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Autore: _Lolli910    19/02/2014    7 recensioni
"-Ti piace così tanto spaventare la gente?- gli chiesi, sapendo che in fondo era il suo modo di fare.
-Beh.. dipende da persona a persona. Ci sono persone alle quali mi piace fare scherzi più di altre.-
-Io faccio parte di quel gruppo, vero?-
-Direi di sì, dato che ogni santa volta mi fai spanzare.- disse prima di arruffarmi i capelli.
-No, che mi spettini.-
-Ma tanto lo eri già prima.-"
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chen, Chen, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo essere stata in casa tutto il giorno a studiare, quella sera, anche se tardi, decisi di andare a fare una passeggiata nel parco vicino a casa mia. Aveva appena smesso di nevicare e le strade attorno a me erano tutte ricoperte di un soffice strato di neve bianca, che brillava sotto le luci dei lampioni accesi. 
Mi vestii e dopo essermi messa una sciarpa di lana verde smeraldo, la mia preferita e quella che mi aveva regalato Jongdae, il mio vicino di quartiere per il mio compleanno: lo conobbi al primo anno di università perchè facendo lo stesso indirizzo, capitammo nella stessa classe. 
Presi il cellulare e uscii chiudendomi la porta del mio appartamento dietro alle spalle.

Iniziai a camminare sul marciapiedi, cercando di rimanere in piedi sulle gambe e non cadere come fossi stata un sacco di patate. Controllai l'ora prima di entrare nel parco. 
-Le ventitre e due minuti..-

Era ormai da dieci minuti che camminavo guardandomi in torno: fino ad allora avevo incontrato solo due persone, una che portava a spasso il cane mentre l'altra era seduta su una delle panchine illuminate leggendo il giornale. Quando vidi quest'ultima mi chiesi come facesse a stare ferma al freddo senza patirlo perchè se io fossi stata al suo posto, non sarei riuscita per più di cinque minuti a stare seduta sulla panchina gelida con un quotidiano in mano e per di più senza guanti.

Continuai ad osservare il paesaggio: lo spettacolo della neve soffice poggiata sui prati e tutt'intorno sui rami degli alberi, con i lampioni che illuminavano tutto il viale, era quasi magico. La neve che luccicava mi fece ricordare quando ero bambina, quando giocavo con i miei fratelli a fare angeli, a tirarci palle di neve e costruire pupazzi o igloo. Era ormai da alcuni anni che non lo facevamo più, insieme.

Ero persa nei miei pensieri, continuando a guardarmi intorno, quando sentii qualcosa poggiarsi sulla mia spalla.
Mi girai di scatto per vedere chi fosse, ma rimasi a bocca aperta nel vedere che non c'era nessuno. Il vialetto era completamente deserto. Lì per lì quindi pensai che mi fossi sognata tutto. Feci alcuni passi indietro guardando sempre le mie impronte lasciate poco prima, fino a che la sensazione di essere osservata non mi bloccò sul posto. C'era qualcuno, lo sentivo.
Girai di nuovo il mio corpo per ritornare a camminare verso la direzione giusta, ma nel mentre, mi ritrovai Jongdae a pochi centimetri di distanza dal mio viso.
Feci un salto da record emettendo un urletto dallo spavento, mettendomi poi le mani sul cuore che da lì a poco ero sicura sarebbe scoppiato dai troppi battiti.
-Idiota!! Mi hai quasi fatto morire d'infarto!- dissi facendo un respiro profondo, cercando così di calmarmi.
Lo vidi ridere di gusto.
-Scusa ma dovevo farlo. Non ho resistito. E poi con quel tuo urletto mi hai steso.- disse lui ridendo come se non ci fosse stato un domani.
-Oh beh se lo trovi divertente allora ridi pure. Io faccio pure a meno. Sai, in questo momento avrei voglia di mandarti a quel paese ma sono troppo scioccata..-
-Eh che esagerata! Per così poco..-
disse con tono da saputello mettendosi le mani nelle tasche della giacca. 
Alzai lo sguardo per osservarlo nell'intento e con mia sorpresa notai che un piccolo sorriso gli era rimasto in viso.
-Ti piace così tanto spaventare la gente?- gli chiesi, sapendo che in fondo era il suo modo di fare.
-Beh.. dipende da persona a persona. Ci sono persone alle quali mi piace fare scherzi più di altre.-
-Io faccio parte di quel gruppo, vero?-
-Direi di sì, dato che ogni santa volta mi fai spanzare.-
disse prima di arruffarmi i capelli.
-No, che mi spettini.-
-Ma tanto lo eri già prima.-

Non replicai, semplicemente iniziai di nuovo a camminare lungo il viale innevato senza dargli nemmeno una delle mie solite occhiatacce per intimorirlo, perchè tanto sarebbe stato inutile.
Dopo alcuni secondi si mise a camminare di fianco a me, tenendo lo stesso passo.
-Come mai sei qui? Intendo nel parco?..- gli chiesi, intanto che osservavo la neve luccicare intorno a noi.
-Potrei chiederti la stessa cosa. Perchè sei qui nel parco a gironzolare senza una meta?-
-Te l'ho fatta prima io la domanda. Quindi rispondi.-
-Cosa cambia se lo dici prima tu?-
-Che ne so. Niente credo..-
-Appunto.-
-Eh..-
-...-
-Allora?-
-Cosa?-
-Perchè sei qui?!-
-Ah.. boh, così.-
-Che bella risposta.-
-Vero?-
-Di poche parole, ma profonda.-
-Davvero tanto..-
-Già..-
-Che bel discorso che stiamo facendo.-
-Bellissimo.-

Il silenzio calò dopo quell'ultima parola. Pensai che un discorso più intelligente di quello non poteva esistere. 
-Comunque..- ricominciai dopo un paio di minuti.
-..io sono qui perchè avevo voglia di un pò di aria fresca, se così si può definire.. sai. Dopo una giornata dedicata allo studio, ci voleva un pò di relax. Quindi ho deciso di uscire e venire qui al parco.. anche perchè ha appena nevicato quindi volevo calpestare e godermi la neve fresca.-
Lui semplicemente mi guardò con fare divertito, con un sorrisetto che conoscevo bene e che però non dava mai segno di qualcosa di buono. Sapevo cosa gli stava passando per la mente: mi girai verso di lui ma non feci in tempo a dire niente che mi tirò una palla di neve in faccia.
Chiusi gli occhi per riflesso prima di urlare il suo nome a squarciagola. Lo sentii ridere divertito, prima di avvicinarmisi e togliermi la neve quasi sciolta dagli occhi.
"Ah è così che la mettiamo eh?" pensai con aria di sfida.
In un attimo gli presi le mani, che nel frattempo stavano ancora cercando di pulirmi il viso, e tenendole strette, mi allungai a terra accumulando un pò di neve gelida; nel mentre, lui cercava di liberarsi inutilmente, continuando a tirare verso di sé e muoversi come un'anguilla.
All'improvviso mi alzai e gli schiacciai un bel pò di neve sul naso: mi ero vendicata.
-Ma cosa.. allora vuoi la guerra, eh?!- disse lui liberandosi dalla mia presa.
Iniziammo a ridere e giocare come non avevamo mai fatto prima, come due bambini che scoprivano la neve per la prima volta.
Ci rotolammo, rincorremmo e buttammo addosso praticamente tutta la neve che c'era nel parco, fino a quando sfiniti ci sdraiammo a terra per riposare.

Guardai l'ora e mi accorsi che era ormai passata mezz'ora da quando avevamo iniziato.
-Oddio.. è da tantissimo che non giocavo alla guerra di palle di neve!- dissi divertita ma anche stanca per colpa delle corse che avevamo fatto.
-Anche io! E se devo dire la verità.. mi sono divertito!-
Mi girai verso di lui sorridendo, per poi incominciare ad osservare il profilo del suo viso: aveva gli occhi chiusi e un piccolo sorriso sulle labbra. Le lunghe ciglia si intravedevano grazie alla luce del lampione acceso a pochi metri di distanza.
Era un bel ragazzo, non c'erano dubbi, ma dopo averlo osservato a lungo, mi venne una specie di formicolio nella pancia: la luce bianca dei lampioni rendeva ancora più interessante quel ragazzo che sotto ai miei occhi, era già una fantastica persona. 
Era come se fosse schioccato qualcosa, come un interesse verso di lui che non avevo mai avuto prima.
-Hey.. tutto bene?- 
La sua voce mi fece tornare sulla terraferma, lasciando da parte i pensieri.
-C-Cosa?-
-Mi stavi osservando. Eri incantata da tanta bellezza? Sì me lo dicono tutti. Sono un bellissimo ragazzo, già..-
Lo guardai, pensando a quanto fosse "egoista" e "modesto", prima di scoppiare a ridere di gusto.
-Che c'è di tanto divertente? La mia non era una battuta..-
-Lo so, non ho riso per quello che hai detto ma per la persona che sei.-
-Cioè?-
-Sei davvero una persona unica Jongdae. Davvero davvero unica nel suo genere.-

Mi alzai mettendomi seduta.
-Andiamo a sederci su qualcosa che non sia acqua ghiacciata?-
Lui mi sorrise prima di alzarsi e di andare verso la panchina a pochi metri di distanza da noi.

Ci sedemmo, liberandola dalla neve con i guanti ormai inzuppati di acqua.
Si era alzata l'aria e le mie mani incominciavano a raffreddarsi per colpa della neve sciolta con cui avevo giocato.
Iniziai a percepire un senso di freddo dopo poco, quindi misi le mani tra le cosce e iniziai a stringermi su me stessa.
Ad un certo punto sentii che Jongdae mi alzò il cappuccio della giacca, per coprirmi le orecchie che a quanto pare erano rosse per colpa del freddo.
-G-grazie..-
-Hai freddo?-
-No no p-per niente! È solo che si è alzata l'aria..-
-Togliti i guanti.-
-Perchè, scusa?-
-Lo faccio io?-
-Ma dimmi perc-

Non riuscii a finire la frase che mi prese i polsi e mi iniziò a sfilare gli indumenti dalle dita.
Vidi che li mise nella mia tasca della giacca e che chiuse la cerniera per evitare che uscissero.
Rimasi quindi a mani nude, gelide e arrossate.
-Ma così ho freddo.-
-Dammi qua..- disse deciso, prima di avvicinarmisi e riprendere le mie mani mettendosele in tasca, per poi infilare anche la sua mano e circondarla intorno.
Lo guardai perplessa, sorpresa di quello che aveva appena fatto: in effetti non me lo sarei mai aspettata da lui.
Il calore della sua mano intorno alle mie dita era molto rilassante, tanto che iniziavo già a stare meglio.
-Ti stai scaldando?-
-Direi di sì..-
dissi girando lo sguardo per non scontrare il suo.
-Avresti dovuto portare un paio di guanti di riserva.-
-E chi avrebbe mai pensato che avrei incontrato proprio te e che mi sarei divertita a giocare sulla neve?-
-Beh... io ne ho sempre un altro paio a disposizione.-
-Ma se prima non li hai usati i guanti? Ovvio che ne hai "un altro paio a disposizione" se non li usi.-
-Ok, è vero. Non ne ho due paia. Però uso le tasche, io..-
-Beh.. eh..-
-Già..-

Sentii che strinse di più la sua mano intorno alle mie dita.
-Che mano calda che hai!-
-Per scaldarti meglio.-
mi disse facendomi l'occhiolino.
-Tch, questa poi.-

Passarono un paio di minuti quando all'improvviso iniziai a dare segni di uno starnuto.

-Eh... eeh... eeeeeh..-
-Eeeeeeeh non viene.-
-Sssh che mi fai ridere.. eeh-
-Eeeeeeeh-

-Piantala di farmi il verso!- dissi cercando di spingerlo più volte dalla sua parte con la spalla.
-Non posso.-
-Perchè?-
-Non ho la piantina.-
-Ma coss- è più vecchia di mia nonna questa battuta. Aggiornati.-
-Che simpatica.-
-Lo so. Modestamente.-
-..stavo scherzando.-
-Anche io.-

Ci guardammo seri per qualche secondo prima di scoppiare a ridere.
Lo guardai con un enorme sorriso sulle labbra, prima di rimanere sorpresa della sua reazione: lo vidi avvicinarsi al mio viso con un'espressione seria.
Io non feci assolutamente niente, volevo capire cosa aveva intenzione di fare.
Continuava a venire sempre più vicino fino a che non si bloccò a pochi centimetri dal mio naso.
Lo guardai con aria interrogativa, cercando di fargli intuire che non avevo ancora capito cosa voleva fare.
-Jongdae.. che stai facendo?-
-Ti sto osservando.-
-E devi per forza farlo da così vicino?-
-Sì.. perchè mi piace guardarti negli occhi.-

Non dissi niente, semplicemente iniziai a respirare con la bocca, facendo uscire il vapore a nuvole. Ad essere sinceri, stavo diventando nervosa per colpa della situazione nella quale eravamo.
Ad un certo punto iniziò ad avvicinarsi ancora qualche centimentro, abbassando lo sguardo dai miei occhi alla mia bocca.
D'istinto chiusi gli occhi aspettando che qualcosa accadesse, ma l'unica cosa che sentii erano le sue morbide e calde labbra posarsi sulla punta del mio naso.  
Era un piccolo bacio ma che sapeva di tenero. 
Appena tolse il contatto, aprii gli occhi confusa e mi misi a guardarlo in cerca di qualche spiegazione, che purtroppo però non arrivò.
-Speravi in qualcos'altro, ghiacciolino?-
-N-no assolutamente.. ghiacciolino?-

-Sì. Sei gelida. Per questo ti ho scaldato la punta del naso.-
-A-ah..-

Guardò l'ora prima di tirare fuori le mie mani dalla sua tasca, per poi alzarsi e di seguito tendermi la mano.
-Andiamo?- disse indicando l'uscita del parco a qualche decina di metri di distanza. Ormai era già lunedì e lui incominciava ad avere sonno.
Annuii afferrandogli la mano, per poi mettermi la mia in tasca e abbassare lo sguardo un pò imbarazzata.

Camminammo in silenzio fino ad arrivare sotto casa mia. Appena sbloccai la serratura, iniziai a girarmi verso di lui con l'intenzione di ringraziarlo per aver trascorso la serata con me, quando all'improvviso mi prese i fianchi e mi abbracciò da dietro, stringendomi a sè più forte che mai.
Non potevo crederci. Appena lasciò un pò la presa, mi girai verso di lui con l'intenzione di chiedergli il motivo ma non feci in tempo: le sue labbra erano sulle mie.
Mi stava baciando. Il calore del suo corpo mi fece venire i brividi e il suo respiro pesante mi sfiorò il naso.
Dopo qualche secondo si staccò lasciandomi lentamente, allibita.
Mi fece un piccolo e dolcissimo sorriso prima di avviarsi verso il piccolo cancelletto che dava sul marciapiede, per poi dirigersi verso la direzione del suo appartamento; lo guardai immobile prima di chiamare il suo nome.
-Jongdae!-
Lui si girò verso di me come se non fosse successo niente, come se fosse passato di lì per caso.
-Sì?-
-..buonanotte..- gli dissi, sorridendogli a mia volta.





SPAZIO AUTRICE :)

Hello guys <3
Eccomi qui. Sì sono viva come potete vedere.
Volevo solo darvi il segno della mia presenza
dato che sto continuando i capitoli della
Fanfic che ho in sospeso.
Quindi intanto che aspettate vi pubblico alcune 
one-shot così da non farvi sentire la mia mancanza.
Volevo finire alcuni capitoli delle due ff e poi
pubblicarli in seguito, senza farvi aspettare troppo
(come purtroppo succede in questo periodo ed io
ne sono davvero tanto dispiaciuta.) 
Quindi eccoci qui con la prima one-shot per 
dolciarvi <33 a presto. E fatemi sapere cosa
ne pensate :) 

Ps: io adoro Jongdae/Chen-Chen <3 I luv u :3
   
 
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