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Autore: Raynella    14/02/2014    1 recensioni
a san valentino tutti sperano in qualcosa, ci penseranno i loro cavalieri a riportarle su di morale...
mi è venuta in mente così quindi siate clementi per favore, buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un dolce San Valentino
 



La ragazza era seduta a fianco ad una finestra, teneva i rossi capelli legati ed indossava un dolce abito viola, le braccia incrociate erano appoggiate al davanzale che dava sul giardino dei Rainsworth e la testa era accovacciata su di esse in un gesto di arresa.
Sul davanzale posava un lungo ed alto vaso di cristallo vuoto, lei lo guardava triste come se aspettasse che qualcuno o qualcosa vi apparisse dentro, era quasi delusa che non fosse ancora accaduto ciò che non aveva nemmeno voglia di prendere il thè.
Alzò lo sguardo sul prato della casa: era enorme e pieno di cespugli di rose ancora in boccioli,
“è ancora troppo presto perché sboccino peccato” pensò e con l’aria sconsolata si diresse alla libreria e prese un libro della saga rosa che stava leggendo ultimamente : la vicenda trattava di una fanciulla innamorata di un giovane che inizialmente con la contraccambiava, in quel momento del romanzo la protagonista si trovava sola e abbatuta al rifiuto del giovane amore e veniva consolata dal fratello maggiore.
“accidenti quando servi non ci sei mai!” pensò nervosa
« Break!»
 
 


«Oz!»
«Cosa c’è Gil?»
«Non ti allontanare i Baskerville potrebbero …»
«Oh andiamo non credo che il giorno di San Valentino i Baskerville vengano a cercare me» concluse il biondino alzando gli occhi al cielo
«Anzi Gil, è tutto pronto per tu sai cosa?»
«Si tutto» rispose convinto il moro.
«Di che parlate babbei?» chiese all’improvviso Alice
«Niente che ti riguardi» si affrettò a rispondere Oz
«Oz tu sei il mio servo ed esigo che … waaa» fu interrotta dal Nightray che le mise il cappellone nero in tesa tappandole la bocca
«Taci stupido coniglio»
«Su non incomincerete mica? Piuttosto Alice» chiese poi Oz rivolgendosi al chain
«se dovessi farti un regalo di San Valentino cosa vorresti?»
«San Valentino?» chiese lei perplessa
«E’ la festa degli innamorati»
«Ma noi non siamo mica innamorati Oz … però vorrei di certo una montagna di carne!» strillò allegra
«Ahahaha buono a sapersi, forza andiamo!» concluse sorridendo il ragazzino ed incamminandosi per il viale pieno d coppiette.
 
 


Una bionda fanciulla era sdraiata sul letto della propria camera, indossava una divisa bianca simbolo di una scuola prestigiosa, stata tranquillamente scrivendo un diario:
“ 14 febbraio
Caro diario,
oggi è San Valentino ed il mio fratellone mi ha gentilmente inviata a casa Vessalius per andarlo a trovare in questa giornata piena d’amore.
Tra poco scriverò una lettera allo zio dicendo che Elliot comincia a trattarmi in modo più gentile rispetto a prima dell’arrivo del fratellone; i voti vanno bene ed ho ricevuto un paio di rose … vorrei solo che ne arrivasse una da parte sua, del Nobile Vincent.
Spero che almeno lui riceva qualcosa dalla persona a lui speciale …”
 
 


Musica, una melodia dolce e malinconica, Lotty la stava suonando in quella stanza della villa Nightray.
Era seduta al piano con la solita mantella rossa ed i capelli tirati su per tenerli in ordine, stava suonando quella musica: Lacie.
L’aveva scritta il Nobile Glen per quella fanciulla e lei ora, che amava Il nobile più di chiunque d’altri la stava suonando ed intonandola alla perfezione.
Si fermò e chiuse il pianoforte,  una lacrima le rigò il viso, si asciugò e si diresse sul divano dove frugando nel passato cominciò ad immergersi in ricordi e pensieri.
 
Si svegliò di colpo, senza accorgersene si era addormenta ed era calata la notte; in quel momento qualcuno bussò alla porta.
 
 


«Signorina Sharon qualcosa la disturba?» chiese il cappellaio mentre le porgeva una delle sue preziose caramelle
«No break è tutto apposto, andiamo o faremo tardi all’invito del Nobile Oz»
«Sharon!» una voce fin troppo allegra, e per questo irriconoscibile, echeggiò
«Nobile Oz!»
«Forza entrate siete gli ultimi» disse pendendola per una mano e trascinandola nel palazzo a forza.
Una volta entrati notarono il salone principale addobbato un panchetto ed una mini orchestra pronta a suonare, davanti a loro c’erano  Gil, Alice e Ada.
«Ma cosa?» stava chiedendo dirigendosi dalle altre fanciulle quando una mano le toccò la spalla e le comparve davanti agli occhi una rosa rossa
«Buon San Valentino signorina Sharon, questa è per lei - aveva parlato Break – così quel bel vaso in camera sua non rimarrà vuoto».
Sharon  si voltò si scatto con gli occhi lucidi
«Grazie … fratellone Xerxes»
«Mi concedete questo ballo signorina?»
 «Si!» rispose felicemente commossa la ragazza.
 
«Oz! Avete organizzato tutto per lei?» chiese con il broncio Alice
«Certo che no! Anzi vieni Alice! Balliamo assieme» disse prendendola per un polso e trascinandola in mezzo al salone a ballare.
«Quasi dimenticavo scusa!» disse improvvisamente il biondo mettendo una mano intasca e poi andando a toccarle le orecchie
«Questi sono per te! Buon San Valentino! Sono orecchini a forma di carne, così avrai il tuo vero amore sempre con te» disse concludendo con una fragorosa risatta,
«Grazie Oz …» disse timidamente lei che gli schioccò un bacio sulla guancia, e non un morso ma un bacio vero, facendolo arrossire tutto.
 
 «Nobile Ada?» chiese timidamente Gil
«Si?»
«Questo è per lei» disse frettolosamente dandole senza nemmeno guardarla il regalo: un braccialetto in oro con inciso il nome della fanciulla.
«Grazie mille! Questo è per te!»
«Come? » Chiese confuso il ragazzo
«Io regalo a tutti qualcosa a San Valentino e questo è tuo!» rispose allegramente porgendogli un sacchetto.
Il moro lo aprì e ne usci un grande cappello nero
«Lo so che ne hai già uno ma si è tutto rovinato ed ho pensato che uno nuovo ti facesse piacere» la ragazza stava avvampando.
«Grazie molte – disse mettendolo in testa – ora mi concedereste questo ballo?» e per tutta risposta ebbe un dolce si dalla fanciulla che lo seguì in mezzo al salone.
 
 



«Avanti!» aveva urlato Lotty alla porta
Entrò nella sala un giovane biondo in abiti formali con i capelli legati
«Salve Vincent»
«Buona sera Lotty, come state?»
«Sono stata meglio, odio questa festa e non e ne importa nulla eppure …»
«Se non vi importasse non vi dareste tutto questo peso» la interruppe lui
«C’è qualcosa che posso fare per questa dolce signora?» chiese  prendendole un mano.
Lotty abbassò lo sguardo e ripensò a quanto avrebbe voluto che fosse il nobile Glen a chiederglielo, arrossì e con un soffio disse
«Voglio ballare»
Vincent le baciò la mano e la fece alzare per poi cominciare un dolce valzer in quella semplice sala.
 
 



AA: ok! Mi sento un idiota perché mi è venuta in mente solo oggi e volevo scrivere qualcosa con San Valentino, non ho resistito e spero di non aver azzardato quaindi vi prego di recensire^^
Bacioni Raynella
  
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