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Autore: Amamelide    18/02/2014    4 recensioni
Dal capitolo quattro:
< Regola numero uno: mi fai schifo e se ti azzardi a toccarmi ti castro. >
< Io toccarti? > chiede Thomas sconvolto < Ma se una mela ha più sex appeal di te! >
Faccio finta di non aver sentito e vado avanti.
< Regola numero due: io e te non saremo mai amici. >
< Queste non sono regole, sono affermazioni e verità. > ribatte lui cocciuto.
Mai una volta che mi venga incontro...
< Ok. > sbuffo spazientita < Allora facciamo così, regola numero uno: niente sesso in casa. >
Lui spalanca gli occhi dal terrore < Non puoi privarmi di questo diritto! Io ho i miei bisogni! >
< Noi due abbiamo un accordo e questa è anche casa mia! > esclamo improvvisamente compiaciuta del suo panico < E comunque puoi farlo in tanti altri posti. Ci sono gli Hotel, le macchine, i vicoli bui... >
< Però! Vedo che sei un'esperta del sesso fuori casa. >
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Fin da bambina il mio più grande sogno e desiderio era quello di sposarmi.
Ma non parlo di un matrimonio qualsiasi, io volevo e voglio il matrimonio perfetto.
L'abito giusto, la chiesa giusta, il ristorante giusto e, soprattutto, l'uomo giusto.
Quest'ultimo l'ho incontrato durante il primo anno di università (Yeeeh!).
Si chiama William (sì, proprio come il principe inglese), ha due anni più di me (ora 30), è alto, biondo, bello e gentile.
Ricordo come fosse ieri il nostro primo incontro.
Ero una matricola alla facoltà di matematica (lo so, sono strana) mentre lui era al terzo anno di ingegneria.
Il destino ha voluto che quella sera ci trovassimo tutti e due ad una festa.
Io ero ubriaca marcia e due ragazzi hanno tentato di approfittarsi di me, ma lui mi ha salvata e, come se questo non fosse sufficiente a farmi capire che era principe azzurro, è stato con me tutta la sera (anche quando ho vomitato l'anima).
Ci siamo messi insieme due mesi dopo e mi ha chiesto ufficialmente la mano un anno fa.
Oggi ci sposiamo!!!
Osservo felice il mio riflesso allo specchio.
Volete sapere com'è il mio abito da sposa?
No?
Vabbè, io ve lo dico lo stesso.
Il mio abito è di colore avorio, con un bustino pieno di brillanti che scintillano ad ogni mio movimento. La gonna invece è ampia e lucida... sembro uno principessa.
Per i capelli (rosso tinti) ho optato per uno chignon elegante da cui poi parte il velo lungo.
Il trucco è semplice ma mette in risalto la mia carnaggione chiara (quasi cadaverica) e i mie occhi marroni (color cacca).
<< Tesoro sei bellissima!>> esclama mia madre sull'orlo delle lacrime.
Mi si avvicina cauta e dolcemente mi accarezza il braccio.
Ah! La mia mamma...
Anche se in comune abbiamo solo l'aspetto e il più delle volte litighiamo come cane e gatto, le voglio un mondo di bene.
E oggi anche di più.
<< Grazie mamma. Hai sentito William? E' arrivato in chiesa?>>
Il volto di mia madre si fa improvvisamente scuro << Ecco...>>
Ecco?
Ecco cosa?!
<< Mamma che c'è?>> chiedo improvvisamente allarmata.
<< Sua madre ha chiamato poco fa per dire che è in leggero ritardo... Nulla di preoccupante.>>
Leggero ritardo...
William è super puntuale, se è in ritardo nel giorno del suo matrimonio la colpa dev'essere per forza data all'alcool che ha bevuto durante l'addio al celibato.
Addio al celibato...
Sarebbe più giusto dire “l'ultimo tentativo di Thomas ”.
Thomas Black è il migliore amico di William.
Se devo essere sincera lo considero un grande idiota e puttaniere.
Tra me e lui l'antipatia è sempre stata palese e palpabile, ci siamo sempre sopportati per amore del mio fidanzato (tra poco marito), ma anche così, non sono mai mancate frecciatine mirate o far lasciare me e William o a far finire la loro amicizia cameratesca.
L'ultimo disperato tentativo di Thomas per farci lasciare è stato quello di organizzare un addio al celibato di tre giorni a Las Vegas.
Sperava che nella città del peccato il mio quasi marito si desse alla “pazza gioia” ma tutto quello che ha ottenuto è stato quello di farlo ubriacare di brutto.
Quando ieri ho chiamato il mio fidanzato (marito!!) si sentiva dalla voce che non stava bene.
Se tutt'ora non si riprende (è sicuramente per questo che è in ritardo) la sbronza dev'essere stata proprio colossale.
Beh, l'importante è che riesca a dire sì e a non vomitarmi sul vestito...

 

 

Tre ore dopo...

 

Mi sembra di vivere un incubo.
Le lacrime non smettono di scendere ed il trucco è talmente sbavato che ormai sembro un clown.
La mia famiglia e quella di William sono di sotto a discutere sul da farsi, mentre mio fratello Alex e la mia migliora amica Jennifer mi implorano di lasciarli entrare in camera mia.
Ma io non voglio parlare con nessuno.
Voglio stare sola, a leggere e rileggere questa lettera finché le lacrime non si esauriranno.

 

Cara Mei,

       questi anni con te sono stati bellissimi, talmente belli da non essermi nemmeno accorto che l'amore non c'era più da tempo e che il mio cuore non batteva più per te.
A Las Vegas ho conosciuto una donna e, anche se in pochissimo tempo, ci siamo innamorati.
Il mio cuore è tornato a battere!
Quando leggerai questa lettera sarò già in viaggio verso di lei.
So che mi odierai ma ci tengo a dirti che non è stata colpa tua. Tu sei perfetta.
Quando sarai più lucida ti renderai conto che è andato tutto per il meglio.
Ti auguro di trovare il tuo vero amore.
Con affetto,
                                                                                                                       William.”

 

 

 

Due mesi dopo...

 

Busso alla porta di quello che fino a pochissimo tempo fa era l'appartamento in cui vivevo.
Cioè, l'appartamento è mio visto che è di proprietà dei miei genitori e che io ci ho vissuto per anni, ma è stato affittato per sei mesi ad un'altra persona poco prima del mio mancato matrimonio.
Inizialmente eravamo rimasti d'accordo che sarei rimasta a casa dei miei genitori fino alla scadenza del contratto d'affitto ma non sono più in grado di sopportare mia madre.
Sono disposta a tutto pur di tornare nel mio appartamento.
Ne va della mia sanità mentale!
Quando finalmente la porta si apre sento cadermi la mascella dalla sorpresa ( per nulla gradita).
L'uomo che ho davanti è in boxer ( anche se lo odio devo ammettere che ha un fisico niente male... definito ma asciutto...).
E' alto all'incirca un metro e ottanta.
La carnaggione è olivasta , i gli occhi neri coi capelli folti e altrettanto scuri.
Di solito li porta leggermente lunghi e maestralmente acconciati all'indietro col gel ma ora sono tutti scompigliati.
Dev'essersi appena alzato...
Comunque sia questo non è il momento giusto per elogiare la bellezza di Thomas Black!
<< Che cavolo ci fai qui?>> chiedo.
Lui mi sorride in modo ironico << I tuoi non te l'hanno detto? Io ora vivo qui.>>
Merda!

  
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