Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |       
Autore: aire93    14/02/2014    8 recensioni
Derek ha una grossa cotta per Stiles, ma è troppo insicuro per rivelarsi.
Per questo, il nostro Hale, chiederà l’aiuto di Lydia, esperta in affari di cuore, per tentare di conquistare il giovane Stilinski, entro il giorno di San Valentino.
Ci riuscirà?
Ovviamente parlerò di altre coppie oltre allo Sterek, anche se saranno più in “disparte”
Ok, diciamo che il Fluff domina, e Derek è leggermente ooc…
SPOILER TERZA STAGIONE (3B) Se non avete visto la 3b, non leggete, oppure correte a vederla ;)
UPDATE: E’ una versione revisionata (e menomale, direi) della storia originale. Ho corretto alcuni passaggi e alcune forme, senza alterare la trama.
Enjoy
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Howling '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
AVVISO: Questa è la prima parte... la seconda verrà pubblicata nel pomeriggio....(abbiate pazienza...=P)

I Video Music Awards erano senza dubbio lo spettacolo musicale che più attirava l’audience americana: forse per colpa del sano patriottismo, forse si era attratti dalla magnificenza delle esibizioni, fatto stava che ogni anno milioni e milioni di abitanti dello Stato con la bandiera a stelle e strisce si attaccavano alla tv per cantare e esultare con i propri artisti preferiti.

Anche a febbraio, in casa Mc Call, c’era chi perdeva letteralmente la testa per la manifestazione nonostante fosse semplicemente trasmessa in replica.
Kira Yukimura, avvolta nella sua coperta rosa in pile, non poteva desiderare compagnia migliore per una serata all’insegna della musica, una delle sue grandi passioni.

Sul divano rosso e soffice infatti, la giovane giapponese sedeva scomposta accanto al fidanzato Scott Mc Call e ai due amici che l’adolescente aveva invitato: Derek Hale e Stiles Stilinski.
Del primo si poteva notare facilmente la noia che traspariva sul volto imbronciato, mentre il secondo era decisamente agitato quasi quanto Kira.
«Abbiamo visto questo spettacolo cento cinquanta volte, Kira! Sai le battute dei presentatori a memoria, illuminami sul perché tutto ciò continui ad entusiasmarti…» sbuffò l’Hale, che aveva accettato l’invito di Scott solo perché non aveva voglia di passare una serata da solo con suo zio e poi non poteva negare a se stesso che avere Stiles accanto a lui non gli dispiacesse per nulla.

«Woah Derek, sono impressionato! Nonostante il tuo solito essere brontolone hai fatto una battuta degna delle mie! Dobbiamo festeggiare, chissà quando ricapiterà un’occasione simile…» ridacchiò proprio il giovane Stilinski, tirando un piccolo buffetto sulla spalla dell’amico.

Derek poté avvertire il proprio stomaco saltare di gioia nonostante fosse stato solo un lieve e semplice contatto.
La cotta per quel ragazzo aveva ormai preso il sopravvento su di lui e la cosa divertente era che non poteva ostacolarla più in nessun modo.
Non che fosse poi così abituato a frenare completamente sui propri sentimenti, Derek, dato che si era innamorato facilmente di persone che, per contro, gli avevano soltanto rinsecchito l’animo.
Quello che gli aveva regalato Stiles però, era tutta un'altra cosa: l’amicizia in primis, la fiducia e il rispetto, ovvero tutti quei valori che Derek prima di conoscere il ragazzino, stava lentamente perdendo.

«Stiles ha ragione…oh Scott guarda, sta per iniziare!» esultò Kira, scuotendo il ragazzo in preda ad una gioia incontenibile che la portò a saltellare agitata sul divano. Kira si lasciava trascinare troppo spesso dal suo entusiasmo.
La ragazza, in compagnia di Stiles e Scott, non fece altro che canticchiare, ridere ed esultare per tutta la durata dello show, senza smettere di ripetere le battute a memoria così come aveva ipotizzato Derek.

Fortuna che almeno sia Scott che Kira avevano una bella voce.

«Oh, hai visto l’esibizione di Justin Timberlake e gli Nsync? Oddio, mi erano mancati troppo, li adoravo da bambina. Miley Cyrus? Che ne pensi? Non è stata troppo volgare? Anche se comunque è una donna di spettacolo…».
«E deve dare spettacolo. Ma dai, Kira, ripeti sempre gli stessi commenti lo sai, vero? E poi parli troppo veloce, sembri un treno in corsa... » ammise Stiles, impugnando una grossa quantità di pop - corn dalla ciotola situata sul tavolino di legno, davanti a sé.

«Attento! Li stai sparpagliando per il divano. E poi non dovresti parlare di comunicazione troppo veloce, proprio tu…» constatò Derek, occhieggiando i piccoli fiocchi bianchi disordinatamente sparsi sul divano senza che Stiles facesse nulla per raccoglierli.
Trascorsa un’ora e mezza, al termine della quale la ragazza finì quasi completamente rauca, lo spettacolo lasciò il posto ad una nuova puntata del reality show preferito di Kira e Scott: “Plain Jane, la nuova me”.

In quella puntata Darika, ragazza con occhi verdi e capelli scuri, tentava di superare le proprie paure per dichiarare la sua cotta a Stanes, giovane iperattivo dai profondi occhi castani.
Derek iniziò ad agitarsi. Per quanto odiasse quel tipo di programmi, ritenendoli robaccia per adolescenti depresse, si era reso conto, non che fosse poi così difficile, che la situazione di Darika in realtà assomigliava parecchio alla sua.
Anche quella ragazza tendeva ad essere più burbera rispetto al resto del gruppo ma nonostante tutto, Stanes era il ragazzo che più frequentava e che più degli altri la faceva ridere. Per quello le aveva rubato il cuore.

Derek entrò in empatia con quella sconosciuta, sperando che a fine puntata la ragazza potesse finalmente coronare il suo sogno d’amore con Stanes che, proprio come Stiles aveva una particolare linea di nei sulla guancia.

«Uhm, non mi piacciono. Non li vedo per nulla bene insieme, sono così diversi; lui è il ritratto dell’allegria mentre lei è così musona. Sarebbe assurdo se i due si fidanzassero» pensò Kira ad alta voce con Scott che annuiva, convinto delle sue parole.

Derek pensò che forse potesse essere la volta buona per soffocarla tra le coperte sotto le quali si era infilata ma Stiles lo precedette, lanciando un’occhiata incredula verso la ragazza: «Beh, può essere musona quanto vuole, però quando vuole ha un bellissimo sorriso. E ha anche dei denti quasi da coniglietto…è decisamente carina e dolce a suo modo, anche se non si vede. Stanes se non lo nota è un imbecille. Lei si preoccupa per lui, si vede…e ha superato molte fobie per provare a conquistarlo. E poi non dimenticare che spesse volte gli opposti si attraggono» decretò lo Stilinski convinto, sorridendo a sé stesso.

Il cuore di Derek schizzò alle stelle dopo aver sentito quelle parole. Nella mente del ragazzo, potevano quasi equivalere ad una confessione.

Chissà se anche Stiles si era reso conto che Stanes e Darika erano le copie esatte di due ragazzi che stavano seduti sul divano di casa Mc Call.

«Derek, tutto bene?» chiese Scott preoccupato avvertendo il battito incontrollato dell’amico.

«Sì, sì…» sussurrò l’Hale, concentrato a seguire il programma. Era arrivata finalmente la parte finale: Darika si era truccata, vestita perfettamente e aveva abbandonato l’insicurezza per una migliore confidenza.

Stanes sarebbe rimasto conquistato da lei?
Derek incrociò le dita dietro la schiena. Era diventata praticamente una questione personale.

«Volevo dirti…Stanes, tu mi piaci, amo il modo in cui cerchi sempre di strapparmi un sorriso, anche se sono la persona più burbera del mondo. Adoro come ti preoccupi sempre per me, notandomi non solo come la ragazza scontrosa, ma capendo sempre tutti i miei comportamenti, senza che io ti debba spiegare nulla. Quello che volevo confessarti… insomma, tu mi piaci. E volevo sapere cosa… cosa ne pensassi…»

Derek capì che la situazione non si era messa per niente bene. Stanes aveva sgranato gli occhi, lanciandole uno sguardo che sembrava tutto, tranne che rassicurante.
«Scusami Darika. Sei una ragazza meravigliosa ma io credo di essere innamorato da sempre di Lisa, la mia vicina di casa. Lo so, tu sei un’amica fantastica ma non riesco a vederti come una potenziale ragazza… se vuoi possiamo rimanere amici!».

Darika si era alzata dal tavolo sul quale lei e l’amico stavano pranzando, per allontanarsi in lacrime, in una delle scene più melodrammatiche che Derek avesse mai visto in tv.

Il ragazzo emise un urlo strozzato: Stil- Stanes, voleva dire Stanes, aveva rifiutato la ragazza.
Cosa poteva significare? Forse anche il vero Stiles, se Derek avesse mai tentato di dichiararsi, avrebbe detto che lo preferiva come amico?

Forse Kira aveva ragione? I due non potevano stare bene insieme?

Toccò all’Hale stavolta trasformarsi in “un’adolescente depressa”.

«Tutto bene Derek? Mi sembri più sconvolto tu che Darika…»
«Sto bene» sbottò l’Hale rivolto verso Scott. Lui e le sue domande idiote.
«Poverina, è appena stata “friend-zonata”. Non c’è nulla di così tragico, emotivamente parlando, come entrare nella friend-zone, lo so bene... » annuì Stiles, stranamente un po’ deluso.

«A chi lo dici» sussurrò a sé stesso Derek, voltandosi verso di lui e osservandolo per un attimo.
Era sicuro che tutto il suo corpo stesse mandando messaggi non verbali a quel ragazzo, che però sembrava non cogliere. Più si soffermava a guardare le linee perfette del volto di Stiles o quella linea di nei che lo faceva impazzire, più il suo corpo emetteva calore. Doveva andarsene da lì se non voleva rischiare di trasformarsi in uno stupido calorifero.
Eppure era più forte di lui: le pupille gli si ingrandivano e sul suo volto si materializzava una strana espressione, un mero miscuglio di sofferenza e adorazione, perché solo Stiles riusciva maledettamente bene a confondergli e incasinargli l’esistenza.

«Derek sei sicuro di stare bene? Non è che hai la febbre? Il calore del tuo corpo si avverte fino in Burundi fra un po’… » ribatté Kira, scambiando un’occhiata preoccupata con Scott.

Non dovevano rendersi conto di ciò che stesse passando per la testa del beta: Derek pensò che forse fosse meglio abbandonare il “campo” il prima possibile.

«No, non sto bene… credo sia meglio che torni a casa. Ciao, grazie per la serata…» Derek si alzò di scatto, quasi correndo verso la porta. Non poteva resistere là dentro un minuto di più.

Non poteva resistere accanto a Stiles un minuto di più.

«Ehi Derek aspettami, ti accompagno io a casa!» gli urlò Stiles dal salotto, mentre il ragazzo indossava la solita giacca di pelle e si preparava ad allontanarsi da quella casa prima che potesse combinare qualche guaio.

Le parole di Stiles colpirono Derek in pieno petto: sarebbe potuto tornare a casa con lui, magari si sarebbero salutati in macchina e poi…
Il caldo dentro di lui triplicò.

Non poteva accettare, maledizione.

«No grazie, vado. Ciao, ci si vede... » sputò fuori il ragazzo chiudendo la porta alle spalle, con i battiti del cuore che non si fermavano. Aveva appena rifiutato una proposta ventilata da Stiles di rimanere insieme a lui senza altra gente attorno.

Ripensandoci si sentì davvero un buono a nulla: poteva rimanere davvero da solo con Stiles…e aveva detto di no. Il rifiuto di un ragazzo che nemmeno conosceva, trasmesso in uno stupido reality show che aveva stranamente associato alla sua vita reale, lo aveva sconvolto così tanto?

“Idiota, cretino, deficiente, cretino, idiota” si maledisse Derek, mentre camminava a passo spedito lungo la via principale della città, diretto verso il loft.

Non poteva più andare avanti così, aveva bisogno di un aiuto: il vantaggio del ragazzo era quello di sapere esattamente a chi chiederlo.

Quello che Derek non vide, perso nella sua ansia illogica, fu l’espressione di disappunto che Stiles si ritrovò a mostrare per il resto della serata.

Stiles odiava quando Derek li abbandonava così, senza motivo, quasi non gli piacesse stare con loro. Lo Stilinski apprezzava sinceramente la vicinanza di Derek e vederlo isolarsi gli dava terribilmente fastidio.

«Gelato? Ho il gusto al mascarpone, credo che ti piacerà, Stiles… » propose Scott, captando la tensione che si stava sviluppando e per questo decidendo che fosse meglio dedicarsi a qualcosa di dolce, per cercare di non pensare.

Kira saltò sul divano.

«Oh Scott, ti prego, dimmi che hai la nutella! Hai idea dell’orgasmo gastronomico che ne verrebbe fuori?» squittì la ragazza agitata, con l’acquolina in bocca.
Scott sgranò gli occhi: «Sei un maledetto genio! La nutella! Come ho fatto a non pensarci? Sei un mito Kira, per questo ti amo…».

La ragazza sorrise, alzandosi per aiutare Scott a dividere il gelato in porzioni, sulle quali venne spalmata un’ingente quantità di crema alla nocciola.

Solo Stiles non si entusiasmò molto per la proposta dell’amico. I ragazzi, comunque, accettarono la richiesta di Stiles senza obiettare.

«Voglio doppia razione…»

La spiegazione della doppia razione di gelato e nutella, venne nascosta nell’ultimo messaggio che il ragazzo aveva mandato.

Destinatario? Derek, chi altrimenti?

Kira e Scott si stravaccarono sul divano, ingurgitando dolci a cucchiaiate, mentre Stiles posò il cellulare accanto a sé, quasi a simboleggiare la compagnia di qualcuno che li aveva appena salutati, prima di ingoiare la prima cucchiaiata di gelato.

«Ehi, ci stiamo rimpinzando di gelato al mascarpone, con la nutella, ideona di Kira. Mi spiace che te lo sia perso, Derek, ma sei voluto scappare via… mossa che disapprovo, se può interessarti.
Avrei potuto portarti io con la Jeep, ma tu vuoi fare il solito scorbutico asociale…
Comunque, se ti può interessare, ho preso doppia razione, così sembra che l’abbia mangiato anche tu.
Buonanotte amico, a domani» .

-

Lydia Martin non poteva considerarsi più fortunata.

Quel giorno non si andava a scuola, la calma aveva preso piede a Beacon Hills e gli unici programmi della giornata erano leggere l’ultimo volume dell’enciclopedia di biologia che le aveva regalato la madre e passare gli intervalli tra un capitolo e l’altro rannicchiata accanto a Jackson Whittemore, che per contro, dormiva profondamente nello stesso letto della ragazza.
Da quando era tornato dall’Inghilterra il ragazzo non aveva mollato di vista Lydia, vivendo praticamente sotto lo stesso tetto della rossa.

Non che la vita per il biondo, neo licantropo, fosse stata poi così facile dato che la Martin, prima che lui tornasse, si stava legando sempre di più ad un ragazzo, Aiden, rivelatosi lupo mannaro che ora, dopo varie discussioni, aveva lasciato la città per un breve periodo nel tentativo di dimenticare Lydia.

Era finito in Sud America, a vivere accanto a Cora Hale, sorella di Derek. Come fossero diventati amici quei due era stato decisamente un mistero, dato che si erano praticamente dichiarati guerra per tutto il tempo in cui lui aveva soggiornato a Beacon Hills.

« Jackson, svegliati, non vorrai farmi urlare, sai che le mie grida sono abbastanza potenti per la gente come te…».

Il ragazzo borbottò nel sonno e Lydia ritentò «Jackie… svegliati…».

«Jackie è un nome da ragazza…» .

«Vedo che ti sei svegliato. Buongiorno anche a te…dormito bene?».

Lydia cercò e trovo le labbra del fidanzato senza nessuna difficoltà. Le loro dita danzavano sui rispettivi corpi: ogni mattina adoravano toccarsi a vicenda, come se fosse l’ultimo giorno che avrebbero passato insieme.

«Sì, con te accanto è normale svegliarsi di buon umore. Addirittura mi sono svegliato stanotte e ti ho toccata mentre dormivi…».

«Jackson!» urlò lei, mezza eccitata, mezza offesa, alzandosi per correre in bagno.

«Dai, scherzavo, fatti perdonare... ».

Non avevano molto senso i discorsi intrattenuti dai due ragazzi al mattino ma chi aveva bisogno di parlare, quando ci si poteva chiudere nel box - doccia per scambiarsi carezze e coccole con una spugna in mano?

Non certamente loro.

La doccia dei ragazzi durò mezz’ora buona, finchè, intirizziti dall’acqua e ancora entrambi maledettamente eccitati, decisero di stendersi sul letto per coccolarsi ancora un po’.

Quella era la loro giornata.

Il loro momento.

Nessuno avrebbe osato disturbarli.

I due ragazzi, prendendosi per mano e continuando a baciarsi, si erano scaraventati sul letto, ignari di chi li stesse spiando da una decina di minuti.

« Ehm, ehm…»

Jackson si voltò, per poi coprirsi di scatto il corpo nudo, urlando infuriato.
«Derek, che cazzo ci fai qui? Bussa almeno o suona quel fottuto campanello che abbiamo installato fuori…».

« Ciao Jackson… non penserai mica che mi scandalizzi per due corpi nudi, non è la prima volta che ne vedo. Sono qui perché devo parlare solo con Lydia e possibilmente vestita, grazie».

I due innamorati si guardarono, sconcertati, prima che Lydia, sospirando, indossasse una maglietta nera e un paio di shorts rosa che non nascondevano comunque le forme del suo corpo e si incamminasse insieme a Derek verso la cucina.

«Spero che il discorso che sei venuto a farmi sia importante, perché nessuno osa interrompere una sessione di coccole tra me e Jackson. Nessuno, ok? Quindi io sto pregando per te che ne valga la pena» .

Derek arrossì, perché era venuto il momento di confessare quella cotta, che aveva custodito gelosamente, condividendola solo col buio della sua camera.
Il ragazzo prese un grosso respiro e Lydia capì che la situazione era davvero seria.

«Voglio uscire dalla “friend zone” entro San Valentino. E’ importante per me. E lo chiedo a te perché sei la più esperta in questo campo…senza contare che conosci perfettamente la persona che io dovrei conquistare. Se mi aiuterai, ti prometto che non ti disturberò più durante le tue sessioni con Jackson. Non che sia stato piacevole osservarvi…» .

«Quando affermi che io conosco perfettamente la persona che ti piace spero tu non intenda Allison, perché credo ti spezzerei le gambe. Allison è felice con Isaac come non la vedevo da tempo, quindi non credo di poterti aiutare» .

Jackson entrò come un razzo in cucina, con lo sguardo sconvolto e la bocca aperta in una grossa ‘o’.
«Fai sul serio? Tu, un genio praticamente in tutto, mi crolli così? Ma non senti il suo odore? Puzza di Stilinski! Credo sia lui il ragazzo che vuole conquistare e qua voglio fermarmi perché il fatto che ti interessi quello lì è una cosa che va al di la della mia capacità di comprensione».
Derek si sentì messo alle strette, in un certo senso, prima di sospirare e annuire alle parole dell’amico.

«Stiles? Woah, questo è un grosso scoop! Uhm… lasciami pensare…ci sono! Aspettami qua, non muoverti… ».

La ragazza, corse verso camera sua, per tornare dieci secondi dopo con penna e fogli tra le mani.
«Ho quello che fa per te, Derek. Un piano di sette mosse che ti porterà entro il 14 ad essere, se tutto va bene, il ragazzo di Stiles…».

Mentre Lydia scriveva frettolosamente, Jackson prese a fissarla adorante, perso nell’accarezzarle una guancia.

Derek pensò di rivedersi molto nel biondo, dato che lo sguardo che lanciava a Stiles era praticamente lo stesso.

«Grazie ragazzi…anche a te Jackson. Vedo che hai una fretta maledetta, non preoccuparti, ti lascerò da solo con lei appena finisce di scrivere… » borbottò Derek, che ringraziò mentalmente i due amici i quali, nonostante la sua interruzione decisamente sgarbata, avevano deciso di dargli una mano, senza nemmeno criticarlo o discutere sul fatto che, tra tutti, lui avesse scelto Stiles.

«Ecco, tieni: se segui questi consigli, è quasi sicuro che tu e Stiles diventiate una coppia. Bisogna partire dal presupposto che devi cambiare il comportamento che assumi, con lui.
Se ti vede come un amico, è perché tu ti comporti da tale. Devi dare un grosso taglio a questo modo di essere. Ripeto, segui la lista e dovresti essere a posto» decretò Lydia, fiera del proprio lavoro.

«Sei proprio un genietto, Lydia…» ansimò Jackson, visibilmente eccitato, mentre le saltava in braccio accarezzandola, toccandola e baciandola come se fosse stato un dono piovuto dal cielo.
Lydia rispose eclissando completamente Derek dalla stanza.

« Ok, io vado, grazie ragazzi, ehm… uso la finestra della tua camera Lydia se non ti da fastidio.
Mi stai ascoltando? »

Il ragazzo si rese conto di essere diventato un oggetto di mobilia, per quanto i due innamorati gli stessero prestando ascolto.

Derek, quindi, decise di allontanarsi da casa Martin per provare a mettere in pratica la lista che lo avrebbe, probabilmente, portato tra le braccia di Stiles Stilinski.

O almeno era quello che sperava.
 
-
 
7 passi per uscire dalla friend zone, a.k.a, “ come trovarti finalmente tra le braccia di Stiles Stilinski”.
Autrice: Lydia Martin, con la collaborazione morale e fisica di Jackson Whittemore.

Giorno 1
Non fargli più da spalla.

Anche quel giorno come d’abitudine, il pack si ritrovò a casa di Derek per pianificare il lavoro che i “protettori di Beacon Hills” dovevano svolgere, per fare in modo che la città soffrisse il meno possibile a causa di eventi soprannaturali o più facilmente, killer psicopatici senza veri poteri che per il gruppo, erano decisamente più facili da gestire.

L’unico che mancava all’appello era Stiles, con grosso disappunto di Derek, di Jackson e Lydia che non vedevano l’ora di gustarsi lo spettacolo che poteva fornire l’Hale, nel tentativo di approcciare il giovane Stilinski seguendo i consigli della rossa.
Peter Hale, zio di Derek, era presente accanto a loro fiutando il fastidio del nipote per il fatto che Stiles non fosse lì.

«Io direi di iniziare la riunione…se Stiles manca non è una grossa perdita, dato che comunque uno dei cervelli del gruppo è presente » sussurrò lui, occhieggiando Lydia, che sbuffò, stringendo a sé un gelosissimo Jackson.

«Ok…» sbottò riluttante Derek, quando la porta del loft si aprì si scatto mostrando il volto scuro proprio di Stiles.

«Ehi, alla buon ora Stiles! » ridacchiò Isaac prima di fermarsi, appena notato il fastidio che evidentemente il ragazzo stava provando.

«Che è successo, amico? Hai una faccia…» chiese Scott, incuriosito.

«Catilin! L’ho incontrata fuori da scuola! Era venuta ad accompagnare sua sorella al corso di piscina, ho provato ad invitarla ad uscire domani ma ha rifiutato. Derek come faccio adesso? » chiese il ragazzo, rivolto al beta. Era lui quello che gli dispensava qualche consiglio e soprattutto era lui la fantomatica spalla sulla quale Stiles “piangeva”, quando gli affari amorosi non andavano bene.

«Se la smettessi di flirtare con chiunque ti capiti a tiro, forse attireresti le persone davvero interessate a te. E poi ho visto Catilin con la sua nuova ragazza, ieri. Fossi in te eviterei di disturbarla ancora» rispose Derek, sorprendendo quasi tutti i ragazzi presenti, eccetto Jackson, Lydia e Peter, che ovviamente sapeva della cotta che il nipote provava per il ragazzino iperattivo.

«Sagge parole, Derek. Sai Stiles, io fossi in te la smetterei di tentare di approcciare chiunque conosca e mi concentrerei più sulle persone che già fanno parte della mia vita. Ma è un consiglio a cuor leggero, non pensarci troppo» rincarò Peter, prima di cogliere l’occhiata dura, riservatagli da Derek.

Stiles rimase in silenzio per tutta la durata della riunione riflettendo sul cambiamento di tono di Derek, che forse in realtà, mal sopportava le sue “sbandate” amorose.
“Perché mi è sembrato più acido del solito? Non è che forse gli da fastidio che voglia conoscere nuove persone? Mi sembra incredibile…

E se fosse, in qualche modo…geloso?”

-

Giorno 2
Flirta

La pizzeria in centro a Beacon Hills era la più frequentata dal pack, anche solo per distrarsi o chiacchierare davanti ad un piatto pieno di prelibatezze e mozzarella filante, che Allison personalmente adorava.

Lydia, non riuscendo a tacere, aveva confidato tutto alla migliore amica che ora insieme ad Isaac e Jackson, sedeva vicino a Derek tentando in tutti modi di adularlo, di fronte ad uno Stiles forse troppo preso dal trancio di pizza per fare caso all’amico.

La tattica del trio, raggiunto poi da Lydia e Peter, era quella di fare in modo che Derek ridesse o almeno sorridesse, perché la Argent spesso ripeteva “Non essere musone, sorridi. Qualcuno potrebbe innamorarsi del tuo sorriso” .

Derek non sorrideva da troppo tempo ma per Stiles forse, avrebbe fatto uno sforzo. Come quello che stava compiendo per provare a ricordare come si flirtasse.

«Ti stai ingozzando, Stiles, mastica! » disse l’Hale, osservando di sottecchi l’amico che colse le rapide occhiate che l’altro gli mandava, non riuscendo stranamente, nonostante la pizza, a distogliere lo sguardo.

Le iridi dell’Hale erano praticamente magnetiche.

Derek, intento a mordicchiare il bordo della pizza, ricevette un messaggio da Isaac accanto a lui.
«Continua con le occhiate sfuggenti…l’ultima volta ti ha fissato per 11. 5 secondi, l’ho cronometrato. E no, non stava fissando il vuoto, ma stava guardando te» .

…..

« E poi Scott è stato beccato da Melissa mentre coccolava “poco platonicamente” Kira nel letto. Ah, stavo passando di là e ho sentito lo stato d’animo del ragazzo… giuro, stavo piangendo dal ridere» confessò Jackson, qualche minuto dopo. L’intera tavolata era squassata dalle risate e Derek capi che era il momento buono per sorridere.

Stiles colse il gesto dell’Hale, così genuino e spontaneo che gli bloccò il respiro, mandandogli di traverso la pizza.

« Hey Stiles, ti stavi soffocando! Bevi un po’ d’acqua e respira! » ordinò Lydia, porgendo subito un bicchiere al ragazzo, diventato paonazzo.

« Sì, sì, sto bene, è stato un attimo di…».
Stiles non terminò la frase, facendo intuire agli altri che aveva effettivamente notato il sorriso mezzo accennato di Derek.

« Stai andando alla grande…ora l’ultima mossa... ».
Il cellulare di Derek trillò e il ragazzo guardò il mittente: Lydia.

Era pronto per l’ultima mossa, anche se tutto sommato si stava divertendo. Sarebbe stato un sacrificio necessario, per avere poi il “premio” finale.

« Ragazzi, mi sono divertito con voi, ma devo andare…ho delle faccende urgenti da sbrigare… ».

Derek si alzò dal tavolo per dirigersi verso la cassa, quando sentì che qualcuno si era alzato insieme a lui.

«Ehi, non puoi già andartene via! Non siamo nemmeno arrivati al dolce!»

«Mi spiace Stiles, ma non posso fermarmi di più…» rispose Derek, notando con piacere come le pupille di Stiles si fossero allargate leggermente, mentre l’Hale manteneva il contatto visivo.

«Almeno posso venire con te?» chiese Stiles all’improvviso.

La risposta immediata di Derek stava per essere un “sì, vieni a casa mia e rendila tua” ma gli insistenti e preoccupati cenni di diniego che provenivano dalla tavolata lo costrinsero a rifiutare.

«No Stiles, mi avrebbe fatto piacere, ma non posso proprio. Ciao, a domani! »
Il ragazzo si allontanò, non prima di aver lanciato un altro timido e calcolato sorriso verso uno Stiles decisamente deluso e abbagliato allo stesso tempo dal gesto dell’Hale.

Stiles si sedette accanto a Peter, demoralizzato e confuso. Lui voleva che Derek stesse con lui tutta la serata e il pensiero lo colpì nel profondo.

Da quando desiderava così morbosamente la vicinanza dell’amico?

....

«Scusa Derek se ti abbiamo fatto scappare e saltare il dolce, ma credimi, ne è valsa la pena. Stiles non ha aperto bocca per il resto della serata, e non siamo riusciti a levargli il muso dal volto. A domani, tifo per te! Allison».

-

Giorno 3

Usa tanto contatto fisico

Le camminate salutari erano il momento migliore per rilassarsi. Il pack amava passeggiare per il parco, ascoltando i suoni della natura e tentando di lasciarsi trasportare da essi.

Scott, Derek, Allison, Stiles, Kira e Isaac erano tutti seduti in un'unica panchina a chiacchierare del più e del meno, finchè Isaac non portò a galla l’argomento recuperi scolastici.

«Oh, giusto, Stiles, com’è andato il test? Avevamo studiato tanto per prepararci… » chiese Derek, tendendo il braccio sul bordo della panchina pericolosamente vicino alle spalle di Stiles.

Il ragazzo avvertì il lieve contatto fisico che lo mandò decisamente su di giri, senza apparente motivo.

Il suo modo di essere attorno a Derek stava decisamente cambiando, senza che lui ne capisse appieno le ragioni.

«Bene, grazie per avermelo chiesto…» rispose lui, guardandosi le scarpe.

Pochi minuti dopo, se qualcuno fosse passato dalla panchina, avrebbe notato come tutti i ragazzi si stessero toccando i capelli a vicenda. Colpa del nuovo balsamo che avevano comprato, che rendeva davvero i capelli più morbidi.

«Fammi toccare…diamine Stiles, ma tu ne avrai messo un quintale sulla tua testa, hai i capelli che sembrano seta, sono morbidissimi! » esclamò Derek, che iniziò a passare le proprie dita tra i capelli del ragazzo, il quale ad ogni tocco non poté non frenarsi dal provare brividi di piacere.

«G-grazie D-Derek…sono contento che ti piacciano, cioè…non intendevo dire, cioè…».
Stiles iniziò ad impappinarsi, sperando che Derek o qualcun altro non si rendesse conto del suo disagio.

«Stai tranquillo Stiles, va tutto bene…». Sorrise Derek, scrutandolo profondamente, incollando le iridi color prato con quelle color nocciola, prima di posare una mano sul braccio dell’altro.

Il primo pensiero “fuori controllo” dello Stilinski fu ‘abbracciami e basta’, ma non poteva essere espresso ad alta voce, per vari motivi, il primo dei quali era che al ragazzo mancava questo tipo di audacia.

Con le ragazze era un conto ma con Derek era tutto completamente diverso.

Non aveva mai pensato di dover chiedere a Derek ‘Abbracciami e basta’ e il pensiero gli suscitava tanti piccoli brividi dietro la schiena.

Cosa gli stava succedendo?


Ciaoooo!! Da brava single shippatrice non poteva uscirmi altro che una storia di questo tipo. Se vi piace, commentatela, e diffondete amore (non solo oggi, ma SEMPRE!!!)
A più tardi! ♥
   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: aire93