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Autore: Luna Spenta    16/02/2014    0 recensioni
Laila e Jamie stanno insieme ormai dai sei anni e, lentamente, la loro passione sembra si stia trasformando in abitudine. Laila ha ancora tanta voglia di amare e sarà un ingresso misterioso nella sua vita a farle capire che è ancora possibile. La loro storia si inserisce tra colpi di scena, misteriose lettere, e ritorni da un passato sempre più presente, che rischia di compremettere anche il futuro che i due avevano sempre sognato insieme.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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"Ti chiamo domattina" aveva detto, e domattina era arrivata.
Non era nemmeno una mattina qualunque: era la mattina di San Valentino.
I fidanzati, almeno il giorno di San Valentino, mantengono la parola data?
Jamie no. Non chiamò. E Laila era furiosa.
Gli aveva comprato un peluche, niente di troppo costoso per non mettere lui in difficoltà, data la situazione economica in cui si trovava, ma ci aveva comunque tenuto a fare un gesto carino, sperando di strappargli un sorriso nonostante il momento di difficoltà.
Quella mattina, però, l'unica cosa che voleva strappare era la confezione regalo che aveva preparato per lui. Non se la meritava proprio.
Era stanca di quei modi da strafottente.
Aspettò fino alle tre del pomeriggio, poi si decise a chiamarlo lei, e stavolta non per essere dolce e comprensiva, ma per fargli notare che se anche aveva i suoi problemi non poteva di certo far pesare tutto su di lei. Laila non lo trovava giusto. Meritava e pretendeva un po' di attenzioni e un po' di rispetto.
Il cellulare di Jamie squillava a vuoto.
Laila smise di provare e spense il suo. Era giusto che se lui l'avesse chiamata patisse quello che stava patendo lei.
Certo, Laila non poteva sapere che Jamie stava ancora dormendo, e soprattutto, non poteva conoscerne il motivo.
Il ragazzo aveva raggiunto il St. James Hospital intorno alle quattro del mattino.
Amirah gli aveva chiesto solo di mettere una firma, ma lui aveva preferito restare con lei per tutto il tempo dell'intervento.
-Hai deciso?- gli aveva chiesto la donna servendosi un caffè al distributore.
Jamie era restato in silenzio guardandola.
Con la mente era tornato indietro a sette anni prima. Amirah era bella come allora, ma niente e nessuno avrebbe, per lui, retto il paragone con Laila.
-Ho bisogno ancora di un po' di tempo. Capirai, spero-
-Probabilmente sei tu a non capire Jamie... Non resterò qui a lungo-
-Quanto?-
-Parto a giugno-
Jamie a quel punto si era avvicinato al distributore e aveva preso anche lui un caffè. Non era la scelta adatta probabilmente: era già nervoso al punto da sudare.
-Mi sono affezionato a Maddie- aveva detto sedendosi -ma amo davvero Laila-
Amirah gli aveva lanciato il suo penetrante sguardo cinico, tant'è che il ragazzo non aveva potuto fare a meno di sbottare.
-Non fare quella faccia! Tu non puoi capire, a te non è mai importato niente di nessuno!-
-M'importa di mia figlia Jamie, solo di mia figlia! E a te? A te importa di tua figlia? Ti sei "affezionato" dici... beh, guarda che fare il padre è un'altra cosa. Ti affezioni ad un'amica, ad un cane... una figlia è un impegno, e tu devi decidere se vuoi assumertelo o meno-
Le parole di Amirah avevano colpito nel segno. Jamie non sapeva che risponderle.
Dentro di sé aveva preso la sua decisione già sette mesi prima, quando la donna aveva bussato alla sua porta dicendogli che Maddie era sua figlia.
Jamie aveva voluto conoscere la bambina e aveva voluto frequentarla, sapendo benissimo che la madre l'avrebbe presto riportata in Egitto.
Sarebbe partito con loro e avrebbe accettato le sue responsabilità... ma Laila?
Non poteva chiederle di lasciare tutto e partire con lui. Era per questo che ormai da mesi si comportava malissimo con lei. Non riusciva a lasciarla e pregava ogni giorno che fosse lei a decidere per entrambi.
A quel punto sarebbe potuto sparire, scappare in Egitto, fare il padre, e portare quell'amore nel cuore, perché forse era l'unico posto in cui era destinato a continuare ad esistere.
L'operazione era andata bene, ma aveva tenuto Jamie in ospedale fino a giorno inoltrato.
Era tornato a casa intorno alle 10:00 ed era subito corso a dormire.
Si era giustificato coi suoi lasciando intendere di aver passato una romantica notte d'amore con Laila... del resto era San Valentino.
Quando si svegliò  erano passate le cinque del pomeriggio.
Gli girava la testa, era a digiuno da ore e aveva dormito malissimo.
Vide sul telefono le chiamate di Laila.
Ebbe quasi paura a richiamarla, probabilmente era arrabbiatissima.
Si fece coraggio, ma gli rispose la segreteria.
Decise di lasciare un messaggio:
-Hey Laila, scusa se ti chiamo solo ora ma ho avuto casini con Dereck, sai, la storia dell'officina. Pensavo che magari potremmo fare qualcosa insieme stasera. E' San Valentino... che dici? Ti porto a cena? Fatti sentire appena puoi.-
Nell'istante stesso in cui mise giù, Jamie si pentì del messaggio che aveva lasciato.
La proposta della cena gli era venuta pensando che se quello doveva essere il loro ultimo San Valentino insieme, allora andava reso indimenticabile.
Da un lato, però, si chiedeva se questo non avrebbe solo complicato le cose, quando si sarebbe finalmente deciso a dire a Laila che lui sarebbe andato via dalla sua vita, per sempre.
 
  
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