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Autore: delilahs    16/02/2014    3 recensioni
Prima Jasper/Jiper nel fandom. Una piccola future!fic, incentrata sulla nascita del loro primo figlio. Fluff is the way
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jason Grace, Nuovo personaggio, Piper McLean
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Love is an open door.
 





















Jason entrò nella stanza d'ospedale bianca e immacolata, spostando cauto i piedi nel tentativo di fare meno rumore. Su un letto, sormontato da una stampella e un'ampia finestra, Piper dormiva placida, un sorriso sul volto. La stanza era inondata dallla luce soffusa del primo pomeriggio. Non si sentiva un rumore nell'aria, a parte il battito di tre cuori combinati. In una culla, accanto al letto, un bambino avvolto in una copertina azzurra vagiva irrequieto, agitando appena la manina. Era grande non più di un pupazzo e stringeva gli occhi. Jason si avvicinò.
"Ciao campione." sussurò incantato. "La mamma dorme." indicò Piper, che mugugnò qualcosa nel sonno. Il figlio di Giove ebbe qualche problema a distogliere lo sguardo dai riflessi biondi dei suoi capelli. Si rivolse di nuovo al bambino, e lo prese in braccio. Gli lasciò un bacio sulla fronte, ammirandolo incredulo e felice. Connor gli prese il dito con la mano, e lo portò vicino al viso. Jason fece per girarsi, ma sentì una voce dietro di lui.
"Lascia." continuò Piper, gesticolando eccitata. Jason scosse la testa, sorridendo, e le porse il fagotto. La figlia di Afrodite lo prese come se non avesse fatto altro nella vita e lo poggiò sul suo petto, stringendo la mano di suo marito.
"Somiglia tutto a te." affermò la ragazza convinta, indicando gli occhi del bambino.
"Secondo me no." protestò Jason. "Ha il tuo naso." e si avvicinò lentamente al viso della compagna, sfiorandole il naso piccolo con la punta delle labbra "E anche la tua bocca, Pipes." affermò, improvvisamente molto impegnato a confutare l'affermazione. Uno strillo li interruppe.
"Ha preso anche la tua voce." borbottò Jason, appena udibile al di sopra dell'acuto suono emesso dalla creaturina. "Connor è un bel nome. Appropiato." constatò poi, rivolgendosi alla ragazza. "In Mohawk vuol dire Aquilus, vero?"
"Parla inglese, amore, non ti capisco quando parli così." protestò Piper, che stava cervando di mantenere il bambino senza farlo cadere.
"Aquila. Che strilla in modo assurdo. La vedo molto dura." sospiró il figlio di Giove.
"Non finché tu sarai con me." disse semplicemente Piper, che finalmente aveva sistemato il bambino e fissava Jason. I suoi occhi cambiavano colore, dal marrone più intenso al verde più brillante. I capelli, sempre tagliati asimmetrici, scintillavano al sole. Era incantevole, fuori e dentro, e il ragazzo si sentì incredibilmente fortunato.
"Sempre, Pipes, lo sai." la baciò sulla fronte, lasciando che Connor gli prendesse la mano. "Sempre."
   
 
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