occhi castani che a lei sembravano così scialbi.
 
Gajeel continuava a maledire Erza per quello che aveva detto a Levy mentre guardava l’acquazzone fuori dalla finestra. Doveva pensare a un modo per andarsene da lì ma la tempesta che si stava scatenando fuori e il pensiero di Erza che pattugliava i corridoi lo fecero rabbrividire.
Si voltò quando sentì la porta del bagno aprirsi e il suo cuore perse un battito alla vista di Levy in camicia da notte.
 Era bella come un angelo.
 I capelli blu liberi dalla fascia cadevano ribelli sulle spalle , le sottili bratelline mettevano in evidenza la clavicola e la lucente stoffa bianca metteva in risalto il candore della pelle.
Gajeel scosse la testa per riprendersi “Per la cronaca” borbottò “non avrai creduto a quello che ti ha detto Erza? Io non sono vergine!”
E si morse la lingue. Lo era eccome! Ma era troppo orgoglioso per ammetterlo. Non aveva mai pensato ad una donna con cui avere rapporti, per lui l’importante erano i combattimenti, fare a pugni e mangiare ferro! L’unica cosa di cui si era preoccupato che non c’entrava con i combattimenti era non l’avere un gatto come gli altri Dragon Slayer e si era sentito completo una volta trovato Lily.
Levy sollevò piano lo sguardo “Non vedo perché debba interessarmi” rispose secca.
Gajeel corrucciò le labbra “Tu gamberetto?” chiese sghignazzando “Sei mai stata con un uomo?” era certo che sarebbe arrossita; gli piaceva troppo quando le sue gote divenivano rosse ma rimase sorpreso nel non vederle cambiare colore e dal tono duro che usò la ragazza nel rispondere “Secondo te?”
Un fulmino squarciò il cielo e l’imbarazzo che si era creato tra di loro facendo piegare Levy su se stessa mettendosi le mani sulle orecchie  impaurita dal tuono che sopraggiunse subito dopo.
“Hai paura dei fulmini?” ghignò il mago “Sei proprio un piccolo gamberetto”
Levy lo guardò rimanendo piegata “Non prendermi in giro, stupido Gajeel!” disse gonfiando le guancie.
Per tutta risposta Gajeel ghignò divertito dalla reazione della ragazza, adorava quando faceva quella faccia indispettita.
“Che vuoi fare?” chiese poi lei, ancora rossa di rabbia “Come uscirai da qui evitando Erza?”
Gajeel ci pensò su “Semplice” rispose “Non uscirò. Rimango qui”
“EH?!?” fece lei shoccata “Assolutamente no!”
“Perché?”
“Perché no!”
“E come farai a cacciarmi?” chiese lui con il solito ghigno strafottente sul volto.
Levy scosse il capo, sapeva che lui era molto più forte di lei e l’avrebbe fermata anche se avesse cercato di chiamare Erza. Guardò fuori dalla finestra alle spalle del ragazzo, l’acqua cadeva a dirotto e i fulmini continuavano a squarciare il cielo: non voleva farlo andare via, aveva paura che si sarebbe ammalato.
“E va bene” cedette “Puoi rimanere qui”
 
Gajeel osservò la piccola ragazza infilarsi velocemente sotto le coperte. Lui non poteva far altro che pensare alla sua risposta di prima Secondo te?  Gli era salita una rabbi dentro a sentire quelle parole, chi era il bastardo che si era insinuato dentro il suo gamberetto?
Ma quelli non erano fatti suoi, erano fatti del passato di Levy di cui lui non faceva parte e non poteva far nulla per cambiarlo.
Si avvicinò al letto e cominciò a togliersi la maglietta nera, Levy si allarmò “Che fai?”
“Entro nel letto” rispose lanciando la maglia su una pila di libri lì vicino.
“Assolutamente no” disse lei stringendo forte le coperte al petto.
Gajeel si avvicinò al volto di lei poggiando le mani sul materasso “Hai paura che ti salti addosso?” sghignazzò, la ragazza arrossì.
Lui tolse le scarpe e si infilò nel letto senza attendere la risposta  “In questo letto ne entrano dieci di te e sta tranquilla, terrò i pantaloni”
Levy lo osservò silenziosa, era la prima volta che dormiva con un ragazzo e si sentì avvampare.
“Bè?” chiese lui aprendo un occhio dall’iride scarlatta“Non dormi?”
Sentendo un forte tuono Levy si tuffò sotto le coperte tremando come una foglia.
Gajeel sorrise intenerito dalla scena, poi ritornò a fare la faccia seria, prese la ragazza e la avvicinò a sé, stringendola con un braccio “È  stupido aver paura dei tuoni!”
Levy poggiò la mano sul petto nudo del ragazzo, il battito del suo cuore le dava sicurezza e senza dire una parola si addormentò rannicchiata al suo fianco.
 
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Erza si avvicinò alla porta della stanza della Solid Scripter, era ancora notte e aveva finito il libro, nessuno dei ragazzi si era fatto vedere e lei era leggermente contrariata, avrebbe voluto divertirsi un po’ torturandoli.
La maga delle spade si accorse che la porta della stanza non era chiusa a chiave e quindi ne approfittò per entrare e lasciare il libro sulla scrivania senza svegliare la ragazza.
Quando aprì la porta rimase sorpresa dalla vista della piccola maga stretta fra le gigantesche braccia del Dragon Slayer di ferro.
E quindi Gajeel era riuscito a intrufolarsi in Fairy Hills e lei l’aveva tenuto nascosto? Bene, la sua vendetta sarebbe stata clamorosa.
Si avvicinò silenziosa al letto e sollevò le coperte: Gajeel teneva su i pantaloni, quindi avevano solo dormito. Era un po delusa dalla scoperta ma non importava. Andò nella sua stanza per prendere una macchinetta fotografica per immortalare quel momento.
 
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Gajeel si svegliò alle prime luci dell’alba. Sbattè gli occhi rossi e si fermò a guardare la ragazza che dormiva placidamente stretta al suo petto e sorrise. Quando stava con lei gli capitava spesso di sorridere e di non ghignare come al suo solito. Era strano l’effetto che quella nanetta gli faceva.
La vide muoversi leggermente, si stava svegliando. Decise che le avrebbe fatto uno scherzo, nel momento in cui avrebbe cercato di alzarsi le avrebbe urlato contro facendola gridare! Sghignazzò al pensiero e fece finta di dormire.
 
Levy aprì gli occhi e sorrise nel vedere che Gajeel stava ancora lì, accanto a lei.
Si alzò leggermente sui gomiti per poter avvicinare il suo volto a quello del ragazzo addormentato, con gli occhi carichi di sonno sussurrò “Sei veramente carino quando dormi” e poggiò delicatamente le labbra su quelle di lui.
Gajeel rimase sorpreso dal gesto della ragazza, ma non volle lasciarla andare, sollevò il braccio e spinse la testa di Levy contro la sua, in modo da prolungare il bacio.
Levy spalancò gli occhi sorpresa nel sentire quella forte pressione sul suo capo e vide quegli rossi di lui puntanti sui suoi e sentì il ghigno allargarsi sotto le sue labbra.
Riuscì a divincolarsi e a mettersi seduta sul letto, la schiena poggiata contro la fredda parete della stanza, le lenzuola tirate sul petto e il cuore che batteva all’impazzata “Che fai?” chiese allarmata, per tutta risposta il mago si stiracchiò, si mise seduto sprimacciando il cuscino e la guardò “Ti ho solo assecondata” e la ragazza avvampò non sapendo se per rabbia o per l’imbarazzo.
Gajeel intanto si avvicinò a lei mettendosi a carponi sul letto “Che vogliamo fare?” disse guardandola malizioso. Levy si sentì sempre più il volto in fiamme mentre lui audacemente poggiava le labbra sulle sue, ma lei non lo respinse né oppose resistenza.
La lingua di Gajeel entrò prepotentemente nella bocca della ragazza perlustrandola e avvinghiandosi con quella di lei. Levy intrecciò le dita di una mano nei lunghi capelli del ragazzo così morbidi al tatto e con l’altra seguiva i tratti dei muscoli della schiena così ben scolpiti. Doveva trattarsi di un sogno, non poteva essere vero.
Lui cominciò a mettere le mani sul suo corpo, sollevando la camicia da notte fino a sfiorare il pizzo dell’intimo, quando se ne accorse lei lo allontanò bruscamente. Il ragazzo la guardò con un cipiglio nervoso.
“Non voglio farlo così” disse rispondendo al suo sguardo.
Gajeel si sentì uno stupido per aver pensato che lei volesse farlo, forse non lo riteneva all’altezza dell’altro, ma allora perché lo aveva baciato? “E allora che vuoi?” grugnì.
Lei arrossì “Voglio dirti che ti amo, stupido Gajeel!”.
Lui la fissò con gli occhi sbarrati, impiegò  un po a capire che gli stava dicendo
“Ti dispiace?” chiese lei gonfiando le guancie notando lo stato di catalessi in cui era caduto. Gajeel scosse il capo, come a voler riordinare gli ingranaggi del suo cervello, prese il volto di Levy più delicatamente che poté e disse “Ti amo anche io, stupida Levy” e la baciò.
I baci e le mani scivolavano fugaci sui corpi dei due amanti ben presto liberi dalle barriere che rappresentavano gli abiti che indossavano. Entrambi volevano essere all’altezza dell’altro che credevano essere più esperto in quel campo e davano del loro meglio per far comprendere all’altro i sentimenti che albergavano nei loro animi.
Levy tratteneva i gemiti di dolore che le causò il ragazzo quando entrò in lei e lui finse di non vedere le lacrime che le affioravano leggere sul volto. Un bacio, poi un altro e il piacere prese il posto del doloro sul viso di entrambi.
Quando finirono si stesero uno accanto all’altra, esausti e sudati. Erano quasi le 9 e presto sarebbero dovuti andare alla gilda.
“Vado a farmi una doccia” disse Levy baciandolo delicatamente e coprendosi l’esile corpo con il lenzuolo. Gajeel ghignò nel vederla compiere quel gesto di pudore, poi il suo sguardo cadde su una macchia rossa sul materasso “Ehi, ma sanguini” disse allarmato, credendo di essere stato lui a ferirla in qualche modo. La ragazza arrossì “Capita la prima volta”
Per la terza volta quel mattino Gajeel la guardò sorpreso “Questa è stata la tua prima volta?”
“Sì” ammise lei avvampando sempre di più. Gajeel la afferrò per il sottile braccio e la trascinò a sé, stringendola forte tra le braccia muscolose “Anche per me è stata la prima volta”
“Ma avevi detto di non essere…”
“Ho mentito” e la baciò nuovamente.
Lei scrollò il capo mormorando “Stupido drago di ferro”
 
Gajeel e Levy giunsero d’avanti alla porta della gilda. Avevano deciso che sarebbero partiti con una missione insieme a Lily per informarlo della loro relazione. Non erano ancora pronti per dirlo a tutti.
Quando aprirono la grande porta principale il silenziò piombò sul’intera gilda di Fairy Tail.
Gli occhi di tutti i  membri erano puntati su di loro.
Gajeel si sentì rabbrividire. Sguardi d’odio erano rivolti a lui e sguardi di malizia erano rivolti a Levy che si fece piccola piccola al suo fianco.
“Che cazzo avete da guardare?!?” sbottò il Dragon Slayer di Ferro nervoso.
Erza fece un passo avanti, dietro di lei Gray e Natsu tenevano il broncio “Provate a vedere la bacheca” disse sorridendo.
I due ragazzi si avvicinarono pian piano alla bacheca delle missioni, ogni loro passo era seguita da una risatina di scherno da parte di qualcuno dei  nakama.
Gajeel e Levy rimasero shoccati nel vedere una loro foto mentre erano ritratti a dormire abbracciati nello stesso letto.
Ed ecco che cominciarono a volare le prime battutine di scherno, i primi commenti maliziosi  detti a bassa voce ma che non sfuggirono all’orecchio fine del Dragon Slayer che arrossì e cominciò a urlare strappando la foto dalla bacheca “Che avete da guardare? Voi non avete mai sco…”
“MIRA!” gridò Levy per sovrastare la voce del ragazzo “Io, Gajeel e Lily prendiamo questa missione! Partiamo subito!” detto questa afferrò un foglio a caso dalla bacheca, il braccio di Gajeel e Lily che si era avvicinato e corse fuori trascinando la mole del ragazzo che guardava tutti gli altri in cagnesco. Quando la porta si chiuse alla loro spalle tutti i restanti membri della gilda scoppiarono in una fragorosa risata.
Mirajane si avvicinò al Master che aveva i lucciconi agli occhi “Tutto bene, master?”
Il vecchietto tirò su col naso “Non credevo di poter mai vedere quel figlio sperduto così felice”
“Io invece,” disse Mira ricominciando a lucidare i boccali “ non credevo prendessero quella missione del gatto scomparso per 100 Jewels”
E l’urlo che arrivò facendo tremare i vetri le fece capire che  Gajeel aveva appena scoperto che cosa riguardava la missione.
 
 
Angolo dell’autrice:
Se siete arrivati fin qui, vuol dire che l’avete letta tutta! Grazie!!!!
È la prima volta che scrivo una fan fiction su Fairy Tail, ma questa è una coppia che adoro, spero che i personaggi non siano troppo OOC, fatemi sapere che ne pensate e scusate per la lunghezza di questa OS, ma proprio non sono riuscita a dividerla in capitoli.
A presto
Fra
  
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