Capitolo 1

Era sabato, all'ombra di una vecchia quercia. Il caldo era soffocante. Le due ragazze stavano pranzando in silenzio con quel poco che erano riuscite a trovare nei boschi. La selvaggina scarseggiava un po' negli ultimi tempi perchè il governo liberava i prototipi mal riusciti dei nuovi ibridi per gli Hunger Games nella foresta.

Suonò la sirena della mietitura, il lungo suono che annunciava ogni anno puntuale l'inizio di un incubo, almeno per due ragazzi e le loro famiglie. Tutti dovevano prepararsi e andare in piazza ad assistere all'ennesima estrazione di tributi. Le amiche si alzarono da terra, ripulendosi con le mani i vestiti - Dobbiamo andare.- disse la ragazza dal fisico più minuto, che si chiamava Vittoria. Si avviarono verso la recinzione che delimitava i confini del bosco e che veniva elettrificata per non far uscire i cittadini dal distretto; i pacificatori sostenevano servisse a proteggere gli abitanti del distretto tenendo fuori i pericoli, ma tutti ne sapevano il vero scopo: mantenere l'ordine e i cittadini all'interno del centro abitato.

-Ehi, stai bene? - chiese Vittoria all'amica vedendola sconvolta - Sembra che tu abbia appena mangiato un opossum rancido in salsa di barbabietole. - Chiara rise, ma Vittoria si accorse che la sua era una risata malinconica - Gli manca solo un anno e poi sarà salvo ... - Sapevano entrambe benissimo chi fosse il soggetto di quell'affermazione. Arrivarono all'albero che avrebbe permesso loro di scavalcare la rete. Vittoria,poco atletica com'era, utilizzò la vecchia corda, che si portavano sempre appresso, per calarsi al di là della rete. Chiara, invece, con un balzo dal ramo su cui si trovava atterrò sulla ghiaia del distretto. Si avviarono verso le loro case - Andrà tutto bene - disse Vittoria per consolare l'amica. Chiara non la stette a sentire, furiosa come era - No! Non andrà tutto bene! Lui è il figlio di un vincitore e tu sai che Capitol detesta i vincitori del 12, farà di tutto per vendicarsi di suo padre.- Le persone in strada si voltarono verso le amiche attirate dalle urla. - Smettila di urlare Chiara! Sai benissimo cosa succederebbe se i pacificatori ti sentissero - sussurrò Vittoria in preda al panico. Nel sussurro di Vittoria c'era molto di più che un avvertimento a non inveire contro Capitol City, infatti chi era del giacimento non poteva avere una relazione con persone che vivevano come vincitori o come semplici persone di città. Katniss Everdeen, infatti, aveva genitori sia del giacimento sia della città e non aveva portato nulla di buono a Capitol City. - Non voglio più parlarne, ci vediamo dopo Vittoria.- E fu così che si lasciarono, con ancora molte domande l'una per l'altra.

Si rincontrarono in piazza, mentre erano in fila per il prelievo del sangue. Si tenevano per mano, non era mai piaciuta la vista del sangue a nessuna delle due. Vittoria non riprese il discorso, sapeva che Chiara era molto suscettibile e di facile arrabbiatura. Si diressero verso i loro posti, tra le altre sedicenni, ancora mano nella mano, un gesto che ripetevano da quando avevano dodici anni che infondeva loro coraggio. Il sindaco apparve sulla terrazza del palazzo comunale, affiancato dalla solita snob che sorteggiava i tributi. La persona che avrebbe deciso il futuro di quattro ragazzi del Distretto 12. Essendo una edizione della memoria, "Per dimostrare ai distretti che l'unione non fa la forza, in questa edizione della memoria, i tributi saranno raddoppiati."Parole del presidente Augustus III in persona. Aveva fatto il suo annuncio alcune settimane prima con lo scopo di impaurire i ragazzi dai dodici ai diciotto anni. Ovviamente c'era l'obbligo di vederlo in tv. Il discorso del sindaco fu noioso, come al solito, ma durò, stranamente, meno degli anni precedenti. Allora l'elettrice (cosi soprannominata dai giovani) si avvicinò al microfono - Buongiorno a tutti! Siamo qui oggi per scoprire i fortunati che parteciperanno agli Hunger Games quest'anno! Come sempre, prima le signore... - pescò dalla brocca che conteneva le tessere. Chiara e Vittoria ne avevano sedici ciascuna. Dovevano ritirare il cibo anche per i loro familiari. Si guardarono un attimo negli occhi colmi di timore e poi Chiara cercò con lo sguardo Ian. I loro sguardi si incontrarono, quello di lei spaventato mentre l'altro rassicurante. Ian era da sempre stato un ribelle proprio come il padre cosa che gli aveva procurato molti problemi. Mr. Wolfland aveva vinto gli Hunger Games quando aveva diciotto anni e si era sposato subito dopo, in breve era nato lui. Durante il suo tour della vittoria aveva però sfidato Capitol City parecchie volte così la città, non potendolo uccidere aveva deciso di far passare le pene dell'inferno a suo figlio e fino ad ora ci era riuscita molto bene.

L'elettrice tornò verso il microfono con due foglietti in mano. Si schiarì la voce prima di parlare - Chiara Bowhunter . - Le due ragazze si sentirono gelare il sangue nelle vene. Avevano giurato di non offrirsi volontarie l'una per l'altra. Dopo uno sguardo affranto all'amica, Chiara cominciò lentamente ad allontanarsi, la folla si spostò per farla passare. Vittoria le stringeva ancora il braccio e cercava di trattenere la sua amica quando dalla folla arrivò Ian, le prese la mano e si guardarono intensamente per quella che sembrò un'eternità. Lei diede uno strattone e si liberò facilmente, rivolse uno sguardo triste alla compagna e si avviò sul palco - Ti amo, Chiara! - Gli occhi della ragazza trasmettevano paura e incertezza. L'elettrice le rivolse un breve sguardo, poi si inumidì le labbra – Vittoria Stormwalker. - Questa si paralizzo dov'era. Le sembrava un sogno, anzi un incubo,aveva la certezza che solo una sarebbe potuta sopravvivere ma era felice di non dover affrontare tutto da sola; loro amiche da una vita sarebbero morte entrambe o sarebbero rimaste da sole per sempre con la convinzione di non aver salvato l'amica. Cominciò a muoversi verso il palco. Guardo l'elettrice, il sindaco e infine Chiara, immobile davanti a lei, incredula. L'elettrice chinò la testa di lato, come annoiata dalla cosa. Poi sospirò e si affretto ad estrarre i tributi maschili. Pescò un ragazzino di nome Luke Cherrychild e Ian. Chiara ebbe l'impressione di essere morta tre volte, le due persone più importanti della sua vita insieme a lei in un "gioco" che poteva avere un solo sopravvissuto.


ANGOLO DELLE AUTRICI

Ciao a tutti!

Siamo Bizzle e Cherry abbiamo deciso di scrivere questa storia in un periodo post Mockingjay dove ci siamo ispirate a persone che conosciamo per i personaggi, speriamo che vi piaccia e se no fatecelo sapere comunque.

Questo è l'account di Bizzle perchè Cherry non ricorda più il suo... A volte è sbadata... non sappiamo ancora quando aggiorneremo perchè abbiamo il secondo capitolo "pronto" ma dobbiamo ancora revisionarlo e fare delle aggiunte.

Grazie per aver letto il capitolo fateci sapere cosa ne pensate anche solo con una parola. Scusate eventuali errori ma l'abbiamo scritta due volte e può esserci scappato qualcosa.

 

Cherry e Bizzle