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Autore: miranda_anna    16/02/2014    2 recensioni
"la ragazza alzò la testa verso di lui, notò che aveva il volto rigato dalle lacrime e ,di colpo, si sentì soffocare, la giovane strega della luce lo aveva abbracciato talmente forte da strappargli il fiato e ne inspirava l'odore"
Il mio tributo per questa collana, incentrato sul What if? nel caso in cui Vaniglia non fosse stata al Museo del Capitano quel fatidico giorno... buona lettura a tutti!
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Long love

-Straniero in vista!- l'urlo della vedetta scosse tutti gli abitanti del viaggio, Lillà dei Sentieri era calma sul dondolo nel giardino, una lacrima di tristezza le scendeva sulla guancia, ma un bel sorriso ampio le illuminava il volto, Felì se n'era andata, ma un certo giovane inventore, tanto aspettato da una streghetta, era appena tornato. Bentornato Jim Burium.


 

~♡~♥~♡~♥~

-Questa matita và qui, il vestito ora lo appendo- diceva tra sé e sé la streghetta della luce (N.D.A. Chiamo Vaniglia “streghetta” perchè mi ci sono affezionata u.u). Dopo aver messo in perfetto ordine la camera,Vaniglia si sedette, tirò fuori il diario dove scriveva sempre, in attesa di darlo a Jim e prese la matita, se la rigirò tra le dita, la matita che aveva riparato, la sua matita, la matita di Jim, la appoggiò con delicatezza e iniziò a tracciare delle lettere: -Caro Jim, oggi Felì è partita, nessuno ne ha ancora parlato ma lo so,mi mancherà tanto... in casa sembrano tutti scomparsi, gira voce che sia arrivato uno straniero nel villaggio poco fa, non voglio vedere chi sia, per ora voglio solo...- Un trambusto sulle scale la interruppe, e Pervinca fece capolino nella stanza -Vieni Babù! Subito!- la strega del buio aveva il fiatone per aver fatto le scale di corsa -Vì veramente io...- la gemella ormai aveva perso la pazienza – Veramente un corno!ora tu scendi queste scale e vieni con me!-, seppur a malincuore Vaniglia ripose il diario in un cassetto e sollevandosi a pochi centimetri dal pavimento scese tranquillamente le scale -Babù aspetta!- la sorella sbuffò e aprì la porta, ormai uscita dal cancello si avviò con passo lento verso Piazza della Quercia, appena arrivata si zittirono tutti e le fecero spazio per vedere il nuovo arrivato, la giovane Babù, appena si accorse chi aveva davanti perse tutto il contegno che aveva fino a dieci secondi prima e cadde in ginocchio -Babù, sono tornato- la ragazza alzò la testa verso di lui, l'inventore notò che aveva il volto rigato dalle lacrime e ,di colpo, si sentì soffocare, la giovane strega della luce lo aveva abbracciato talmente forte da strappargli il fiato e ne inspirava l'odore, il suo Jim, il Jim che tanto aspettava era finalmente tornato.

~♡~♥~♡~♥~


Cinque anni dopo

-Mamma! Malvarosa non mi fa entrare in camera!- urlò la piccola Bucaneve mentre scendeva le scale, un uomo fece capolino nella stanza -Tesoro, la mamma è fuori, si sta riposando- la piccola fece una smorfia e risalì su in camera, non passarono che pochi secondi quando scesero le scale tutte e due le sorelline -Papà devo farmi aiutare dalla mamma a fare un incatesimo! Non ci riesco!- allora il padre non potè che lasciar libero il passaggio. La strega della luce era seduta sul dondolo in giardino a godersi il sole, quando vide arrivare verso di sè i suoi due fiori preferiti -Malvarosa! Bucaneve! Venite!- le due bambine si avvicinarono e Malvarosa disse -Mamma mi aiuti a fare un incantesimo?- -Dimmi cosa ti ha detto di fare la zia Pervinca- la bambina disse -devo far apparire dei fiori di buio e farli volare- la donna sorrise e aprì la mano, come d' incanto spuntarono farfalle di una luce abbagliante che svolazzarono intorno alle due bambine ammirate, fecero un giro intondo, si posarono sul palmo di Vaniglia e sparirono -Visto? E' facile!- la bambina annuì e provò, un petalo nero spuntò sul suo palmo e si sollevò di qualche centimetro -Brava!- urlò Bucaneve tutta felice per la riuscita della sorella, ma Malvarosa disse con tristezza -Non sono belli come quelli della mamma- allora la madre fece spuntare dal palmo della mano una coppia di pettirossi innamorati che volteggiavano e compivano complicate danze in cerchio -Incantevole il potere delle streghe della luce vero?- Jim era appoggiato allo stipite della porta e guardava con dolcezza la sua famiglia, sulla sua spalla un incantevole esserino luminoso stava seduto -Vieni Jim, anche tu Felì- entrambi si avvicinarono e si sedettero sul dondolo -Malvarosa, tuo padre ha ragione, ma anche il potere del buio ha un suo fascino, la zia Pervinca e lo zio Grisam ne sono la prova- la ragazzina sorrise felice ma una flebile domanda proruppe dalla bocca della piccola Bucaneve -Mamma ma io di che potere sono?- a rispondere fu Felì -Bucaneve, tu sei come tua mamma, una strega della luce- la bambina iniziò a battere le mani paffutelle dalla gioia e tutti scoppiarono in una risata.
-Mamma, ma quando arriverà la nuova sorellina?- la donna sorrise -Credo il prossimo mese- -E come si chiamerà?- una lacrima scese sul volto della giovane donna -Lillà, come si chiamava tua zia- Jim la abbracciò e si lasciarono cullare dalla tiepida brezza di quel pomeriggio di primavera.

*spazio autrice* 
Questa storia l'ho scritta perchè amo questa saga e volevo inventarmi un finale...
non è detto però che non scriva una ff...
ho sempre amato i Bucaneve e la Malvarosa allora mi sono chiesta perchè non dare questo nome alle due figlie
di Vaniglia?
Credo che scriverò un'altra flash fiction su Pervinca... per ora però vi auguro buona lettura e recensite!

  
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