«Giuro che non è colpa mia! Ho scoperto tutto tipo 10 minuti fa e non ho potuto fare nulla.»
«Non fa niente, sarà per la prossima volta»
«Scusami, sul serio»
«Non preoccuparti. Divertiti Ella»
«Ciao Marcus».
Riattacco il telefono sbuffando. 'E adesso che faccio?'. Ero pronto per una serata con la mia migliore amica e invece scopro che deve andare al matrimonio di sua cugina. Ed eccomi qui: un sedicenne annoiato e testardo senza una vita sociale che non sa come trascorrere un sabato sera. Meraviglioso. Mi tolgo l'asciugamano dalla vita e indosso qualcosa, prima di prendere una polmonite. Anche se non farebbe differenza, dato che sarei rimasto a casa comunque.
Mi stendo sul letto e chiudo gli occhi. 'Che potrei fare?'.
Sto per lanciarmi in un'invettiva contro i matrimoni di sabato sera quando qualcuno bussa alla mia porta.
«Tesoro? A che ore ti vedi con Ella?», mia madre si presenta sulla soglia della porta, pronta per uscire. Fantastico, anche i miei genitori hanno una vita sociale più attiva della mia.
«Non esco più mamma. Ella ha da fare»
«Oh... Allora, potresti leggere... O magari guardare un film?» suggerisce lei.
Genio. Mia madre è un genio. Improvvisamente mi ricordo che la professoressa di letteratura ci ha detto che come compito per la settimana, dovevamo guardare il film di Romeo e Giulietta con Leonardo di Caprio.
«Giusto», sorrido a mia madre, prendendo la giacca per uscire.
«Allora, buona notte tesoro. Non so a che ore torneremo stasera»
«Buona notte mamma».
Mi scaravento giù per le scale, così veloce da richiare di rompermi il nodo del collo, ma non mi importa. E' tardi e ho paura che chiuda. Mi riferisco al negozio di videonolleggio che sta praticamente sotto casa mia, al quale mio padre ha chiesto la tessera di abbonamento che puntualmente non usa mai. Beh, qualcuno dovrà pur farlo. Sorrido soddisfatto, quando mi paro davanti alla vetrina e vedo tutte le luci accese. Entro e aspetto in fila davanti alla cassa.
Il tizio prima di me, un ragazzo alto quasi due metri, ci mette un sacco di tempo perché il commesso non riesce a trovare il film che cerca, e io sto per spazientirmi. Dopo quasi dieci minuti, il commesso torna dal magazzino con il DVD in mano, trionfante. Il ragazzo paga ed esce frettolosamente. Finalmente il mio turno.
«Salve, mi serve il film di Baz Luhrmann, Romeo e Giulietta».
Il commesso sgrana gli occhi alla mia frase e assume un'aria da martire.
«Mi dispiace, in realtà l'ultima copia l'ha presa il ragazzo che è appena uscito...»
Quelle parole mi sgonfiano come un palloncino. 'Come? Non può essere! Che palle!'.
Esco dal negozio, scoraggiato al massimo e mi dirigo verso casa. Di nuovo, non ho un piano per stasera e mi sento una persona estremamente sfortunata ed esclusa dal mondo. Sto per mettermi a urlare per la frustazione, quando qualcuno mi mette una mano sulla spalla.
«Scusami, andavo di fretta prima e ho dimenticato la tessera. Al negozio hanno detto che non c'è, per caso l'hanno data a te?».
Quella voce potente e melodiosa mi sorprende, ma la riconosco subito. E' il ragazzo che ha preso il DVD prima di me. Il mio DVD. Alzo gli occhi di scatto e il mio cuore perde un battito.
Due grandi occhi verdi, brillanti come stelle mi guardano di rimando, incerti.
«Ehm...», prendo il portafogli dalla tasca, ma il cuore mi batte forte e mi cade. 'Che figura di merda...'.
Quando finalmente riesco ad aprire quello che è diventato un marchingegno impossibile a causa delle mani tremanti, mi accorgo che effettivamente di tessere ne ho due. Gli rendo la sua, esitante.
«Grazie, davvero. Temevo di averla persa», il ragazzo sospira di sollievo.
«F-figurati»
«Tutto apposto? C'è qualcosa che non va?»
Per mia grande disgrazia, lo sconosciuto si è accorto che sto andando in iperventilazione. 'Spero solo che non capisca che è a causa sua...'.
«Purtroppo, il film che cercavo non era disponibile», rispondo alla fine.
«Oh... Che film era?»
«Romeo e Giulietta, con Leonardo di Caprio».
Il ragazzo alza le sopracciglia e, con mia grande sorpresa, arrossisce. 'Perché?'
«Il mio... Era l'ultimo vero?»
«Eh, già... Pazienza».
Lo sconosciuto si gratta la nuca, evidentemente imbarazzato.
«Se vuoi... Potremmo guardarlo insieme».


writer's wall.
Salve a tutti cari bellissimi lettori. So che sono una persona orribile lol. E' da assolutamentetroppotempodovreivergognarmisulserio che non pubblico una storia. Cioè, insomma per chiamare questa una "storia" ci vuole veramente del coraggio.
In realtà questa doveva essere un racconto a più capitoli a tutti gli effetti, ma non sono per niente motivato e le idee scemano e non riesco a scrivere, (non so perché lol). Detto questo, spero veramente che questa one-shot vi sia piaciuta c: se avete un minimo di pietà potreste lasciare una recensioncina... piccola piccola.
Grazie everybody. I love you peolpe #muchlove