Camminavo sull' orlo del baratro pensando alla morte. Era dolce, non poteva essere così male; come può essere brutto se smetti di sentire tutto, la sofferenza fa parte del tutto, quindi cesserebbe anch' essa.
Mi sbilanciai. Ero pronta a buttarmi nel nulla più totale, ero pronta a lasciarmi tutto alle spalle, ero pronta a mettere la parola ''fine'' alla mia biografia; le quali frasi, ultimamente, narravano solo di sofferenza. Stavo per precipitare, quando una mano mi afferrò.
Quando riaprii gli occhi ero circondata da luce, vidi uscire dal mio corpo tutto il male per poi vederlo precipitare. Il respiro che seguì fu come un risveglio mentale, una rinascita. L'aria che avevo respirato mi colmò di gioia, positività e pace. Fu allora che un raggio di luce, un un raggio che portava con sè tutte le emozioni che avevo appena respirato, uscì dal mio stomaco; poi ne seguì un altro che usciva dalla testa. Infine una tenue esplosione ne fece nascere un altro, quest' ultimo usciva dal cuore. Si andavano disperdendo nell'universo e poi, mi trovai dinnanzi alla Terra e fu allora che vidi i raggi raggiungerla e appena la toccarono, come una fitta rete, si sparsero per ogni centimetro quadrato del pianeta.
I raggi avevano colpito i cuori dei miei cari, che a loro volta li avevano trasmessi ad altri; la natura, le cose, gli animali. Ogni cosa era colpita e colmata dalla luce.
Ero in pace, ero collegata al Tutto.
Io ero il Tutto.
Mi era stata data un' altra possibilità, una possibilità per ricominciare.