È talmente tardi che Derek sente le palpebre abbassarsi spontaneamente senza che lui possa fare nulla per trattenerle, ma continua comunque la raffica di domande rivolte a Deaton.
Trattiene la rabbia e le lacrime da giorni e quest'inferno sembra non finire mai. Ha cercato di ricavare il più possibile da quello che gli è stato detto, eppure il suo spirito di conservazione ancora gli impedisce di fare la domanda più importante.
La risposta a questa domanda potrebbe ucciderlo o salvare la sua sanità mentale, per intenderci.

Deaton sta ancora parlando. "Tutto quello che devi fare è impedire che lo uccidano. È abbastanza forte da sopportarlo, credo. Dobbiamo aspettare che il demone abbia paura."
Se ne avesse la forza probabilmente Derek riderebbe. O, più probabilmente, piangerebbe.
"Un demone. Avere paura. Forse sono solo io, ma le due cose non mi sembrano conciliabili." Deaton sospira, chiude il tappo di un barattolo verde con il quale stava facendo chissà cosa e si sfila i guanti.
"Derek, so che non ti fidi di me e non ti chiederò di farlo." Dice con impazienza. Sospira e continua, sfilandosi il camice.
"Fidati di lui. E non puoi dirmi che non riesci a farlo, perché puoi anche credere di fregare Scott, o il resto del branco, ma non puoi farla a me. I druidi vedono anche ciò che non ammetti a te stesso." Sogghigna leggermente.
"Ma questo lo sai, stavi solo cercando di esserne sicuro." Derek lo sa, purtroppo, come sa perché il suo cuore sanguina o perché la notte trema come una foglia in preda ai singhiozzi. Derek ha scelto, e non sapeva di averlo fatto.
Probabilmente il lupo ha scelto per lui, una di quelle tante volte in cui Stiles gli ha salvato la vita, ha fatto qualche battutaccia, o magari è successo quando Stiles lo ha costretto a fingersi 'il cugino Miguel' e gli ha fatto indossare magliette di tre taglie più piccole della sua.
O forse ha scelto ancor prima di conoscerlo, chi lo sa. "Lo so. Ma questo non significa che ne sia felice." Bugia. Derek, se fossero in una situazione diversa da questa, starebbe già implorando Stiles di essere suo. Amarlo come lo ama lui. Ma cosa pretende, in fondo? Stiles merita molto di più di lui, un lupo mannaro acido con tendenze antisociali.
"Sappiamo entrambi che non è vero," ribatte infatti Deaton infilando il cappotto. "e credo che lui in qualche modo avvertisse la tua aura che lo proteggeva. Di sicuro il nogitsune l'ha avvertita, ecco perché ha agito ora. Aspettando ancora Stiles avrebbe capito tutto, e sarebbe stato totalmente al sicuro."apre la porta e aspetta che Derek lo segua.
"Ora possiamo soltanto aspettare e prepararci a combattere per salvarlo.Come ho detto, quando lo vedrai il nogitsune avrà paura, e non per chissà quale motivo. Ma perchè quando il vero Stiles ti vedrà sarai l'unica ragione per continuare a combattere." Scruta la luna crescente, pensando che davvero sarà difficile; ma quando un lupo sceglie è per la vita, e Derek non fa eccezione. Al momento giusto il destino farà il suo lavoro, ne è certo.
Quando non sente i passi dell'altro si volta, e lo vede seduto su una delle poltroncine della sala d'attesa, con la testa fra le mani e il pianto che gli scuote la cassa toracica come una scossa elettrica.
Allora si avvicina, gli poggia una mano sulla spalla e sussurra finalmente la risposta che Derek stava cercando: "Sopravviverà."