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Autore: MariannaAle    16/02/2014    5 recensioni
Ho cambiato stile di vita, e tutto per una mia scelta.
" Perchè rimani sapendo che rischi la tua vita Vivi! " Urlò il ragazzo che ormai aveva preso il mio cuore senza neanche chiedermelo.
" Secondo te? perchè ti amo cazzo" Gridai con tutta la frustrazione che avevo in corpo. Lo avevo ammesso. Io lo amo.
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'I hope a love story'
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Leggete alla fine del capitolo. Ci sono cose importanti!



Capitolo quarantacinque-The end-



Vivian’s Pow.


Aprii gli occhi lentamente e tastai con la mano il lato destro del letto per cercare Justin. Ma come mi aspettavo, non c’era.  Mi alzai dal letto e sussultai appena i miei piedi toccarono il soffice tappeto che si trovava sotto di me. Mi diressi in bagno e mi guardai allo specchio. Occhi rossi, trucco colato e capelli in disordine. Questo è quello che vidi, una me triste e cupa.
Cercai di mettere i capelli in ordine ma con scarsi risultati, così decisi di scendere senza curarmi del mostro che ero.
Osservai la cucina e mi accorsi della presenza del mio ragazzo che tagliava del pane. “Ehi” sussurrai sedendo nella prima sedia che vidi. Si girò e mi osservò da capo a piedi, un grande sorriso si aprì e si avvicinò a me dandomi un bacio nella fronte. “Buongiorno,piccola.” Disse ritornando a fare quello che stava facendo in precedenza. “dormito bene?” chiese. “Si, tu?” dissi afferrando una bottiglia di acqua che c’era nel tavolo, mi alzai e presi un bicchiere dalla credenza.
E fu in quel momento che mi ricordai di ieri. Il giorno in cui tutto mi crollò addosso. Non sapevo se ritornare in quella casa per prendere le ultime cose rimanenti in camera mia. Avevo preso solo dei vestiti, e so che prima o poi sarei dovuta entrare in quella casa e affrontare John.  E perché non farlo oggi?
“Dopo devo andare un attimo a casa mia.” Dissi rompendo il silenzio che dominava l’aria da un po’ di minuti. “Sei sicura?” chiese osservando le mie iridi marroni attentamente. Annuii sicura, dovevo essere forte. “Tu mi accompagni, vero?” chiesi sperando in un sì. Spalancò gli occhi e per un momento giurai di aver visto paura e non ne  capisco il motivo “Certo.”sussurrò schiarendosi la voce. Poi continuò, “ma non entrerò con te.”disse serio. “perché? Hai paura che mio fratello ti faccia male? Non ti toccherà.”dissi, ma non  ne ero tanto sicura.


“Non è per quello.”scosse la testa in segno di disapprovazione su quello che avevo detto.” E allora perché?” chiesi non capendo non mi rispose, prese soli i due piatti con le pietanze da mangiare e senza degnarmi di uno sguardo cominciò ma mangiare.


Osservai dal finestrino il cielo nuvoloso, tra un pò pioverà. Justin intanto guidava e il suo sguardo spendo e cupo mi fece capire che era nervoso, ma perché?

Justin’s pow.



Dovevo dirle di no, merda. Se John mi vede, tutto andrà a puttane. Vivian scoprirà cos’è realmente suo fratello e non mi rivolgerà più la parola. Non so come cazzo fare. Vivian a modo suo mi osserva e so che si sta facendo delle domande riguardo al mio comportamento ma cosa posso dirle? Nulla, non le direi nulla.
Parcheggiai la macchina e aspettai che Vivian scendesse pregando Dio che non mi chieda di accompagnarla.
“Justin, allora vieni?” chiese osservandomi attentamente. Feci un respiro profondo e scesi odiando più che mai la mia sfiga.  Odio la mia vita.


La seguii fino alla porta e si girò per cercare le mio sguardo che ora era perso nel vuoto. Scossi la testa e le presi una mano per darle coraggio,bussò alla porta e suo fratello aprì. Appena la vide fece un enorme sorriso e allargò le sue braccia per abbracciarla. Questo sorriso si spense appena lei lo respinse. Alzò lo sguardo e lo incollò al mio. Strinse i pugni e ringhiò mentre io rimasi serio. “Che ci fai qui, Bieber.” Ringhiò guardandomi con disprezzo. “Sono venuta a prendere la mia roba, lui mi ha solo accompagnata.”si intromise Vivian spingendo all’indietro suo fratello. Mi prese per mano e mi fece salire in camera sua.
Non ti avevo ordinato di non vederla mai più?” chiese John dandomi una spallata “cosa?Justin cosa sta dicendo?”domandò Vivian confusa.

“Zitta.”ringhiai sentendo la mia rabbia salire sempre di più. “Dovresti sapere che io non mi faccio dare ordini da nessuno.”ringhiai tagliente. “io credo che dovresti, se non vuoi morire.”esclamò squadrandomi con disprezzo. “che diavolo succede, potete spiegarmi come cazzo fate a conoscervi?” gridò Vivian presa dal nervoso. “ti ho detto di stare zitta. Prendi le tue robe e usciamo di qui prima che lo uccida.”gridai facendola sussultare. Non rispose, mi guardo delusa e riprese a mettere le sue robe dentro una borsa.

“Sei nella merda, Bieber.” Ringhiò avvicinandosi a me. “non mi fai paura, coglione”ringhiai a mia volta.
“te la farò pagare per avermela portata via.” Esclamò.  Io non gliel’ho portata via. È stato lui ad averla fatta scappare via.
“Andiamo.” Disse finalmente la mora prendendomi per mano. Si fermò di colpo e si girò verso suo fratello.
Prima di fare tanto il duro fatti un esame di coscienza. Se io me ne sono andata è solo e solamente per colpa tua. Continua la tua vita senza di me e sii felice. Addio.” Disse mentre le lacrime le rigavano il viso.
“Ti prego Vivian, non lasciarmi solo.”sussurrò John in preda al panico. “sei mia sorella, perdonami.”gridò disperato “Ti sbagli, un fratello non si scopa una troia mentre la sorella sta all’ospedale e la tratta male!”urlò nervosa. “non farmi questo. Io ti voglio bene!” gridò, ma ormai era troppo tardi,eravamo già usciti da quella casa e ora sentivo solo le urla di John e i singhiozzi di Vivian.

Salii in macchina e accesi il motore,aspettando che Vivian salga. “Mi dispiace per quello che è successo.”dissi abbassando lo sguardo. “non è colpa tua” mormorò. Di istinto l’abbraccia e la strinsi al mio petto mentre lei si sfogava in un pianto.
Mi dispiace che anche il loro legame si sia distrutto. Io non so che dire, insomma, mi sento il colpevole.


Vivian’s pow.

Corsi in camera e mi distesi nel letto piangendo in silenzio. Justin mi seguii e si distese affianco a me osservando il soffitto. “Vivian, so che stai male. Ma devi essere forte, devi combattere conto te stessa per essere per una volta felice.”sussurrò accarezzandomi una guancia. “non sai cosa vuol dire perdere qualcuno.”dissi togliendo la sua mano  dal mio viso “invece ti sbagli.”mormorò diventando freddo.
“scusami.”abbassai lo sguardo sentendomi in colpa. 


Passarono dieci minuti e dopo Justin iniziò a parlare. “tutti si chiedono dov’è la mia famiglia, che fine abbia fatto. E sai cosa dicono? Che gli ho uccisi.” Spalancai gli occhi, e se lo avesse fatto realmente? ”ma-ma non lo ha fatto vero?”chiesi titubante. “no! Come ti può passare per la mente una roba del genere?”mi rimproverò.
“e allora..dove sono?” chiesi confusa “sono in Canada” disse mentre la tristezza prese il sopravvento. “sono così lontani da te..”pensai ad alta voce. “già, troppo per poterli vedere.”sussurrò dandomi un piccolo bacio nelle labbra. “e ti mancano?” chiesi guardandolo attentamente.  “molto.” Mormorò tenendomi stretta a lui.  “mi mancano i miei fratelli e soprattutto mia madre.”.


“ma tuo padre, non ti manca?” chiesi confusa, insomma a me mancherebbe mio padre. “no. È tutta colpa sua se  io me ne sono andato.” Strinse i pugni e contrasse la mascella era arrabbiato. “e posso..posso sapere il perché?” chiesi sperando in un si.  “s-si.” Balbettò. Aspettai che prese un respiro e poi iniziò a parlare. “si chiamava Cassie, era una bellissima ragazza. Io e lei ci innamorammo e iniziò la nostra storia d’amore. Avevamo sedici anni eravamo ragazzini ma nulla ci poteva dividere. Apparte mio padre. Lui non era d’accordo con la nostra relazione perché passavo più tempo con lei che con la mia famiglia, ma non m’importava. “ il mio cuore mi fece male, lui amava un'altra ragazza. Solo il pensiero che un’altra ragazza appartenesse a lui mi faceva male. “ allora quando le cose si facevano più difficili scappammo insieme, era l’unico modo per vivere felici. Ma una notte, sentimmo dei rumori strani dietro qualche pianta e io mi alzai per andare a vedere. Quando fui abbastanza lontano da lei sentii delle grida, mi girai e vidi la mia ragazza tra le mano di mio padre che le teneva una pistola nella testa.” I miei occhi iniziarono a pizzicare, ti prego dimmi che non succederà quello che mi sto immaginando.
“Mi disse che mi aveva avvisato di starle lontana ma che io non l’ho ascoltato. Lui faceva il mio stesso lavoro. Amava uccidere e così fece con Cassie. Uno sparo nella testa e poi la lasciò cadere a terra. È stato orribile vederla supplicare di lasciarla. Mi pregava di salvarla e non ci sono riuscito.” Disse con gli  occhi  lucidi. Non sapevo che avesse sofferto così tanto. È orribile vedere la persona che ami morire davanti ai tuoi occhi e non poter fare nulla. Dietro il carattere freddo e duro si nasconde una persona dolce e sofferente. Che cerca di dimenticare ma è impossibile.

Dietro ognuno di noi c’è una storia nascosta agli altri. Che vorresti gridare ma non ci riesci perché hai paura che la gente giudichi. Hai paura che ti escludano o che pensino che tu sia debole, ma io penso che non è così che si è deboli. La debolezza la dimostrano tutti quelli che insultano o giudicano senza sapere un cazzo. Justin ha avuto timore che io ridessi o altro. Ma non lo farei mai. l’ho ascoltato e ora lo voglio aiutare, dandogli il mio amore.

“tu non hai idea quanto lo odi quell’uomo. Non ha un cuore, e mai ce l’avrà. Ora è in carcere e credo che tra qualche mese uscirà. Ho promesso che gliel’avrei fatta pagare con la morte. Un uomo del genere non deve vivere.” Sputò quelle parole come se fossero veleno  “non pensavo che tu avessi sofferto così tanto.”ammisi guardandolo negli occhi. Il suo sguardo si addolcì e mi baciò per interminabili secondi.

Justin’s pow.

Il telefono iniziò a squillare e senza esitare risposi.
“Pronto”
“Justin abbiamo un cazzo di problema.”  Era Ryan.
“cioe?”
“il magazzino è in fiamme, merda. Tutto è rovinato. Sulle pareti c’è inciso un ‘ te ne pentirai Bieber’. Che cazzo hai combinato?”
“merda.”
Lo sapevo che John e Mike  me l’avrebbero fatta pagare.
“ti aspettiamo,svelto.”

“cazzo,quei figli di puttana!”ringhiai. preso dalla rabbia calciai il comodino di fianco al letto.”che succede?” chiese confusa Vivian.”il magazzino, lo hanno incendiato.”
“C-come incendiato? Chi cazzo è stato?”
chiese,non sapevo cosa dirle. Non posso dirle nulla del fratello. Non posso rovinare ancora di più il loro rapporto. “è stato Mike” mormorai afferrano le chiavi della macchina. 
Corsi nella mia macchina aspettando Vivian che salisse e con tutta la fretta possibile sfrecciai al magazzino.



Mentre i The King’s erano occupati al magazzino i loro nemici cioè Mike, John e compagnia avevano un piano. John voleva far pagare a Justin il fatto di averli portato via la sua sorellina. Era troppo orgoglioso per ammettere a se stesso che era solo e solamente colpa sua se Vivian se ne era andata. Aveva raccontato tutto a Mike dicendo ovviamente qualche bugia per aggravare la situazione così che il capo fosse dalla sua parte. E ci era riuscito. Aveva tutta la gang contro i The kings. Il loro piano era incendiare il loro magazzino per attirarli nella loro tana e poi finalmente ucciderli uno ad uno. Sapevano che  loro  non avevano le loro armi per difendersi e questo sarebbe stato a loro vantaggio.
Nessuno, era a conoscenza di quello che succederà, nemmeno se lo aspettavano.



Quello che mi si presentava davanti era il mio grande magazzino ormai bruciato. Strinsi i palmi delle mani contro il volante della macchina e scesi dall’auto più incazzato che mai. “Dovevamo essere più attenti. Tutta la droga, tutte le armi sono la dentro. Tutto quello che abbiamo coltivato per anni è andato a puttane!”ringhiai contro i miei compagni. “Justin sta calmo. Troveremo un altro posto dove mettere le nostre cose.”disse Chaz cercando di tranquillizzarmi. In questo momento nessuno può calmarmi. “Justin, calmati.”mi richiamò Vivian.”come diavolo posso stare calmo! Tutto, e dico tutto è andato a puttane. Se non ti avessi conosciuta ora avrei fatto il mio lavoro al meglio e non sarebbe successo un cazzo. È solo colpa tua!”gridai spingendola leggermente all’indietro tanto da farla cadere a terra. Spalancai gli occhi appena mi accorsi di tutte le parole taglienti che le avevo detto, le rivolsi uno sguardo di scuse che lei non accettò  “scusa se mi hai conosciuta. Dovevo lasciarti perdere fin dall’inizio. Tu dovevi lasciarmi in pace! Sei stato tu a cercarmi quindi non venire a dire a me che tutto questo è colpa mia!”urlò con le lacrime agli occhi e indicando il magazzino distrutto.
Cercai di avvicinarmi a lei ma si ritrasse. Non sapevo cosa dire, io..non volevo dirle tutto quello. Non volevo. “Mi dispiace. Scusami, ti prego piccola.”ritentai di avvicinarmi a lei ma come mi aspettavo mi spinse all’indietro. 
“Ma bravo Bieber. Tu si che sei un uomo.” Una voce familiare mi colpì alle spalle. Mi girai e vidi Mike con una pistola tra le mani.
Ora capì tutto. Era tutta una trappola,merda. “Mike.”ringhiai osservandolo disgustato. “cosa vuoi?”chiese Chiad. “Nulla, solamente uccidervi e prenderci quella bellissima ragazza.” Disse caricando la pistola. “Sei un vigliacco. Ora ti senti forse solo perché sei con una pistola. Ma noi siamo di più.”feci un sorriso maligno.
Tutte le mie certezze sulla nostra vittoria svanirono appena vidi sbucare gli altri membri della banda con le pistole puntate su di noi. Molto lentamente mi avvicinai a Vivian e le toccai una spalla  “so che mi odi ma ora ho bisogno di te più che mai. vai in macchina e prendi tutte le pistole che trovi. Ti prego.” E con questo la lasciai andare. “voi siete una banda di merda e sapete perché? Perché voi vi fate vedere da noi solo quando voi siete armati e noi no. Ma non vi vergognate?” ringhiò Chaz afferrando dalle tasche un coltellino. “Se avete il coraggio affrontateci senza armi.”disse buttando a terra il coltellino. I nostri nemici si guardarono e gettarono a terra le pistole. Non capisco perché non vedo John da nessuna parte. Mi guardai intorno e non lo trovai, ho un brutto presentimento.

Un pugno mi colpi allo zigomo destro e mi accorsi che la guerra era iniziata. Juan, questo doveva essere il suo nome mi colpi ripetutamente il viso, gli diedi un calcio sul ginocchio che lo fece cadere a terra. Mi misi a cavalcioni su di lui e lo colpì ripetutamente il naso. Quando fu totalmente svenuto mi alzai da lui e mi guardai intorno, tutti erano indaffarati a combattere da non accorgersi che io ero senza nessun nemico. Stupidi.
Afferrai una pistola e mi allontanai dal campo di battaglia. Mi avvicinai sempre di più alla mia auto e vidi Vivian che cercava di liberarsi dalle grinfie di John  “lasciami John. Sono tua sorella!” gridò disperata Vivian che cercava con tutte le sue forse di colpirlo alle gambe, ma inutilmente.
La rabbia iniziò a salirmi quando afferrò un coltellino e lo avvicinò al viso di Vivian. La mia mente si annebbiò e senza rendermene conto avevo già premuto il grilletto. Il proiettile attraversò la testa di John che cadde a terra ormai morto. “No! Justin, che cos’hai fatto!” gridò Vivian gettandosi a terra. Ricordo solo il suo sguardo, carico di odio.
 Ero a conoscenza del fatto di averla persa,per sempre.


 

                                                                                                             THE END.
 

Ecco,finalmente ho messo il capitolo tanto atteso. 
Volevo rigraziare tutti, per avermi seguito in questa storia.
Soprattutto,
                                                                                                 
        _IloveChocolate_
 

che hanno sempre recensito!
Un grazie a tutte quelle che hanno seguito la mia storia dal primo all'ultimo capitolo. 
Ci siete rimaste un pò male sulla fine di 'i hope a love story' lo so, ma non preoccupatevi che il sequel sarà meglio!
Non so dirmi con precisione quando pubblicherò il prologo ma molto presto sicuramente!
'ERROR' sarà con un pò più di azione, e non so che altro dirvi. 
Ringrazio tutte quelle che hanno messo la mia storia tra le preferite,seguite e ricordate. Lo apprezzo molto.
Ora che ne dite di scrivermi un bel  pò di recensioni su cosa ne pensate? Mi farebbe piacere. 

Quando metterò i protagonisti, non ci saranno le immagini( perchè non so metterle,ahahha) ma solo i nomi e i cognomi delle persone. 
E altro non so dire..boh..
Un bacio ragazze!
Vi voglio bene.

-ALe
 














 
  
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