Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: zioeddi    13/02/2014    0 recensioni
"L'apparenza inganna in ogni circostanza, apri gli occhi, nessuno viene a dirti la verità."
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Ed Sheeran, Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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"Karen, vai in stanza e metti le cuffiette" mi disse mio padre.
Non avevo intenzione di ascoltare musica in quelle condizioni, sentivo il pianto disperato di mia madre mentre mio padre continuava a urlarle contro. 
Ad un certo punto mio fratello Marco entró in camera:
"È finita" disse con una voce roca.
"Lo immaginavo, non si guardano da giorni, mamma dorme sul divano da mesi e per di più la mattina si alza alle sei per andare a lavoro mentre papà è con un'altra donna" 
Strinse i pugni.
"Lei non merita uno come lui" continuava a ripetere sotto voce.
Mi guardò con degli occhi che sembravano indemoniati, "fai le valige, vado a fare le mie, appena finisci vai in camera di mamma e prendi la sua roba, non farti scoprire, appena papà esce noi andremo in un'altra città" disse.
Non riuscivo a guardarlo, mi faceva paura, non sembrava lui.
"Ehi, stiamo facendo tutto questo per mamma, tranquilla, andrà tutto bene" finse un sorriso e andò via.
Sono corsa verso i cassetti, ho messo tutto in borse e valige, tremavo dalla paura, sono corsa in camera di mamma e prendevo tutto quello che potevo. Dopo 10 minuti sento la porta sbattere, ovviamente sapevo che papà era andato via, quindi in silenzio son salita su.
"Ehi" disse mamma
Le feci un sorriso per incoraggiarla "mamma noi.."
"Noi? Karen che succede?" disse con curiosità
"Succede che noi andiamo via, e per noi intendo io, tu e Karen, non possiamo stare con quel mostro qui in casa" disse Marco
Mamma aveva paura della reazione che poteva avere papà.
"Dove andiamo?" sbottó
"Non ti riguarda, mettiti qualcosa di pesante, ci saranno molte ore di viaggio. Karen ha già preso la tua roba, ho messo tutto in macchina, ti aspetto giù' 
Partimmo dopo circa cinque minuti.

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"BUONGIORNO BELLEZZE!" Gridó Marco
"Vado a prendere qualcosa da mangiare al bar, entro le 10:00 saremo già in città, un attimo e arrivo" 
Mamma tirò un respiro di sollievo, aveva il viso più rilassato nonostante erano le sette di mattina. Marco aveva guidato tutta la notte senza neanche accostare per riposarsi, il cruscotto era pieno di bottigliette di caffè e qualche sigaretta sparsa di qua e di la. 
Ha solamente 18 anni ma si comporta come un uomo, ama me e mia madre più di ogni altra cosa, lavorava dopo la scuola per mantenere le spese, tornava tardi e non si è mai lamentato. 
"Tu e tuo fratello siete il mio punto di forza, ho portato con me 5.000 dollari, sono i soldi che avevo messo da parte per te, ma li useremo per sistemarci, scusami" 
"Mamma, non ti preoccupare, siamo qui per avere una nuova vita, questo è il bello no?" dissi sorridendo
Rise in un modo dolce, come i vecchi tempi.
Vidi Marco venire verso la macchina, aveva delle occhiaie enormi ma nonostante tutto sorrideva. Portò il cibo e mise in moto la macchina. 

"Dormiglione, svegliatevi, siamo arrivati" disse Marco 
"Qual è?" dissi con la voce roca
Mi indicò una casa abbastanza piccolina, proprio per tre persone.
"È questa? Beh, Marco, sappi che hai un grosso debito con me" disse mamma ridendo.
"Sii felice, mi basta solo questo. E poi chi non ha mai sognato di avere una casa a New York? Dai, vai dentro con Karen, prendo le valige e arrivo " 
La casa era molto confortevole, era a due piani, all'entrata c'era un caminetto con alcune poltrone attorno e accanto una cucina piccolina. 
Il piano di sopra aveva tre camere da letto con tanto di bagno, insomma, era abbastanza carina. 
"Andrai in una scuola a 5 minuti da qui, ti accompagnerò io, non voglio che cammini da sola. Io andrò a lavorare in un ristorante mentre mamma resterà a badare alla casa e a se stessa" disse Marco con un aria stanca. Sistemarono la loro roba e andarono a dormire mentre io restai giù a scrivere nel mio blog, scrissi che ho cambiato città e che non vedo l'ora di visitare la mia nuova scuola. Dopo cinque minuti un tizio avente il nickname 'WithOut' mi contattò:
"Sai anche io abito nella tua città e vado nella tua scuola, siamo un bel po' di alunni, abbiamo più di trecento ragazzi nuovi al giorno. Ho dato una visita al tuo blog, sembri una ragazza semplice, mi piacerebbe conoscerti meglio, se ti va visita al mio, puoi vedere che sono un ragazzo a cui piace sfogarsi e l'unico modo è scrivere o comporre musica. Non voglio più assillarti, ci sentiamo domani. 
:)‎ "
  
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