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Autore: Lily Liddell    19/02/2014    1 recensioni
Dopo aver scritto una one-shot che parlava di un momento del Tour della Vittoria, ho deciso di dedicare a questa cosa più spazio.
Ogni capitolo di questa fanfiction sarà dedicato ad un giorno diverso del Tour, a partire dal Distretto 12 fino alla Capitale e ritorno.
I punti di vista saranno due: Effie ed Haymitch, in nessun ordine preciso; cercherò di alternarli ma potrei anche usare lo stesso POV due volte di fila.
[Hayffie con qualche accenno Evelark].
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Dal testo:
Tutto era cominciato bene, poi Peeta e la sua promessa cominciano a scaldare le acque, ma è dopo il discorso meraviglioso di Katniss che le cose degenerano.
Succede tutto in fretta; lo schermo che stavamo guardando si annerisce e Haymitch giura di aver sentito un colpo di pistola, ma non è possibile, per quale motivo? Appena vedo i ragazzi mi avvicino preoccupata, quel genere di cose non dovrebbero succedere.
Ci sono altri due colpi e poi Haymitch se li porta via. Non so che fare, quindi lascio che Cinna e Portia parlino. Finalmente arriva ora di cena, questo primo e disastroso giorno è quasi giunto al termine.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cinna, Effie Trinket, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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A/N: Questo primo capitolo immagino sia stato piuttosto semplice da scrivere in quanto la maggior parte degli avvenimenti sono descritti nel libro, la parte più divertente per me verrà con i prossimi dal momento che dovrò inventare io gli avvenimenti utilizzando qualche spunto del libro, soprattutto per quanto riguarda i restanti distretti. Però dovendo trattare il Tour della Vittoria non potevo saltare il Distretto 11. Detto questo, buona lettura!

13 Days
 
Effie POV.
 
Il treno è partito in perfetto orario. La prima ripresa con Katniss e Peeta è andata magnificamente. Posso ritenermi pienamente soddisfatta.
Il resto della giornata fila liscio come l’olio, solo a tavola vedo che Katniss è assente. Non me ne preoccupo più di tanto, probabilmente è solo molto stanca. È la prima volta dopo mesi che la sottopongo a questo tipo di stress.
Non è abituata, ma dovrà farlo in fretta.
Peeta è più sereno di Katniss, ma nemmeno lui è nel pieno delle forze. Haymitch non fa altro che bere e mangiare, comincio a credere che per lui quel viaggio sia solo quello.
Non capisce quanto sia importante il Tour della Vittoria, non è solo un modo per festeggiare la vittoria dei nostri due tributi. Cosa mai successa prima, tantomeno a noi… ma è anche un modo per porgere i rispetti ai caduti degli altri tributi.
Non voglio pensare a cose così tristi in una sera così bella, comunque.
Ne approfitto per chiacchierare con Portia e Cinna, parliamo di tutto. Dalle nuove tendenze della Capitale a cosa aspettarci dal Tour.
Cinna poi fa vedere alcuni modelli di vestiti sui quali sta lavorando e altri che vuole dare a Katniss per farli passare come suoi, visto che la ragazza non ha veramente qualcosa di cui le piace occuparsi.
È già tempo di andare a letto, mi assicuro che Katniss e Peeta entrino nelle rispettive stanze, poi torno nel vagone ristorante dove trovo i due stilisti ed Haymitch; lui è ancora attaccato alla bottiglia di vino e non posso fare a meno di storcere il naso.
Provo a dirgli che ha bevuto abbastanza ma, come
è prevedibile, mi risponde che finché riuscirà a sentirmi parlare con la mia voce stridula, non sarà abbastanza.
Lo ignoro, lasciandolo da solo con la sua bottiglia e raggiungo Cinna e Portia; chiacchieriamo ancora un po’, poi Portia va a dormire. Quando anche Cinna lascia il vagone, riesco a convincere Haymitch a fare lo stesso.
Non riesce quasi a stare in piedi e sono costretta ad accompagnarlo fino al suo scompartimento, rischiando di slogarmi una caviglia.
So che non dormirà ancora per molto, che probabilmente berrà finché non perderà conoscenza, ma quando lo farà, almeno sarà già a letto e non dovrò trascinarlo privo di sensi per mezzo treno.
Impara dai tuoi errori. Mi diceva sempre mia madre…
A questo punto so che dovrei andare a dormire anche io, ma sono da sola e il treno è così silenzioso e sereno. Ne approfitto per versarmi un bicchiere di vino rosso e comincio a lavorare ai discorsi che i ragazzi dovranno tenere domani.
Dopo un’ora circa, ho quasi finito e sento il treno fermarsi. Guardo fuori dalla finestra e capisco che dobbiamo fare rifornimento. I miei occhi, poi, colgono qualcos’altro: una sagoma, no due sagome. Katniss ed Haymitch. Che ci fanno fuori dal treno? Sono completamente impazziti?
Allarmata, mi alzo e cerco l’uscita più vicina, provo ad aprire la porta ma è troppo dura. Sono terrorizzata dall’idea che il treno possa ripartire senza di loro, ma per fortuna poco dopo una porta a non molta distanza da me si apre e loro due salgono.
Haymitch accompagna Katniss alla sua porta e poi comincia ad andare verso il suo scompartimento. Mi affretto a raggiungerlo.
“Haymitch Abernathy! Si può sapere che cosa stavate facendo tu e Katniss fuori dal treno? Hai visto che razza di tempo che c’è fuori? E Katniss era in pigiama. Vuoi farle prendere una polmonite?”
Parlo talmente veloce che a stento riesco a seguire il mio stesso discorso, ma sono talmente furiosa che non mi interessa. Haymitch non dice niente, mi fa solo cenno di abbassare la voce e continua a camminare.
Lo seguo finché non siamo davanti alla sua porta. “Primo: è stata una sua idea. Secondo: era solo nervosa per la faccenda dei mentori. Aveva bisogno di una boccata d’aria.”
Sono confusa, che faccenda dei mentori? Glielo chiedo e lui apre la porta, poggiando la spalla al metallo per reggersi in piedi. Mi chiedo come abbia fatto a camminare fino ad ora.
“L’anno prossimo toccherà a lei e a Peeta. Quella parrucca non ti fa arrivare il sangue al cervello o cosa?” Fa sarcastico, ma ora non ci faccio caso.
Ha ragione… dopo questo viaggio i mentori saranno Katniss e Peeta; lo so bene, mi era solo passato di mente. Mi avevano anche proposto di passare a lavorare per il Distretto 7, e stavo per accettare quando poi ho pensato a quei due ragazzi, così giovani, così inesperti. Non posso abbandonarli adesso, magari dopo, quando si saranno ambientati.
“Rallegrati, Trinket. Questa è l’ultima volta che devi farmi da babysitter.” Con quelle parole entra in camera e si chiude la porta alle spalle.
Anche questo è vero, e so che mi dovrei sentire immensamente sollevata perché non dovrò più lavorare con l’ubriaco, sgarbato, zotico mentore del Distretto 12… e allora perché invece di essere contenta sono incredibilmente triste?

È ormai mattina quando busso con insistenza alla porta di Katniss, la ragazza è confusa, sembra non aver dormito affatto; credo si sia vestita al buio…
La scorto fino alla carrozza ristorante, dove chiede per quale motivo il suo team di preparatori deve di nuovo occuparsi di lei.
Le dico che presto arriveremo al Distretto 11 dove lei e Peeta dovranno tenere un discorso che ho già preparato.
Mi assicuro che faccia un’abbondante colazione, siamo solo io e lei e se non la conoscessi bene direi che la cosa la secca…
Quando me lo chiede, le rispondo che non posso sapere dove sia Haymitch, anche se in realtà so perfettamente dov’è: nella sua stanza a sentirsi male. Ha continuato a bere tutta la notte, questa mattina l’ho trovato che cercava di aprire la porta d’emergenza per andare a fare una passeggiata… con il treno in corsa. L’ho rispedito subito a letto ma non ci è arrivato, dopo aver dato di stomaco sul pavimento della camera da letto l’ho accompagnato in bagno e l’ho lasciato lì, chiedendo ad un senza voce di ripulire.
Le dico che Cinna si è ritirato tardi per prepararle gli abiti, che il team di Peeta probabilmente dormiva ancora e che lui era sicuramente a letto.
A quel punto mi alzo per andare a controllare che il team di preparatori di Katniss sia pronto. Li trovo in condizioni pietose. Sembra che io sia l’unica in grado di alzarsi presto.
Nemmeno il trucco riesce a coprire le occhiaie di Venia e Octavia è più verde del solito, mentre Flavius… “Flavius!” Strillo e lui si sveglia di soprassalto, era steso sul lettino che avrebbe dovuto accogliere Katniss.
“Katniss sta arrivando, fatevi trovare quantomeno svegli. Se sbagliate a tagliarle male anche solo un capello ve la dovrete vedere con me. Intesi?” Annuiscono assenti, tutti e tre. Non sono sicura di voler lasciare Katniss nelle le loro mani, ma non posso fare altrimenti. Consegno a Venia, che mi sembra la più sveglia del gruppo, un flacone di pillole energizzanti, sperando che servano a qualcosa.
“Bevete del caffè, prendete una boccata d’aria… fate qualcosa. Non potete farvi vedere in questo stato.” Dico, poi li lascio in pace e torno da Katniss, dopo averle dato le ultime istruzioni la conduco al suo team di preparatori.
A quel punto torno da Haymitch per assicurarmi che sia ancora vivo, gli portò un caffè nella speranza che lo aiuti a rimettersi insieme, poi lo costringo a farsi almeno una doccia.
Sono di nuovo sola, finisco di sistemare i miei discorsi e mi accorgo che è tarda mattinata. Vado a svegliare Portia e i preparatori di Peeta, poi vado da Cinna e mi assicuro che i vestiti di Katniss siano pronti, per ultimo, vado da Peeta. La sua preparazione richiederà molto meno tempo, gli porgo una tazza di cioccolata calda mentre lo accompagno nella carrozza-camerino.
Il tempo di ricontrollare tutto il programma del giorno ed è già ora di pranzo, Katniss non è ancora pronta quindi cominciamo senza di lei. Sono riuscita a far recuperare un aspetto umano ad Haymitch ma a tavola non riesce nemmeno a parlare per il post-sbornia.
Il pranzo è delizioso e facciamo tutti conversazione, tranne Haymitch e Katniss che sta ancora dormendo. Deve svegliarsi in fretta prima di arrivare al Distretto 11 o sarà un disastro. Mi accorgo che non mangia molto, ma con tutto quello che ha mangiato questa mattina non me ne stupisco più di tanto.
Nonostante l’atmosfera a tavola sia leggera, mi si stringe lo stomaco a vedere Katniss in quello stato, io e Cinna proviamo a coinvolgerla in qualche conversazione senza riuscirci troppo. Poi improvvisamente il treno si ferma e io credo di essere diventata pallida come un cadavere.
Non può fermarsi, abbiamo fatto rifornimento la sera prima, che sta succedendo?
Poi la mia peggiore paura si realizza: c’è un guasto e dobbiamo aspettare che il pezzo venga sostituito. Dicono ci vorrà un’ora.
Comincio ad andare nel panico, il mio programma… ci ho perso tutto lo scorso pomeriggio e questa mattinata… sono stata sveglia fino a tardi per preparare i discorsi, non poteva star succedendo veramente, non a me…
Tiro fuori il programma, non posso perdere tempo. Devo ricalcolare tutto o sarà un disastro; dopo nemmeno un minuto che sto cercando di sistemare le cose per il meglio, Katniss esplode e io non capisco che cosa ho detto di male.
È per lei e Peeta che sto facendo tutto questo… se ne va, lasciandoci tutti di pietra.
Pochi istanti dopo parte un allarme e Haymitch mette una mano sulla spalla a Peeta dicendogli di andare a parlarle.
Quando anche il ragazzo si è allontanato, Cinna mi sorride. “Non ha dormito stanotte ed è nervosa per il Tour, prova a capirla.” Ma io non la capisco, è proprio a quello che serve il mio programma! Comunque sia Cinna e Portia, e stranamente anche Haymitch si rimettono ad ascoltarmi mentre riprendo a parlare del programma.
Dopo qualche tempo i due ragazzi rientrano, noi siamo ancora a tavola. Subito Katniss si scusa, certo potrebbe fare di meglio ma vedo che è veramente dispiaciuta e so che con le parole non è bravissima, quindi mi limito ad accettarle e a spiegarle l’importanza del mio programma, visto che sono l’unica a preoccuparsene veramente.
Il treno riparte e so presto saremo arrivati quindi vado ad avvisare i ragazzi affinché si preparino; quando sono pronti ricontrollo il programma in presenza di tutti.
Poi arriviamo, finalmente. Non è esattamente quello che mi aspetto, ci sono otto Pacificatori che ci scortano fino al Palazzo della Giustizia. Consegno i discorsi a Peeta e posso solo sperare che tutto vada bene.
Non potevo sperare di peggio.
Tutto era cominciato bene, poi Peeta e la sua promessa cominciano a scaldare le acque, ma è dopo il discorso meraviglioso di Katniss che le cose degenerano.
Succede tutto in fretta; lo schermo che stavamo guardando si annerisce e Haymitch giura di aver sentito un colpo di pistola, ma non è possibile, per quale motivo? Appena vedo i ragazzi mi avvicino preoccupata, quel genere di cose non dovrebbero succedere.
Ci sono altri due colpi e poi Haymitch se li porta via. Non so che fare, quindi lascio che Cinna e Portia parlino.
Finalmente arriva ora di cena, questo primo e disastroso giorno è quasi giunto al termine. Haymitch mi ha raccontato più o meno quello che è successo ma non è voluto entrare nei dettagli, mi ha solo detto che il discorso dei soldi di Peeta non è stato preso bene da tutti. Se soltanto Peeta me ne avesse parlato prima, gli avrei sicuramente detto di toglierlo.
Prima di andare rileggo il programma e finalmente posso gettarlo via. “Dopodiché, grazie al cielo, potremo risalire tutti sul treno e andarcene di qui.” Dico, perché sono veramente stanca.
La cena fortunatamente non subisce intoppi, certo l’atmosfera non è delle più leggere, ma la festa in onore dei miei vincitori è impeccabile.
Verso mezzanotte torniamo sul treno e Katniss e Peeta si ritirano immediatamente, stremati dalla giornata. Mi assicuro che tutto sia in ordine, comincio a preparare il discorso per il giorno successivo, sperando che questa volta nessuno dei due provi a cambiare niente, comincio ad abbozzare il programma per domani ma sono troppo stanca e decido di andare a dormire. Metto la sveglia un’ora prima così potrò finirlo.
Non vedo nessuno prima di andare a letto, né Cinna, né Portia, né i preparatori né Haymitch. Probabilmente si sono tutti ritirati nelle loro stanze.
Mentre sono sotto la doccia ringrazio che questa giornata sia finita, il Tour non è cominciato proprio bene, però mi dico che se siamo riusciti a superare difficoltà di questo tipo oggi, probabilmente saremmo arrivati alla fine del Tour sani e salvi.

A/N 2: Salve, questo è il primo capitolo di quelli che saranno alla fine 13 capitoli. (AGGIORNAMENTO: saranno 15!) L’idea mi è venuta dopo aver scritto una one-shot che ho pubblicato qui. Il primo capitolo della raccolta “Il Leone e La Farfalla”. Quel capitolo è solo una piccola finestra sul Tour della Vittoria, ma mi sono divertita a scriverlo e quindi ho pensato di dedicare ad ogni Distretto un capitolo con il bonus di Capitol City.
   
 
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