Non sono poi così diversa da te
mio amato mare
che attendi il battesimo del giorno
in occhi profondi.
L’arte di pochi
è tradurre silenzi in musica.
Così ci parli
attraverso il moto ambiguo delle onde
volubile al cambiar del vento
che diventa sinfonia
da brividi sulla pelle.
Non sono poi così distante da te
mio azzurro mare
così pieno di vuoti immensi
baciati dal sole.
L’arte di pochi
è lasciar parlare le emozioni.
Così mi ascolto
attraverso paragoni.
Traggo forza dagli infiniti spazi
al di fuori di me stessa
e sorride al buio
la mia cara malinconia.