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Autore: GiovanniDiGi    13/02/2014    2 recensioni
Una poesia dedicata a mio padre, al dolore del distacco e all'uomo amorevolmente perfetto che è stato.
Genere: Poesia, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccole e tenere mani
Tremanti cercan rifugio
Lì dove incertezza dipani
L'amato ritrova agio

Fortezza di giorni vani
Tempra di fuoco e coraggio
Come luce radiosa emani
Tepore che scalda indugio
 
Sali in quota e plana adagio
Portami nuove di cieli sovrani
Di terre d'aspetto selvaggio
Scruta le acque di laghi e oceani
Ove confuso e inquieto veleggio
Alla ricerca di approdi sani
 
Pria che alba fugga miraggio
Bramo sorrisi e sapori lontani
Son cosciente, non vaneggio
Cerco lo sguardo di occhi ciani

Seppur d'ogni mal fosse peggio
Sempre e Ovunque, padre, urlerei… rimani!

  
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