-Mi
volete spiegare la situazione? Cosa è una Nastasia?-
Mimì si
voltò con il volto deformato dalla rabbia e menò un ceffone
all'Oscuro.
-Nastasia sarà la tua fidanzata, e tre!-
Lui si
massaggiò la guancia dolorante:
-Non posso fidanzarmi con
qualcosa che non conosco!-
*SCHIOCK* Un altro schiaffo dalla
mutante:
-Lei è una donna, vile! Un'Oscura, se proprio lo vuoi
sapere! E quattro!-
-Non ho comunque intensione di fidanzarmi con
la prima che mi capita! Anzi, sappi che non ho proprio nessuna
intensione di fidanzarm...-
Un'altra manata, questa volta sulla
gota sinistra:
-Zitto! Tu farai come ti dico io, E BASTA! E
cinque-
Era piuttosto infuriata: erano in viaggio dalla sera
precedente e si erano fermati solo per una breve sosta. Inoltre, non
aveva trovato un fidanzato per se stessa. Ma soprattutto le rodeva
l'idea che il giorno seguente sarebbe stato San Valentino e non aveva
la certezza di riuscire ad arrivare in tempo a Svoltadilà.
Lo
stomaco di Pugnazzo brontolò, e Mimì decise che era l'ora di
fermarsi.
Pugnazzo montò le tende ed accese un falò. Era quasi
il tramonto.
-Entro domani sera dovremo essere a Svoltadilà. A
qualunque costo-
-Sì, sì, ma ora mangiamo!-
Benjamin fu
legato ad un albero lì vicino.
-Neanche fossi un cane! Perché
continui a trattarmi peggio di una bestia?-
-Perché temo che tu
scappi...-
Aveva risposto mentre ripuliva la scodella di
zuppa.
-Ho fame...-
Aveva osservato sottovoce lui, ma l'altra
lo aveva sentito benissimo:
-Oh, no, mio caro. Niente pappa per
te. Devi rimanere in forma...-
Gli occhi dell'Oscuro si ridussero
a fessure arancioni molto inquietanti, e Mimì decise di
accontentarlo, lanciandogli un pezzo di pane.
-Mangia. E non ti
lamentare. Dopo abbiamo le prove!-
-Le che...?-
-Le prove!-
E
chiuse l'argomento, porgendogli anche un bicchier d'acqua.
Lui
sospirò ed iniziò a mangiare lentamente. Dopo diversi minuti di
silenzio, la sua voce si fece sentire nuovamente:
-Mi devi ancora
dare i soldi...-
Lei lo guardò interrogativa. Lui spiegò:
-Per
la vincita. Me gli avevi promessi-
Lei lo guardò qualche secondo,
poi scoppiò in una fragorosa risata:
-Ah,ah,ah! I soldi??? Ma sei
matto? Non hai capito che era tutta una messinscena?-
Lui continuò
a guardarla negli occhi impassibile. Dietro di loro, il sole era
scomparso, lasciandosi dietro un alone violaceo.
-Non penserai sul
serio che io ti paghi l'iscrizione a quella stupida Università,
vero?-
-Sì. Me lo avevi promesso-
Parlava tranquillamente,
come se la cosa fosse totalmente normale.
Lei sbuffò:
-Io non
ti ho promess...-
Ma si bloccò. Gli occhi arancio intenso
dell'altro la guardavano quasi con compassione. Non riuscì a
distogliere lo sguardo per parecchi minuti. Non capiva cosa le stava
accadendo. La sensazione strana che aveva avvertito il giorno prima,
quando lui l'aveva afferrata per un braccio, si ripresentò. Il suo
cuore esplose in una stranissima emozione.
-Stai bene?-
Osservò
l'altro dopo 10 minuti che Mimì lo fissava a bocca aperta. Questa si
riprese:
-Sì, sì, sto bene...-
Poi fece per voltarsi, ma non
riuscì a trattenere la frase:
-E... va bene. Avrai i tuoi soldi.
Potrai prendere l'incasso del concorso...-
Poi si voltò e camminò
nervosamente verso la sua tenda.
-Ma cosa le sta
succedendo?-
Pugnazzo fece spallucce, poi slegò l'Oscuro e lo
condusse davanti alla tenda di Mimì, dicendogli che dovevano fare
quelle "prove". Poi diede la buonanotte e se ne andò
nell'altra tenda. Benjamin rimase per un po' davanti alla tenda della
mutante, mentre il freddo si faceva sentire ed il buio calava sempre
più. Per lui non c'erano problemi: vedeva quasi meglio di notte che
di giorno. Era slegato. Sarebbe potuto fuggire, ritornare alla Città,
oppure in qualsiasi altro posto, tutto tranne che lì. Ma il suo
libro l'aveva ancora Mimì. E poi quella ragazza lo aveva, in qualche
modo, colpito. Non riusciva a spiegarsi il motivo, ma nonostante i
suoi modi arroganti e bruschi di fare che lei aveva, l'Oscuro non
riusciva ad odiarla, neanche per averlo preso in ostaggio.
Si
decise ad entrare. Bussò sulla tela della tenda, e nonostante il
suono non fosse molto forte, Mimì lo sentì e lo invitò con un
"entra".
-In cosa consistono queste prove...???-
Appena
fu dentro, rimase esterrefatto nel trovarsi davanti un'Oscura dalla
pelle azzurra e dai capelli fucsia, con un paio di occhiali rossi che
le nascondevano gli occhi. La voce, però, era quella di Mimì:
-Sono
Nastasia! Sorpreso?-
L'altro scosse la testa incredulo, ma poi si
ricordò che Mimì era una mutante:
-Sarebbe questa la donna che
devo incontrare?-
L'altra fece un cenno con la testa, poi il suo
corpo venne nascosto da una nuvola di fumo viola intenso e poco dopo
riapparve la vera Mimì:
-Sì. Lei è Nastasia! E tu
devi...-
-Fargli da fidanzato, uff... ma come fai a sapere che ci
innamoreremo?-
-Non importa che tu t'innamori sul serio, devi solo
fare finta!-
Ridacchiò felice.
-Ma sei pazza? L'amore è una
cosa seria. Non si può fingere in amore, e neanche amare a forza...
e come sai che a lei piacerò?-
-Ovvio, sei quello giusto! Un tipo
colto, studioso, galante (quando vuoi)... sei perfetto!-
L'altro
continuò a guardarla senza capire.
-Uff... Nastasia necessita
d'amore, o comunque di affetto. Ha perso l'uomo che amava ed ora è
depressa. E sarai TU a consolarla...-
L'altro ribatté:
-Ma a
quale scopo...? Cosa ci guadagno, insomma... se neanche la conosco!
Lo fare volentieri per un'amica, ma non di certo per una
sconosciuta!-
Mimì gli fece sventolare sotto il naso (che non
aveva) il suo libro, ed un grosso sacco tintinnante:
-Potrai
riavere il libro, e tutti i soldi che posseggo...-
-Non bastano
per l'iscrizione...-
Sibilò freddamente lui.
Mimì cercò di
rimanere calma. Estrasse da una sua valigia una gemma lucente:
-Ed
avrai... anche questa...-
Disse a stento. Lui continuò a scuotere
il capo.
-E... ... questa...-
Ne tirò fuori un'altra.
Separarsene era per lei un immenso dolore.
-No. Non ci siamo-
Mimì
dovette rinunciare a ben 7 gemme prima di convincerlo.
-Ok, ma
questa volta promettimi che avrò la mia ricompensa...-
-Sì, sì,
ovviamente...-
Benjamin rifletté per qualche istante, poi
disse:
-Ma se a lei non piaccio? Non significa che debba piacergli
per forza! Io non sono mai stato un gran romantico... non ho mai
avuto una fidanzata in vita mia. E mai mi sono innamorato. Come farò
a conquistarla? E cosa dirà quando scoprirà che l'amore era una
finzione?-
Mimì lo fulminò con uno sguardo di ghiaccio:
-Tu
NON dovrai farlo scoprire, infatti...-
-Ma...-
-Niente
ma!-
-Ok...-
Sospirò abbassando la testa. L'altra batté le
mani felice:
-Bene, ed ora iniziamo con le nostre prove!-
Si
trasformò nuovamente in Nastasia, fingendosi seria e rigida.
-Bene.
Io sono sola, triste e sconsolata. Come agisci?-
E prese
l'espressione impassibile dell'Oscura. Benjamin la osservò per
diversi istanti, poi pronunciò uno stentato "buonasera",
che la mano di Nastasia, ma che in fondo era quella della mutante gli
impresse un nuovo marchio sulla faccia.
-Ahi! Cos'ho
fatto?-
-"Buonasera"...??? E che razza di presentazione
è???-
-Una presentazione educata...-
Scandì con amarezza
l'ultima parola. Essere educati con Mimì era alquanto difficile.
-E
cosa altro avrei dovuto dire? "Ehy, baby, ti va di uscire con
me? Mi chiamo Benjamin, e tu? Nastasia? Ho indovinato?"-
Mimì
si trattenne da mollare un altro schiaffo all'Oscuro, per il semplice
motivo che si lasciò andare invece ad una risata piena di
gusto.
-AH,AH,AH!!! Troppo bella questa!!!-
Si asciugò una
lacrima, poi si sistemò gli occhiali che non appartenevano alla sua
moda abituale e tentò di riprendere l'aspetto da "Nastasia",
commentando però:
-Allora non sei solo noioso. Sei anche
simpatico!-
L'altro fece spallucce:
-Lo prendo come un
complimento...-
-Ok, continuiamo...-
Si mise seduta su una
valigia e ripeté:
-Sono sola in una sera di febbraio. Fai
un'entrata in scena e presentati!-
Lui si nascose allora dietro ad
una torre di valigie, e dopo poco si mostrò tenendo un passo calmo,
e tranquillamente osservò:
-Freddino, non trova?-
Mimì
accettò l'intervento come "buono", poi proseguì imitando
la voce di Nastasia:
-Non credo che questa temperatura sia
particolarmente bassa...-
Finse però di rabbrividire, e lui si
avvicinò:
-Cosa ci fa una signorina come lei sola in una notte
come questa...?-
Uno schiaffo giunse rapidissimo. Benjamin si
ritrasse e poi ritentò:
-Questa notte una stella è discesa dal
cielo... ed ora mi si para davant...-
Due ciaffate, belle sode, e
Benjamin si lasciò scappare un "Ahi!"
-Idiota! Non fare
il romanticone da subito! Non pensi che una ragazza potrebbe
offendersi?-
-E tu non credi che le ragazze siano più restie a
menare ceffoni al primo che incontrano? Inoltre, cosa devo dire? A te
non va bene nulla!-
Mimì sbuffò, ma non aggiunse altro se non un
"vai".
-Emm... incontrare un'Oscura è una cosa
piuttosto rara da queste parti... lei vive qui...?-
Mimì grugnì
un "'nsomma" ma rispose:
-In realtà, mi trovo qui solo
momentaneamente. Penso che presto me ne andrò...-
Benjamin guardò
in alto, fingendo di osservare le stelle, mentre sopra di lui c'era
solo il vivido colore arancio della tenda:
-Io sono qui per degli
studi. Vengo dalla Città Oscura... appartengo alla...-
-Fermo!
Non esagerare. Dì soltanto "Vengo dalla Città Oscura!".
Colui di cui Nastasia era innamorata apparteneva alla Tribù
dell'Oscurità. Non rammentarle quel nome...-
-Ma... scusa, Mimì,
ma chi era questo misterioso uomo? Mi hai incuriosito...-
Lei la
fece breve:
-Nastasia era rimasta ammaliata dal Conte Cenere,
colui che tempo fa cercò di distrugg...-
-Lord Blumiere?-
Esclamò
incredulo.
-Sì, lui...-
-Ed ora dove si trova??? Sua madre ha
cercato tracce di suo figlio ovunque, senza successo... saperlo per
lei sarebbe un peso in meno...-
-Il Conte ora si trova felice e
contento assieme a sua moglie, in un luogo che neanche io conosco. E
non credo che voglia altre noie dategli dai familiari...-
Concluse
fredda. Poi ricominciò con la recitazione:
-La Città
Oscura...? Si trova molto lontano da qui...-
-Oh, sì. Dista
parecchio. E lei, se mi è concesso saperlo, da dov...-
Fece
appena in tempo a balzare all'indietro che la mano di Mimì schioccò
nell'aria come una frusta:
-NO! Non rammentarle il passato!-
-Ma
non credi che potrebbe sospettare qualcosa se le facessi solo domande
specifiche?-
-Fai quello che ti dico, senza ribattere!-
Benjamin
allora rifletté per qualche secondo, poi parlò:
-Sì, ho
impiegato un po' per giungere in questa città. Io la trovo spl...
Mimì, com'è Svoltadilà?-
-Mmm... una città fondata dagli
Antichi, con colori chiari e molta luce naturale...-
-Bleah! Emm,
scusa... ma noi non siamo abituati ai colori chiari... solo l'idea...
urgh, lasciamo stare. Eh-emm: Io la trovo molto affascinante. Studio
Anticologia ed ho letto molto sulle città fondate dagli Antichi.
Penso siano come gioielli inestimabili da
preservare...-
-Concordo...-
La sua voce era vaga.
Benjamin
stette un po' in silenzio, per fare scena. Poi, educatamente,
chiese:
-Posso sedermi vicin...-
-NO, STUPIDO! Prima introduci
la situazione!-
Nei suoi occhi, coperti dalle lenti degli
occhiali, brillavano scintille di rabbia.
-Erm... Il mio nome è
Benjamin...-
Mimì commentò che non era una delle migliori frasi,
ma rispose:
-Io sono Nastasia...-
-Nastasia...? Un nome molto
bello... non lo avevo mai sentito, ma mi piace...-
Sorrise. Poi si
avvicinò lentamente, e ripeté:
-Le dispiace se mi siedo accanto
a lei...?-
Nastasia-Mimì scosse la testa lentamente. Benjamin si
sedette educatamente. Rimase nuovamente in silenzio, fino a quando
iniziò a dire:
-Mi pare strano che nella sera di San Valentino
una giovane graziosa come lei...-
Ma si interruppe a metà, e non
per colpa di Mimì, ma per lo scricchiolio della valigia su cui erano
seduti. Cigolò e tremò pericolosamente, e in pochi secondi il tappo
si sfondò, lasciando cadere la coppia su un materasso di vestiti di
Mimì. All'inizio rimasero spaesati, e Mimì si ritrasformò in se
stessa. Ma quando i due si guardarono negli occhi, proruppe una forte
risata. La mano di Benjamin scivolò accidentalmente su quella di
Mimì, e questa volta la sensazione fu avvertita da entrambi, che
sussultarono sorpresi.
Poi scesero dalla valigia, si guardarono
nuovamente negli occhi e poi arrossirono all'unisono.
-Penso che
per 'sta sera basti. 'Notte...-
Mimì cacciò fuori l'altro
indicandogli il sacco a pelo vicino alla sua tenda, poi chiuse la
porta con la cerniera. Benjamn rimase spaesato lì fuori, con il
freddo che gli pungeva la pelle scoperta, ma il cuore caldo di
emozione. Per la prima volta nella sua vita, aveva trovato l'amore.
Purtroppo, non per Nastasia.
I due Farbì si sedettero su un
ramo, massaggiandosi le alucce doloranti.
-Allora, Cuore, che ne
pensi? Abbiamo fatto frullare abbastanza cervelli per oggi?-
-Mmm...
credo di sì, Cupid. Certo che il nostro lavoro è
stressante!-
Appoggiò l'arco e le frecce con la punta a forma di
cuore accanto a lei, poi sospirò:
-Lavoriamo tutto l'anno senza
pausa. è ingiusto! Dovrebbero aumentarci il salario!-
Ma stava
scherzando, amava il suo lavoro.
-Eddai, non è poi così
faticoso. Diamo solo una spintarella in più a quelli che da soli non
s'innamorano!-
-Già. Oppure velocizziamo l'innamoramento. Certo
che la tua idea su quei due è un po' stramba...-
Indicò con la
testa la tenda arancione.
-Tsk. Io credo che stiano benissimo
insieme, invece-
Aveva replicato Cupid.
-Sarà, ma l'ultima
volta che abbiamo fatto innamorare un Oscuro con una non-Oscura è
successo il finimondo... letteralmente...-
-Ba', quei due sono la
coppia meglio riuscita negli ultimi 14 secoli. E poi, si erano già
innamorati. Anche senza il nostro intervento, la cosa sarebbe
avvenuta lo stesso...-
-Uff, ok. Non si può discutere con te,
rigiri sempre la frittata dalla tua parte. Domani sarà San
Valentino! E sai cosa significa questo?-
-Lavoro doppio...?-
-No,
vedere le facce dei fidanzati mollati per qualcun altro! Spasso
assicurato!-
-Sei malvagia! Siamo incaricati da Granbì per
diffondere l'amore a coloro che non lo troverebbero mai, e tu pensi
alle coppie che si lasciano...?-
-Ah,ah,ah! Sì, è divertente.
Non è perché siamo angioletti che dobbiamo sempre pensare e
comportarci come tali, no?-
-...-
Lei dondolò la testa
annoiata:
-Sei proprio un guastafeste. La cosa bella è che
nessuno ci vede, e noi possiamo sbudellarci dalle risate senza dare
nell'occhio...-
-Va', dormiamo adesso. Domani sarà una dura
giornata... fai prima te il turno o lo faccio io?-
-Fallo tu. Ho
dei piani per domani sera. Ricordi quella poveretta che si era
innamorata della nostra migliore riuscita? Non voglio farla sentire
più sola...-
Detto questo, si sdraiò completamente sul ramo e
chiuse gli occhi augurando buonanotte all'altro.
Sì! Penultimo capitolo! Visto, ho pareggiato con quello corto di ieri. Furbetti quei due Farbì dell'amore, no? Domani il gran finale! Continuate a seguirmi per vedere l'ultimo grande colpo di scena, anche se in molti lo avrete intuito... Be', buonanotte! PS: Mimì la tiraschiaffi XD mi piace com'è venuta fuori questa parte!