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Autore: LoveNotes    19/02/2014    1 recensioni
E chi avrebbe immaginato che il ragazzo, su cui avevo sempre fatto apprezzamenti, un giorno si presentasse a me nel modo più comune? Chi avrebbe immaginato che sarei diventata la sua amata per sei settimane? E chi avrebbe immaginato che ci sarei stata così male? Di certo non io! Ma comunque, se tornassi indietro, rifarei tutto allo stesso modo. Perchè solo Dio sa, come mi sentivo quando ero con lui.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Abbiamo iniziato a parlare, come tutti i ragazzi della nostra generazione, dietro un computer, troppo spaventati dal presentarci nella realtà. Conoscevo la tua amica più stretta e spesso ci eravamo scambiati degli sguardi, ma nulla di più perché tu sei sempre stato fidanzato, sempre legato a qualcun’altra. Non avrei mai pensato di parlare seriamente con te; non avrei mai pensato di raccontarti le mie paure, le mie emozioni; non avrei mai pensato che sarebbe successo quello che, ormai, è stato!
Quel giorno ero la persona più nervosa e triste che ci potesse essere! Mia mamma mi aveva costretta a rimanere a casa, quando due mie grandi amiche mi avevano invitato per andare alla festa più bella dell’anno. C’erano i ragazzi più grandi, c’era birra, allegria, divertimento. Si, ma non c’ero  io. Ero nervosa e tutti sanno che in quei momenti sono ‘Che nessuno mi tocchi! Che nessuno mi guardi! Che nessuno mi parli!’ Cosa che si riusciva a capire anche solo dal mio sguardo, un po’ assente. Poi mentre cercavo qualcosa da fare, mentre cercavo qualcosa da leggere, ecco che sento un suono. L’avviso che qualcuno mi aveva inviato un messaggio.
‘Sarà Conni!’ pensai, la mia confidente -come ci piace definirci, qualcosa di più aperto, un’amicizia senza stress, un’amicizia a cui non si possono dire bugie. Invece, un sorriso apparve sul mio volto. E chi se lo aspettava? Ricordo ancora il cuore che mi batteva forte per la sorpresa. Da quel momento, sei diventato come una droga per me: ogni volta speravo che ci fosse un tuo messaggio; la cosa più bella era che c’era sempre. Ora quello che resta sono solo le ultime cose che ci siamo scritti e qualche Screen che mostravo alle mie amiche.
Ed è proprio a causa di quegli Screen che ho oggi ti ho pensato. Ti ho pensato e ho pensato a tutti i momenti passati insieme. Ah, quella panchina perseguita ancora le mie fantasie. Seduti al centro della città con tutti che ci guardavano, ma noi a ignorarli perché troppo impegnati a scherzare e ad essere dolci. Un modo di essere che era spuntato in me solo quando le cose si stavano facendo un po’ più serie. E poi ecco che riesci a prendere un po’ di coraggio e prima di tornare nel mondo di sempre mi chiedi ‘Ora, però, me lo dai un bacio?’ E io, cosa potevo fare se non accostarmi a te e darti un piccolo bacetto sulle labbra?
La mia maglia era impregnata del tuo odore e dormii con lei perché mi sembrava di dormire con te. Il messaggio che mi inviasti -‘La mia bocca sa di te’- ormai cancellato dal mio telefono ma non dalla mia testa, lo leggevo e lo rileggevo come un tesoro troppo prezioso.
Ricordo quando camminammo abbracciati e mi dicesti ‘Sei bellissima’ e io ti risposi sussurrando un grazie, e tu? Quella risposta mi fece sprofondare! ‘Sei strana!’ Non riuscii a capire se era un commento negativo o positivo, ma io mi sentii triste!
Ah, quanto mi manchi! Ma poi penso a come sei uscito dalla mia vita. No! Non mi manchi! Ti odio! Iniziasti a ignorarmi e a non inviarmi più messaggi, non mi salutavi più. La prima volta che mi ignorasti, ci incontrammo per la città e dopo aver parlato un po’, mi abbandonasti per seguire le tue amiche. Ma mi facesti una promessa. La promessa che ci saremmo rincontrati prima di tornare a casa. Aspettai una tua chiamata, un tuo messaggio. Ma l’unica chiamata fu quella di mia mamma riguardante l’orario. E tu? Non mantenesti la tua promessa.
I tuoi unici messaggi conservati sono quelli di tre settimane fa. Le tue scuse. Quelle inaspettate. E chi se le aspettava? Era sera ed era tardi e tu ti scusasti per tutto. E io cosa potevo dirti? Ti odio, sei stato un bastardo. Certo che no! Tu mi mancavi ed era passato troppo tempo, così ti ho perdonato e mi sono anche scusata. Ci credi?
Da allora, mi sorridi e mi dici sempre ‘Ciao Franci, tutto bene?’ quasi ti preoccupassi davvero. Intanto, ti ho visto camminare con almeno una ragazza diversa ogni settimana. Eppure, di settimane ne sono passate parecchie.
Continui a salutare i miei amici e con alcuni siete diventati grandi amici, tanto da parlarvi sempre e di scherzare davanti ai miei occhi. Io vi guardo e sorrido, pensando a come ci divertivamo noi. Ma aspetta non c’è più un noi!  
 
 
Spazio Autrice:
Salve ragazze!
Ed eccomi di nuovo qui, a scrivere. Mi dispiace rompervi con le mie storie. Ma questa per me è davvero importante. Non è una storia qualunque. Non vi scoccerò raccontandovi qualcosa di più perché vi annoierei e non è certo mia intenzione. Avevo solo voglia di sfogarmi. Avevo bisogno di dire la verità per una volta, anche, a me stessa. Spero che vi piaccia e spero di sapere cosa ne pensate. È troppo malinconica? È troppo triste? È noiosa? Voglio sapere tutto! (:
A presto
La vostra Tsue98     
 
  
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