Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: amanda91    18/02/2014    1 recensioni
"Impossibile. Sei mesi. Sei mesi di convivenza forzata con l’uomo che più ho mal sopportato in tutta la mia misera esistenza, una delle poche persone che trasferendomi a New York non avrei mai sperato di rivedere"
Una storia leggera che vede protagonisti i nostri Damon-Elena in "versione" umana.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Poche ore prima.

POV ELENA

“Care ti prego ripensaci! Infondo si sta bene e New York – le indico il cielo uggioso di novembre dalla piccola portafinestra alle nostre spalle – quanti stage troveresti qui? Io, tu … i nostri due cuori e la capanna! Ti prego!!!” la supplico in preda ad un attacco isterico stringendomi nel pigiama di flanella tremendamente grande e sfatto persino per i miei gusti.
La biondina rotea gli occhi spazientita.
“Sono solo sei mesi” mi ricorda ovvia, continuando a passare da una stanza all’altra del misero appartamento che abbiamo preso in fitto quattro anni fa, alla probabile ricerca di oggetti sfuggiti al suo controllo e non ancora posizionati nella grande valigia.   
Io la seguo trascinandomi stanca, sperando di convincerla a restare. Finché rendendomi conto dell’inutilità del mio piano mi decido a sbottare.
“Ma insomma … dieci miliardi di persone al mondo e tu a chi cedi il tuo posto? Perché proprio lui??”
“Suvvia Elena! Lo so che vi odiate ma pensaci … lui è qui momentaneamente e non sa dove andare, io vado via momentaneamente – lascia in sospeso la frase nel vano tentativo che afferri la semplice implicazione, io scuoto la testa ad occhi sbarrati tirando su con il naso. Non voglio, non lo voglio qui, non in casa mia, non nella mia vita – dove trovavamo un altro subaffittuario da sbattere fuori a calci in culo al mio ritorno? E prima che parli – alza un dito non appena mi vede aprir bocca – lo abbiamo anche cercato. Per mesi, inutilmente. Sei in grado di pagare soltanto tu l’affitto? – scuoto la testa – ecco appunto. Io non posso pagare due affitti, di cui uno in Francia, dall’altra parte del mondo. Che cosa ne sarebbe stato della nostra casa?”
Alzo le spalle fissandola a testa bassa.
“Tu sopporti mio cugino per sei mesi,ma ti becchi metà mensile … e quando torno: bye bye Damon! semplice”
“Io lo odio”
“Anch’io” ribatte ovvia sorridendomi.
“Ma io dovrei conviverci per sei mesi” le faccio notare.
“Ti autorizzo a chiamarmi ad ogni ora del giorno e della notte”
“Non basterà”
Damon. Damon Salvatore, classe 1988. Damon Salvatore, il mio incubo in quel buco di Mistic Falls, la piccola cittadina in periferia di Atlanta che io e Care ci siamo lasciate alle spalle al termine del liceo. Il mio incubo per tutta l’adolescenza, il bulletto che ho odiato i primi anni di college e segretamente amato gli ultimi. Il mio primo odio, il mio primo amore. Bello da togliere il fiato. Arrogante, sbruffone, egocentrico, narcisista, prepotente, dispotico e intrattabile. Nonché cugino della biondina che considero ormai la mia miglior’amica da un tempo immemore. Il sole e la notte quei due.
“Può darsi che sia migliorato con il tempo no?” propone Care con un sorriso innocente, tentando di rassicurarmi.
“Perché non è rimasto … ovunque sia stato fino a un mese fa dannazione?”
Da quanto tempo non rivedo quell’uomo ormai l’ho scordato. Ho un’immagine sbiadita di lui, del suo viso, le espressioni che un tempo ho odiato e amato, ma una cosa non ho mai scordato: gli squarci di cielo nei suoi occhi. Un tormento in grado di scavarti dentro. Soltanto un ricordo, fin troppo nitido per i miei gusti.
“Che vuoi che ne sappia? Sai com’è fatto … Si sarà stancato dell’Italia, forse aveva esaurito le possibili prede… oppure avrà fatto arrabbiare qualcuno – ridacchia civettuola, nell’esatto istante in cui il campanello prende a suonare fermandomi il cuore – è arrivato! Elena sorridi – mi lascia un paio di buffetti sulla guancia – fingi che non sia il giorno più brutto della tua vita ”
Impossibile. Sei mesi. Sei mesi di convivenza forzata con l’uomo che più ho mal sopportato in tutta la mia misera esistenza, una delle poche persone che trasferendomi a New York non avrei mai sperato di rivedere.
Ripenso a quegli anni e l’unica cosa che ricordo è il mio viso paffuto, con qualche brufolo di troppo e una folta capigliatura indomita, i miei spessi occhiali da vista e il libro di scienze. E poi c’era lui, bello irraggiungibile, a ricordarmi che non avrei mai e poi mai potuto eguagliarlo. Poi c’era Katherine Pierce, col suo fisichino invidiabile e il visetto levigato. Poi c’erano loro, insieme, chiaramente perfetti.
Prima che possa anche solo realizzare e riemergere da quei ricordi Care è sulla soglia di una porta già aperta, spalancata sul paio di occhi più belli che abbia mai visto. E allora ricordo di indossare ancora l’orribile pigiama, le pantofole maculate e gli occhialoni da nerd. E vorrei sprofondare.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: amanda91