Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Xery_chan    17/02/2014    3 recensioni
Una storia ambientata in un mondo in cui la lotta tra Luce e Tenebre si intreccia con speranze, odi e sete di vendetta generata da una menzogna.
Un racconto in cui un amore proibito,dettato dalle leggi dell'immoralità, è possibile, ma soggetto ad un futuro così incerto.
Valentina è la quarta, ed ultima, figlia della Luce. Dovrà scofiggere le Tenebre, superando le sue paure e le sue incertezze. Liria, Naomi e Shilim la precedettero in questo compito, fallendo.
Ma la nostra eroina non sarà sola: verrà aiutata da Astral e Barian, i suoi fratelli maggiori, ed, in seguito, un gruppo di amiche fedeli e inisostituibili.
Insieme ce la faranno? Riusciranno a diradare la nebbia di mistero che avvolge un periodo persino precedente alla creazione dell'Universo?
Non sarà così semplice, perchè tra tradimenti, peccato e tentazione rischi di non poterti fidare più nemmeno della tua anima.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asutoraru /Astral, Bekuta/Vector, Don Sauzando/Don Thousand, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il suo corpo rosso vivo era  in netto contrasto con il colore bianco e trasparente della reggia.
Fluttuava a circa dieci centimetri da terra e, mentre si sgranchiva le ali nere, era perso nei suoi pensieri.
Conosceva quel posto fin troppo bene, era quasi una monotonia stare lì: pareva di essere in una prigione che ha un'uscita, ma tu hai troppa paura che ciò che ti circonda ti mancherà se mai te ne andrai...
Giunto a una scalinata, la percorse distrattaemente, quasi senza accorgersene.  Era quasi alla fine della rampa quando due voci voci familiari lo fecero trasalire.
- Barian! - la madre era poco più di una ragazza: aveva il corpo astrale, capelli lunghi azzurri e bianchi e la voce cristallina. - Dov'è tuo fratello? - 
Il dodicenne la guardò un po' sbigottito - E' di sopra, ma sta...- non riuscì a terminare la frase che il padre lo interruppe: - Va a chiamarlo!-
Quello era un ordine e il ragazzo non poteva rifiutarsi. In più avevano entrambi un'aria seria e preoccupata.
In un attimo Barian fu nella camera del fratello minore, si chinò accanto a lui sussurrandogli: - Astral ... ehi, Astral.... è ora di alzarsi.- 
Il bimbo si mosse nel letto, molto infastidito per essere stato disturbato nel bel mezzo del suo sogno - Mmmm ... ancora cinque minuti...-.
Barian sapeva che il bambino aveva dormito poco perché aveva letto, ma c'era un buon motivo per insistere: - Astral, mamma e papà ci vogliono parlare.- 
Quell'ultima frase sembrò convincere Astral, che si mise seduto sul letto.
- Cosa vogliono?- chiese il piccolo tra uno sbadiglio e l'altro.
- Non lo so. - 
Il tono di Barian era secco ma allo stesso tempo dolce. Prese Astral in braccio e uscì dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Giunti dai genitori, Barian fece scendere Astral e si mise accano al padre. Erano due gocce d'acqua: stessi occhi verdi, pelle rosso brillant ali nero pece.  
- Il Drago d'Infinito si è risvegliato - mentre la donna finiva di parlare, Astral e Barian, esterefatti, balbettarono qualcosa d'incomprensibile.
Alla fine quest'ultimo riuscì a dire: - Ma ... ma non si era rinchiusa in una carta divina per l'eternità??? -
-Vero, ma non si può negare l'evidenza: stamattina è venuto a farci visita un bariano per dirci che i collegamenti tra i nostri due mondi si sono riaperti - rispose con semplicità il padre.
Barian si sentì improvvisamente al settimo cielo. 
- Ma sono qui tutti gli imperatori bariani? - chiese trepidante.
- Si e sembra che abbiano socializzato con i bambini astrali, come se non fosse mai successo niente - questa volta era stata sua madre a parlare.
Barian schizzò via pensando a "Lui": lo aveva conosciuto due anni prima, durante una comunicazione tra il padre e il bariano. Da quel momento erano rimasti in contatto, anche se solo visivamente, e Barian fremeva all'idea di incontrarlo.
Ormai volava da circa cinque minuti ignorando il fratello minore che lo implorava di aspettare, quando lo vide e gli si fiondò addosso.

POV ... (si sa solo che è un bariano)   
Stavo passeggiando tranquillamente quando vidi una scheggia rossa che mi travolse. Non collegai subito le due cose, ma poi mi venne in mente un nome: - B ... Barian??? -.
- Misael-chan! - rispose lui, dopo avermi fatto caracollare a terra.
Non ci potevo proprio credere: gli occhi verdi che mi guardavano così intensamente appartenevano al ragazzo che volevo tanto conoscere.
- Sono così contento di vederti ... ma .... ora ti potresti alzare? - chiesi; Barian mi era atterrato sullo stomaco ed io non stavo un granché bene.
- Oh, si, scusa! - rispose lui, spostandosi.
Mi rialzai e in un attimo Barian mi saltò al collo: - Sono così felice di incontrarti... - sussurrò.
Non potei fare altro che sorridere. 
POV Astral
Barian è volato via in un lampo e, anche se cercavo di raggiungerlo, non ci riuscivo. Allora cominciai a urlare, ma parve non sentirmi, troppo immerso nei suoi pensieri.
Poi lo vidi volare in picchiata e allora capii che cosa stava succedendo: sorrisi e lo seguii.
Quando vidi mio fratello al collo di un bariano, non riuscivo a capire se piangesse, ridesse o entrambe le cose. 
Non avrei voluto interrompere la scena, ma la mia bocca si dischiuse senza che lo volessi: - Barian-chan!-
Lui si girò di scatto, diventando ancora più rosso di quel che era, e si staccò dal collo del bariano.
- Astral, io ... scusa, avrei dovuto darti retta. - disse avvicinandosi.
Gonfiai un poco le guance facendo la faccia offesa e provocai le risa di mio fratello e del bariano.
Da poco lontano sbucarono due bambini: uno -bariano- aveva capelli grigi, appena più chiari della pelle, occhi viola, ali nere e indossava un gonnellino del medesimo colore; l'altro -astrale- aveva simboli blu scuro su tutto il corpo, messi in risalto dal candore della pelle, un occhio verde acqua e uno turchese.
I due parlavano e ridevano (n.a.:pucciosi).
- Vector - disse il bariano biondo.
Quel nome fece voltare il bambino, che corse incontro a colui che lo aveva chiamato.
- Sembra che tu abbia fatto amicizia - la voce del biondo era dolce e i suoi occhi sembravano sorridere al piccolo Vector, che annuiva.
Io, che mi ero nascosto dietro le gambe di Barian, uscii e volai vicino al bimbo bariano che cominciò a guardarmi incuriosito.
- Ciao - semplicemente, una parola tanto banale avrebbe fatto nascere un'amicizia magnifica, ma destinata a spezzarsi bruscamente.
A quell'evento ne susseguirono molti altri nel corso di quattro anni in cui Astral e Barian crebbero sentendosi sempre più uniti.
In quel periodo il mondo astrale e quello bariano furono uniti più che mai: i loro abitanti si aiutavano e si apprezzavano, in particolare le famiglie nobili da cui discendevano Astral, Barian e i sette imperatori bariani.
I nostri due fratelli presero molto in simpatia gli imperatori bariani, molto diversi ma molto legati tra loro.
Poi qualcosa cambiò: un avvenimento inaspettato fece sbocciare gioie e rancori.

Buongiorno e buonasera, a secondo dell'ora, sono tornata anche se con un tremendo ritardo, causa proff. che mi caricano di compiti -.-
Prima di tutto ringrazio coloro che hanno recensito o letto lo scorso capitolo (e in particolare Yulin e Astral96, che mi hanno inserita tra i loro autori preferiti) e mi scuso ancora per il ritardo.
Oggi, a commentare il capitolo, abbiamo un vero e proprio santo in confronto allo scorso ospite: Durbe.
Durbe: Salve a tutti!
Io: Accomodati, così cominciamo con le domande.
Durbe: *annuisce e si siede*
Io: Bene, cosa ne pensi del capitolo?
Durbe: Tralasciando il fatto che ci hai messo un anno a pubblicarlo (n.a.: gentile -.-), mi è piaciuto e in più hai il vizio di tenere i lettori sulle spine.
Io: Lo so ... sono crudele.
Durbe: Questa è la tua prima storia, quindi devi ancora affinare le tue tecniche, comunque ti faccio i miei complimenti.
Io: *felice come una pasqua* quale è stata la tua parte preferita?
Durbe: Sicuramente dove mini Vector faceva il puccioso con l'astrale...
Io: Si, anche a me è piaciuta molto...
DRIIIN
Io: Ma cosa?... *alzo la cornetta del telefono* Si ... certo ... ok. Bene, Durbe, ti sei appena guadagnato l'odio più totale di Vector, dato che lo hai definito "puccioso": stava sclerando e imprecando contro di te, la Sicurezza lo stava trattenendo nella speranza di calmarlo, ma è riuscito a fuggire e ora sta venendo qui, quindi ti consoglio di svignartela!
Durbe: Seguirò il tuo consiglio alla lettera *svanisce in un portale* Arrivederci!
Vector: *irrompe nella stanza* DOV'E'? DOV'E' DURBE? ME LO DICI SI O SI?
Io: *voce stridula* E' tornato sul mondo bariano...
Vector: Durbe, sto arrivando! *si teletrasporta via* 
Io: Ok, è tornato tutto tranquillo, così ho il tempo di salutarvi e vi avviso che nel prossimo capitolo si comincerà a parlare di un personaggipo di mia creazione e se ne vedranno delle belle! E con questo me ne vado.
Saluti
zexal_penny

  
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