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Autore: Piumadoro    17/02/2014    1 recensioni
Una volta credevo non mi importasse niente dei miei compagni di scuola, ma ci ho pensato e devo dire che mi piace la mia cara e vecchia classe.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alle volte penso che non c’entro niente io nelle classi di scuola.
Alle volte penso che nessuno di noi dovrebbe far parte di questa classe. Infondo siamo solo un gruppo di ragazzi e ragazzi presi a caso dal destino.
Non abbiamo nemmeno la stessa età, non abbiamo gli stessi interessi, ne le stesse capacità, non frequentiamo le stesse persone, non viviamo vicini. Non abbiamo niente che ci accomuni.
Eppure passiamo insieme in media cinque ore al giorno, trentadue ore alla settimana. Chiusi nella stessa stanza, sottoposti agli stessi professori. Ad alcuni di noi interessano certe lezioni più di altre, ad alcuni piacciono tutte, ammettiamo che alla maggior parte non gliene frega niente.
Però vi guardo uno ad uno e vedo la vostra passione per il lavoro, per la musica, per la cucina, per il disegno, per la matematica o per l’italiano.
Vedo in voi una sola cosa in comune tra noi: l’avere una passione.
Che coltiviamo alla meglio.
Fino ad ora siamo stati divisi tra noi, veniamo da classi diverse che a loro volta vengono da altri miscugli, ma ci stiamo provando; stiamo provando a convivere.
Io almeno mi ci metto di impegno e anche se qualche volta, di tanto in tanto…spesso, mi capita di odiare alcuni di voi altre volte mi ci trovo benissimo.
Abbiamo tutti le nostre giornate si e no.
Le mie giornate no sono tante, lo so.
Come facciate a restare ancora nella mia stessa stanza per tutto quel tempo mi sorprende, soprattutto perché mi conoscete a pezzi. Ognuno di voi conosce una parte diversa di me. Naturalmente c’è chi è stato più fortunato di altri.
Alcune volte so perfettamente come vi vedete, altre volte darei la mia vita per saperlo.
Io provo a conoscervi tutti fino in fondo, e forse se mi chiedeste qualcosa di voi vi stupireste di quanto io sappia.
Non dico che so le vostre date di nascita, i nomi dei vostri parenti o il vostro indirizzo, né so il vostro colore preferito o il nome del gruppo che ascoltate ogni giorno. Questo no, so solo cose strane di voi, più profonde.
C’è chi mi ha stupito con la sua fantasia e passione in molte cose. Chi mi ha strabiliato con la profondità di un tema proprio quando tutti non credevano sapesse scrivere bene. Chi mi ha mostrato un lato profondo di se che nessuno sospettava. Chi mi ha fatto conoscere nuova arte. Chi si è dimostrato incredibilmente intelligente e spigliato anche se non lo sembrava affatto. Chi è riuscito a farmi dire ogni cosa. Chi mi regge quando sono stronza. Chi mi fa essere stronza. Chi ride anche se non faccio ridere. Chi mi fa ridere da matti (qui siete in molti). Chi mi prende in giro (lo farei anch’io se non fossi me). Chi prendo in giro (con molto amore).
Compagni nuovi e vecchi che conosco bene o male.
Io spero di rivedervi tutti il prossimo anno, per la prima volta so che c’è una possibilità di sedermi accanto ad una persona che conosco già il primo giorno.
Mi sento in debito con voi. Me ne avete fatte passare tante, anche di brutte. Eppure vi adoro!
Certo alcune volte vorrei uccidervi o rinchiudervi, non lo nego, ma mi avete insegnato molto e mi saprò dire soddisfatta se anche uno solo di voi mi dirà di aver imparato qualcosa da me.
Continuo a pensare che sono nella scuola sbagliata ma forse sono nella classe giusta. Anche se non abbiamo nulla in comune e non lo ammetterei mai, ma un po’ mi fido di voi.
 

  
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