Dedicata a San Valentino di me medesima stessa. Adoro queste due!
Scritta sentendo Nightstep DNA.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Personaggio:Elsa.
Prompt: non ha mai visto il mare.
Love, tra affetto e amore
Olaf dimenò i ramoscelli che gli facevano da braccia, saltellò sulla riva e scoppiò a ridere. Schivò un’ondata e con l’ultima sfera di neve che gli faceva da corpo strisciò lungo la battigia.
Elsa alzò il capo, l’odore di salsedine le punse le narici e il sole le accarezzava le gote pallide.
Il rumore del mare risuonava sopra il brusio delle voci in lontananza provenienti dal villaggio dietro di loro.
Elsa dondolava le gambe oltre il muretto di pietra su cui era seduta.
Anna si aggrappò a un lampione e si sporse, fece oscillare il capo ritmicamente seguendo il movimento di una barca ormeggiata mossa dalle onde.
La spuma biancastra schizzava tutt’intorno ogni volta che un’onda si abbatteva sulle carene di legno delle nave ormeggiate al porto.
Anna si
voltò, guardò
Olaf rotolarsi sotto la sua nuvola e i gabbiani scappare dai fiocchi di
neve
che scendevano dalla nuvoletta nera sopra il pupazzo di neve. Si
nascose la
bocca con una mano, chiuse gli occhi e scoppiò a ridere.
“E’ normale faccia così, non aveva mai visto il mare” spiegò Elsa con tono compunto.
Anna lasciò
andare il palo di ferro,
si avvicinò alla
sorella rimanendo in piedi. Strinse un pugno e se lo
appoggiò al petto, il viso
divenne vermiglio e una ciocca rosso-bionda le finì davanti
al viso.
“Noi…
ecco… ricordi che in fondo, neanche? Insomma,
dalla
finestra non è un granché. Cioè, ora
che non ho i ricordi deformati so che
stavamo a palazzo anche per giocare… certo, una volta
sì, io, ma...”
balbettò. Si sedette accanto alla
sorella, ma con i piedi dal lato opposto e deglutì
a vuoto, le orecchie le bruciavano.
“Penso sia corretto. C’è altro?” domandò la più grande.
Anna
scoppiò a ridere e piegò di lato il capo,
avvicinandolo a quello della sorella.
“No, sto cercando di raggiungere l’ebollizione perché mi piace la combustione spontanea” mormorò.
Elsa
scoppiò a ridere e la sorella
fece lo stesso, le guance di entrambe erano arrossate nello stesso modo
e gli
occhi di entrambe brillavano dello stesso azzurro. Anna chiuse gli
occhi e
sporse le labbra.
“Ah ecco, mi
sembrava strano non avessi ancora pensato a
quello” sussurrò Elsa gentilmente.
“E’ solo per condividere degli attimi speciali che sono sicura non potrò dimenticare, lo sai” si scusò Anna. Rimise nuovamente le labbra chiuse e sporte, stringendo gli occhi.
Elsa le
accarezzò una guancia con
la mano gelida, chiuse gli occhi e la baciò. I loro battiti
cardiaci
accelerarono, le labbra di tutte e due si arrossarono e Elsa
sentì Anna
mugolare di piacere. Si staccò e abbracciò la
minore, facendole appoggiare la
testa sulla spalla.
“I love you
little sister” sussurrò.
“I love you too” rispose Anna.