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Autore: horus    17/06/2008    4 recensioni
Una serata di pioggia, Ichigo e Rukia sono in vena di parlare e di ascoltarsi.
Un'altro piccolo momento tra i due che si faranno domande a vicenda e a cui dovranno rispondere sinceramente per una volta.
Un secondo tentativo di IchiRuki, anche se non so se è riuscito.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Ruchia, Kurosaki Ichigo
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- La prima volta in cui l’ho fatto hai detto? Strano sai? Non me lo ricordo più.
E’ passato talmente tanto temo e ci sono stati così tanti altri uomini dopo lui che ormai non ne ricordo più nemmeno il viso. Penso di essere l’unica a cui capita.
Prendi Mastumoto ad esempio, lei li ricorda tutti, le loro facce, le loro espressioni. Lei le ricorda…io no. A malapena ho in mente l’ultimo, ma presto sparirà anche lui dai miei pensieri e io lo ricorderò solo come uno dei tanti -

Fece una pausa per bere un sorso del whisky ghiacciato che teneva fra le mani, forse era a causa di quello o della pioggia, che quella sera scendeva copiosa, ma sia lei che Ichigo erano in vena di confidenze e di pensieri.

- Sai, qualcuno potrebbe pensare che tu sia una ragazza insensibile a sentirti parlare con questo tono del tuo lavoro-

- Insensibile? No, non lo sono mai stata. Sono solo diventata indifferente a tutto ciò. Quando sento gli urli e i gemiti della persona di turno non ci faccio più nemmeno caso, ci ho fatto l’abitudine ormai-

- E allora perché… -

- Perche continuo dici?- lui fece un cenno affermativo con la testa, non le staccava gli occhi dal viso. Anche mentre sorseggiava tranquillamente la vodka gelata continuava ad osservarla, si stava aprendo. Era la prima volta che riuscivano a restare così, gli altri erano tutti fuori a lavorare, il telefono e il fax staccati, i cellulari spenti, non li potevano disturbare, non stavolta.

- Perché non saprei cosa altro fare ormai,guardami… ho 25 anni, sono una ragazza minuta, senza una bellezza particolare e senza uno straccio di diploma o laurea di qualche scuola, cos’altro potrei fare nella mia vita se non questo?
Io sono sola Ichigo…fuori da qui non c’è nessuno che aspetti il mio ritorno. Non ha senso smettere se non hai la certezza che la vita ti possa offrire di meglio-

Gli occhi blu di lei si sollevarono un attimo dal bicchiere che girava e rigirava tra le mani, il ghiaccio quasi completamente sciolto. Si posarono poi su di lui e si illuminarono lievemente di curiosità, sostituendo momentaneamente l’aria seria della ragazza.

- E tu perché hai voluto diventare il boss di questa baracca?- questa volta toccava a lei fare domande, e a lui confidarsi.

- E’ un modo come un altro per guadagnare senza dover sottostare a qualcuno. Come capo della ‘baracca’ vi do vitto, alloggio e protezione da polizia e rivali. Questo è il motivo per cui la maggior parte di loro soggiorna qui, inoltre non è un luogo dove ci si annoia, anzi gli imprevisti sono all’ordine del giorno, e questo è il motivo per cui la parte restante si trova qui.
Per quello che mi riguarda forse è perché in questa casa e con voi ho come la sensazione di poter dimenticare, almeno per poco, il passato. Qui nessuno giudica o viene giudicato, siamo solo anime dannate che si sono trovate e hanno deciso di non separarsi per non farsi schiacciare dalla realtà del mondo-

Ora le posizioni erano invertite, Ichigo aveva portato l’attenzione al suo bicchiere mentre lei lo osservava parlare, forse per la prima volta da quando lo conosceva, senza mentire o ignorare domande ed argomenti. Probabilmente era il ringraziamento verso la ragazza per essersi aperta lei stessa poco prima, restava il fatto che ora poteva fargli tutte le domande che voleva e lui doveva rispondere, che fosse stata la verità o no doveva riuscire a capirlo.

- La tua prima volta?-

- Un paio di anni prima di ‘conquistarmi’ la villa. Ho fatto lo stupido errore di picchiare davanti al padre e ai suoi soci uno stupido moccioso viziato, non me ne ricordo nemmeno il motivo. Il padre del bamboccio era un capo mafia, non potente, ma comunque con una posizione abbastanza elevata nella zona est di Karakura.
Lui in cambio fece dei fuochi d’artificio con la mia casa, il mio unico parente ancora in vita morì qualche giorno dopo per ustioni di primo grado presenti nel 60% del corpo. Fu allora che iniziai a farlo, per vendetta.
Ed ora eccomi qui con te a chiacchierare allegramente di quanto sia stato e sia ancora schifosa la nostra vita-

- Ho capito una cosa: tu hai iniziato per vendetta, io per sopravvivenza. L’unica differenza tra noi è questa. Il passato non importa, il futuro non ha valore per quelli come noi perché potrebbe non esserci affatto. Chi imbocca questa strada non può tornare indietro e l’unica cosa che assume significato è il presente.
Non si può nemmeno cambiare vita, perché la vecchia ti insegue ovunque, per cui volenti o nolenti l’unico punto sicuro è la tua presenza qui e adesso, il resto deve per forza perdere di significato-

Bevve in un sorso il liquore restante nel bicchiere e lo appoggiò sul bancone dell’angolo-bar del salotto. E si rigirò verso di lui con un sorrisino di scherno sulle labbra.

- Ma tu guarda, si vede che la pioggia ha un brutto effetto su di me, o forse è il whisky? So solo che stasera mi sono già umiliata a sufficienza, quindi ti saluto-

- Rukia…- Lui la chiamò prima che potesse voltarsi verso la porta ed andarsene.

- Dimmi-

- Il tuo lavoro di domani lo farò io non ti preoccupare. Ora vai a letto, riposati e prenditi una giornata di riposo d’accordo?-

- Come mai sei così gentile oggi? Cosa c’è sotto ‘capo’?-

- Non ho secondi fini, solo voglio che ti rilassi un po’, senza pensare a chi dovrai ammazzare l’indomani-

- E’ appunto questo che è strano. Si vede che la pioggia ha uno strano effetto anche su di te-

- Hai presente quando hai detto che questo lavoro lo fa solo chi non ha altra scelta e che perciò è il lavoro più orrendo che esista?-

- Non ho detto proprio così, ma sì ho presente-

- Io non la penso affatto in questo modo- lo sguardo interrogativo che lei gli rivolse sottintendeva una domanda, a cui lui rispose subito, dopo essersi alzato in piedi ed esserle arrivato davanti.

- Questo lavoro è uno dei più belli in assoluto. Perché se non lo avessi fatto probabilmente non ti avrei mai conosciuto-

Le posò un dolce bacio a stampo sulle labbra e vide le guance di lei tingersi di rosa al primo e lieve contatto che avessero mai avuto in quei sette anni che vivevano nella stessa casa.

- Buonanotte Rukia- e con un sorriso la accompagnò fino alla porta della sua stanza.

Una volta sulla soglia lei parlò - Buonanotte Ichigo- . Non si girò, ma entrò lentamente nella sua stanza chiudendosi la porta alle spalle. Non voleva che lui si accorgesse del lieve rossore che le imperlava ancora le guance, ma del tono dolce con cui pronunciò l’augurio Ichigo si accorse lo stesso.

Fu solo questione di attimi prima che sul viso di Rukia fece la comparsa un sorriso, che sostituì la solita espressione indifferente della ragazza.

Forse anche quel lavoro aveva i suoi lati positivi.

Lui era sicuramente il più importante di questi.






Visto che il primo esperimento è stato gradito ci riprovo, questa volta si tratta di un'AU .

Ringrazio Arinna, Alfakein, Alessandra e Lilithkyubi per aver commentato 'Voci'.
Un grazie in particolare ad Alfakein e Arinna per averla aggiunta tra i preferiti

Spero che anche questa story sia all'altezza della precedente, devo dire che è un po' strana, ma molto strana!
Mi è venuta in mente mentre ero al lavoro, si vede che le fatture mi fanno un certo effetto.
Temo di aver reso Ichigo e Rukia un po' OOC, pazienza ormai è andata così.

Mi è stato fatto notare quindi mi sembra giusto dirlo.  Forse non sono stata in grado di farlo capire nella storia e quindi è un errore mio ma voglio precisare che nè Rukia nè Ichigo sono ubriachi, quasi o anche solo leggermente, stanno bevendo solo un bicchierino prima di andare a letto.
Secondo me quando si parla o ci si confida con qualcuno non può mai mancare un bicchiere, vuoto o pieno che sia, tra le mani; un po' per scaricare la tensione che si può creare, un po' per distrarsi 'accidentalmente' in momenti imbarazzanti, ma un bicchiere ci deve sempre essere.
E siccome i due tesori sono maggiorenni,  vaccinati e fanno il lavoro che fanno non potevo mettere un bicchiere di camomilla o di te, che figura ci facevano altrimenti?
E' solo una precisazione che ho tenuto di dover fare e ringrazio Alfakein per avermi fatto notare che Ichigo e Rukia(soprattutto) potessero sembrare un po' brilli.
Grazie di cuore.

Un grazie a coloro che leggeranno.


Horus

  
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