Caro diario,
non riesco a smettere di  pensare a lei, ti sembra possibile che io mi sia innamorata di una ragazza? La mia migliore amica per giunta, ho la sensazione che anche lei sia lesbica o forse è solo una mia stupida rassicurazione. Ormai è da mesi che non riesco a togliermela dalla testa.
Sta per venire da me, dobbiamo studiare dato che domani c’è il compito in classe di italiano e come tu ben sai non sono proprio il massimo, viene a darmi un po’ di ripetizioni.
Ci sentiamo dopo.

Ecco è arrivata, <<’’Ciaoo, abbracciami!’’>> in quel momento avrei voluto baciarla. Ma le ho sorriso e mi sono limitata a stringermi a lei. Entriamo in casa e andiamo in camera mia, si butta sul letto e comincia a lamentarsi di quanto sia stressata. Le sorrido e le dico di venirmi vicino per poter cominciare a studiare.
Mi sta spiegando la lezione di domani ma ormai non la sto più ascoltando, dio quanto è bella.
<<‘’Hai capito?’’>>…  
<<‘’Eh? Si si’’>>...
 <<’’Alessia mi stai ascoltando?’’>>…
<<’’ Si scusa è che ho un po’ di pensieri’’>>…
<<’’Cosa c’è che non va’? Sai che puoi dirmi tutto.’’>>
No non posso dirti tutto, non posso dirti questo, cosa vuoi che io ti dica? Che ti amo? No non lo farò mai ho troppa paura delle conseguenze di un tuo rifiuto oppure se invece accettassi? Cosa direi agli altri? Non sono così forte da sopportare le critiche di tutti.. Ma perché mi pongo il problema, tu non provi nulla per me.
<<’’Niente, smettiamo di studiare tanto non ho speranze, senti questa canzone, è bella?’’>>


Sono le nove, ormai è già un po’ che se ne è andata.. mi sento una stupida, sto qui senza far niente a fissare il soffitto con le cuffiette nelle orecchie ed ho una tremenda voglia di scoppiare a piangere.
Devo dirglielo…

Cazzo, sono le 7 e mezza, devo andare a scuola..
Sfiorata la soglia del cancello la vedo parlare con Elisa, oddio che rabbia, cosa vuole, perché devono stare tutto questo tempo assieme..
Aaaah ma perché mi innervosisco, non è la mia ragazza, non stiamo insieme e loro stanno solo parlano, questa gelosia mi manderà al manicomio.
Entro in classe, mi siedo al banco vicino a Elen, la mia migliore amica.
…
Le ore scolastiche sono volate.
Oggi è venerdì, il giorno in cui usciamo con dei vecchi amici.
Oggi è il giorno in cui ho deciso di confessarle che mi piace, si, cazzo, mi piace.


…
Siamo nel bel mezzo dell’uscita e mentre tutti sono distratti la prendo per un braccio e l’allontano dal gruppo.
<<’’Ale?’’>>
<<’’Seguimi’’>>
essendo abbastanza lontane da tutti mi volto verso di lei.
<<’’Elen, senti io…’’>>
<<’’Cosa c’è?’’>>
<<’’Non so come..’’>>
<<’’Dillo’’ >>
<<’’Cazzo, ti amo, va bene? Te lo ho detto ora sei contenta? Come diamine hai fatto a non…>>
Mi bacia. Mi ha baciato. Sono incredula.
<<’’Vieni con me, scappiamo da tutti’’>>
<<’’Cosa… aspetta... quindi tu…>>
<<’’ Zitta, andiamo a casa tua’’>>
Una volta arrivate la butto sul letto.. comincio a baciarla, lei si leva la maglietta e rimango li a guardarla negli occhi mentre ammiro il suo corpo così perfetto.
Mi prende per i capelli e mi bacia, premendo la sua lingua contro la mia.
Le sbottono i jeans un po’ impacciata e le infilo la mano nelle mutande.. comincio a massaggiarla. Nel  frattempo ci stiamo baciando.. ad un tratto comincia ad urlare dal piacere, dio che sensazione.
Passato quel momento così sconvolgente, in senso positivo ovviamente, l’abbraccio e la tengo stretta a me…
<<’’Elen non ti lascio andare’’>>
<<’’Non farlo’’>>
<<’’Ti amo’’>>
<<’’Anche io, non puoi capire quanto’’>>
La bacio.
<<’’Cosa diciamo agli altri?’’>>
<<’’Dobbiamo dirglielo? Teniamo la cosa per noi, è una cosa nostra, non voglio che la sappia nessuno e.. capiscimi bene, non per paura di ciò che potrebbe pensare la gente, ma per paura che potrebbero rovinarci>>
<<’’Si, forse hai ragione’’>>