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Autore: BarbaraGherman    20/02/2014    0 recensioni
Ho ricevuto tante confidenza lungo il mio cammino, racconti di vita che fanno riflettere. La storia di una mia cara amica, che qui descrivo, è simile ad altre che ho ascoltato molte volte. Ci sono persone che sono capace di amare profondamente e che davanti a se stessi, alla propria felicità, mettono l'amore e la felicità dei propri cari.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vita spesso riserva sorprese,
lacrime da' per decisioni prese
rinunciando, magari, ad un tuo sogno
pensando che altri di te han bisogno.

Dentro il cuore soffochi il sentimento
quando senti che troppo va' crescendo,
misuri te stessa alla vera realtà:
matrimonio, figli pretendon lealtà.

Anni trascorrono, tutto è finito.
Figlio adulto, matrimonio fallito.
La solitudine, peso fardello,
il ricordo porta al tempo più bello.

Nel diario una foto sbiadita,
la sua, la rinuncia della mia vita.
Sopita nel profondo una melodia
s'alza mesta nel canto di nostalgia.

Percorrendo le strade del passato,
mi ritrovo in quel luogo tanto amato:
m'appar diversa, ora, l'immensa spiaggia,
lacrime bagnano la nuda sabbia.

Sola cammino tra questa natura,
la pineta silente, l'aria pura
che odora di sale, che sa di verde.
Vola il pensiero, lontano si perde.....

in un mattino d'un afoso agosto,
sul battello, seduta nel mio posto,
godevo rapita il quieto paesaggio,
il fruscio dell'acqua al nostro passaggio.

Silenzio regnava sulle ampie valli
interrotto sol a brevi intervalli
d'assai diversi richiami d'uccello
disturbati dal corso del battello.

M'alzai per meglio goder la brezza.
Sulla pelle parea fresca carezza,
giocava coi capelli, col vestito,
con le cime bruciate del canneto.

Poggiata alla ringhiera, gli occhi chiusi,
m'inebriavo degli aromi diffusi
delle valli, della natura piena.
Brividi il vento mi dava alla schiena.

Quasi stordita a lato voltai il viso,
apersi gli occhi, trovai quel sorriso.
D'istinto risposi. Fu l'emozione
ad intonar d'amore una canzone.

Gli sguardi incollati da quel momento
ci mostraron palese il sentimento.
Il discorso cominciò alla ringhiera,
non terminò con la gita la sera.

Furono sogni, baci, poi promesse,
al telefono dette più sommesse,
celate ai nostri mondi d'appartenenza
diversi: di noi non potean far senza.

Pochi dì rubammo alle nostre vite,
pena nell'addio, ma volontà unite,
consci che la breve dolce melodia
domani sarà l'inno di nostalgia.
  
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