Erano seduti in macchina e Dean faceva finta di guidare. Aveva poco più di 8 anni ma già tante responsabilità e queste lo stavano facendo crescere troppo in fretta. Sam invece era sul sedile posteriore che, senza prestare la minima attenzione al fratello, giocava con un piccolo soldatino. Ormai non lo lasciava più da quando Dean, dopo le sue tante insistenze, glielo aveva comprato con un quarto di dollaro ad un mercatino dell’usato non molto lontano dal motel.
 
“ Sammy, lascia stare quel coso e guarda come guido bene”
Dean lo guardò dallo specchietto retrovisore “ Sammy!”
“ basta imitare papà… vieni qui dietro a giocare con me!” rispose lui allora.
 
Il tono era decisamente di lamentela e così Dean, che aveva già sentito quella frase per la decima volta si arrese, fece finta di spegnere il motore e raggiunse il fratello nella parte posteriore dell’auto. Una volta seduto si rese conto che vicino a Sam c’era un coltello. Anzi due. La presenza di quei  oggetti lo sorpresero ma poi si tranquillizzò pensando che li avesse semplicemente dimenticati li John, l’ultima volta che era stato via. Nonostante ciò però il pensiero che Sam si potesse far male, o peggio che potesse capire a cosa servivano davvero lo agitava.
 
“ oggi dobbiamo fare una cosa molto importante: D.W. e S.W.” disse Sam con un sorriso quando si accorse che il fratello aveva notato i due coltelli.
“ cosa? vuoi incidere le iniziali?!”
“ si, così fra cento milioni di anni tutti sapranno che questa macchina era dei mitici Sam e Dean!” l’ingenuità con cui Sam disse quelle parole rassicurò il maggiore dei Winchester più di ogni altra cosa al mondo, facendo di colpo scomparire tutte le sue preoccupazioni.
“ io ci sto ma il mio nome ovviamente sarà scritto più in grande” Dean amava fare arrabbiare il fratellino. La discussione durò un po’ per poi spostarsi su quale lato della macchina fosse più giusto. Alla fine la questione venne risolta con una manche a “ sasso, carta e forbici” che, nonostante fosse più  piccolo di 4 anni, vinse incredibilmente Sam.
Fu scelto il lato sinistro e il tutto si concluse in circa venti minuti.
Per un chiunque altro sarebbero state solo delle lettere incise nel legno, ma non per loro. Anche se forse in quel momento non se ne resero conto fino in fondo, quella era stata l’occasione per essere per bambini e soprattutto per creare un legame che li facesse finalmente appartenere a qualcosa, insieme.
 
Lo stesso pomeriggio Sam tornò nell’impala, senza Dean però. Era sicuro che il fratello lo avrebbe preso in giro, sembrava odiare quel soldatino. Ci giocò un po’ e poi decise di lasciarlo li, nel posacenere. Forse senza motivo o forse perché quel bambino di quattro anni e mezzo sentiva semplicemente che quello era diventato il suo posto, a guardia delle loro iniziali.
Nessuno lo spostò mai, neppure Dean che anzi, con il tempo, cominciò a preoccuparsi che fosse ancora li tutte le volte che entrava in macchina.
 
Perché chi proteggeva il soldatino proteggeva anche il loro legame.
 
 
 

Note
Ciao!!! Era da tanto che sentivo il bisogno di scrivere su questi due e beh, finalmente sono riusciuta a "partorire" qualcosa ;) la 5x22 è una delle puntate a cui sono più legata e tutti quei flashback riescono a renderla ancora più speciale! Sicuramente i troppi feels mentre scrivevo mi hanno fatta diventare un po' smielata, ma mi piace pensare che le cose sia andate davvero così! <3 
Grazie per aver letto la storia.