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Autore: padme83    22/02/2014    15 recensioni
Dopo essere stata cacciata dal Castello Oscuro, Belle si ritrova da sola sulle rive di un lago...
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordati che le cose che ti entrano in testa poi ci restano per sempre, gli disse. Forse dovresti rifletterci.
Però certe cose uno se le dimentica, no?
Sì. Ci dimentichiamo le cose che vorremmo ricordare e ricordiamo quelle che vorremmo dimenticare.

(Cormac McCarthy - La Strada)

Forse è questo che siamo: i nostri ricordi.
(Orson Scott Card - Il Gioco di Ender)


Quello era il momento della giornata che preferiva.
Il sole stava per tramontare dietro il profilo nero delle montagne, i suoi raggi caldi e rossastri sembravano lottare con coraggio, e invano, contro l’ombra che lenta, e implacabile, si spandeva come una macchia d’inchiostro sul lago, rendendo le sue acque immobili sempre più scure.
Tuttavia, una parte del lago era ancora inondata di luce dorata, che faceva risplendere ogni singola goccia d’acqua come migliaia e migliaia di piccoli soli.

Sembra un lago di fuoco...

Uno spettacolo superbo, che gli occhi umani non possono però fissare a lungo, senza pagarne il prezzo.

Dannazione, mi bruciano gli occhi...

Ma era veramente il sole ad averle inondato le ciglia di lacrime, o era questa solo una scusa di comodo per non dovere ammettere che quel panorama bellissimo le aveva smosso qualcosa nel profondo dell’animo, che l’aveva fatta commuovere?

Mi sono davvero rammollita...

Asciugò in fretta le lacrime e si affrettò a guardare altrove, cercando di fissarsi su altri particolari, per non dover cercare una risposta. O per non dover ammettere di conoscerla anche troppo bene.

Ripetila per tre volte...

Una brezza leggera la sfiorò, e i capelli si sparsero dolcemente sul viso, intessendo una ragnatela di morbido bronzo che riluceva a contrasto del pallore opaco della pelle. Non cercò di scostarli, restò immobile, e lasciò che l’aria frizzante le inondasse i polmoni, continuando a fissare l’ipnotico ondeggiare delle canne e delle felci che crescevano rigogliose sulla riva del lago. Il sole ormai era tramontato, lasciando tutta la scena alle montagne maestose che si riflettevano nell’acqua come una fanciulla vanitosa si riflette in uno specchio. Il contrasto con la luce del sole le faceva sembrare piatte e scure e minacciose durante il giorno, ma la tenue luminosità crepuscolare ne metteva in risalto le diverse forme, ora morbide e aggraziate, ora spigolose e irregolari; quanto ai colori, erano presenti tutte le tonalità del blu e del verde.
Lasciò vagare lo sguardo ancora per qualche minuto, la mente e il cuore in tumulto nel disperato tentativo di eludere l'affiorare di ricordi che facevano tanto, troppo male. Lo avrebbero fatto sempre.

Se il dolore avesse un nome, sarebbe il tuo.

Riuscirò mai a dimenticarti?

Non si può scegliere tra vivere e morire.

 




Nota dell'autrice (smetterà mai di farmi ridere questa definizione? No: ahahahhahaahahahah)
Salve, popolo di OUAT! Questa è la prima ff che pubblico in questo fandom, e, viste in particolar modo le sue dimensioni, capirete facilmente che si tratta di poco più di un esperimento. Sto cercando di capire quale sarà (e se effetivamente ci sarà) la mia strada: siate dunque brutali! Considerando che ho pubblicato la mia prima ff in assoluto su efp soltanto ieri sera, potete tranquillamente considerarmi una novellina.
Ringrazio sin d'ora chiunque vorrà lasciare anche il  più piccolo  segno della propria presenza, sarà molto gradito, ve l'assicuro. :D
Enjoy it!

padme
   
 
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