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Autore: Tsu_Chan    22/02/2014    2 recensioni
Il mondo finirà in fuoco, ghiaccio e acqua. Nessuno mi aveva detto però quale mondo sarebbe finito. (Loki x Jane)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jane Foster, Loki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La cenere, lo sporco, e il sangue mi si appiccicano alle scarpe. Cammino con discrezione, buttandomi continue occhiate alle spalle. Non dovrei essere qui. Anche se la battaglia è finita da un pezzo potrebbe ancora essere pericoloso. Non so cosa potrebbe alzarsi da terra per saltarmi addosso.
“Dove sei?” scruto il terreno alla ricerca di un segno, di una mano, di uno stralcio di vestiti che mi faccia capire che sei qui.
Sto camminando da così tanto tempo che oramai non sento più i piedi eppure non ci sono segni della tua presenza. Forse non sei qui, te ne sei già andato. Tu sei bravo in queste cose potresti essere sparito sotto il naso di tutti. Forse ora tu stai cercando me a casa proprio come io sto cercando te qui.
Giro intorno ad un corpo abbandonato a se stesso stringendomi una mano sul volto per non sentirne la puzza. Come vorrei che tu non fossi qui. Nulla sembra muoversi, il mio respiro è l’unica cosa che risuona nella piana.
Un pallido bagliore nella polvere attira la mia attenzione. Mi chino e raccolgo da terra una corta daga dalla lama lucente. Strano che qualcosa sia rimasto pulito qui in mezzo.  Me la rigiro in mano parecchie volte. Non è la prima volta che vedo quest’arma. Mi ricordo fin troppo bene dove l’ho già vista.
 
“Ti stai preparando a partire?” mi avvicino alle tue spalle sollevando con una mano la gonna del mio abito per non pestarlo.
Tu ti volti a guardarmi e mi sorridi dolcemente. Annuisci in silenzio.
“Devi proprio?” tieni tra le mani una delle tue daghe. Le tue armi ti somigliano molto; belle, affilate e letali. “Ci sono così tanti uomini pronti a combattere perché devi andare anche tu Loki?”
“Jane, è il mio compito proteggere il mio mondo.”  Lasci cadere l’arma sul letto e ti volti per prendermi il volto tra le mani “Non ti starai preoccupando per me, vero?”
“Ovvio che io…” mi lasci un bacio sulla fronte e io mi blocco a metà della frase. Inizio a gesticolare nervosamente “Come potrei non preoccuparmi.”
“Non è la mia prima battaglia.”
“Ma potrebbe essere l’ultima!” ti afferro i polsi e li stringo più forte che posso. Se dovrò trattenerti con la forza lo farò. “Non voglio che tu te ne vada.”
Sospiri e scuoti la testa. “Vieni qui piccola, fragile e adorabile creatura. Vieni qui.” Mi tiri a te e mi abbracci con dolcezza “Nulla accadrà, tornerò come ho sempre fatto. Magari non intero ma…”
“Che?!” Sobbalzo spaventata.
“Scherzavo. Tornerò da te vivo e vegeto non ti preoccupare.”
Non mi piace quando mi prendi in giro così, non mi piace quando mi fai preoccupare per nulla. Chiudo una mano e ti tiro un pugno su un fianco. Sobbalzi e ridacchi ma so di non averti fatto nulla, non ho nemmeno provato a farti del male. Eppure una volta ti avrei volentieri preso a schiaffi tutto il giorno.
“Promettimelo.”
“Lo prometto Jane. Lo prometto.”
 
Dannazione a te e alle tue promesse. Non so mai quando dici la verità oppure no, come ho fatto a fidarmi di una tua promessa? Avrei dovuto legarti al letto e impedirti di andartene.
Stringo con forza la daga contro il petto e riprendo a camminare. Se questa è qui significa che tu non puoi essere troppo lontano.
Devo trovarmi più meno al centro di quella che è stata la battaglia. Ogni passo i corpi diventano sempre di più. Mi è quasi impossibile superarli senza camminarci sopra oramai. Deve essere stato un inferno.
“Andiamo dove ti sei andato a cacciare.” Continuo a camminare sempre più agitata. Se tu fossi qui sommerso sotto altri corpi non riuscirei mai a trovarti. Ma devo, devo trovarti. Tu non mi lasceresti mai sola in un posto del genere. Non mi hai mai lasciata sola.
 
“Jane. Jane svegliati.”
Sono così tesa e spaventata che quando mi tocchi salto su dal letto, sveglia ma tremante di paura. Mi guardo intorno spaventa, alla ricerca di un segno che mi faccia capire che l’incubo è finito. Non ho mai avuto così tanti brutti sogni come nell'ultimo periodo. Un medico probabilmente mi direbbe che è per il troppo stress. Come dargli torto.
Stringo con forza le lenzuola al petto “Io… io… ho sognato che.”
“Va tutto bene.” Mi dici allungando una mano per tirarmi a te. “Era solo un incubo.”
“Ma non capisci Loki! Tu eri… eri… e gli altri erano.”
Mi zittisci accarezzandomi i capelli “Va tutto bene. Era solo un sogno. Io sono qui non ti lascio sola.”
Sento le lacrime che mi scivolano sul viso così calde da sembrare quasi ustionanti. Mi rincantuccio contro il tuo petto, bagnandoti la maglia e stropicciandotela stringendola con forza tra i pugni.
“Non ti lascio sola.”
 
Una sagoma, distesa su un fianco, in mezzo a tutto questo caos attira la mia attenzione. Non sono sicura ma credo che qualcosa si sia appena mosso. Faccio alcuni passi nella sua direzione titubante. Stringo con forza la tua daga; almeno ora sono armata, riesci a proteggermi anche quando non ci sei.
“Chi sei?” il mio urlo si perde nel nulla. Solo un vago mugugnio mi risponde ma tra un lamento e l’altro riesco a captare una parola ricorrente, un nome: il mio nome.
“J-ane… Jane.”
Mi tuffo nella direzione della voce e, una volta superato il corpo di una creatura particolarmente ingombrante, il mio istinto di scienziata mi sta urlando di fermarmi a dargli un’occhiata anche se non è il momento, riesco finalmente ad individuarti.
Sei steso a terra, il volto rivolto al cielo e ti stringi una mano sul petto. Sei pallido, più pallido che mai, e vedo fiori e ricami rossi allargarsi ovunque sui tuoi vestiti.
“Loki!” mi inginocchio accanto a te e inizio a guardarti agitata. Che posso fare? Che devo fare?
“Cos’é successo? Chi ti ha fatto questo? Cosa posso fare? ” vorrei chiedere altre centinaia di cose ma le lacrime mi strozzano la voce. Tento di scostarti la mano dal petto  ma tu riesci a bloccarmi afferrandomi un polso.
“Non… non guardare.” Ti porti la mia mano alle labbra e mi lasci un bacio sul palmo. Hai le labbra secche e incrostate di sangue. Da quanto tempo mi stai aspettando. “Sono felice che tu… sia qui.”
Devi prendere respiri profondi tra una parola e l’altra. Te lo leggo negli occhi che stai soffrendo ma io non so cosa fare, sono una scienziata non un’infermiera. Se solo sapessi come fermare un'emorragia potrei aiutarti. Cosa bisognerà fare? Premere la ferita con un panno?
“Devo fare qualcosa. Togli la mano, ti bendo e ti porto da qualcuno che può curarti.” Al contrario di quello che affermo non riesco a muovere un muscolo. Rimango impalata a fissarti negli occhi, trattenendo a stento i singhiozzi. Rimaniamo a fissarci per qualche secondo prima che io crolli del tutto e mi chini su di te per abbracciarti forte.
“Ti avevo detto di non venire! Te lo avevo detto!”
Provi a ridere ma come risultato tossisci e nuovo sangue ti cola sulle labbra. “Va tutto… bene. Questo era il mio posto. È Ragnarok, la fine degli dei…. Questo era il mio posto.”
“No, non lo era!” quasi urlo. Ti stringo al mio petto e ti cullo come farei con un bambino. “Il tuo posto è accanto a me, lo sarà sempre.”
“Ho promesso che sarei… tornato da te…ma sei tu ad essere venuta da me… non hai bisogno di me.” Sorridi sofferente e mi afferri una ciocca di capelli, te li porti al volto e ne inspiri il profumo “Jane io…”
“Zitto, ora ci alziamo di qui e tu farai una delle tue assurde magie e rimetterai tutto al suo posto. Come sempre, come hai sempre fatto.”
“No Jane…”
“Zitto!”
Con un profondo respiro ti sollevi e mi baci. Solitamente i tuoi baci sono così violenti da farmi paura questa volta invece sei delicato, incerto e titubante. Sai di sangue e polvere: sai di dolore e di perdita.
“Non ti lascio andare via.” Sussurro sulle tue labbra scuotendo appena la testa.
“Va bene così… è… giusto così.” Per la prima volta una lacrima ti rotola lungo una guancia “Resisti… si forte. Ogni giorno sarà meno doloroso di quello che lo precede.”
“No Loki! No!”
“Non lasciarti andare per uno come me… Jane sei stata la cosa più bella che mi sia mai capitato di rubare a qualcuno.” Ridacchi sommessamente e ti abbandoni contro il mio petto “Mi mancherai…”
“Loki… no,no,no… No!” Ti lascio un altro bacio sulle labbra nel tentativo di farti ritornare in te ma tu sei già lontano. Sorridi mestamente; chissà chi o cosa stai vedendo ora…
Lasci andare un ultimo lungo respiro e ti appoggi completamente a me.
Rimango ferma dove sono, troppo sconvolta per reagire. Vorrei urlare, piangere e strapparmi i capelli ma per assurdo il dolore è così tanto che mi sento congelata. Sei una delle poche certezze della mia vita. Ci siamo odiati, ci siamo fatti la guerra, ci siamo cercarti, rincorsi e trovati…
Per me l’intero universo iniziava e finiva con te. Ora tutto era finito. Ragnarok, la fine del mondo… la fine del mio mondo.
Lascio andare un singhiozzo e stringo con più forza il tuo corpo “Ti amo Loki. Mi mancherai…”


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Buonasera,
grazie mille per aver letto questa mia veloce one-shot (inspirata da una meravigliosa fan art di un altrettanto meravigliosa ragazza.) Il mio obbiettivo era quello di strapparvi almeno un sospiro, spero di esserci riuscita. Consiglio: rende meglio che intanto ascoltate "Heal my Wounds" dei Poets of the Fall.

Grazie mille di nuovo,
a presto.

Tsu-chan
   
 
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