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Autore: Impasse    13/02/2014    5 recensioni
Alle volte la nostra mente confonde i sogni con la realtà.
Questo può aiutarci a non impazzire oppure a perderci nell'oblio.
Lu Han era sulla linea di confine.
Bastava un passo.
Realtà o sogni?
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Breath



"A te.
La tua assenza mi toglie il respiro."

Impasse



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Non riusciva a respirare.
Gli capitava spesso durante la notte.
Si svegliava.
Piangeva.
Il suo corpo si ribellava.
Gli mancava l'ossigeno.
Inspirare. Espirare.
Si ripeteva.
Questo era l'inferno.
Inspirare. Espirare.
Il cuscino si bagnava e lui si stringeva forte  la maglia all'altezza del petto.
   
"Xiao Lu" Senti sussurrare.
"Sono qui amore, lasciati abbracciare."
"Se Hun".
Sussurrò prima di addormentarsi e sentirsi dolcemente protetto dal corpo del suo ragazzo.
Alle volte la nostra mente confonde i sogni con la realtà.
Questo può aiutarci a non impazzire oppure a perderci nell'oblio.
Lu Han era sulla linea di confine.
Bastava un passo.
Realtà o sogni?
Si svegliò da solo nel grande letto.
Si trovava nel lato opposto, dove solitamente dormiva Se Hun.
Ignorò il senso di solitudine e tristezza improvvisa.
Andò in cucina.
Un biglietto sul tavolo.
"Buongiorno, non avevo il coraggio di svegliarti, sei bellissimo quando dormi. A stasera amore mio. Se Hun"
Sorrise.
Nonostante fosse il piú piccolo, Se Hun cercava in ogni modo di viziarlo e farlo sentire amato.
Fece colazione. Se Hun lo rimproverava quando la saltava.
Si vestì e corse giù per le scale.
La strada per il lavoro non era lunga e a Lu Han piaceva camminare.
Guardò il cellulare. Un sms.

“Ciao Xiao Lu. Sono a lavoro. Ti sto pensando, hai fatto colazione? Ci sentiamo a pausa pranzo.”
Sorrise.


L'unica cosa positiva del lavoro era che faceva passare piú velocemente le giornate.
Senza che se ne rese conto l'orologio spostò rapidamente le lancette dalle 8.30 alle 12.30.
Un messaggio nella segreteria.
"Amore, oggi purtroppo non ho tempo a pausa pranzo. Impegni di lavoro. Faró qualche straordinario, probabilmente tornerò tardi stasera. Non mi aspettare e non saltare il pranzo. Ti amo"
Un altro sorriso.
Se Hun era davvero fissato con i pasti.
Rise fra sè e sè.

Guardo lo schermo del suo cellulare.
Come sfondo aveva ancora quella foto fatta a tradimento da Se Hun.
Erano andati al mare insieme.
Se Hun insisteva a fargli mettere la crema ma Lu Han era testardo.
Alla sera era completamente scottato e rosso.
Se Hun prese il suo cellulare e gli fece una foto, aggiungendo poi una frase:
“Questo per ricordarmi che il mio ragazzo ha sempre ragione.”.
La mise come sfondo e i tentativi di toglierla erano vani, Se Hun la rimetteva ogni volta.
La giornata passò in un lampo.

Un altro sms.
"Confermo che farò tardi stasera. C'è vento fuori, hai la sciarpa? Copriti bene.”
“Oh Se Hun sei peggio di mia madre” Pensò.

Era buio.
Lu Han odiava l'oscurità, si sentiva indifeso.
Prese il cellulare.
Chiamó Se Hun, parlare lo rassicurava.

Arrivó a casa.
Accese le luci e il riscaldamento.
Ore 19.17.
Troppo tardi per cucinare.
Ordinó del pollo.

Un sms.
"Non prendere il cinese per favore, sai benissimo che non mi piace. Vorrei del pollo. P.s ti amo"   

"Ti conosco troppo bene, Se  Hun"   sussurró.
Fini di mangiare da solo e si mise a guardare un film alla tv.
Il cellulare squilló.
"Lu-ge"  disse la voce dall'altra parte.
              
"Yixing" rispose felice.
"Ciao, come stai?" chiese il ragazzo.
"Bene, sto guardando un film ora. Se Hun fa tardi anche stasera."
"..." il silenzio.
"Lu-ge sono preoccupato per te. Non puoi andare avanti cosi. Stare sempre solo non ti fa bene. Se Hun..."
"Zitto." Disse secco.
     
La negazione porta all'oblio.

"Lu Han." La voce cambiò, piú profonda. La riconobbe, era Kris, il ragazzo di Yixing.
"No. Non voglio piú sentire una parola. Non mi importa. Io resto qui con Se Hun. Nessuno mi allontanerà da lui." Chiuse la chiamata.
Erano le 23.15
Era solo ancora una volta.
"A stasera avevi detto, bugiardo". Sussurrò singhiozzando.

Arrivó la mattina.
Di nuovo il biglietto sul tavolo.
I suoi messaggi.
La segreteria.

Uscí dal lavoro.
Kris lo stava aspettando.
"Non ricominciare, Kris. Non ne ho voglia" disse sorpassandolo e dirigendosi verso casa.
"Quanto ancora pensi di poter andare avanti cosi?" Gli chiese seguendolo.
"Senti lo so che fa male, Lu Han. Dannazione!" Urló quasi in lacrime.
"Devi smetterla!"
                                                  
"Smetterla?" Si giró guardandolo con odio.
"Come posso smetterla quando lui aveva bisogno di me e io non c'ero?" Urló di rimando, piangendo.
"Tu non capisci! Lui non poteva respirare. Lui non respirava e io non c'ero. Lui mi chiamava e io non c'ero." Si sentí abbracciare.
"Lasciami" si dimenava, piangendo.
"Era mio fratello, Lu Han. Era il mio piccolo fratellino. E' cresciuto davanti ai miei occhi, come pensi mi sia sentito? Ma devi lasciarlo andare!”
“No, no, no, no, no.” Lu Han urlava disperato.
“Se Hun è morto.”
“No.” urlò per l'ennesima volta.
Il cellulare gli cadde di mano.

Due anni fa Se Hun fece tardi al lavoro, era notte. Guidava piano, non amava correre ed era stanco. Prese il cellulare. Chiamò Lu Han ma era in doccia.
Gli lasciò un messaggio in segreteria.

“Xiao Lu. Sto tornando a casa. Ti è arrivato il mio messaggio di non prendere il cinese? Tra 15 minuti  sono a casa! Oggi mi sei mancato da morire. Non vedo l'ora di vederti...aspetta. Ti richiamo, sto guidando. Sono ad un semaforo e tra poco è verde. Ti amo tanto, anche tu mi ami, vero?" Rise e Il messaggio finí cosi.
     
Un ubriaco passó con il rosso e gli taglió la strada.
Scappó ma venne preso dalla polizia il giorno dopo.
L'accaduto finí sui giornali.
Se Hun non sopravvisse all'incidente.
La signora che lo soccorse per prima disse, che dalle sue labbra, uscì il nome di Lu Han prima di chiudere gli occhi.
Lu Han era arrabbiato quella sera. Era tardi e Se Hun non gli rispondeva.

Un botto lo riportò alla realtà
Il cellulare finì in pezzi per la caduta.
Perse i messaggi e le foto di Se Hun.

Lu Han fece un passo.
Tornó alla realtà.
Una realtà in cui Se Hun non era piú presente.
Tolse il bigliettino dal tavolo, le scritte, in matita, stavano sbiadendo.
Cambiò casa.
Decise di ricominciare, come Kris e Yixing cercarono più volte di convincerlo.
Per la prima volta trovò il coraggio di andare al cimitero.
Posò una rosa bianca sulla tomba di Se Hun.
Era il suo fiore preferito.
“Ti amo anche io.” Rispose al suo ultimo messaggio dopo 2 anni.
 Lu Han sorrise e poi si incamminò verso casa.
Non si accorse che, una piccola farfalla bianca, lo accompagnò fino ai cancelli del cimitero per poi tornare indietro e posarsi sulla rosa.




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"Sono le 2:37 e ho finito di scrivere questa  piccola fanfiction, nata da paura e dolore.
Ultimamente sento molto la mancanza di una persona che non posso più
stringere o solo sentirne il profumo.
Alle volte mi faccio travolgere dall'ansia e dalla tristezza
e ho attacchi di panico e mi manca il respiro, come stanotte.
E' solo uno sfogo.
Spero non vi abbia fatto rimanere troppo male.

Alla prossima, un abbraccio.

p.s sono in cerca di una beta-reader. Chiunque avesse voglia di aiutarmi
sarei felice di accoglierlo nel mio piccolo mondo."
  
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