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Autore: Debby_Gatta_The_Best    13/02/2014    3 recensioni
Nastasia, dopo gli avvenimenti di Super Paper Mario, è rimasta sola e chiusa in se stessa. Non ha idea di quale scopo ha la sua vita, adesso. Pugnazzo, che era molto affezionato alla giovane donna, decide di trovare un modo per tirarla su di morale: inizia, quindi, a cercare, con l'aiuto di Mimì (che si autodefinisce esperta in ragazzi), un possibile fidanzato per l'ex segretaria del Conte Cenere. I due si mettono in viaggio, ma la storia prende una svolta inaspettata...
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Mi volete spiegare la situazione? Cosa è una Nastasia?-
Mimì si voltò con il volto deformato dalla rabbia e menò un ceffone all'Oscuro.
-Nastasia sarà la tua fidanzata, e tre!-
Lui si massaggiò la guancia dolorante:
-Non posso fidanzarmi con qualcosa che non conosco!-
*SCHIOCK* Un altro schiaffo dalla mutante:
-Lei è una donna, vile! Un'Oscura, se proprio lo vuoi sapere! E quattro!-
-Non ho comunque intensione di fidanzarmi con la prima che mi capita! Anzi, sappi che non ho proprio nessuna intensione di fidanzarm...-
Un'altra manata, questa volta sulla gota sinistra:
-Zitto! Tu farai come ti dico io, E BASTA! E cinque-
Era piuttosto infuriata: erano in viaggio dalla sera precedente e si erano fermati solo per una breve sosta. Inoltre, non aveva trovato un fidanzato per se stessa. Ma soprattutto le rodeva l'idea che il giorno seguente sarebbe stato San Valentino e non aveva la certezza di riuscire ad arrivare in tempo a Svoltadilà.
Lo stomaco di Pugnazzo brontolò, e Mimì decise che era l'ora di fermarsi.
Pugnazzo montò le tende ed accese un falò. Era quasi il tramonto.
-Entro domani sera dovremo essere a Svoltadilà. A qualunque costo-
-Sì, sì, ma ora mangiamo!-
Benjamin fu legato ad un albero lì vicino.
-Neanche fossi un cane! Perché continui a trattarmi peggio di una bestia?-
-Perché temo che tu scappi...-
Aveva risposto mentre ripuliva la scodella di zuppa.
-Ho fame...-
Aveva osservato sottovoce lui, ma l'altra lo aveva sentito benissimo:
-Oh, no, mio caro. Niente pappa per te. Devi rimanere in forma...-
Gli occhi dell'Oscuro si ridussero a fessure arancioni molto inquietanti, e Mimì decise di accontentarlo, lanciandogli un pezzo di pane.
-Mangia. E non ti lamentare. Dopo abbiamo le prove!-
-Le che...?-
-Le prove!-
E chiuse l'argomento, porgendogli anche un bicchier d'acqua.
Lui sospirò ed iniziò a mangiare lentamente. Dopo diversi minuti di silenzio, la sua voce si fece sentire nuovamente:
-Mi devi ancora dare i soldi...-
Lei lo guardò interrogativa. Lui spiegò:
-Per la vincita. Me gli avevi promessi-
Lei lo guardò qualche secondo, poi scoppiò in una fragorosa risata:
-Ah,ah,ah! I soldi??? Ma sei matto? Non hai capito che era tutta una messinscena?-
Lui continuò a guardarla negli occhi impassibile. Dietro di loro, il sole era scomparso, lasciandosi dietro un alone violaceo.
-Non penserai sul serio che io ti paghi l'iscrizione a quella stupida Università, vero?-
-Sì. Me lo avevi promesso-
Parlava tranquillamente, come se la cosa fosse totalmente normale.
Lei sbuffò:
-Io non ti ho promess...-
Ma si bloccò. Gli occhi arancio intenso dell'altro la guardavano quasi con compassione. Non riuscì a distogliere lo sguardo per parecchi minuti. Non capiva cosa le stava accadendo. La sensazione strana che aveva avvertito il giorno prima, quando lui l'aveva afferrata per un braccio, si ripresentò. Il suo cuore esplose in una stranissima emozione.
-Stai bene?-
Osservò l'altro dopo 10 minuti che Mimì lo fissava a bocca aperta. Questa si riprese:
-Sì, sì, sto bene...-
Poi fece per voltarsi, ma non riuscì a trattenere la frase:
-E... va bene. Avrai i tuoi soldi. Potrai prendere l'incasso del concorso...-
Poi si voltò e camminò nervosamente verso la sua tenda.
-Ma cosa le sta succedendo?-
Pugnazzo fece spallucce, poi slegò l'Oscuro e lo condusse davanti alla tenda di Mimì, dicendogli che dovevano fare quelle "prove". Poi diede la buonanotte e se ne andò nell'altra tenda. Benjamin rimase per un po' davanti alla tenda della mutante, mentre il freddo si faceva sentire ed il buio calava sempre più. Per lui non c'erano problemi: vedeva quasi meglio di notte che di giorno. Era slegato. Sarebbe potuto fuggire, ritornare alla Città, oppure in qualsiasi altro posto, tutto tranne che lì. Ma il suo libro l'aveva ancora Mimì. E poi quella ragazza lo aveva, in qualche modo, colpito. Non riusciva a spiegarsi il motivo, ma nonostante i suoi modi arroganti e bruschi di fare che lei aveva, l'Oscuro non riusciva ad odiarla, neanche per averlo preso in ostaggio.
Si decise ad entrare. Bussò sulla tela della tenda, e nonostante il suono non fosse molto forte, Mimì lo sentì e lo invitò con un "entra".
-In cosa consistono queste prove...???-
Appena fu dentro, rimase esterrefatto nel trovarsi davanti un'Oscura dalla pelle azzurra e dai capelli fucsia, con un paio di occhiali rossi che le nascondevano gli occhi. La voce, però, era quella di Mimì:
-Sono Nastasia! Sorpreso?-
L'altro scosse la testa incredulo, ma poi si ricordò che Mimì era una mutante:
-Sarebbe questa la donna che devo incontrare?-
L'altra fece un cenno con la testa, poi il suo corpo venne nascosto da una nuvola di fumo viola intenso e poco dopo riapparve la vera Mimì:
-Sì. Lei è Nastasia! E tu devi...-
-Fargli da fidanzato, uff... ma come fai a sapere che ci innamoreremo?-
-Non importa che tu t'innamori sul serio, devi solo fare finta!-
Ridacchiò felice.
-Ma sei pazza? L'amore è una cosa seria. Non si può fingere in amore, e neanche amare a forza... e come sai che a lei piacerò?-
-Ovvio, sei quello giusto! Un tipo colto, studioso, galante (quando vuoi)... sei perfetto!-
L'altro continuò a guardarla senza capire.
-Uff... Nastasia necessita d'amore, o comunque di affetto. Ha perso l'uomo che amava ed ora è depressa. E sarai TU a consolarla...-
L'altro ribatté:
-Ma a quale scopo...? Cosa ci guadagno, insomma... se neanche la conosco! Lo fare volentieri per un'amica, ma non di certo per una sconosciuta!-
Mimì gli fece sventolare sotto il naso (che non aveva) il suo libro, ed un grosso sacco tintinnante:
-Potrai riavere il libro, e tutti i soldi che posseggo...-
-Non bastano per l'iscrizione...-
Sibilò freddamente lui.
Mimì cercò di rimanere calma. Estrasse da una sua valigia una gemma lucente:
-Ed avrai... anche questa...-
Disse a stento. Lui continuò a scuotere il capo.
-E... ... questa...-
Ne tirò fuori un'altra. Separarsene era per lei un immenso dolore.
-No. Non ci siamo-
Mimì dovette rinunciare a ben 7 gemme prima di convincerlo.
-Ok, ma questa volta promettimi che avrò la mia ricompensa...-
-Sì, sì, ovviamente...-
Benjamin rifletté per qualche istante, poi disse:
-Ma se a lei non piaccio? Non significa che debba piacergli per forza! Io non sono mai stato un gran romantico... non ho mai avuto una fidanzata in vita mia. E mai mi sono innamorato. Come farò a conquistarla? E cosa dirà quando scoprirà che l'amore era una finzione?-
Mimì lo fulminò con uno sguardo di ghiaccio:
-Tu NON dovrai farlo scoprire, infatti...-
-Ma...-
-Niente ma!-
-Ok...-
Sospirò abbassando la testa. L'altra batté le mani felice:
-Bene, ed ora iniziamo con le nostre prove!-
Si trasformò nuovamente in Nastasia, fingendosi seria e rigida.
-Bene. Io sono sola, triste e sconsolata. Come agisci?-
E prese l'espressione impassibile dell'Oscura. Benjamin la osservò per diversi istanti, poi pronunciò uno stentato "buonasera", che la mano di Nastasia, ma che in fondo era quella della mutante gli impresse un nuovo marchio sulla faccia.
-Ahi! Cos'ho fatto?-
-"Buonasera"...??? E che razza di presentazione è???-
-Una presentazione educata...-
Scandì con amarezza l'ultima parola. Essere educati con Mimì era alquanto difficile.
-E cosa altro avrei dovuto dire? "Ehy, baby, ti va di uscire con me? Mi chiamo Benjamin, e tu? Nastasia? Ho indovinato?"-
Mimì si trattenne da mollare un altro schiaffo all'Oscuro, per il semplice motivo che si lasciò andare invece ad una risata piena di gusto.
-AH,AH,AH!!! Troppo bella questa!!!-
Si asciugò una lacrima, poi si sistemò gli occhiali che non appartenevano alla sua moda abituale e tentò di riprendere l'aspetto da "Nastasia", commentando però:
-Allora non sei solo noioso. Sei anche simpatico!-
L'altro fece spallucce:
-Lo prendo come un complimento...-
-Ok, continuiamo...-
Si mise seduta su una valigia e ripeté:
-Sono sola in una sera di febbraio. Fai un'entrata in scena e presentati!-
Lui si nascose allora dietro ad una torre di valigie, e dopo poco si mostrò tenendo un passo calmo, e tranquillamente osservò:
-Freddino, non trova?-
Mimì accettò l'intervento come "buono", poi proseguì imitando la voce di Nastasia:
-Non credo che questa temperatura sia particolarmente bassa...-
Finse però di rabbrividire, e lui si avvicinò:
-Cosa ci fa una signorina come lei sola in una notte come questa...?-
Uno schiaffo giunse rapidissimo. Benjamin si ritrasse e poi ritentò:
-Questa notte una stella è discesa dal cielo... ed ora mi si para davant...-
Due ciaffate, belle sode, e Benjamin si lasciò scappare un "Ahi!"
-Idiota! Non fare il romanticone da subito! Non pensi che una ragazza potrebbe offendersi?-
-E tu non credi che le ragazze siano più restie a menare ceffoni al primo che incontrano? Inoltre, cosa devo dire? A te non va bene nulla!-
Mimì sbuffò, ma non aggiunse altro se non un "vai".
-Emm... incontrare un'Oscura è una cosa piuttosto rara da queste parti... lei vive qui...?-
Mimì grugnì un "'nsomma" ma rispose:
-In realtà, mi trovo qui solo momentaneamente. Penso che presto me ne andrò...-
Benjamin guardò in alto, fingendo di osservare le stelle, mentre sopra di lui c'era solo il vivido colore arancio della tenda:
-Io sono qui per degli studi. Vengo dalla Città Oscura... appartengo alla...-
-Fermo! Non esagerare. Dì soltanto "Vengo dalla Città Oscura!". Colui di cui Nastasia era innamorata apparteneva alla Tribù dell'Oscurità. Non rammentarle quel nome...-
-Ma... scusa, Mimì, ma chi era questo misterioso uomo? Mi hai incuriosito...-
Lei la fece breve:
-Nastasia era rimasta ammaliata dal Conte Cenere, colui che tempo fa cercò di distrugg...-
-Lord Blumiere?-
Esclamò incredulo.
-Sì, lui...-
-Ed ora dove si trova??? Sua madre ha cercato tracce di suo figlio ovunque, senza successo... saperlo per lei sarebbe un peso in meno...-
-Il Conte ora si trova felice e contento assieme a sua moglie, in un luogo che neanche io conosco. E non credo che voglia altre noie dategli dai familiari...-
Concluse fredda. Poi ricominciò con la recitazione:
 -La Città Oscura...? Si trova molto lontano da qui...-
-Oh, sì. Dista parecchio. E lei, se mi è concesso saperlo, da dov...-
Fece appena in tempo a balzare all'indietro che la mano di Mimì schioccò nell'aria come una frusta:
-NO! Non rammentarle il passato!-
-Ma non credi che potrebbe sospettare qualcosa se le facessi solo domande specifiche?-
-Fai quello che ti dico, senza ribattere!-
Benjamin allora rifletté per qualche secondo, poi parlò:
-Sì, ho impiegato un po' per giungere in questa città. Io la trovo spl... Mimì, com'è Svoltadilà?-
-Mmm... una città fondata dagli Antichi, con colori chiari e molta luce naturale...-
-Bleah! Emm, scusa... ma noi non siamo abituati ai colori chiari... solo l'idea... urgh, lasciamo stare. Eh-emm: Io la trovo molto affascinante. Studio Anticologia ed ho letto molto sulle città fondate dagli Antichi. Penso siano come gioielli inestimabili da preservare...-
-Concordo...-
La sua voce era vaga.
Benjamin stette un po' in silenzio, per fare scena. Poi, educatamente, chiese:
-Posso sedermi vicin...-
-NO, STUPIDO! Prima introduci la situazione!-
Nei suoi occhi, coperti dalle lenti degli occhiali, brillavano scintille di rabbia.
-Erm... Il mio nome è Benjamin...-
Mimì commentò che non era una delle migliori frasi, ma rispose:
-Io sono Nastasia...-
-Nastasia...? Un nome molto bello... non lo avevo mai sentito, ma mi piace...-
Sorrise. Poi si avvicinò lentamente, e ripeté:
-Le dispiace se mi siedo accanto a lei...?-
Nastasia-Mimì scosse la testa lentamente. Benjamin si sedette educatamente. Rimase nuovamente in silenzio, fino a quando iniziò a dire:
-Mi pare strano che nella sera di San Valentino una giovane graziosa come lei...-
Ma si interruppe a metà, e non per colpa di Mimì, ma per lo scricchiolio della valigia su cui erano seduti. Cigolò e tremò pericolosamente, e in pochi secondi il tappo si sfondò, lasciando cadere la coppia su un materasso di vestiti di Mimì. All'inizio rimasero spaesati, e Mimì si ritrasformò in se stessa. Ma quando i due si guardarono negli occhi, proruppe una forte risata. La mano di Benjamin scivolò accidentalmente su quella di Mimì, e questa volta la sensazione fu avvertita da entrambi, che sussultarono sorpresi.
Poi scesero dalla valigia, si guardarono nuovamente negli occhi e poi arrossirono all'unisono.
-Penso che per 'sta sera basti. 'Notte...-
Mimì cacciò fuori l'altro indicandogli il sacco a pelo vicino alla sua tenda, poi chiuse la porta con la cerniera. Benjamn rimase spaesato lì fuori, con il freddo che gli pungeva la pelle scoperta, ma il cuore caldo di emozione. Per la prima volta nella sua vita, aveva trovato l'amore. Purtroppo, non per Nastasia.

I due Farbì si sedettero su un ramo, massaggiandosi le alucce doloranti.
-Allora, Cuore, che ne pensi? Abbiamo fatto frullare abbastanza cervelli per oggi?-
-Mmm... credo di sì, Cupid. Certo che il nostro lavoro è stressante!-
Appoggiò l'arco e le frecce con la punta a forma di cuore accanto a lei, poi sospirò:
-Lavoriamo tutto l'anno senza pausa. è ingiusto! Dovrebbero aumentarci il salario!-
Ma stava scherzando, amava il suo lavoro.
-Eddai, non è poi così faticoso. Diamo solo una spintarella in più a quelli che da soli non s'innamorano!-
-Già. Oppure velocizziamo l'innamoramento. Certo che la tua idea su quei due è un po' stramba...-
Indicò con la testa la tenda arancione.
-Tsk. Io credo che stiano benissimo insieme, invece-
Aveva replicato Cupid.
-Sarà, ma l'ultima volta che abbiamo fatto innamorare un Oscuro con una non-Oscura è successo il finimondo... letteralmente...-
-Ba', quei due sono la coppia meglio riuscita negli ultimi 14 secoli. E poi, si erano già innamorati. Anche senza il nostro intervento, la cosa sarebbe avvenuta lo stesso...-
-Uff, ok. Non si può discutere con te, rigiri sempre la frittata dalla tua parte. Domani sarà San Valentino! E sai cosa significa questo?-
-Lavoro doppio...?-
-No, vedere le facce dei fidanzati mollati per qualcun altro! Spasso assicurato!-
-Sei malvagia! Siamo incaricati da Granbì per diffondere l'amore a coloro che non lo troverebbero mai, e tu pensi alle coppie che si lasciano...?-
-Ah,ah,ah! Sì, è divertente. Non è perché siamo angioletti che dobbiamo sempre pensare e comportarci come tali, no?-
-...-
Lei dondolò la testa annoiata:
-Sei proprio un guastafeste. La cosa bella è che nessuno ci vede, e noi possiamo sbudellarci dalle risate senza dare nell'occhio...-
-Va', dormiamo adesso. Domani sarà una dura giornata... fai prima te il turno o lo faccio io?-
-Fallo tu. Ho dei piani per domani sera. Ricordi quella poveretta che si era innamorata della nostra migliore riuscita? Non voglio farla sentire più sola...-
Detto questo, si sdraiò completamente sul ramo e chiuse gli occhi augurando buonanotte all'altro.  

Sì! Penultimo capitolo! Visto, ho pareggiato con quello corto di ieri. Furbetti quei due Farbì dell'amore, no? Domani il gran finale! Continuate a seguirmi per vedere l'ultimo grande colpo di scena, anche se in molti lo avrete intuito... Be', buonanotte! PS: Mimì la tiraschiaffi XD mi piace com'è venuta fuori questa parte!

  
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