Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Ricorda la storia  |      
Autore: _ALE2_    19/06/2008    9 recensioni
La vita di Roy senza di Edward perde di significato. La voglia di rivederlo è tale da condizionare ogni singolo momento della giornata,nel dolore gli si apre soltanto una porta. E per la prima volta lo scambio equivalente lo accontenterà, prima di cancellare tutto.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Maes Hughes, Roy Mustang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao a tutti!
Eccoci di nuovo a postare uno dei miei pazzi lavori…avvisiamo che questa volta è davvero triste, quindi a chi non dovessero piacere queste cose, beh, meglio non leggere.  È da collocarsi alla fine del film, i vari riferimenti saranno spiegati alla fine. Un bacione a tutti…buona lettura!


Eclissi


La timida luce dell’alba si infrange sulle finestre e mi colpisce gli occhi già aperti.
Il vociare sommesso dei passanti.
Il grigiore del cielo che prepara la giornata di pioggia.

Sembra una normale mattinata, ma in realtà so che non è così.
È quasi come se fosse un sogno, un regalo, l’ultima occasione.
La tua testolina bionda fa capolinea dalle coperte. Lo so, sto sognando.
Anzi no, nemmeno sognando. Forse è arrivato il momento per il mio scambio equivalente.
Il tuo volto non più fanciullesco mi guarda in lacrime.
I tuoi immensi occhi dorati mi feriscono come tante lame, mi lasciano attonito e fanno male. Di un male che nemmeno immagini, che conosci, ma non ricordi, perché altrimenti non me ne avresti fatto con tanta poca noncuranza.
Ti passo una mano bianca fra i capelli e tu chiudi gli occhi, per assaporare al meglio il mio gesto. Sospiri.
Vorrei avere abbastanza forza per poterti abbracciare, per poterti baciare, ma l’unica cosa che riesco a fare è fissarti con un leggero sorriso che mi increspa le labbra.
Affronterei la mia vita altre cento volte pur di vivere ancora questo momento con te, in questo letto, in questo istante, lontano da tutto. Anche se non posso stringerti, non posso baciarti, va bene così; mi basta poterti vedere, poterti sentire, prima di aspettarti da qualche parte per il resto dell’eternità.

“Perché l’hai fatto?”

La tua voce quasi singhiozzante mi fa sobbalzare.
Perché mi chiedi? Perché ti ho amato troppo e tu sei scappato, portando con te il mio cuore, la mia anima, la mia essenza.
Un uomo non può vivere senza la sua anima, senza il suo cuore. La vita non aveva più un senso. Mi sarei lasciato schiantare con il dirigibile, se soltanto avessi potuto.
Ed invece ho deciso di cessare così, donando tutto me stesso per stare con te. Soltanto per un secondo, soltanto in sogno.

“Shh…non parlare”

Ti avvicini e mi butti le braccia al collo, con l’espressione distrutta.
Vorrei che tu provassi la stessa serenità che sta avvolgendo me, in questo momento. Non c’è più la guerra, non c’è più il dolore, non c’è nemmeno la gioia, la speranza… nulla… il vuoto e la coscienza più totale.
Il mio amore per te. È l’unica cosa che persiste.
E so che, se quest’istante durasse più di quanto prestabilito, il dolore, la speranza e lo strazio ritornerebbero ancora, richiamati dall’amore troppo forte che provo per te.

“Non sai quello che ti aspetta, non sai cosa farai… cosa…”

Ti zittisco posandoti un dito sulle labbra; almeno questo piccolo gesto mi è concesso.

“Farò quello che ho sempre fatto, amore mio; ti guarderò e ti guiderò, senza interferire.”

Ti stringi a me urlando un secco ‘no’ ed annaspi alla ricerca di aria; preghi di farmi rinsavire e non so cos’altro.
Ma è troppo tardi. Il torpore ha catturato le mie membra anche nel sogno. Le ultime sensazioni terrene mi stanno scivolando addosso, lentamente.

“E’ quello che desidero, è quello che ho fatto. È troppo tardi. Sono morto Ed.”

Un urlo silenzioso mi assale orecchie e mi lascia indenne.
È veramente finita; anche il sogno di te non riesce ad ancorarmi a ciò che mi rimane degli ultimi secondi di questa vita.

“Ti amo Roy…ti amo, ti amo, ti amo!”

Singhiozzi talmente tanto che a stento capisco quello che dici.
Ed io invece sorrido, asciugandoti con le labbra una lacrima, per poi baciarti la fronte, con le labbra umide di te.

“Ed…addio.”

E mi guardi per un ultima volta con quegli occhioni dorati.
Onice ed ambra ancora una volta a confronto.
Onice ed ambra ancora rivali, ancora amanti, ancora amici.
Ma per l’ultima volta.
E questa strana serenità, mai provata in vita, mi pervade completamente l’animo.
Chiudo gli occhi, mentre ti sento urlare il mio nome.

Ti amo Edward. Almeno tu non dimenticarlo.

Quando apro gli occhi, quello che sembra un portone dorato mi si apre davanti. Una luce abbagliante mi assale.
Una figura, a me familiare, mi accoglie sull’uscio.
Non riesco a vedere il suo corpo, ma il suo volto mi appare chiaro e sorridente.

“Maes?”

La figura mi annuisce e, sorridendo, mi tende una mano.
Abbasso gli occhi, mentre ti concedo un altro pensiero.
Maes mi avvicina sempre di più la sua mano.
Senza alzare lo sguardo, la stringo forte e, per la prima volta, la paura per le mie azioni mi assale.

“Non preoccuparti Roy. È tutto finito.”

Adesso la vedo anche io, la parola fine.
È più rilassante di quello che immaginavo.  
E mentre una splendida luce dorata mi avvolge, vedo passarmi la mia vita davanti agli occhi. Sono solo dei frammenti, delle parole e poche immagini: i volti di chi ho amato cominciano a sovrapporsi, a confondersi ed ad annullarsi. Il mio passato diventa un’immensa nuvola grigia, che scappa via, lontano dalla mia mente.
Il mio corpo cambia, non so in che modo, ma lo avverto diverso.
Gli ultimi rimasugli di tutta la mia vita si sgretolano, mentre io tendo le braccia per cercare di afferrarli.
Il tuo volto rigato dalle lacrime mi balena davanti agli occhi. Non sai quanto mi faccia male.
Non è giusto che sia quella, l’ultima immagine che ho di te.
La mia mente sussulta. Qualcosa batte più velocemente.
La pienezza e la serenità mi pervadono.
Soltanto quel volto triste e quelle lacrime rimangono nella mia mente ad incrinare, anche se di poco, questo idillio quasi perfetto.
Un senso di malinconia immenso mi avvolge ed miei pensieri sono deturpati dal ricordo di quelle splendenti gocce d’acqua.

Chi sei?



Due ragazzi corrono verso un fiume; gli alberi, il sole e il vento li accompagnano nella loro corsa. Di colpo, però, uno dei due si ferma e blocca l’altro, stringendogli il polso.
Il ragazzo dagli occhi ambrati si volta verso quello dagli occhi color della notte.
“Maes?”
“Cosa c’è, Roy?”
“Perdonami.”
L’altro sorride e ricomincia a correre. Il ragazzo dagli occhi scuri rimane a fissarlo da lontano. Si gira intorno cercando qualcosa e la solita figura dagli occhi, e dai capelli, dorati gli invade la mente. Scrolla la testa, mentre il compagno di giochi lo chiama a gran voce; si volta verso di lui e riprende a correre, serenamente.
Ed il significato dei suoi stessi pensieri gli è oscuro.





Edward si sveglia all’improvviso, mentre il temporale imperversa all’esterno. Guarda il fratello Alphonse addormentato al suo fianco.
Si tocca le guance. Le lacrime gli bagnano i polpastrelli.
Tremante, si porta una mano fra i capelli ancora caldi per la carezza ricevuta.
“Roy…”











Writer  Notes:

Allora vi avevo avvertito che era triste!
Roy si è suicidato e come ultimo dono ha ricevuto di vedere il suo Edward un ultima volta. L’intimità rappresentata non è tanta per una pura scelta di situazione: non sarebbe stato coerente con quella che dopotutto è la morte di Roy. La figura di Edward è centrale nella scena, i pensieri di Roy sono sempre rivolti verso di lui, anche alla fine, quando la sua memoria è cancellata e  non sa nemmeno a chi sta pensando.

I due riferimenti sono sicuramente quello al dirigibile che Edward spezza a metà, e quello al portale dorato. La scelta del portale è quasi ovvia, nonostante le sue porte siano state distrutte ho inteso che oltre ad essere un tramite per l’altra realtà, il portale sia anche la porta verso il regno dei morti, è per questo che continua ad esistere.

Huges fa un po’ da Caronte, così come Izumi a Wrath, anche il caro Maes aspetta Roy per poterlo riabbracciare e per condurlo alla sua nuova “vita”.
La realtà in cui Maes e Roy corrono, ragazzini, è da considerarsi come uno stato intermedio, si apprende che Roy ha ancora leggeri sprazzi di memoria che gli riportano a mentela vita passata, è così che si ricorda di aver fatto male, in qualche modo al suo amico.

La scena di Edward è da ricollegarsi al fatto che Roy ricorda di lui il viso piangente, così ogni volta che Edward piange, al nostro colonnello compare la sua immagine. Uniti anche oltre la memoria no?

Ringraziamenti:

Red Robin: sono felice che la ficcy ti sia piaciuta. A quanto pare sono capace di scrivere anche oltre lo yaoi. Thanks!

Elyxyz: il tuo commento non manca proprio mai! È vero è sembrato strano anche me di non scrivere una yaoi…ma nella situazione non ce la vedevo! Roy è un po’ brusco, ma per far risvegliare quel testone di Ed ci vuole questo ed altro!

Chibimayu: la vita di Ed, come quella di Roy è dura e loro anche se stanchi non possono fermarsi…è una sorta di condanna insomma! Lo shonen ai come ho specificato c’era e non c’era era destinata la scelta al lettore. Grazie del commento…ti lovvo? A quando un lavoro?

Dedicated to:
La lista si fa lunga. Volevamo ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine dall’inizio di questa avventura ossia:

Setsuka
Elyxyz
Fuuma
Rizafromkeron
Roy Mustang sei uno gnocco
Shun di Andromeda
Bad Girl
Aduah
Chibimayu
Be Mine
Nemesi06
Bianfrè
Hokori
Dimea
Lovva chan
The Dark Side
Milika
_peach_
Liena
Tao
Inuyasha94
Neverwinter
Serychan
Lilith86

Grazie di tutto!
Soprattutto un saluto alla mia Kuma chan, che mi ispira, mi corregge e mi incita a dare il meglio di me. Senza di te questa cosa non sarebbe mai iniziata. Ti voglio bene.

Un bacione _ALE2_
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: _ALE2_