Dov’è il cielo?
Lo cerco ogni mattina
nel ripetersi di gesti quotidiani,
nello sguardo assonnato del vicino
che ti incontra sulle scale e non saluta.
Lo cerco ogni mattina
tra la gente che vede sull’asfalto
trascorrere la vita dentro un tram
e spera di trovare un po’ di sole
nel calore di una tazza di caffè .
Lo vedo tra la folla,
negli occhi smarriti dei ragazzi
che cercano nel buio della notte
l’ abbraccio di emozioni artificiali.
Io cerco il cielo ogni mattina
nelle parole vuote , irriverenti
di fantocci di carta, imbellettati
che uccidono pensieri ed emozioni.
Ho visto il cielo filtrare oltre le nubi,
scintille di luce tra la nebbia,
dentro le gabbie senza sbarre dei palazzi,
prigioni dove l’anima respira
il grigio fumo dell’indifferenza.
Ho visto il cielo dentro le case senza tetto,
dove ai margini di strade e dei fossati,
ombre di vita consumano l’attesa
del respiro di Dio,
che
soffia nel silenzio della notte,
spargendo briciole d’amore,
come
germi di vita nel deserto.