Angolo autrice
Ehilà! Sono secoli che non pubblico qualcosa su Goten e Vegeta, ma ieri, quando mi è ripartita la connessione, mi è venuta questa idea e oggi ho deciso di pubblicarla. Niente, è una drabble pulita – 100 parole – e dal contenuto non troppo originale, ma spero vi piaccia lo stesso :) È dedicata a tutti coloro che hanno letto/seguito la long: grazie per il vostro sostegno :D Non fatevi problemi a segnalare OOC dei personaggi – ho parecchia paura per Vegeta D: Ci tengo infatti a precisare che l’ultima frase sia pensata, non certo detta ad alta voce – o eventuali errori :) Buona lettura!
Singhiozzi soffocati risuonavano nella stanza, lacrime di dolore e solitudine bagnavano il cuscino, piccole mani di bambino stringevano spasmodicamente la maglia di Vegeta.
Urla mute rimbombavano tra le pareti, nessuna parola sfuggiva alle sue labbra serrate.
Perché non c’era nulla da dire.
Goten non conosceva nessuna parola che potesse esprimere ciò che si agitava in lui, nessuna gioia che potesse farlo sorridere ancora.
Perché il suo papà se n’era andato e lui era rimasto solo.
“Mi manchi, papà” Avrebbe voluto dire. Ma rimase muto, mentre qualcuno, dal Paradiso, lo osservava e piangeva roventi lacrime invisibili.
Ti voglio bene, figlio mio.
Ehilà! Sono secoli che non pubblico qualcosa su Goten e Vegeta, ma ieri, quando mi è ripartita la connessione, mi è venuta questa idea e oggi ho deciso di pubblicarla. Niente, è una drabble pulita – 100 parole – e dal contenuto non troppo originale, ma spero vi piaccia lo stesso :) È dedicata a tutti coloro che hanno letto/seguito la long: grazie per il vostro sostegno :D Non fatevi problemi a segnalare OOC dei personaggi – ho parecchia paura per Vegeta D: Ci tengo infatti a precisare che l’ultima frase sia pensata, non certo detta ad alta voce – o eventuali errori :) Buona lettura!
Disclaimer » Dragon Ball © Akira Toriyama.
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Muto
Singhiozzi soffocati risuonavano nella stanza, lacrime di dolore e solitudine bagnavano il cuscino, piccole mani di bambino stringevano spasmodicamente la maglia di Vegeta.
Urla mute rimbombavano tra le pareti, nessuna parola sfuggiva alle sue labbra serrate.
Perché non c’era nulla da dire.
Goten non conosceva nessuna parola che potesse esprimere ciò che si agitava in lui, nessuna gioia che potesse farlo sorridere ancora.
Perché il suo papà se n’era andato e lui era rimasto solo.
“Mi manchi, papà” Avrebbe voluto dire. Ma rimase muto, mentre qualcuno, dal Paradiso, lo osservava e piangeva roventi lacrime invisibili.
Ti voglio bene, figlio mio.