INTRODUZIONE
Katniss era distrutta. Se ne stava appollaiata sul suo albero nel tentativo di dormire, ma non era facile con il terrore del Team dei Favoriti e Peeta qualche metro più giù pronto a svegliarsi ed ucciderla in qualsiasi momento.Cercò di rilassarsi.
" Pensa a qualcosa di bello..." disse fra sé e sé, ma non fece in tempo a chiudere gli occhi che sentì uno strano brusio ed un peso sulle sue gambe. Aprì di scatto le palpebre, Clove era lì, sopra di lei.
Katniss stava per strillare, ma la mora le mise una mano sulla bocca ed una sulla testa, inizialmente con forza tale da non permetterle di urlare, poi piano piano allentando la presa.
" Shh.. shh.. piccola sono io.. non voglio ucciderti." Con la mano che aveva portato alla sua testa cominciò a farle delle carezze. " Non potrei mai.." la fissò con quei suoi bellissimi occhi verdi. " Calmati..." con l'altra mano, che le aveva portato alla bocca, passò a carezzarle la guancia.
Le due si fissarono intensamente negli occhi. Poi Clove li abbassò sulla gamba di Katniss. " Kat, sei ferita! " con un coltello tagliò della stoffa ingrandendo il buco nei pantaloni dell'altra, per osservare meglio la bruciatura. " Deve far male.."
" Tu dici?" commentò Everdeen.
Poco dopo le due sentirono uno strano rumore: sembrava che un aiuto degli sponsor stesse arrivando.
Ed infatti eccolo lì, il contenitore attaccato ad un paracadute, atterrare su di un ramo poco più in alto. Katniss fece per alzarsi, ma Clove glielo impedì: " Ferma, faccio io." e con rapidità si arrampicò fino a prenderlo.
" Che fisico atletico che ha, quella ragazza..." pensò la ragazza in fiamme.
Pochi secondi dopo, Clove tornò accanto alla compagna e aprì il contenitore: la medicina per la bruciatura.
" Lascia che te la metta io, ti prego."
Katniss non amava mostrarsi debole e vulnerabile, ma con lei era un'altra storia.
Con lei ERA, debole e vulnerabile.
Ciò l'avrebbe portata alla morte? Può darsi. Ma aveva un presentimento che la portava a fidarsi di lei.. era così dolce e protettiva, in cuor suo avrebbe voluto averla accanto a sé tutta la notte.
" Non avere paura." le applicò la medicina. " Non ti lascio sola. "
Detto questo, le diede un bacio sulle labbra.
Un bacio che sarebbe rimasto solo per loro.
Un loro segreto.
O almeno, così speravano.