Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: _val_    19/02/2014    1 recensioni
Lei, una ragazza che non ha pių un sogno. Lui, un attore. Due mondi diversi che si incontrano, e danno vita alla forza.
L'incontro avviene per caso, ma scatta quella scintilla che molti chiamano "colpo di fulmine". E anche se Cass non ha mai creduto agli amori improvvisi, sta per ricredersi. Ma le ferite sul suo cuore sono profonde. Eppure Jamie riesce a curarle, rivelandosi la migliore medicina per Cass.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lacrime e sorrisi

 -Stai tranquilla, andrà tutto bene!-

-Avril cercò di tranquillizzarmi per la millesima volta. Per quanto la sua voce potesse essere convincente, quella mattina il panico si era impossessato di me.

 -Come faccio a stare calma? So già che farò qualcosa di stupido, me lo sento!- mi lamentai, dando voce ai miei pensieri.

-Avril sorrise. –Ma non è che già ti piace, eh?!-

 -Ma che ti sei bevuta? Ci ho parlato poco e niente, e sai che non sono il tipo.- ribattei convinta.

 -Sarà.- commentò Av allusiva, un attimo prima che suonassero il citofono.

 -Oh. Cavolo.- fu il mio unico commento, poi risposi al citofono ed aprii la porta a Jamie. Quando arrivò davanti la porta di casa, il mio cuore fece una capriola e accelerò il suo battito.

 -Cass, ciao!- mi salutò sorridente e mi strinse in un abbraccio, quasi fossi un’amica di lunga data. Quello era troppo per il mio cuore, che minacciava di uscirmi dal petto.

 -Jamie.- lo salutai io, ancora stretta nel suo abbraccio. Quando mi lasciò gli presentai Avril, che ormai aveva i cuoricini al posto degli occhi. Presi la mia borsa e uscimmo.

 -Non far caso ad Avril, se avesse sbavato non mi sarei sorpresa, sinceramente.- gli dissi nell’ascensore. Lui rise e annuì.

 -Lasciando perdere la tua amica, dove si va a mangiare? Ho fame!- quella volta fui io a ridere.

-Non saprei. Starbuks?- chiesi titubante.

 -Aggiudicato.-mi rispose con un sorriso immenso che gli attraversava il viso.

***

Uscimmo da Starbuks con i nostri caffè in mano.

-Se trovo altre fan di quel genere mi uccideranno!- si lamentò Jamie. Un gruppo di ragazze l'aveva assalito, chiedendogli foto e autografo. Era stato gentile, ma loro erano delle furie! Quasi non lo lasciavano più andare, almeno fin quando non mi avevano presa per la sua ragazza. -Sono stato fortunato perchè c'eri tu!- continuò.

-Oh, andiamo, erano così carine!- ironizzai, beccandomi un'occhiataccia. Gli diedi una leggera spinta, ridendo. Scoppiò a ridere anche lui e ci ritrovammo a spingerci come due bambini. Il sole estivo che ci scaldava la pelle faceva da cornice perfetta a quella mattinata.

-Ah, vedo che la tua caviglia si è rimessa in forze!- mi disse, come se se ne fosse appena ricordato. Annuii. -Ma come ti sei fatta male?- chiese. SBAM. Domanda da un milione di dollari. Presi un lungo respiro prima di parlare.

-Stavo ballando. Nell'esercizio che stavo facendo c'era un salto, sono atterrata male e i miei tendini si sono quasi spezzati. I medici mi hanno detto che non potrò più ballare.- risposi, e gli occhi mi si riempirono di lacrime. Senza che me ne rendessi conto ci eravamo fermati.

-Mi dispiace.- disse Jamie, tese le mani e prese le mie. -Mi dispiace tanto. Si vede che per te era importante.- annuii, e lasciai una lacrima libera di scendere, poi un'altra ed un'altra ancora. Sentii le braccia di Jamie cingermi in un abbraccio di conforto. Vedevo le persone passarmi accanto, dai contorni sfocati per via delle lacrime che mi annebbiavano la vista. Mi strinsi al petto di Jamie e affondai il viso sulla sua spalla. Lo strinsi forte, come fosse la mia unica salvezza.

-Non avrei dovuto chiedertelo, scusa.- mi disse sciogliendo l'abbraccio e guardandomi negli occhi.

-Non preoccupati.- risposi -Non potevi saperlo.- abbozzai un sorriso. -Mi ha fatto bene parlarne, mi sono sfogata.-

-Vieni.- mi sorrise.

-Ma dove?- chiesi io ridendo.

-Tu vieni e basta, ti piacerà!-

Lo seguii. Ci tenevamo per mano, e sembrava la cosa più naturale del mondo.

***

-Allora, ti piace?- chiese.

-E' fantastico!- risposi.

Eravamo sulla ruota panoramica. Jamie aveva indossato degli occhiali da sole così era più difficile riconoscerlo, aveva detto lui, ma, secondo me, lo avrebbero riconosciuto lo stesso. In quel momento li aveva tolti e appesi al collo della sua maglietta.

-Nessuno ha mai fatto una cosa simile per me.- confessai.

-Sono felice di essere stato il primo.- disse e mi mise un braccio dietro le spalle, avvicinandomi a lui. Poggiai la testa sulla sua spalla, mentre la ruota panoramica ci regalava una bellissima vista su Londra.

  
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