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Autore: Thedarkgirl96    19/02/2014    5 recensioni
Che dire? Sono pazza XD
Sopratutto nel postare la storia dopo s.Valentino.
Va bhe! Qua dentro ci sono diversi oc, se non ricordo male ben 6 oc, più i miei 3 :D
In origine doveva essere un solo capitolo solo che mi è venuta davvero lunga come storia quindi l'ho divisa :D
Qua i sei oc dovranno affrontante non solo il cioccolato, ma anche mostri e devil slayer e baci a tradimento XD
Spero vi piaccia :3
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mercoledì sera, 12 febbraio. Ore 19.00

Gilda.

 

La porta si aprì violentemente e all'interno della Gilda apparvero due ragazzi.

Il primo aveva corti capelli bianchi sparati, occhi rossi e un fisico ben delineato e abbastanza muscoloso.
Aveva dei jeans neri, sorretti da una cintura anch'essa nera, la giacca di pelle era leggermente aperta, intorno al collo una sciarpa. Sul fianco sinistro era appesa una katana nera.

 

Al suo fianco si ergeva un altro ragazzo, alto quasi quanto il primo, i capelli castani lunghi erano legati un una crocchia, il fisico non esagerato era ben delineato, gli occhi erano di un bel verde smeraldo, il sinistro con una cicatrice. Indossava un look molto sportivi, pantaloni della tuta, t-shirt e felpa a maniche lunghe tirate su, il cappuccio calata in testa e la cerniera davanti aperta. Ai pedi calzava delle semplici scarpe da ginnastica.

 

I due erano appena tornati da una missione, forse una delle più difficili che c'erano appese in gilda e l'avevano completata con successo. Di solito ognuno di loro andava in missione per proprio conto ma, visto che il master aveva insistito per farli andare in coppia non avevano potuto rifiutare, dopotutto il loro master aveva sempre l'ultima parola. Ma dopotutto per loro non era un problema fare missioni di coppia, avevano un carattere quasi simile, tutti e due silenziosi e non volenti di attenzioni, precisi sul campo di battaglia e con un punto fisso: il combattimento.
Si poteva benissimo dire che quei due condividevano una grande amicizia, anche se assai strana.

 

Ashuros fece navigare lo sguardo per tutta la gilda, cercando di individuare quei due paia d'occhi. Non trovandoli si avviò verso il bar, ordinando il suo solito drink. Quando Mac, un componente della gilda che di solito stava sempre al bar, gli si avvicinò con la bevanda, si appoggiò al bancone e con un sorriso disse:


-Miel è andata a casa per prepararsi. Tra mezz'ora deve essere a casa di Shail insieme e a Michiko e Gigi-

Ashuros mostrò una sguardo disinteressato.


-Non mi sembra di avertelo chiesto-
 

Il ragazzo dai capelli neri esplose in una risata allegra, mostrando i propri denti bianchi. Gli occhi sottili erano di un bel blu cobalto elettrico, sempre vispi e allegri. Era alto più di Ashuros e Ed, superava l'1.90 di altezza, spalle larghe e fisico robusto.Indossava una maglietta a maniche corte nera con sopra un teschio medio circondato da delle catene color metallo. Sopra una felpa rossa scuro con la cerniera aperta, portava dei jeans neri stretti e con tante tasche. Ai piedi calzava delle scarpe da ginnastica rosso scuro. Dalle alcune tasche dei jeans partivano delle catene che andavano dentro le tasche rimanenti.

Sul sopracciglio desto aveva un piercing color grigio scuro.

 

Edward intanto si avviò fuori dalla gilda. La missione era stata fantastica, aveva combattuto contro feroci fenici assassine, le aveva fatte fuori e si era divertito e adesso voleva andare a casa. Non che fosse stanco, difficilmente lo era, semplicemente voleva andarsene un po dalla gilda, dopotutto in gilda nessuna nanetta ambulante gli avrebbe rotto le palle.

 

________________________________________

 

Giovedì sera, 12 febbraio. Ore 19.55

 

La ragazza che se ne stava in cucina aveva dei lunghissimi capelli bianchi i quali di solito toccavano il pavimento. Per quell'occasione se li era legati in due code alte ai lati. Aveva due occhi grandi e allegri rosa, le ciglia lunghe e chiare. Era alta quasi 1.55 cm, magra ma con le forme giuste, i canini e le orecchie più appuntite del solito. Indossava degli short bianchi con una grossa cintura nera, aveva la parte sopra di un bikini, anch'esso bianco. Per evitare eventuali macchie si era messa un grembiule bianco che le arrivava a metà coscia.

 

Davanti a lei si ergeva la sua cucina, grande e bianca, tutti gli ingredienti erano sul tavolo davanti a lei, ordinati.
Ora mancavano soltanto le sue tre amiche. Un suono secco, seguito poi da alcuni piuttosto forti e altri leggeri le fecero intuire il loro arrivo

 

-Arrivo!-

 

Aprì la porta e tre ragazze fecero capolinea davanti a lei.

La prima era alta circa 1.65, magra e con una terza. I capelli azzurri di soliti lasciati lunghii fino alla schiena, erano racchiusi in una treccia laterale, gli occhi erano di un bel grigio perla. La pelle era molto chiara. Indossava una maglietta a maniche corte rosa e i bordi del collo, delle maniche e della parte inferiore in pizzo, sotto portava una gonna bianche a pieghe lunga fino a metà coscia, calzava a piedi degli stivaletti bianchi bassi. Al contorno della vita aveva una cintura rosa.

 

La seconda era alta 1.64 con lunghi -metà sedere- boccoli biondo miele, una frangetta frastagliata e ribelle sulla destra, grandi occhi blu con il contorno pupilla giallo. La bocca felina e un po' carnosa, canini affilati. Un seno prosperoso e un fisico normale con la pelle color pesca. Vestiva con shorts in jeans scuro con strappi in zone tasche, felpa con cerniera aperta nera con la scritta in bianco "The Beatles", canotta bianca larga e lunga con la scritta in nero "Beatles". Il solito berretto a puffo bianco l'aveva lasciato a casa così come i guanti senza dita neri. Ai piedi portava delle all stars nere e bianche.


 

L'ultima ma non meno importante come amica, era bassa, con un corpo nella norma, leggermente minuto, ma ben allenato e con un seno prosperoso. I capelli lunghi biondo-ramato e mossi, erano raccolti in una treccia laterale disordinata e legata con un fiocco rosso. Gli occhi blu mare, più grandi del normale erano spalancati e sorridenti. Aveva anche due orecchie da tigre in testa e sui due polsi aveva dei tatuaggi neri che mostravano due bracciali formati da una semplice decorazione floreale.
Indossava dei leggins e una maglietta lunga, larga e comoda, con scarpe in tela.

- Buongiorno – urlò allegra Gigi entrando come una furia in casa e abbracciando l'albina, la quale cadde indietro, sotto le risate di Miel e Michiko.


 

- Siete in ritardo! - le sgridò scherzando Shail, abbracciando stretta la bionda.

Michiko e Gigi guardarono Miel la quale sentendosi in causa si imbarazzò, facendo comparire la sua solita coda da tigre, la quale si agitava velocemente da destra a sinistra.

- Il suo solito orientamento ha colpito ancora – disse sorridendo Michiko.

Le quattro amiche si misero a ridere, avviandosi verso la grande cucina dell'albina.

- Ok! Adesso possiamo iniziare – disse Shail, avvicinandosi al tavolo.

- Quindi prendete ciò che volete e iniziamo! -

Loro quattro si erano messe d'accordo qualche giorno prima per incontrarsi a casa della maga delle armi per preparare il cioccolato per san valentino.

Quasi nessuna di loro era un genio in cucina, c'era chi combinava qualche disastro ma che poi riusciva a fare buoni dolci come Miel, chi come Michiko teneva la cucina in ordine ma che non riusciva a fare un buon dolce chi come Gigi era abbastanza brava ma che ci metteva ore e ore perchè sbagliava quasi sempre l'orario di cottura e chi come Shail non sapeva cucinare neanche delle uova.

Un ragazzo albino si affacciò alla porta della cucina, facendo andare in bestia la sorella di questo.

- Shade esci fuori! Ti ho già detto che devi andartene!! -

Shade alzò le mani, indietreggiando.

- Antipatica! Sai bene che sono bravo a cucinare, la cucina in questa casa è qui solo per me, di certo non per te. E poi non so neanche perchè siete qua, tutti voi non sapete cucinare nulla di buone se non sbobbe che uccidono – le rispose il fratello, facendo loro la linguaccia.

In meno di un secondo si ritrovò bagnato fradicio grazie a Gigi che con il suo potere gli aveva fatto la doccia, messo a testa in giù da un tentacolo di oscurità creato da Miel, piegato dal dolore per la sfera di luce che Michiko gli aveva lanciato nello stomaco e con un bernoccolo in testa procurato dal manico della falce che Shail gli aveva buttato addosso.

Dopo di che il tentacolo le buttò fuori dalla finestra, mentre le quattro si congratularono fra di loro per i colpi.

- E ora che ci siamo tolte dalla scatole quell'impiccione – iniziò Michiko sorridendo,

- Iniziamo a fare i dolci! - urlarono tutte contemporaneamente.


 

 

 

_____________________________________________

 

 

Due ragazzi erano in Gilda e mentre il primo aveva uno sguardo di ghiaccio, il secondo davanti a questo, portava il solito suo ghigno che ormai tutti conoscevano e cercavano di capirne il significato.

Fra loro due c'era aria di battaglia.

Il primo era parecchio alto, circa 1.95 cm, il fisico era molto atletico e facilmente invidiabile. I lineamenti del viso erano abbastanza duri e gli occhi grigio/azzurri mettevano inquietudine. I capelli corvini erano corti, spettinati e ribelli. Aveva un piercing sul sopracciglio destro e parecchie cicatrici di cui la più grande sul pettorale destra, terminante sulla scapola. In mezzo aveva dei disegni celtici.

Vestiva con un cappotto-mantello con il collo alto bianco con dei disegni tribali di fiamme nere, sotto dei pantaloni in pelle nera e una camicia bianca. Sopra un'altra giacca copri torace rinforzato nero. Ai piedi calzava degli stivali neri. In vita invece una cintura cadente ai lati in cui aveva attaccate diverse ami in acciaio nero.

 

Il secondo era alto dieci centimetri in meno del primo, le spalle erano larghe, un ragazzo muscoloso e agile. Gli occhi erano due pozzi nero pece con l'iride a forma di fiamma mentre la pupilla a forma di omega. I capelli blu tendendo al viola erano raccolti in una treccia che gli arrivava a metà schiena.
Indossava una camicia nera arrotolato fin sopra i gomiti con sopra delle fiamme, un gilet blu aperto, dei jeans neri e una cintura pendente verso destra, rossa. Ai piedi portava delle scarpe da ginnastica nere.

 

Erano uno di fronte all'altro, pronti ad iniziare quando..

...quando un scarica elettrica li mise al tappeto.

 

- Amlach, Shi! Dannazione questa è la terza battaglia oggi! Ora basta! - esclamò il master, una graziosa vecchietta che di dolce non aveva nulla se non i soliti dolci che si portava appresso.

 

I due si rialzarono, Shi sempre con il solito ghigno, Amlach con uno sguardo di ghiaccio.

 

- Prima mi avete distrutto tutto il piano superiore, questa volta volete distruggere il primo?! Non se ne parla! -

Poi allungò una mano dentro la sua sacca dei dolci, lasciandone uno a testa ai due ragazzi.

- Prendete un dolcetto e mangiatelo! E adesso se volete potete restare in Gilda, ma guai a voi se combattere! E per punizione domani farete una missione di gruppo con Michiko e Shail e se loro due mi riferiranno che avete combattuto vi darò una punizione esemplare, chiaroooooo?! E' una missione semplice, dovrete uccidere un mostro nella foresta a sud della valle di Okia, ci saranno anche altri animali oscuri inferiori. E con i soldi che guadagnerete ripagherete tutto il secondo piano! -

 

La master si girò, lasciando i due a guardarsi male. Poi, dopo qualche secondo si avvicinarono.

- Chi uccidere il mostro vince. - disse Shi ghignando.

- Chi perde farà per un giorno qualsiasi cosa il vincitore gli chiede, qualsiasi – aggiunse Amlach, pensando a quali punizioni sadiche avrebbe potuto infliggere al suo compagno di Gilda.

- Perfetto! - esclamarono i due, voltandosi uno dalla parte opposta dell'altro e avviando in punti differenti della gilda

 

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La master chiamò Ashuros e Edward nel suo ufficio.

Dieci minuti dopo ai due era stata affidata una missione per il giorno dopo, dove dovevano andare alla festa di Kyoraka per acciuffare il ladro insieme a Miel e Giada.

Non che per i due fosse un problemi, le missioni piacevamo molto a loro.

E sicuramente.. non era un problema che anche le due ragazzi andassero con loro.

 

- Io vado – disse Ashuros dirigendosi verso la sua villetta a qualche chilometro dalla gilda.

Ed annuì, girandosi verso il bar. Appena seduto gli arrivò davanti del Whisky, portato da Mac, il quale aveva il suo solito sorriso malandrino in volto.

 

- E quindi il master vi ha mandati in missione a te e ad Ashurso. -

Ed annuì bevendo il bicchiere in un sorso e facendo cenno di riempire il bicchiere.

- Ed è assolutamente una casualità che le vostro compagne siamo Miel e Gigi, vero?? -

Il castano spostò lo sguardo sul volto di Mac, il quale sorriso era diventato, se possibile, ancora più grande.

 

- Domani sarà sicuramente un giorno divertente, sia per voi, che per l'altro team – poi sghignazzò.

 

Dopo di che Mac si girò, lasciando direttamente due bottiglie di Whisky vicino a Edward il quale lo fulminò con lo sguardo.

 

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Dopo quasi quattro ore la cucina era nel caos più totale, Shail e Gigi erano sedute a terra con la farina sui capelli e le mani e le guance sporche di cioccolato, addormentare, mentre alla loro destra c'era Miel seduta che sorrideva contenta ammirando il suo capolavoro messo fra le sue mani.

Michiko invece stata finendo di impacchettare il proprio cioccolato a forma di fiamma, poi si distese vicino alle amiche, cominciando a leggere il suo amato libro, naturalmente dopo essersi lavata le mani.

 

Dopo circa una mezzora sia Michiko che Miel si unirono a Shail e Giada, addormentandosi tutte e quattro sedute a ridosso del muro.

 

Sulla porta della cucina c'era Shade, il quale entrò sorridendo, guardando le amiche dormire beatamente dopo tanto arduo lavoro. Ritornò in salotto prendendo alcune coperte e le usò per coprire prima Miel e Michiko, poi Gigi ed infine la gemella, la quale però si accorse delle sua presenza e aprì leggermente gli occhi.

 

- Grazie Nii-chan – sussurrò, aprendo le braccia per invitarlo a dormire con lei, come facevano sin da piccoli.

Sorridendo si avvicinò alla gemella, addormentandosi vicino a lei.

 

 

********************************

 

 

Giovedì 13 febbraio. San Valentino.

Ore 10.30

 

Michiko fu la prima ad alzarsi e, vedendo lo scempio che era diventata la cucina dell'amica, si mise all'opera per cercare di sistemarla, aiutandosi con delle bolle di luce che prendevano gli oggetti o i vari ingredienti e li rimettevano al proprio posto.

Dopo circa una mezzora si girò per svegliare gli altri, non riuscendo però a contenere una risata.

Infatti gli amici erano una visione fantastica.

Shade era spiaccicato a terra, con sopra la gemella che aveva un pugno sulla mandibola della bionda e un piede sullo stomaco di Miel, quest'ultima che aveva la coda che si muoveva lentamente a destra e a sinistra e che arrivava in faccia a Shade, e Gigi che aveva la bocca spalancata e la sua mano sulla guancia di Miel, su cui era stampata una manata rossa.

Di certo non stavano calmi nel sonno.

 

Sentendo la risata dell'amica si svegliarono tutti e, mentre Gigi si vendico su Shail per il pugno in faccia, Miel si stropicciò gli occhi con i dorso della mano, mentre le sue orecchie si muovevano velocemente come a captare alcuni suoni.

 

- Sta arrivando qualcuno – annunciò sbadigliando.

 

Infatti dopo qualche secondo la porta di casa Aghea era stata buttata giù da un calcio, appartenente a Edward, annunciando a Giada della missione. La ragazza annuì, prendendo il pacchetto e buttandosi sulle spalle del ragazzo.

 

- Forza andiamo! - annunciò tutta contenta.

 

- E' inutile che mi sali sulle spalle, rimani comunque bassa -

Dopo la frase Ed si beccò due pugni in testa, reggendo la ragazza e avviandosi verso la porta, sbuffando anche se sul suo volto si ergeva un piccolissimo sorriso.

 

Dopo di lui entrò Ashuros, il quale fissò per qualche secondo Miel.

La ragazza si alzò subito, avvicinandosi al ragazzo e sorridendo.

 

- Abbiamo una missione con Edward e Giada – disse Ashuros, avviandosi verso l'uscita. Miel lo seguì sorridendo timidamente. Poi, innocentemente, lei gli prese la mano, arrossendo. Lui la guardo per qualche secondo, poi ricambiò la stretta.

 

- Almeno eviti di perderti come l'ultima volta -

 

Miel a quella frase arrossì ancora di più, questa volta per rabbia, e , dopo avergli lasciato la mana, si avventò contro Ashuros, il quale si spostò qualche centimetro di lato.

La ragazza inciampò nel nulla, cadendo faccia a terra

 

- O di cadere come una pera cotta. -

 

La ragazza si mise a sedere per terra, mettendo il muso mentre le sue orecchi si abbassarono.

A quella scena l'albino le si avvicino, prendendole di nuovo la mano e alzandola.

 

- Muoviamoci, lumaca -

 

 

Shade sbuffò, guardando la porta di nuovo rotta e lamentandosi, uscendo dalla cucina per rimettersi a letto in camera sua e augurando buona notte alle due ragazze rimaste.

 

Michiko e Shail si guardarono per poi sorridere.

Shade rimaneva il solito dormiglione.

 

Dopo qualche minuto Amlach e Shi comparvero sull'entrata, chi con un ghigno sul volto, chi con sguardo piuttosto glaciale.

- Ehi Michiko – Shi si avvicinò all'azzurra avvicinandola a se e stampandole un bacio.

La ragazza in questione divenne rossa come un pomodoro, allontanandosi di botto dal ragazzo.

- Che c'è di strano? Quando si è fidanzati è naturale fare queste cose, no? - il ghigno di Shi s'ingrandì, facendo così infuriare Michiko

- Dannato idiota! -

Alcune sfere di luce furono mandate contro Shi, il quale le evitò facilmente, sempre ghignando.

 

- Forza albina, muoviti che andiamo in missione -

Shail si girò verso Amlach, facendogli la linguaccia.

- Oggi non mi va -

Dopo qualche secondo a fissarsi con sfida il ragazzo si girò, avviandosi verso la porta.

- Vedi di non agitarti, altrimenti ti farai male -

Shail lo guardò interrogativa, non capendo la frase in un primo momento. Subito dopo, però, quando un tentacolo di fumo le afferrò la caviglia e la tirò verso l'alto si ritrovò capovolta.

Iniziò a muoversi e a sclerare prendendo in pieno con un piede alcuni mobili e facendosi male, poi il tentacolo la trascinò fuori dalla porta, facendola atterrare con il culo per terra di fianco al ragazzo.

- TU! - dopo qualche secondo Amlach e Shail si stavano attaccando verbalmente, o almeno la seconda, il primo annuiva ed andava avanti

 

______________________________

 

 

Dopo un'ora di viaggio Ashuros, Miel, Edward e Giada arrivarono a destinazione.

 

- La missione consiste nel catturare un ladro. C'è anche il suo sottoposto, entrambi sono Devil Slayers – annunciò Miel leggendo le informazioni che Mac le aveva dato.

 

- Pesche... ho bisogno di pesche... - disse Gigi con gli occhi infuocati. Era da più di due ore che non le mangiava, e lo stress cominciava a farsi sentire.

 

La ragazza annusò l'aria, sentendo un profumo dolce, quello delle sue amate pesche e subito si girò verso Ed.

Il ragazzo tirò fuori dalla sacca che portava due pesche, lanciandole poi a Gigi, la quale le prese al volo, mostrando un sorriso.

 

- Grazie Ed! - Giada gli saltò addosso, abbracciandolo.

- Si, si, ora staccati nana. - gli rispose il ragazzo

 

La bionda non si preoccupò del nomignolo, troppo presa dal poter assaggiare le due pesche, così si avviò saltellando.

 

Dopo soli venti minuti arrivarono alle porte dalla città e, dopo aver fatto vedere il marchio della gilda, entrarono.

La città era forse una di quelle più benestanti del loro mondo, quasi tutte le case erano costruite con oro o argento, le risorse le arrivavano tramite il commercio in mare, che loro stessi governavano ormai da anni.

 

- Buongiorno, maghi di Starcross -

La voce, dolce e gentile, apparteneva ad un piccolo vecchietto piuttosto basso, magro e con un viso dolce. Si reggeva in piedi grazie ad un piccolo bastone di legno, tenuto saldamente alla mano sinistra.

 

- Mi chiamo Choir, e sono il sindaco di questa città. - Dopo essersi presentato strinse la mano a tutti, poi, fece un passo indietro, girandosi.

 

- Se volete seguirmi andremo a casa mia, così che io vi possa spiegare al meglio la missione -

 

Dopo essere saliti in macchina e dopo aver attraversato la città arrivarono ad una piccola casetta in legno, sperduta nella natura.

 

- Scusi la domanda, ma come mai vive così distante dalla città? E perchè con una casa così senza servitori? - chiese Miel pensierosa.

Non era del tutto normale quella cosa.

 

Quando poi il vecchietto spiegò loro del suo amore per i cittadini, ma non per il prezioso, anche Ashuros e Edward trovarono quel vecchietto simpatico.

 

- Passando ora alla missione. Sul volantino che vi abbiamo lasciato in gilda abbiamo scritto che oltre ad essere dei ladri, sono anche dei Devil Slayers. Quello però che abbiamo dimenticato di dirvi, maghi, è che la loro magia è alquanto strana. Il ladro in sé non è particolarmente forte, ma le marionette che crea sono quasi indistruttibili, infatti sono creati con il diamante. Il suo sottoposto, invece, può creare terremoti capaci di dividere la terra in due. Ogni volta che vogliono rubare qualcosa mandano un messaggio, e ieri hanno me lo sono ritrovato in casa. Domani vogliono rubare la cosa più preziosa della nostra città, il cuore di rubino. Vi pregherei di evitare che lo prendano. Senza quel cuore la nostra città diverrebbe un cumulo di polvere -

 

- Nessun problema vecchietto! - esultò Gigi, alzandosi dal comodo divano su cui vi erano seduti appena entrati.

 

- Ma questo cuore di rubino dove sarebbe? -

Il vecchietto sorrise tristemente alla domanda.

 

- Nella nostra città, il sindaco viene eletto l'istante dopo che quello prima muore. La scelta del nuovo sindaco viene fatta dal cuore di rubino, residente al posto del vero cuore del sindaco -

 

Ashurso e Edward si guardo, poi quest'ultimo prese parola.

 

- Quindi questo rubino è al posto del suo cuore. -

Non era esattamente una domanda quella che Edward disse, era più che altro un'affermazione.

 

- Esattamente ragazzo. Per questo preferire che sta sera e domani voi quattro restiate qua, facendo rimanere al sicuro la mia città -

 

Miel e Gigi sorrisero a quell'affermazione.

Sicuramente quel vecchietto amava la propria città come la loro master amava la gilda.

 

- L'unica cosa è che ho solo due stanze, non vi è disturbo dormire a due a due, vero? - chiese il vecchietto.

Le due ragazze erano molto felici della proposta, non era strano per loro, insieme a Michiko e Shail fare dei pigiama party o altro.

Ed e Ash non se ne curarono molto, quando erano in missione avevano dormito in un bosco, aver meno spazio non avrebbe cambiato nulla, infondo.

 

Ma quanto si sbagliano..

 

 

 

______________________________________

 

 

 

L'inizio del bosco si ergeva davanti a loro.

Non che fossero spaventati, affatto, dopo aver combattuto mostri su mostri poche cose li spaventavano.

 

- Allora che facciamo?! Entriamo o no? Sto morendo dalla voglia di far fuori quel mostro! - esclamò felice Shail.

 

- Anche io! Voglio vedere quanto sono aumentati i miei poteri! - disse Michiko concordando con l'albina

 

- No, no, no! Voi due vi occuperete dei mostricciatoli, io e Amlach abbiamo fatto una scommessa su chi sconfigge il mostro! - il ghigno di Shi si vedeva lungo due chilometri.

Michiko alzò un sopracciglio, mentre Shail chiese che tipo di scommessa era.

 

- Chi perde sarà lo schiavo del vincitore per un giorno intero – le rispose

Amlach.

 

La due ragazze si guardarono sorridendo.

Entrambe avevano avuto la stessa idea.

 

- Vogliamo partecipare alla scommessa – esclamò l'albina, avvicinandosi al ragazzo quasi toccandolo.

 

- Non se ne parla, è una scommessa fra me e lui– le rispose Amlach, guardandola con uno sguardo che riservava solo a lei.

 

- Certo, certo. In realtà sapete benissimo che perderete, quindi cercate di inventarvi scuse su scuse, vero Amlaccino? -

A quel nomignolo il ragazzo porta una mano dietro la nuca dell'albina, prendendo una ciocca del suoi capelli e tirando.

La ragazza alzò il volto sentendo i capelli tirare e Amlach prese l'occasione, depositandole un bacio casto sulle labbra, facendola diventare rossa.

Shail provò a tirargli un gancio che il ragazzo parò immediatamente, poi indietreggiò, girandosi per non far vedere il rossore e avviandosi all'interno della foresta da una delle tante entrate.

 

Michiko la guardò, poi si girò verso Shi. Dopo qualche secondo indietreggiò.

Lei sapeva e conosceva ogni singolo ghigno che quel ragazzo faceva, conosceva sopratutto i suoi occhi e sapeva, di certo, che se fosse rimasta lì lui non si sarebbe limito ad un bacio casto come quello che Amlach aveva dato a Shail.

 

- Questo comunque non cambia niente – disse Michiko, guardando Shail che si era fermata per aspettarla.

 

- Mimì-chan ha ragione! La scommessa ora è per tutti e quattro! Vedrete come vi faremo neri – poi fulminò con lo sguardo il moro, girandosi di nuovo e arrossendo pensando di nuovo a quel bacio.

 

- Forza Shail, andiamo! - L'azzurra poi aprì di nuovo il suo libro, avviandosi davanti a Shail, evitando tutti i rami sparsi per la terra.

 

Quando furono soli due ragazzi si guardarono.

- Prova a pensarci Amlach, se loro due perdono dovranno fare quello che vogliamo per un giorno intero. -

 

Amalch guardò il punto in cui l'albina era sparita, poi un ghigno si fece largo sul suo volto. Oh si, sarebbe stato divertente.

 

 

 

 

 

Spazio autrice pazza/psicopatica.

 

A parte il fatto che dovevo pubblicarla entro san valentino... LASCIAMO STARE! AHAHAHAHAHAHAHHA!

Comunque gli oc descritti appartengono ai loro proprietari che mi hanno dato il permesso di usarli.

Non potete utilizzarli se non chiedendo il loro permesso.

 

E dopo di questo vi avviso che in origine questo doveva essere un solo capitolo ma che visto che mi è uscito molto ma molto più lungo di quello che potevo pensare, lo dividerò in due/tre capitoli visto che mi manca ancora l'ultima parte (tipo vivo ormai per questa storia, la scuola l'ho mandata bellamente a quel paese)

 

Che altro dire?

Non vedo l'ora di pubblicare la prossima parte sopratutto per le scene divertenti che ci ho messo XD
Shhh non vi dico più nulla!

Auguri per s.Valentino XD

A presto

Shony <3

 
  
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